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Guida di stile Microsoft - Piccola recensione della prima pagina delle indicazioni linguistiche
Thread poster: Luca Tutino
Luca Tutino
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Apr 2, 2008

La guida si scarica dalla pagina d'ingresso del nuovo portale linguistico della Microsoft (http://www.microsoft.com/language/it/it/default.mspx). Il portale appare ben tradotto e ben scritto al primo sguardo, complimenti a chi ci ha lavorato, un piacere per gli occhi e per la mente. Purtroppo non si può dire altrettanto per la "Guida di stile". Il titolo non proprio brillante e il ... See more
La guida si scarica dalla pagina d'ingresso del nuovo portale linguistico della Microsoft (http://www.microsoft.com/language/it/it/default.mspx). Il portale appare ben tradotto e ben scritto al primo sguardo, complimenti a chi ci ha lavorato, un piacere per gli occhi e per la mente. Purtroppo non si può dire altrettanto per la "Guida di stile". Il titolo non proprio brillante e il formato .chm non comodissimo possono avere le loro giustificazioni. Ma i guai iniziano quando si comincia a leggere il contenuto, presumibilmente scritto direttamente in italiano.

Le prime 10 righe della prima pagina delle "Indicazioni linguistiche", intitolata "Articoli" mi sembrano già un piccolo groviglio di errori aggiunti gli uni agli altri appositamente per togliere forza a chi, come faccio io ora, volesse cercare di districarli (tecnica già indiscutibilmente utilizzata da chi ha localizzato il correttore grammaticale di MS Word senza sapere la grammatica italiana, ma questo è un altro discorso, che forse non avrò mai la forza di fare).

Dunque dicevo: "Articoli" si apre con una nota su "Articolo determinativo e sostantivi plurali" la cui prima frase "Nel tradurre sostantivi (…), porre attenzione all'uso o meno dell'articolo determinativo, " contiene un evidente errore. La locuzione "o meno" infatti oltre ad essere pleonastica è impropria. Si può discutere se usare o meno l'articolo, ma non di "uso o meno". "O meno" significa più o meno "o non farlo", ma qui non si parla di se porre attenzione o non farlo, bensì di se usare o non usare. Insomma un bel pasticcio, che mi ricorda la colf Chiarina che negli anni 70 aiutava mia madre parlando sempre ad altissimo volume: aveva appreso da mia madre la locuzione "o meno", e la sfoggiava sempre dappertutto a sproposito proprio in questo modo – quasi come oggi i giornalisti economici fanno con "piuttosto che".

L'errore più grave però sta nel contenuto. Infatti questa prima indicazione della guida di stile si basa sull'assunto che l'uso della forma plurale con articolo determinativo implica necessariamente l'onnicomprensività del concetto. Si sostiene che tradurre "...such as a problem with drivers or files" con "..un problema software relativo ad esempio ai driver o ai file..." implicherebbe che il problema di cui si parla riguarda tutti i driver o tutti i file. Invece la traduzione corretta sarebbe "un problema software relativo ad esempio a driver o file", che fa un po' male ai denti (dico io), ma non sarebbe "decisamente fuorviante" come l'altra. Secondo lo scrivente insomma se c'è un software e ci sono tre driver, e io scrivo che il software non funziona a causa di un problema relativo ai driver, il lettore capisce necessariamente che tutti e tre i driver sono guasti o inutilizzabili, ed esclude che il problema possa riguardare solo uno o due di essi. Come dire che se dico a mia moglie, "tempero le matite e vengo a mangiare" con cento matite davanti davanti a me, lei deve necessariamente supporre che le matite siano tutte spuntate, e decidere che per oggi starò a dieta. E ben mi starebbe: avrei piuttosto dovuto dirle che "tempero matite..."

Forse l'autore non ha avuto il tempo non dico di studiare, ma almeno di riflettere sulla natura della lingua, e sul suo lavoro. Ma è questa logica cervellotica, una logica che crea problemi dove non ce ne sono e non li vede dove vi sono, che rende inservibili e irritanti tanti moduli software localizzati, primo fra tutti quello strumento che invece in francese e in inglese si è dimostrato piuttosto utile, come il controllo grammaticale (e in parte anche quello ortografico).

Grazie al cielo andando avanti nella pagina vedo qualche segno di uscita dal tunnel, sicché finalmente si rinuncia al preteso obbligo del genere maschile per i prestiti. La norma successiva però vieta l'articolo di fronte alla parola "Microsoft". A me questi sembrano ordini che la Microsoft può liberamente dare ai suoi dipendenti (a che pro?), e che invece qui si spacciano per norma obbligatoria "di stile", al pari del corretto uso dell'articolo e delle preposizioni. Piccolezze cui abbiamo fatto il callo, è vero… ma anche per queste non posso non rammaricarmi per il fatto che verranno prese per oro colato da una generazione di traduttori e daranno un bel contributo all'inesorabile sfaldamento della lingua e del pensiero, accelerando così in qualche modo anche quello delle calotte polari.

[Edited at 2008-04-03 00:16]
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Riccardo Schiaffino
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Ma se non lo dicono nella loro guida di stile, dove lo devono dire? Apr 3, 2008

Luca Tutino wrote:

La norma successiva però vieta l'articolo di fronte alla parola "Microsoft". A me questi sembrano ordini che la Microsoft può liberamente dare ai suoi dipendenti (a che pro?), e che invece qui si spacciano per norma obbligatoria "di stile"
quote]

Scusa Luca, posso essere d'accordo su varie cose, ma se la Microsoft non può indicare nella propria guida di stile che preferisce la forma senza l'articolo per la sua ragione sociale, dove altro lo dovrebbe fare?


Questa Guida di stile è una raccolta di indicazioni utilizzate nella localizzazione dei prodotti Microsoft in italiano.



Non è che rendendo pubblica la propria guida di stile, la rendono anche obbligatoria: tutte le maggior aziende informatiche hanno la propria guida di stile, dove indicano, appunto, se utilizzare o meno l'articolo davanti al nome dell'azienda, se rivolgersi all'utente utilizzando la forma impersonale, il lei o il tu, e così via. Personalmente, preferisco in genere utilizzare l'articolo di fronte al nome di un'azienda, e quindi, per me "la Microsoft", la FIAT", ecc., ma se dovessi fare una traduzione per la Microsoft, non toverei niente di strano a che nella loro guida di stile m'impognano di dire invece "per Microsoft", se utilizzare "fare clic" o "cliccare", e così via.

Ti posso dire, per abbondante esperienza diretta, che grossi progetti di traduzione quali sono senz'altro le traduzioni per i vari prodotti Microsoft, senza una precisa guida di stile si perderebbero nel caos assoluto.



[Edited at 2008-04-03 05:56]

[Edited at 2008-04-03 06:00]


 
Luca Tutino
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D'accordo Apr 3, 2008

Si, hai ragione Riccardo. Le norme redazionali sono necessarie, ed è corretto indicarvi anche delle preferenze come questa.

"Nei riferimenti a Microsoft non va usato l'articolo."

Penso solo che forse sarebbe stato opportuno formulare questa indicazione in modo che fosse chiaro che è una preferenza. Il tono perentorio e il nome del documento invece potrebbero dare adito a un'interpretazione normativa di validità generale, anche perché sono moltissime, giustamente, l
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Si, hai ragione Riccardo. Le norme redazionali sono necessarie, ed è corretto indicarvi anche delle preferenze come questa.

"Nei riferimenti a Microsoft non va usato l'articolo."

Penso solo che forse sarebbe stato opportuno formulare questa indicazione in modo che fosse chiaro che è una preferenza. Il tono perentorio e il nome del documento invece potrebbero dare adito a un'interpretazione normativa di validità generale, anche perché sono moltissime, giustamente, le norme di validità generale richiamate nel resto della guida. E' questa possibile interpretazione che volevo rintuzzare preventivamente.

Ho voluto fare un intervento polemico per stimolare un atteggiamento critico, ma non voglio togliere nulla all'opportunità del documento che oltretutto, proseguendo nella lettura, appare utile e ben fatto.
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Luca Ruella
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Concordo Apr 3, 2008



Scusa Luca, posso essere d'accordo su varie cose, ma se la Microsoft non può indicare nella propria guida di stile che preferisce la forma senza l'articolo per la sua ragione sociale, dove altro lo dovrebbe fare?



Concordo con la maggior parte di quanto dici.

Personalmente preferisco quasi sempre la forma senza articolo. "La Microsoft" mi suona colloquiale. L'idea che i glossari MS contribuiscano "allo sfaldamento della lingua italiana" forse è un'affermazione un po' esagerata
Dal mio punto di vista hanno contribuito a stabilire un buono standard nella documentazione IT.


 
Luca Tutino
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Esagerazioni Apr 3, 2008

Luca Ruella wrote:
L'idea che i glossari MS contribuiscano "allo sfaldamento della lingua italiana" forse è un'affermazione un po' esagerata


Si, come dicevo l'affermazione può essere un po' esagerata . Però hai leggermente cambiato il mio pensiero: io ho detto solo che apparenti piccolezze come l'errore di (lasciar) credere che "nei riferimenti" a nomi di certe società non sia corretto usare l'articolo, in ultima analisi, portano allo sfaldamento... delle calotte polari.

Poi scendendo nel dettaglio penso che questo uso dell'articolo di per se non abbia nessuna connotazione colloquiale.

Circa i glossari è vero che sono indispensabili, non tanto perché contribuiscono a "migliorare uno standard", bensì perché altrimenti per fare riferimento alle interfacce microsoft bisognerebbe scaricarsi/comprarsi tutti i software relativi, con enormi perdite di tempo nell'aprirli, cercare l'interfaccia ecc. Dal punto di vista del "buono standard" secondo me anche i glossari hanno diverse pecche che non menziono perché in questo thread mi concentrerei sulla Guida di stile.

Ciao

[Edited at 2008-04-03 12:35]


 
Luca Tutino
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Proseguendo Apr 3, 2008

Se non vi dispiace continuerei questo forum come piccolo blog critico di lettura della Guida. Naturalmente spero vivamente nelle vostre obiezioni e correzioni, e che ne nascano interessanti discussioni.

Nella quinta pagina delle "Indicazioni linguistiche", molto opportunamente dedicata a "Maiuscole e minuscole" trovo una contraddizione. Giustamente si indica che
Nei nomi di interfaccia utente, solo il nome specifico del termine di interfaccia ha l'iniziale maiuscola, mentre il termine che lo precede (menu, comando, opzione ecc.) inizia per lettera minuscola

Per chiarezza riporto anche uno degli esempi relativi a questa indicazione:
La casella di riepilogo Nome file



Poco più avanti però si dice:
Utilizzare il termine creazione guidata o procedura guidata (Wizard) con iniziale minuscola come nome comune, ovvero quando se ne parla in generale, senza specificare di quale si tratti. Utilizzare al contrario l’iniziale maiuscola quando viene utilizzato come nome proprio di una particolare creazione o procedura guidata

E ad esemplificare quest'ultimo caso:
Con la Creazione guidata Stampa unione è semplicissimo inviare dati al proprio elaboratore di testi.


A me pare che per coerenza con la regola menzionata sopra invece si dovrebbe scrivere: "Con la creazione guidata Stampa unione è semplicissimo inviare dati al proprio elaboratore di testi."

[Edited at 2008-04-03 12:49]


 
Riccardo Schiaffino
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Mi sembra che la regola sia rispettata Apr 3, 2008

Luca:

"A me pare che per coerenza con la regola menzionata sopra invece si dovrebbe scrivere: "Con la creazione guidata Stampa unione è semplicissimo inviare dati al proprio elaboratore di testi."


A me pare che la regola sia stata rispettata: "Utilizzare [...] l’iniziale maiuscola quando viene utilizzato come nome proprio di una particolare creazione [...] guidata", quindi "Con la Creazione guidata Stampa unione è semplicissimo inviare dati al proprio elaboratore di testi.", dato che il nome proprio è "Creazione guidata Stampa unione".

Piuttosto, non sarei d'accordo con la regola, perché porta appunto ad un uso eccessivo delle maiuscole.


 
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Non è una preferenza: è un ordine Apr 3, 2008

Luca Tutino wrote:

"Nei riferimenti a Microsoft non va usato l'articolo."

Penso solo che forse sarebbe stato opportuno formulare questa indicazione in modo che fosse chiaro che è una preferenza. Il tono perentorio e il nome del documento invece potrebbero dare adito a un'interpretazione normativa di validità generale, anche perché sono moltissime, giustamente, le norme di validità generale richiamate nel resto della guida.


1) A me sembra chiaro che non sia una preferenza: scopo dichiarato della guida è di dare indicazioni per la localizzazione dei prodotti Microsoft. Se un'indicazione del genere non venisse data come ordine, potrebbe essere interpretata come forma opzionale. Tanto per intenderci se ci ingaggiassero per la traduzione di un manuale Microsoft, tu come traduttore ed io come revisore, dessero a tutti e due la guida di stile con l'indicazione di seguirne le istruzioni, e tu mi scrivessi nella tua traduzione "La Microsoft ha deciso di adottare...", quel "La" te lo dovrei segnare come errore (non di grammatica, ovviamente, ma di non conformità alle istruzioni ricevute).

2) Mi sembra che il nome del documento non possa dare adito a "un'interpretazione normativa di validità generale": è la guida di stile Microsoft - normativa esclusivamente per chi traduce prodotti Microsoft.


 
Luca Ruella
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ms Apr 3, 2008

[quote]Luca Tutino wrote:

Luca Ruella wrote:
L'idea che i glossari MS contribuiscano "allo sfaldamento della lingua italiana" forse è un'affermazione un po' esagerata


Scusa ho scritto glossari ma intendevo guida di stile.


 
Luca Tutino
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Mi spiego meglio Apr 4, 2008

Riccardo Schiaffino wrote:

A me pare che la regola sia stata rispettata: "Utilizzare
��iniziale maiuscola quando viene utilizzato come nome proprio di una particolare creazione [...] guidata", quindi "Con la Creazione guidata Stampa unione è semplicissimo inviare dati al proprio elaboratore di testi.", dato che il nome proprio è "Creazione guidata Stampa unione".

Piuttosto, non sarei d'accordo con la regola, perché porta appunto ad un uso eccessivo delle maiuscole.
[/quote]

Forse mi sono spiegato male: io vedo una contraddizione non tra la regola e l'esempio, bensì tra questa regola e quella precedente:
Nei nomi di interfaccia utente, solo il nome specifico del termine di interfaccia ha l'iniziale maiuscola, mentre il termine che lo precede (menu, comando, opzione ecc.) inizia per lettera minuscola


E quindi tra questo esempio "Con la Creazione guidata Stampa unione è semplicissimo ..." e quello relativo all'altra regola "La casella di riepilogo Nome file". Insomma non si capisce perché tra tutti gli elementi dell'interfaccia solo il Wizard debba essere considerato nome proprio e tradotto con la maiuscola quando è specifico. Allora perché non anche "La Casella di riepilogo Nome file", "La Finestra Pincopalla" ecc.?

Naturalmente la domanda è retorica: sono d'accordissimo con te, e non amo l'uso eccessivo delle maiuscole e o della promozione sul campo di nomi comuni a nomi propri.

[Edited at 2008-04-04 13:17]


 
Luca Tutino
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Norme Apr 4, 2008

La chiamavo preferenza perché tu avevi puntualizzato che loro la chiamano indicazione. Ma per rispondere più direttamente al tuo quesito:

Scusa Luca, posso essere d'accordo su varie cose, ma se la Microsoft non può indicare nella propria guida di stile che preferisce la forma senza l'articolo per la sua ragione sociale, dove altro lo dovrebbe fare?


Non altrove, ma forse (1) chiamando il documento qualcosa come "Norme redazionali per...", e/o (2) scrivendo "Nelle traduzioni ecc. ecc. non utilizzare l'articolo... ecc. ecc." o qualcosa di simile.

Detto questo, ora mi rivolgo a Luca, effettivamentte queste norme non sfaldano proprio niente, perché sono per la maggior parte ottime. Spero di avere un momento per bilanciare il mio intervento con una nota su quello che io stesso ho appreso leggendole.

[Edited at 2008-04-04 22:47]


 
Luca Ruella
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Maiuscole Apr 5, 2008

Insomma non si capisce perché tra tutti gli elementi dell'interfaccia solo il Wizard debba essere considerato nome proprio e tradotto con la maiuscola quando è specifico. Allora perché non anche "La Casella di riepilogo Nome file", "La Finestra Pincopalla" ecc.?


Penso perché nel titolo della finestra viene riportato "Creazione guidata Stampa unione".
(se venissse scritto solo Stampa unione sarebbe ambiguo). Quindi il nome proprio della procedura è proprio "Creazione guidata Stampa unione".

Al contrario, la finestra Apri o Salva, si chiama solo Apri e non "Finestra Apri" e nel titolo della finestra viene scritto solo "Apri".


 
Andrea Russo
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Sulla locuzione «o meno» Feb 1, 2012

Luca Tutino wrote:
La locuzione "o meno" infatti oltre ad essere pleonastica è impropria. Si può discutere se usare o meno l'articolo, ma non di "uso o meno". "O meno" significa più o meno "o non farlo", ma qui non si parla di se porre attenzione o non farlo, bensì di se usare o non usare.


Riprendo una discussione vecchiotta per fare una precisazione che può essere utile per tutti. In generale l'espressione "o meno" sarebbe da evitare perché non fa parte della tradizione letteraria italiana (la prima attestazione è in Nievo: «ecco due cose le quali non so se mi garbassero o meno»), e infatti Serianni, nella sua Grammatica italiana, scrive:
«In luogo di o no si adopera anche o meno [...], locuzione molto diffusa ma da evitare almeno nello scritto e nel parlato più formale».


 
Mariella Bonelli
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Grazie Feb 1, 2012

Grazie linguandre, nello scritto in effetti non sta molto bene, ma è interessante conoscere anche la spiegazione.

 
marco2
marco2
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La Guida di stile che scarico io è in inglese Feb 1, 2012

Che strano, scaricando la Guida di stile da qui:
http://www.microsoft.com/Language/it-it/StyleGuides.aspx
me la scarica in inglese, non in italiano. E in formato PDF.
Qual è l'URL della Guida in italiano che hai scaricato tu?

Grazie,
Marco


 
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