velocità battitura / tempi con i CAT tools
Thread poster: claudiabi
claudiabi
claudiabi
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Jun 12, 2008

Salve,

volevo farmi un'idea di quanto velocemente lavora un traduttore professionista, perciò vi chiedo:

1.qual è la vostra velocità di battitura al minuto (ovviamente intendo il touch-typing, cioè senza guardare lo schermo, e usando tutte le dita). La mia media è sui 120 caratteri al minuto e comunque non arrivo a più di 180.

2. sempre indicativamente, rispetto alla battitura per esteso, usando un CAT tool quanto si risparmia di tempo?

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Salve,

volevo farmi un'idea di quanto velocemente lavora un traduttore professionista, perciò vi chiedo:

1.qual è la vostra velocità di battitura al minuto (ovviamente intendo il touch-typing, cioè senza guardare lo schermo, e usando tutte le dita). La mia media è sui 120 caratteri al minuto e comunque non arrivo a più di 180.

2. sempre indicativamente, rispetto alla battitura per esteso, usando un CAT tool quanto si risparmia di tempo?


Grazie
claudia
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gianfranco
gianfranco  Identity Verified
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La mia opinione Jun 12, 2008

Ciao Claudia,
provo a darti la mia opinione.

claudiabi wrote:
1.qual è la vostra velocità di battitura al minuto (ovviamente intendo il touch-typing, cioè senza guardare lo schermo, e usando tutte le dita). La mia media è sui 120 caratteri al minuto e comunque non arrivo a più di 180.

Un traduttore non è un dattilografo, ovviamente, e quindi la velocità di produzione non è quella di battitura alla tastiera.

Dimostrazione 1: molti traduttori non hanno mai imparato a dattilografare, ma possono produrre una discreta quantità di testo, quanto un collega impostato correttamente alla tastiera.

Dimostrazione 2: io posso digitare oltre 300-350 battute al minuto, con errori quasi a zero, che significa circa 60-70 parole al minuto, ovvero, teoricamente fino a 3000 parole all'ora, ma ti assicuro che se devo fare 3000 parole non lavoro 1 ora, ma 8-9-10 ore.
Quindi, la velocità dipende al 10-15% dai tempi di battitura e per 85-90% da altre operazioni, dalla preparazione dei file alle ricerche, dal riflettere a modificare frasi già scritte, ecc.

Devo dire, che saper dattilografare senza guardare la tastiera (guardando il testo originale, su schermo o carta, e senza guardare il testo scritto da me) aiuta a non saltare frasi e commettere meno errori, come spesso accade a chi guarda la tastiera.
Aiuta anche a stancarsi di meno, ma è solo un piccolo vantaggio, non essenziale. Consiglio di imparare, ma non di contarci per la velocità.


claudiabi wrote:
2. sempre indicativamente, rispetto alla battitura per esteso, usando un CAT tool quanto si risparmia di tempo?

Anche qui, non si guadagna molto in velocità, o almeno non necessariamente, e soprattutto, dipende dal tipo di testo.

Quello che un tool con memoria di traduzione consente di fare è di migliorare la coerenza terminologica, risparmiando anche del tempo nella ricerca di termini già incontrati.
Un CAT tool aumenta anche il livello di sicurezza, in quanto il lavoro non viene archiviato solo nel documento ma anche in un database. In caso di incidente al file, talvolta è possibile recuperare tutto il lavoro fatto in pochi minuti. E questo, volendo, è un risparmio di tempo potenziale, ma solo in caso di incidenti.

In caso di lavori contenenti molte ripetizioni, spesso vengono pagati solo i nuovi segmenti. Per intenderci, su 10.000 parole con 4.000 ripetizioni, occorre tradurre solo 6.000 ma molti clienti (agenzie) pagano solo le 6000 e le ripetizioni vengono riconosciute solo a una frazione della tariffa piena.
In questo senso, la memoria di traduzione aiuta a fare le 10.000 parole più rapidamente, ma non a fare le 6000 molto più in fretta del normale, oppure la differenza è minima.

Ricapitolando, i vantaggi di un CAT tool sono: coerenza, sicurezza, possibilità di servire più clienti (quelli che richiedono l'uso del software) e, solo marginalmente, producono un modesto aumento nella produttività pura.


ciao
Gianfranco



[Edited at 2008-06-12 19:56]


 
Jia Di
Jia Di  Identity Verified
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CAT conta di più della velocità battitura per una traduzione "veloce" Jun 12, 2008

Posso digitare fino a 200 battute al minuto ma non mi sembra questa una cosa che mi aiuta molto - il mio cervello non lavora a questa velocità!
Direi che se si può digitare 50 battute al minuto, è sufficiente, anche se non si conosce il dattilografo non è un problema.

Ma il CAT è molto importante:
1. vantaggioso quando ci sono molte ripetizioni
2. non si dovrà occupare di più dell'impaginazione
3. quando si ha finito la traduzione e fa una verifica,
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Posso digitare fino a 200 battute al minuto ma non mi sembra questa una cosa che mi aiuta molto - il mio cervello non lavora a questa velocità!
Direi che se si può digitare 50 battute al minuto, è sufficiente, anche se non si conosce il dattilografo non è un problema.

Ma il CAT è molto importante:
1. vantaggioso quando ci sono molte ripetizioni
2. non si dovrà occupare di più dell'impaginazione
3. quando si ha finito la traduzione e fa una verifica, è più semplice farlo con il testo originale a fianco del testo tradotto

per me il CAT è come una segretaria - una segretaria che prepara tutto perfettamente e impara tutto velocemente e ... costa assai meno di una segretaria ^^
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claudiabi
claudiabi
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conta il metodo, è vero Jun 13, 2008

La risposta di Gianfranco mi ha dato modo, ora che ci penso, di far mente locale al metodo che si usa.

Mi spiego meglio. Per me la velocità di battitura è importante perché ho imparato un metodo di traduzione da una docente di francese che ci aveva spiegato come fare a tradurre un testo durante una prova scritta di esame:
1. leggere il testo sottolineando (importante) tutte quelle parole, frasi, espressioni, finanche la punteggiatura che non si conoscono o su cui si è ince
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La risposta di Gianfranco mi ha dato modo, ora che ci penso, di far mente locale al metodo che si usa.

Mi spiego meglio. Per me la velocità di battitura è importante perché ho imparato un metodo di traduzione da una docente di francese che ci aveva spiegato come fare a tradurre un testo durante una prova scritta di esame:
1. leggere il testo sottolineando (importante) tutte quelle parole, frasi, espressioni, finanche la punteggiatura che non si conoscono o su cui si è incerti
2. iniziare a scrivere (importante) tutto ciò che si sa tradurre, lasciando degli spazi che verranno colmati più tardi
3. ricercare i termini, espressioni, punteggiatura, ecc che non si conoscono o su cui si hanno incertezze
4. rileggere e procedere alla revisione finale

Da allora, quando per un compito in classe o al lavoro per una richiesta di un collega dovevo eseguire una traduzione, prima cosa: sottolineavo e poi partivo a digitare lasciando i puntini (...) come segno dei punti in cui fare ricerca sul dizionario.
Ciò non toglie che il tempo della ricerca può essere molto aleatorio...

Concordo con Jia Di sulla traduzione "veloce" e con termini che si ripetono, perchè al lavoro mi è capitato di tradurre degli step di un programma informatico e, con un CAT, penso che avrei fatto meno fatica!

grazie
claudia
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Angela Arnone
Angela Arnone  Identity Verified
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Touch-typing Jun 13, 2008

Claudia,
perdonami, ma "touch-typing" significa che non guardi la **tastiera**, ma guardi lo schermo per vedere le parole che vengono fuori.

Per il resto, la velocità della battitura dipende naturalmente dalla velocità del pensiero, non solo delle dita.

Angela



claudiabi wrote:

Salve,

volevo farmi un'idea di quanto velocemente lavora un traduttore professionista, perciò vi chiedo:

1.qual è la vostra velocità di battitura al minuto (ovviamente intendo il touch-typing, cioè senza guardare lo schermo, e usando tutte le dita). La mia media è sui 120 caratteri al minuto e comunque non arrivo a più di 180.

2. sempre indicativamente, rispetto alla battitura per esteso, usando un CAT tool quanto si risparmia di tempo?


Grazie
claudia



 
Daniele Martoglio
Daniele Martoglio  Identity Verified
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E nel XXI secolo... Jun 13, 2008

claudiabi wrote:

...ho imparato un metodo di traduzione da una docente di francese che ci aveva spiegato come fare a tradurre un testo durante una prova scritta di esame:
1. leggere il testo sottolineando (importante) tutte quelle parole, frasi, espressioni, finanche la punteggiatura che non si conoscono o su cui si è incerti
2. iniziare a scrivere (importante) tutto ciò che si sa tradurre, lasciando degli spazi che verranno colmati più tardi


..cosa fai quando - come nel 95% dei casi - l'originale è un file? Usi il marker indelebile sul monitor?

Quella degli "spazi" anche mi ha fatto ridere.. mi ricorda la famosa storia del tizio che aveva inviato la traduzione con gli spazi al posto delle parole non trovate...

Aggiungo solo un commento: questo "metodo" è una dei tanti esempi di come la scuola (o università, parlo in generale) sia scollegata dalla realtà, e da come certe cose funzionino poi nel mondo reale..


 
Lorenzo Lilli
Lorenzo Lilli  Identity Verified
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metodo Jun 13, 2008

Daniele Martoglio wrote:

claudiabi wrote:

...ho imparato un metodo di traduzione da una docente di francese che ci aveva spiegato come fare a tradurre un testo durante una prova scritta di esame:
1. leggere il testo sottolineando (importante) tutte quelle parole, frasi, espressioni, finanche la punteggiatura che non si conoscono o su cui si è incerti
2. iniziare a scrivere (importante) tutto ciò che si sa tradurre, lasciando degli spazi che verranno colmati più tardi


..cosa fai quando - come nel 95% dei casi - l'originale è un file? Usi il marker indelebile sul monitor?



Secondo me il problema non è se il testo è su carta o su file (anche a me capita di evidenziare in word durante la prima lettura le parole che richiedono una ricerca), ma il fatto di cominciare la traduzione senza avere prima capito bene ciascuna frase. Ti consiglierei di fare la ricerca terminologica prima di cominciare a scrivere. Poi ovviamente può capitare di scrivere soluzioni provvisorie che vengono perfezionate solo dopo la prima stesura, ma mi sembra meglio che lasciare gli spazi Se man mano sperimenti vari metodi troverai quello che funziona meglio per te (non credo ne esista uno infallibile per tutti). Per il resto sottoscrivo in pieno il post di Gianfranco.


 
claudiabi
claudiabi
Local time: 05:48
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lavoro = vita reale Jun 13, 2008

Forse il mio metodo non sembra adatto al mondo del lavoro, e invece l'ho utilizzato anche lavorando, quando mi sono stati affidati dei testi, sia lettere commerciali che testi tecnici più lunghi, comunque mai oltre le 10-20 pagine in formato A4 per intenderci.

Siccome quando si lavora non si può sempre stampare un file per sottolinearlo, ho usato il colore rosso per le parti che non conosco e ho come convenzione personale questa punteggiatura che per me vuol dire: "lascio uno spaz
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Forse il mio metodo non sembra adatto al mondo del lavoro, e invece l'ho utilizzato anche lavorando, quando mi sono stati affidati dei testi, sia lettere commerciali che testi tecnici più lunghi, comunque mai oltre le 10-20 pagine in formato A4 per intenderci.

Siccome quando si lavora non si può sempre stampare un file per sottolinearlo, ho usato il colore rosso per le parti che non conosco e ho come convenzione personale questa punteggiatura che per me vuol dire: "lascio uno spazio perché non lo so o non sono sicura", cioè /.../ oppure ....? . Dopodichè, passo a colmare TUTTE LE PARTI LASCIATE VUOTE, ovvio, facendo una ricerca dei termini e poi rileggo per ricontrollare.

Prendo come esempio una frase di Proust e la relativa traduzione di Natalia Ginzburg.

Les Verdurin n'invitaient pas à dîner : on avait chez eux "son couvert mis".

Traduco quello su cui sono certa:
I Verdurin non invitavano a cena: si aveva /da loro "il coperto.../.

Faccio la ricerca dei termini che non so e inserisco la soluzione che mi sembra possa andare:
I Verdurin non invitavano a cena: si aveva il proprio "coperto" a tavola.

Rileggo e vedo che va bene.(NOTA BENE Per comodità mia e vostra ho preso come esempio una frase di Proust e la relativa traduzione di Natalia Ginzburg).

A me non sembra poi un metodo così stupido...
claudia
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Rita D'Ettorre
Rita D'Ettorre  Identity Verified
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stupido no, forse poco efficace Jun 13, 2008

Ciao Claudia,

non direi che è un metodo "stupido", ognuno ha il suo personalissimo approccio al testo. Non ti nascondo però che anch'io ho pensato che questo è un metodo che forse può essere adatto a un testo di esame o a un'attività formativa per chi sta muovendo i primi passi nella traduzione, ma non particolarmente efficace nel lavoro di tutti i giorni.

In particolare, concordo con Lorenzo che ti consiglia di fare le ricerche terminologiche prima, perché tradu
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Ciao Claudia,

non direi che è un metodo "stupido", ognuno ha il suo personalissimo approccio al testo. Non ti nascondo però che anch'io ho pensato che questo è un metodo che forse può essere adatto a un testo di esame o a un'attività formativa per chi sta muovendo i primi passi nella traduzione, ma non particolarmente efficace nel lavoro di tutti i giorni.

In particolare, concordo con Lorenzo che ti consiglia di fare le ricerche terminologiche prima, perché tradurre un testo non è propriamente come comporre un puzzle. Per poter tradurre una frase è fondamentale averne capito il senso e come è possibile capirne il senso se ci sono dei termini non chiari? Iniziare la traduzione lasciando dei "buchi" secondo me è rischioso e ti fa perdere ancora più tempo, perché magari quando hai capito il senso dei termini che prima non conoscevi ti rendi conto che è necessario tradurre la frase in modo totalmente diverso e a quel punto il lavoro che hai fatto prima diventa inutile.
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Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Scuole e/o esperienza Jun 14, 2008

Io non sono andata in nessuna scuola di traduzione, e all'inizio facevo come fai tu, poi ho visto che è meglio cercare i termini volta per volta, nel contesto della frase, altrimenti, come hanno detto molti colleghi, ti accorgi che a volte devi cambiare tutta la frase. Il motivo è dovuto al fatto che a vari livelli ha molto più senso tradurre frase per frase, mentre il metodo che usi tu è ancora legato all'approccio della traduzione parola per parola.

Si potrebbero fare discorsi
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Io non sono andata in nessuna scuola di traduzione, e all'inizio facevo come fai tu, poi ho visto che è meglio cercare i termini volta per volta, nel contesto della frase, altrimenti, come hanno detto molti colleghi, ti accorgi che a volte devi cambiare tutta la frase. Il motivo è dovuto al fatto che a vari livelli ha molto più senso tradurre frase per frase, mentre il metodo che usi tu è ancora legato all'approccio della traduzione parola per parola.

Si potrebbero fare discorsi lunghissimi di psicolinguistica, pragmalinguistica, ecc., ma il succo è quello. Anche i CAT tool funzionano allo stesso modo. Il testo viene segmentato per frasi, non per parole, anche se puoi fare la ricerca terminologica di un singolo termine.

Per quanto riguarda la velocità, dipende da tantissime cose. Io digito a oltre 250 battute al minuto, ma ovviamente digitare non equivale a tradurre. Inoltre spesso uso un programma di dettatura, che mi aiuta ad andare più veloce, ma solo quando il testo è semplice e non ci sono altri problemi di mezzo (formattazione, alcuni CAT tool, ecc.).
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claudiabi
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allora non ha molto senso... Jun 14, 2008

...parlare di velocità di battitura, quando un testo è tradotto "un passo per volta", come hanno ribadito Rita e Giuseppina, e poi non avevo tenuto conto del fatto che, a differenza di chi proviene come me da una facoltà umanistica, chi ha frequentato una scuola per traduttori e interpreti deve essere allenato a tradurre "in simultanea" per il fatto che deve anche imparare l'interpretariato, che è molto più immediato. Aggiungo anche che per me un interprete è veramente il non plus ultra, p... See more
...parlare di velocità di battitura, quando un testo è tradotto "un passo per volta", come hanno ribadito Rita e Giuseppina, e poi non avevo tenuto conto del fatto che, a differenza di chi proviene come me da una facoltà umanistica, chi ha frequentato una scuola per traduttori e interpreti deve essere allenato a tradurre "in simultanea" per il fatto che deve anche imparare l'interpretariato, che è molto più immediato. Aggiungo anche che per me un interprete è veramente il non plus ultra, perché per me il lavoro che svolge è davvero super!

ciao claudia
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gianfranco
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Il mio metodo empirico di lavoro Jun 14, 2008

Personalmente, quando traduco un testo, non faccio mai prima una ricerca globale dei termini che non conosco o che desidero verificare.
Leggendo questa discussione ho riflettuto e mi sono reso conto che utilizzo un approccio misto, che effettivamente varia a seconda di diversi fattori (argomento, testo, stanchezza, formato e forse altro ancora).



Il mio approccio "misto", totalmente empirico e basato sulle mie abitudini e preferenze personali, consiste in questo:
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Personalmente, quando traduco un testo, non faccio mai prima una ricerca globale dei termini che non conosco o che desidero verificare.
Leggendo questa discussione ho riflettuto e mi sono reso conto che utilizzo un approccio misto, che effettivamente varia a seconda di diversi fattori (argomento, testo, stanchezza, formato e forse altro ancora).



Il mio approccio "misto", totalmente empirico e basato sulle mie abitudini e preferenze personali, consiste in questo:

- in generale traduco tutto il testo in prima battuta, al massimo dopo una rapida scorsa generale per rendermi conto della sua struttura, lunghezza, capitolo, presenza di tabelle o del formato generale. Procedo dall'inizio alla fine, evitando di saltare sezioni, anche se possibile, a meno che non ci siano motivi per voler fare una sezione successiva prima delle precedenti.

- quando incontro un termine ignoto, valuto se può essere tralasciato oppure è essenziale per formare la frase. Spesso può essere lasciato indietro per una fase successiva di ricerca, lo segno in modo particolare (con ???) e lo lascio in inglese.

- se incontro lo stesso termine più di due o tre volte, lo cerco e lo risolvo subito, per non avere troppi segni nel testo. Se non posso fare ricerche al momento oppure non trovo una soluzione soddisfacente, lascio un segno diverso (?????, per significare multiple ricorrenze di ???) e non lo segno più nel seguito.
Un segno ????? quindi significa sostituire ovunque quando ho la soluzione. Spesso la soluzione migliore viene in mente durante il lavoro, mentre si pensa in background al problema che è stato messo in disparte.

- se mi rendo conto che il termine è essenziale per la comprensione del testo, utile in generale, lo cerco subito, anche se compare una sola volta.

- se trovo un termine che posso tradurre, ma non sono totalmente sicuro, lo traduco e lo lascio marcato con @@, che significa "da confermare" o "riflettere ancora".

- al termine della prima bozza, rileggendo il testo, risolvo tutti i termini non tradotti (???) o tradotti in modo provvisorio (@@), per confermare o modificare. Riporto la decisione finale in ogni eventuale altra ricorrenza.

- se durante questa fase di completamento trovo altri termini da modificare, sorgono altri dubbi o voglio fare verifiche, introduco altri segni @@ che poi riprendo lavorando nel testo in modo ciclico, fino a quando è libero da qualunque segno ??? o @@.

- durante l'eliminazione dei termini da cercare o confermare, noto ed elimino ogni altra eventuale imperfezione formale, punteggiatura, maiuscole, ecc. In pratica sto anche rileggendo il testo.

- ultima operazione, il controllo ortografico. Il mio obiettivo è di non trovare neppure un errore di ortografia, perché dovrebbe essere stato eliminato a vista, nella rilettura. Inevitabilmente trovo sempre una o due sviste, ma molto spesso la rilettura dovrebbe avere eliminato tutto. Il controllo ortografico non trova certi errori perché corrispondono a parole esistenti, quindi il controllo migliore è quello "a vista".

* * * * *

In conclusione, non ho un metodo fisso, ma utilizzo strategie diverse a seconda di vari fattori. Trovo noioso fare prima una ricerca dei termini, perché si tratterebbe di ricerche avulse dal senso completo del testo, e trovo spesso irritante interrompere il flusso di lavoro durante la stesura della prima bozza, dove preferisco lasciare un segno (se possibile) e proseguire con il grosso del testo, con qualche eccezione, come ho descritto.


ciao
Gianfranco
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Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Tradurre "in simultanea" Jun 14, 2008

claudiabi wrote:

...parlare di velocità di battitura, quando un testo è tradotto "un passo per volta", come hanno ribadito Rita e Giuseppina, e poi non avevo tenuto conto del fatto che, a differenza di chi proviene come me da una facoltà umanistica, chi ha frequentato una scuola per traduttori e interpreti deve essere allenato a tradurre "in simultanea" per il fatto che deve anche imparare l'interpretariato, che è molto più immediato. Aggiungo anche che per me un interprete è veramente il non plus ultra, perché per me il lavoro che svolge è davvero super!

ciao claudia


Non ho tantissima esperienza di simultanea, ma ne ho fatta qualcuna, pur non avendo la preparazione teorica, e ho visto che la lunga esperienza di traduzione mi ha aiutato tantissimo nella simultanea. Tra l'altro, con il programma di dettatura, si fa quasi una "traduzione simultanea", visto che si legge e si detta contemporaneamente nel microfono. Se il testo è di difficoltà media, senza troppi termini da cercare, si va davvero veloci.


 
claudiabi
claudiabi
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TOPIC STARTER
"discours sur la méthode" Jun 14, 2008

Alla fine sono molto contenta di avere iniziato un post magari inessenziale, ma che ha dato modo di "andare fuori tema" e di approfondire il discorso sul metodo usato, che è senz'altro molto più rilevante per chi lavora nel campo della traduzione.

Nel frattempo, sto leggendo i post del Forum in Italiano dall'inizio (dalla pagina 76) e sono arrivata al momento soltanto alla pagina 70, anche perché ogni tanto voglio scoprire i link che vengono elencati oppure salto ad altri forum,
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Alla fine sono molto contenta di avere iniziato un post magari inessenziale, ma che ha dato modo di "andare fuori tema" e di approfondire il discorso sul metodo usato, che è senz'altro molto più rilevante per chi lavora nel campo della traduzione.

Nel frattempo, sto leggendo i post del Forum in Italiano dall'inizio (dalla pagina 76) e sono arrivata al momento soltanto alla pagina 70, anche perché ogni tanto voglio scoprire i link che vengono elencati oppure salto ad altri forum, a seconda degli stimoli ricevuti durante la lettura.

grazie
claudia
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