Preventivo per revisione tesi di laurea
Thread poster: ELENA MURARO
ELENA MURARO
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May 17, 2008

Ad un'amica è stato chiesto di fare la revisione di una tesi di laurea in spagnolo. Si tratta di una traduzione di un libro spagnolo, quindi la revisione sarebbe ES>IT. tenete presente che la traduzione non è fatta molto bene, quindi certe parti son da rifare...

Le parole sono 37.281.

Mi sapete dire quanto potrebbe chiedere la mia amica, che non è traduttrice professionista, ma si sta immettendo nel campo?

Grazie


 
María José Iglesias
María José Iglesias  Identity Verified
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Non meno di 1.500 euro May 17, 2008

Ciao Elena,

Se la tua amica non è ancora una traduttrice professionista ma intende introdursi nel campo (e quindi fare la traduttrice a breve), non dovrebbe iniziare con tariffe troppo basse. Per fare un prezzo deve valutare quale è la sua conoscenza specifica del settore che deve revisionare / tradurre e fare una stima del tempo che potrebbe comportare la revisione dell'intero lavoro.

Se il cliente vuole sapere esattamente sin dall'inizio quanto deve pagare (e non è
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Ciao Elena,

Se la tua amica non è ancora una traduttrice professionista ma intende introdursi nel campo (e quindi fare la traduttrice a breve), non dovrebbe iniziare con tariffe troppo basse. Per fare un prezzo deve valutare quale è la sua conoscenza specifica del settore che deve revisionare / tradurre e fare una stima del tempo che potrebbe comportare la revisione dell'intero lavoro.

Se il cliente vuole sapere esattamente sin dall'inizio quanto deve pagare (e non è d'accordo sul fatto che le venga applicata la tariffa oraria), la tua amica potrebbe chiedere indicativamente la metà della tariffa di traduzione per un lavoro non specializzato, sempre che le parti da rielaborare non siano quasi tutte e a patto che il testo sia stato tradotto in origine (o scritto) da un madrelingua. Questa è una valutazione da fare con il testo in mano in una mezz'oretta.
Altrimenti potrebbe scoprire che il tempo dedicato è di gran lunga superiore al prezzo stabilito.

È anche importante che la sua conoscenza dell'argomento sia buona.

Senza aver visto di cosa si tratta effettivamente, è un po' difficile provare a sparare.
Orientativamente, a un cliente diretto italiano che intendesse far tradurre la sua tesi, un professionista potrebbe chiedere circa 3.500 euro; per la revisione potrebbe applicare circa 1.700 euro. Se la tua amica non è una professionista, ma intende "iniziarsi" nel settore, non proporrei al suo posto meno di 1.500 euro per la revisione e già questo sarebbe un ottimo prezzo.
Se invece si trata di un favore per un amico (come è abituale in questi casi), considerando che questa non è la sua professione, meglio che ridurre la tariffa all'osso è farglielo gratuitamente e a fondo perduto.

Tutto dipende anche dal valore che l'autore della tesi conferisce alla propria laurea e da come la tua amica si accosta a questo lavoro.

María José





[Modificato alle 2008-05-17 15:26]
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Angie Garbarino
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Secondo me sei in un campo minato... May 17, 2008

Sai.. certe domande in un sito di traduttori professionisti possono essere viste non proprio di buon occhio.

Io ad esempio ho detto almeno 10 volte"ognuno si coltivi il suo orticello come meglio può" leggendo la tua richiesta penso (senza astio sia chiaro, si capisce che è una richiesta in buona fede)

Però questa richiesta mi fa pensare quanto segue:

Traduzioni da non professionisti= traduzioni al nero = gioco al ribasso= rovina del mercato= come fanno
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Sai.. certe domande in un sito di traduttori professionisti possono essere viste non proprio di buon occhio.

Io ad esempio ho detto almeno 10 volte"ognuno si coltivi il suo orticello come meglio può" leggendo la tua richiesta penso (senza astio sia chiaro, si capisce che è una richiesta in buona fede)

Però questa richiesta mi fa pensare quanto segue:

Traduzioni da non professionisti= traduzioni al nero = gioco al ribasso= rovina del mercato= come fanno i professionisti che pagano le tasse?= come farà il "non ancora professionista quando sarà professionista ?= perchè i giovani traduttori si lamentano della scarsità di lavoro e dei prezzi bassi se sono proprio loro ad abbassarli ?

Risultato finale:
Benzina a 1.50 al litro traduzioni a 0.02 a parola, campiamoci se siamo capaci.

Non me ne volere ma.., se vuoi ti posso dire quali sono le tariffe MEDIE dei professionisti per un lavoro del genere.


Però non posso/non voglio consigliare un prezzo da non professionista.

Ciao! Buon sabato sera

P.S. Edito per togliere le cifre per non confonderti, mentre scrivevo scriveva anche Maria José che non avevo visto quando ho iniziato a scrivere.

[Edited at 2008-05-17 15:44]
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ELENA MURARO
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Non me la prendo... May 17, 2008

Angio wrote:

Sai.. certe domande in un sito di traduttori professionisti possono essere viste non proprio di buon occhio.

Io ad esempio ho detto almeno 10 volte"ognuno si coltivi il suo orticello come meglio può" leggendo la tua richiesta penso (senza astio sia chiaro, si capisce che è una richiesta in buona fede)

Però questa richiesta mi fa pensare quanto segue:

Traduzioni da non professionisti= traduzioni al nero = gioco al ribasso= rovina del mercato= come fanno i professionisti che pagano le tasse?= come farà il "non ancora professionista quando sarà professionista ?= perchè i giovani traduttori si lamentano della scarsità di lavoro e dei prezzi bassi se sono proprio loro ad abbassarli ?

Risultato finale:
Benzina a 1.50 al litro traduzioni a 0.02 a parola, campiamoci se siamo capaci.

Non me ne volere ma.., se vuoi ti posso dire quali sono le tariffe MEDIE dei professionisti per un lavoro del genere.


Però non posso/non voglio consigliare un prezzo da non professionista.

Ciao! Buon sabato sera

P.S. Edito per togliere le cifre per non confonderti, mentre scrivevo scriveva anche Maria José che non avevo visto quando ho iniziato a scrivere.

[Edited at 2008-05-17 15:44]


Ciao Angio,

non me la prendo assolutamente. Mi rendo conto che siamo in un forum di professionisti e in effetti, per onestà intellettuale, ho precisato che la mia amica non è una professionista.

E poi, essendo del settore, i prezzi li conosco, non sono della combinazione, ma non le avevo preventivato una cifra molto diversa da quella preventivata da te e Maria.

Il fatto è, e questo l'ho detto anche a lei, che non è una professionista, e pertanto mi son posta il problema che lei potesse applicare certe tariffe.

E qui mi trovo d'accordo assolutamente con te quando polemizzi sul lavoro in nero, su tariffe a 0,02 cent...però di fatto ci sono le persone che lavorano in nero.il sommerso c'è! noi possiamo solo fare qualcosa nel nostro piccolo, non abbassandoci a lavorare a certe tariffe.

che possiamo fare ancora?


ritornando a bomba...

Adesso, che la mia amica ha quasi finito il lavoro, ha impiegato circa 15 ore (è molto competente nel settore e per l'appunto sta meditando di aprire partita iva).
Io le ho proposto di applicare una tariffa oraria, anche perchè, non avendo stipulato un vero accordo col cliente (sbagliando ahimé!), il cliente sarà oltremodo sorpreso (un eufemismo) se gli si presenta un conto di 2000 euro.

il cliente ha detto che è disposto a pagare qualsiasi prezzo, ma secondo me non se l'immagina quanto può costare una revisione/traduzione.
I clienti vanno informati ed educati soprattutto!


 
María José Iglesias
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Se ha impiegato così poco tempo a revisionare... May 17, 2008

ELENA MURARO wrote:
Adesso, che la mia amica ha quasi finito il lavoro, ha impiegato circa 15 ore (è molto competente nel settore e per l'appunto sta meditando di aprire partita iva).
Io le ho proposto di applicare una tariffa oraria, anche perchè, non avendo stipulato un vero accordo col cliente (sbagliando ahimé!), il cliente sarà oltremodo sorpreso (un eufemismo) se gli si presenta un conto di 2000 euro.

il cliente ha detto che è disposto a pagare qualsiasi prezzo, ma secondo me non se l'immagina quanto può costare una revisione/traduzione.
I clienti vanno informati ed educati soprattutto!


A me sembra che 15 ore di revisione non siano per niente molte per quel numero di parole e se è questo il tempo effettivo che ha dedicato la tua amica per l'intero lavoro, il conto non dovrebbe essere assolutamente di 2000 euro, ma molto più ridotto...
A 50 €/ora, che potrebbe essere una buona tariffa oraria nel mercato italiano, 15 ore di lavoro sono 750 euro.

Questa volta le è andata bene perché le ore non sono state molte, ma non bisogna aver paura di concordare preventivamente con il cliente un prezzo prima di iniziare a lavorare.

María José


 
Angie Garbarino
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Ha fatto davvero presto May 17, 2008

Avrei detto almeno 38 ore, forse di più data la presenza di pezzi da rifare, in effetti 15 ore non possono essere pagate 2000 euro.

magari!

Probabilmente il lavoro era fatto bene.


 
Christel Zipfel
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2000 Euro per 15 ore? May 17, 2008

ELENA MURARO wrote:

Adesso, che la mia amica ha quasi finito il lavoro, ha impiegato circa 15 ore (è molto competente nel settore e per l'appunto sta meditando di aprire partita iva).
Io le ho proposto di applicare una tariffa oraria, anche perchè, non avendo stipulato un vero accordo col cliente (sbagliando ahimé!), il cliente sarà oltremodo sorpreso (un eufemismo) se gli si presenta un conto di 2000 euro.



O c'è qualcosa che mi sfugge?

Io personalmente, le revisioni le evito come la peste, e - se proprio non posso fare diversamente - voglio vedere prima il testo e mi faccio comunque pagare a ore.

Finora mi è andata bene, mi sono sempre capitate traduzioni fatte bene e per la poca esperienza che ho, appunto fortunata, posso dire che ho impiegato circa 10 minuti a cartella. Quindi 15 ore (o poco più, se la tua amica ha *quasi* finito) per quelle che dovrebbero essere qualcosa come 170 cartelle mi sembra quasi un record.

15 ore a 750 Euro, come dice Maria José (che saluto, come anche Angio), sarebbero pagate egregiamente per il mercato italiano medio.




[Bearbeitet am 2008-05-17 18:38]


 
ELENA MURARO
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Ooops...ho sbagliato May 17, 2008

Mi son sbagliata...in effetti è solo a metà o poco meno quindi il vostro calcolo è giusto.


grazie comunque per i vostri contributi!!!

Elena


 
gioconda quartarolo
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Anch'io May 17, 2008

avrei calcolato circa 38 ore di lavoro come dice Angio.
Comunque non si sa mai, ma si vede che non c'erano tante correzioni da fare.
Saluti a tutte,
Gioconda


 
dropinka (X)
dropinka (X)  Identity Verified
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essere vs dover essere May 18, 2008

Non so voi, ma io trovo che la varie discussioni su tariffe da applicare siano sempre le più delicate. Spesso quanto viene proposto afferisce alla sfera del "dover essere" (quanto sarebbe giusto chiedere) e non a quella dell'"essere" (quanto effettivamente si chiede... e ovviamente non si dice in un forum pubblico)...

... o sono solo un po' cinica/disillusa?

Claudia


 
ELENA MURARO
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se ho ben capito... May 18, 2008

Ciao Claudia,

forse stai dicendo che non sempre chi scrive applica la tariffa che dice di applicare?


 
Ipocrisia, disillusione e realtà May 19, 2008

Claudia Benetello wrote:

Non so voi, ma io trovo che la varie discussioni su tariffe da applicare siano sempre le più delicate. Spesso quanto viene proposto afferisce alla sfera del "dover essere" (quanto sarebbe giusto chiedere) e non a quella dell'"essere" (quanto effettivamente si chiede... e ovviamente non si dice in un forum pubblico)...

... o sono solo un po' cinica/disillusa?

Claudia


Ciao Claudia,

cinica/disillusa? Non saprei. Sembri un po' amareggiata, è vero, ma non penso che devi necessariamente devi esserlo.

Prendiamo un caso ipotetico: se lavoro a 10, 20, 24 e 30 euro a cartella, la mia media è 21 euro, giusto? (le quattro cifre sommate e divise per quattro). Però, se ho quattro clienti a 10 e uno ciascuno per le altre cifre, la mia media diventa 16 (le varie cifre sommate e divise per sette). Ma se il 92 percento del mio lavoro è a 10 euro, la mia media reale diventa circa 11.

Quale allora è la mia media? 21, 16 o 11? In realtà, è undici, ma se lavoro quasi a tempo pieno a queste cifre, potrei decidere di non lavorare per nessun nuovo cliente per meno di 13 euro, diciamo - tanto, se mi va male, posso continuare a lavorare con i clienti che ho, anche a 10 euro. Per un cliente diretto, posso decidere di non lavorare per meno di 24, diciamo, e potrei anche decidere che non voglio più lavorare per nessuna nuova agenzie e quindi la mia tariffa minima in futuro sarà di 24. Questo sarà quindi la cifra che indicherò su ProZ. Ragionevole, ma se qualcuno scoprirà che lavoro per un’agenzia a 10, mi darà (ingiustamente, direi) dell’ipocrita… Dico "ingiustamente" perché, anche se lavoro a 10 euro, va detto che lavoro anche a 30 per un cliente e che non intendo più lavorare per le agenzie.

Il giorno dopo, tanto per peggiorare le cose, una grande casa editrice mi offre un lavoro a 6 euro a cartella (sempre da 1500 – è più che possibile per un italiano in Italia) e, visto che sono giovane e non ho ancora visto il mio nome su un libro pubblicato, accetto. A questo punto, ho indicato 25 euro su ProZ ma domani mattina mi trovo a lavorare per 6 euro. Può sembrarlo ma non c'è ipocrisia qui.

Se poi viene fuori una discussione riguardo alle tariffe, allora, quale cifra dovrei indicare come “ragionevole”? La mia ipotetica media, come abbiamo visto, è di 11 euro a cartella ma so bene che è una tariffa indegna – posso veramente suggerire questa a chi mi legge? Direi di no. Meglio suggerire una cifra più alta che prendo da almeno uno dei miei clienti – 20 o 24 euro, nel caso indicato sopra. E’ vero che potrei dirlo pensando vagamente di fare bella figura fra i miei colleghi ma è anche vero che almeno un cliente mi paga questa cifra e quindi so per certo che non è impossibile ottenerla ed è anche il minimo che accetterei da un cliente tecnico nuovo, tranne in casi eccezionali.

Hai comunque messo il dito su un problema che trovo sempre quando compilo il tariffometro – non è che i colleghi si diano tanto da fare per aiutare e quindi non posso contare molto sul loro altruismo (noi traduttori non siamo una bella razza da questo punto di vista) e non posso neanche fidarmi più di tanto di quello che vedo sulle liste. Quando parlo con i traduttori, sento una cosa (molto nebulosa, a volte, devo dire), mentre quando parlo con le agenzie la storia è totalmente diversa e molto più concreta. Sono queste ultime a riflettere meglio la situazione reale, che è quello che mi interessa per il tariffometro, anche se naturalmente non mi spiacerebbe avere un po' più di collaborazione dai colleghi.

Personalmente, non indico nessuna mia tariffa da nessun parte perché il mio prezzo per ogni nuovo cliente è sempre calcolato sul momento, in base al tipo di cliente, al tipo di testo, alla quantità di lavoro che ho sulla scrivania, e anche a vari altri fattori (come hanno avuto il mio nome, quanto è importante non lasciarlo scappare, quanto inciderà sul mio fatturato totale, quanto è importante il lavoro per il cliente, ecc.). Visto che il 100% dei miei nuovi clienti vengono dal passaparola, sarebbe comunque controproducente per me indicare in pubblico una cifra, ma se dovessi indicare una tariffa su Proz, per esempio, non sarebbe né il mio minimo, né la mia media (entrambi troppo basse se voglio crescere), né la mia massima (troppo alta). Per ovvi motivi, se fosse all’interno di una discussione, suggerirei una cifra possibile ma tendenzialmente alta, senza per questo voler intendere che ogni mio cliente mi paga tanto.

Penultima cosa. Spesso noto che i traduttori tendono a vedere la loro fascia di tariffe come la norma e si stupiscono quando sentono che gli altri prendono di più o di meno. Qui in Italia c’è chi (e parlo di madrelingua italiani) non scende al di sotto dei 30 euro per nessuno mentre dall'altra parte c’è chi non sale mai oltre 12 ma spesso né l'uno né l'altro si rende conto che la cifra dell’altro è, in effetti, la sua norma. In un caso la cifra citata viene vista come millanteria e nell’altro come “dumping”, anche se entrambi fanno parte della realtà del mercato. Il primo pensa che il secondo sia solo un morto di fame, senza rendersi conto che certi mercati (agenzie/manuali tecnici, per esempio) possono davvero non pagare di più in Italia, mentre il secondo pensa che l'altro sia solo uno su mille o anche meno (o che si sia inventato tutto). Non è così - basta solo pensare a chi traduce copy e che non scende al di sotto dei quaranta euro e che normalmente sta più vicino al doppio...

Una curiosità: anni fa ho fatto un piccolo sondaggio su Biblit per sapere quante cartelle si fanno al giorno e da questo sono venuto a sapere per puro caso che una persona (che sapevo per vie traverse che lavorava mediamente a l'equivalente in lire di 10 euro circa) faceva 18 cartelle al giorno mentre un altro che prendeva l'equivalente di 28 euro faceva 7-8 cartelle al giorno. Chi otteneva quasi tre volte la tariffa guadagnava solo un piccolo percentuale in più al giorno e quindi all'anno - il 17% in più, non il 280%, insomma. Sono passati più anni ma non credo che la situazione di questi due colleghi sia cambiato più di tanto - quello che lavorava a 28 ora lavora a 32, mentre l'altra immagino sia salita più o meno in proporzione. Non sono sicuro, ma so che la quantità di lavoro che riesce a fare è sempre quella.

Sei disillusa? Non saprei, ma morti di fame lo siamo tutti, qualunque tariffa pratichiamo :- )

ciao
Simon


 
dropinka (X)
dropinka (X)  Identity Verified
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molto più terra terra.... May 20, 2008

era il mio intervento, Simon.

Le tue considerazioni sono puntuali e sostenute da dati, mentre la mia era una reazione "di pancia", più che altro.

Notavo che spesso chi suggerisce pubblicamente delle tariffe (o afferma coraggiosamente di non scendere sotto X), poi in privato pratica tutt'altre cifre.
Questo è ancora più evidente su una mailing list di traduttori in particolare, dove sistematicamente c'è qualcuno che manda la propria candidatura a tutti gli isc
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era il mio intervento, Simon.

Le tue considerazioni sono puntuali e sostenute da dati, mentre la mia era una reazione "di pancia", più che altro.

Notavo che spesso chi suggerisce pubblicamente delle tariffe (o afferma coraggiosamente di non scendere sotto X), poi in privato pratica tutt'altre cifre.
Questo è ancora più evidente su una mailing list di traduttori in particolare, dove sistematicamente c'è qualcuno che manda la propria candidatura a tutti gli iscritti e si scoprono gli altarini...

Si potrebbe obiettare che in base a tipo di cliente, traduzione e consegna si possono applicare cifre diverse (ci mancherebbe!), ma a me - molto cinicamente - sembra invece soltanto un modo di darsi un tono, costruirsi un'immagine in rete.

Claudia

[Edited at 2008-05-20 07:05]
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Mariella Bonelli
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100% agree May 20, 2008

Simon Turner wrote:

Prendiamo un caso ipotetico: se lavoro a 10, 20, 24 e 30 euro a cartella, la mia media è 21 euro, giusto? (le quattro cifre sommate e divise per quattro). Però, se ho quattro clienti a 10 e uno ciascuno per le altre cifre, la mia media diventa 16 (le varie cifre sommate e divise per sette). Ma se il 92 percento del mio lavoro è a 10 euro, la mia media reale diventa circa 11.

Quale allora è la mia media? 21, 16 o 11?


Il tuo ragionamento non fa una grinza, tutto vero. Ma la risposta è che in questo caso, per essere corretti, bisognerebbe mettere il proprio minimo e massimo, come consentito da Proz.

Spesso mi ritrovo come outsourcer a pubblicare dei lavori e ricevendo offerte, e mi sono resa conto che i prezzi offerti sono mediamente parecchio al di sotto dalla media indicata da Proz. Si è già detto, certo, che il sistema usato da Proz per calcolare le medie nelle diverse combinazioni linguistiche è molto limitato e limitante, ma l'incongruenza rimane e l'ipocrisia anche.


 
María José Iglesias
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La sfera del "dover essere" e quella del "poter essere" May 20, 2008

Claudia Benetello wrote:

Non so voi, ma io trovo che la varie discussioni su tariffe da applicare siano sempre le più delicate. Spesso quanto viene proposto afferisce alla sfera del "dover essere" (quanto sarebbe giusto chiedere) e non a quella dell'"essere" (quanto effettivamente si chiede... e ovviamente non si dice in un forum pubblico)...
... o sono solo un po' cinica/disillusa?

Il fatto è che quando si parla in un forum, chi domanda e spesso anche chi risponde (o chi si stupisce) non fa alcuna differenza fra tariffe applicate al cliente diretto o all’agenzia; almeno così ho notato io. Ci sono colleghi che applicano l'identica stessa tariffa sia che si rivolgano a un settore sia che se ne rivolgano a un altro, senza badare nemmeno alla tipologia del cliente. A volte lo si fa per abitudine (soprattutto chi lavora solo con agenzie italiane), altre per pura pigrizia mentale, il più delle volte per scarsa esperienza.
Nello stesso modo, non si fa differenza tra cliente straniero o cliente italiano, e si parla di traduzioni in generale, come se tutte le combinazioni linguistiche avessero lo stesso prezzo.

Avere un certo scrupolo credo sia comunque abbastanza normale anche perché quando si parla in un forum non si conoscono tutti i dettagli del lavoro e del cliente. Io per lo meno, quando mi "sbilancio", parlo sempre di tariffe orientative per il mercato nel quale opero io e in base alla mia esperienza personale attuale con la maggior parte dei miei clienti.

A volte le differenze possono essere di notevole importanza e talvolta una tariffa sparata in un forum può sembrare troppo elevata o per il contrario troppo contenuta… O sembrare forse “ipocrita” per qualcuno.

Naturalmente, quando qualcuno chiede in questa sede (come ha fatto Elena Muraro in questa precisa discussione) quanto potrebbe chiedere per una certa traduzione, le indicazioni orientative sono ovviamente in quella sfera del "dover essere" che hai indicato (soprattutto non essendo il traduttore un professionista che conosce il mercato e trattandosi di un cliente diretto quello che ha commissionato il lavoro di revisione).
Ma che i consigli siano nella sfera del “dover essere” non vuol dire che non siano possibili o abituali. Il “dover essere” coincide molte più volte di quanto magari si possa pensare con il "poter essere" Almeno per certe tipologie di clienti.
Altrimenti non verrebbe richiesto il consiglio né probabilmente fornito.

D'altra parte, concordo con il punto di vista di Simon per quanto riguarda il prezzo da stabilire per ogni nuovo cliente, che può essere diverso in funzione di molti fattori. Anche per questo, penso, non è frequente che i traduttori comunichino la propria tariffa in pubblico:


Simon Turner wrote:
il mio prezzo per ogni nuovo cliente è sempre calcolato sul momento, in base al tipo di cliente, al tipo di testo, alla quantità di lavoro che ho sulla scrivania, e anche a vari altri fattori (come hanno avuto il mio nome, quanto è importante non lasciarlo scappare, quanto inciderà sul mio fatturato totale, quanto è importante il lavoro per il cliente, ecc.). (...). Per ovvi motivi, se fosse all’interno di una discussione, suggerirei una cifra possibile ma tendenzialmente alta, senza per questo voler intendere che ogni mio cliente mi paga tanto.


María José


 


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