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neotraduttori- dubbi fiscali Thread poster: segaull
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Buongiorno a tutti! Ho la possibilità di eseguire traduzioni di testi per clienti esteri (comunitari, in particolare francesi e olandesi). Non intendo per ora aprire una partita IVA, trattandosi di prestazioni occasionali e di un volume d'affari presumibilmente molto basso. Vorrei quindi sapere come comportarmi (quali documenti fiscali emettere) per rispettare le leggi in materia. (un cliente mi ha chiesto se posso emettere fattura). Vi ringrazio per l'attenzione e vi ... See more Buongiorno a tutti! Ho la possibilità di eseguire traduzioni di testi per clienti esteri (comunitari, in particolare francesi e olandesi). Non intendo per ora aprire una partita IVA, trattandosi di prestazioni occasionali e di un volume d'affari presumibilmente molto basso. Vorrei quindi sapere come comportarmi (quali documenti fiscali emettere) per rispettare le leggi in materia. (un cliente mi ha chiesto se posso emettere fattura). Vi ringrazio per l'attenzione e vi saluto. ▲ Collapse | | |
r_cantillo (X) Local time: 00:21 English to Italian + ... non si vive di traduzioni | Mar 18, 2009 |
Com'è noto di traduzioni (tranne che per rare collaborazioni sporadiche) è molto difficile vivere. Infatti io insegno lingue in una scuola media, nonostante ami tradurre e fare ricerca. La partita IVA è necessaria quando si supera un determinato tetto di guadagno ma se il guadagno non c'è o è irrisorio, non è obbigatoria. Inoltre, se l'attività è quella che corrisponde al termine freelancer, ossia non si tratta di un'agenzia, nel qual caso sarebbe invece illegale non avere la p. IVA, isc... See more Com'è noto di traduzioni (tranne che per rare collaborazioni sporadiche) è molto difficile vivere. Infatti io insegno lingue in una scuola media, nonostante ami tradurre e fare ricerca. La partita IVA è necessaria quando si supera un determinato tetto di guadagno ma se il guadagno non c'è o è irrisorio, non è obbigatoria. Inoltre, se l'attività è quella che corrisponde al termine freelancer, ossia non si tratta di un'agenzia, nel qual caso sarebbe invece illegale non avere la p. IVA, iscriversi comporterebbe un costo aggiuntivo inutile. Per le traduzioni effettuate si può tranquillamente usare il modulo per dichiarazione dei redditi individuale, laddove si tratti di lavori impegnativi ed effettivamente dichiarabili. Spero sia stata esaustiva, come inciso aggiungo che sono socio Proz da anni e membro effettivo da quest'anno e non ho mai lavorato a progetti di traduzione tramite Proz, anche se alcuni dei miei clienti hanno preso visione della mia pagina: http://www.proz.com/translator/128549. Io uso Proz per lo più per i forums e raramente per questioni lavorative, non so se è lo stesso per voi. PS se doveste sapere di ulteriorisviluppi rispetto alla questione della P. Iva vi prego di volerne parlare sul sito o anche di inviarmi messaggi sulla mia pagina poichè è un aspetto che mi interessa. ▲ Collapse | | |
r_cantillo wrote: Com'è noto di traduzioni (tranne che per rare collaborazioni sporadiche) è molto difficile vivere. Ne sei davvero così sicura? O ti basi solo sulla tua esperienza? Non diffondiamo, per cortesia, queste falsità. | | |
gianfranco Brazil Local time: 19:21 Member (2001) English to Italian + ... Precisazioni | Mar 18, 2009 |
r_cantillo wrote: La partita IVA è necessaria quando si supera un determinato tetto di guadagno ma se il guadagno non c'è o è irrisorio, non è obbigatoria. determinato tetto... guadagno irrisorio... mi sembrano indicazioni poco precise. La partita IVA è obbligatoria oltre i 5000 EUR di fatturato. r_cantillo wrote: Per le traduzioni effettuate si può tranquillamente usare il modulo per dichiarazione dei redditi individuale, laddove si tratti di lavori impegnativi ed effettivamente dichiarabili. Il reddito ottenuto dall'attività di traduzione deve essere dichiarato. Non credo che esista una distinzione tra lavori impegnativi e dichiarabili e, mi pare di capire, non impegnativi e non dichiarabili (??) Per chi effettua solo lavori occasionali, entro il tetto di cui sopra, occorre emettere una ricevuta per prestazione occasionale e applicare la ritenuta d'acconto, la quale va portata in detrazione dal totale delle imposte da pagare nella dichiarazione dei redditi individuale. r_cantillo wrote: PS se doveste sapere di ulteriorisviluppi rispetto alla questione della P. Iva vi prego di volerne parlare sul sito o anche di inviarmi messaggi sulla mia pagina poichè è un aspetto che mi interessa. La questione è stata ampiamente discussa e sviscerata. A quali ulteriori sviluppi fai riferimento? Gianfranco
[Edited at 2009-03-18 11:00 GMT] | |
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dropinka (X) Italy English to Italian + ... sarò anche brusca... | Mar 18, 2009 |
r_cantillo wrote: Com'è noto di traduzioni (tranne che per rare collaborazioni sporadiche) è molto difficile vivere. ... ma sicuramente con 0,02 euro a parola (l'esempio non è casuale) non campa nessuno... Claudia | | |
documenti fiscali? | Mar 18, 2009 |
Buongiorno "segaull", premetto che non sono contribuente italiana e pertanto non conosco il sistema italiano, ma che cosa intendi con "documenti fiscali"? A un cliente, anche occasionale, al termine di un lavoro si invia una notula (o fattura che sia), altro non vi è. Che cosa richiede il fisco nello specifico, è meglio chiederlo a un commercialista che può meglio consigliare sullo specifico. Comunque, se dai un'occhiata ai thread passati, ve ne sono nuemrosi su questo tema o per... See more Buongiorno "segaull", premetto che non sono contribuente italiana e pertanto non conosco il sistema italiano, ma che cosa intendi con "documenti fiscali"? A un cliente, anche occasionale, al termine di un lavoro si invia una notula (o fattura che sia), altro non vi è. Che cosa richiede il fisco nello specifico, è meglio chiederlo a un commercialista che può meglio consigliare sullo specifico. Comunque, se dai un'occhiata ai thread passati, ve ne sono nuemrosi su questo tema o per lo meno su temi analoghi. Quanto al fatto che non si vive di traduzione é in effetti un'affermazione molto personale e non può certo essere generalizzata: siamo in molti qui a vivere di traduzione Certo, non è facile, vi sono molte difficoltà con cui convivere (perché non si possono cambiare) e altre contro cui lottare, ma vivere di traduzione s può eccome. Il servizio informazioni è veramente un servizio quando è condiviso con tutti coloro che leggono i forum e a loro vantaggio, non certo quando sono inviate privatamente e pertanto non diffuse né condivise. L'assenza di condivisione è stata per moltissimo tempo il problema più grave, e potenziale fonte di problemi a vari livelli, dalle tariffe alla prassi fino alla frode; meglio pertanto confrontarsi con le colleghe e i colleghi in pubblico e continuare a imparare, perché neanche 20 anni di esperienza riescono a coprire tutte le realtà, le possibilità e tutti i casi di questo business e c'è sempre qualcosa di nuovo o mai sentito da impare, proprio qui, da tutti, giovani e "vecchi". Buona giornata, Giuliana PS mi ripeto .... potenziale fonte di problemi a vari livelli, dalle tariffe l'idraulico, il muratore, l'elettricista, il tecnico ecc. mi chiedono 50-60 EUR l'ora; il giardiniere 20 EUR / ora. ora non è magari possibile che una persona che ha studiato (= costi per l'istruzione fino all'universitaria) e imparato un altro mestiere rispettato come i precedenti abbia diritto a guadagnare più della colf?
[Edited at 2009-03-18 11:11 GMT] ▲ Collapse | | |
Claudia Benetello wrote: ... ma sicuramente con 0,02 euro a parola (l'esempio non è casuale) non campa nessuno... Claudia Sono 0,022 | | |
Simona R Germany Local time: 00:21 German to Italian + ... Vivere di traduzioni | Mar 18, 2009 |
r_cantillo wrote: Com'è noto di traduzioni (tranne che per rare collaborazioni sporadiche) è molto difficile vivere. . Paola, Claudia e Giuliana mi hanno battuta sul tempo: di traduzioni si può vivere (mantenendo una famiglia o contribuendo in maniera decisiva al suo sostentamento) come di qualsiasi altro lavoro. Dalla tua affermazione, Raffaella, Segaull - che data la domanda posta suppongo stia muovendo i primi passi nel settore delle traduzioni - potrebbe trarre una serie di conclusioni prive di fondamento. Ciao Simona | |
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posso essere più brusca? | Mar 18, 2009 |
io credo che chi, vivendo in Italia, lavora a 0,02 euro/parola o non ha nessuna esperienza lavorativa e quindi si fa 'incastrare' o o il suo lavoro vale 0,02 e chi glielo commissiona non pretende nulla di più. In Italia non si vive neanche facendo i dentisti se non si è capaci a fare il dentista. Scusate la franchezza, ma uno ogni tanto si deve levare i denti cariati. Non ci sono riferimenti personali a nessuno, perchè non sono andata a vedere nessun profilo o tariff... See more io credo che chi, vivendo in Italia, lavora a 0,02 euro/parola o non ha nessuna esperienza lavorativa e quindi si fa 'incastrare' o o il suo lavoro vale 0,02 e chi glielo commissiona non pretende nulla di più. In Italia non si vive neanche facendo i dentisti se non si è capaci a fare il dentista. Scusate la franchezza, ma uno ogni tanto si deve levare i denti cariati. Non ci sono riferimenti personali a nessuno, perchè non sono andata a vedere nessun profilo o tariffa e quindi non ne ho idea. Poi chi vuol lavorare per niente, per me faccia pure, ma poi non si lamenti che non riesce ad arrivare a fine mese. Ale cmq io ci vivo di traduzioni...magari ho uno stile di vita particolarmente frugale:D:D:D
[Modificato alle 2009-03-18 11:49 GMT]
[Modificato alle 2009-03-18 12:21 GMT] ▲ Collapse | | |
Concordo con Claudia (anche io a costo di sembrare brusca): chi con le traduzioni «arrotonda», di traduzioni non campa. Claudia Benetello wrote: r_cantillo wrote: Com'è noto di traduzioni (tranne che per rare collaborazioni sporadiche) è molto difficile vivere. ... ma sicuramente con 0,02 euro a parola (l'esempio non è casuale) non campa nessuno... Claudia | | |
2GT Italy Local time: 00:21 English to Italian + ... 5.000 EUR soglia per gestione separata NON per obbligo apertura P. IVA | Mar 18, 2009 |
gianfranco ha scritto: r_cantillo aveva scritto: La partita IVA è necessaria quando si supera un determinato tetto di guadagno ma se il guadagno non c'è o è irrisorio, non è obbigatoria. determinato tetto... guadagno irrisorio... mi sembrano indicazioni poco precise. La partita IVA è obbligatoria oltre i 5000 EUR di fatturato. Non è esatto. L'apertura della P. IVA è obbligatoria per chi svolge l'attività in modo continuativo, indipendentemente dal fatturato. La soglia di 5.000 EUR di fatturato si riferisce all'obbligo di iscrizione alla gestione separata dell'INPS. Potrebbe verificarsi, inoltre, l'eventualità in cui si è iscritti alla gestione separata senza l'obbligo di avere la P. IVA (lavoratori autonomi occasionali che superano la soglia dei 5.000 EUR). Ciao! Gianni | | |
OK, abbiamo chiarito il punto, direi | Mar 18, 2009 |
Carissime/i, ora che abbiamo chiarito il punto, ossia che siamo in diversi a mantenere o contribuire al mantenimento della famiglia con la traduzione, premesso che le tariffe siano adeguate, chi di voi è contribuente italiano e pertanto la sa moolto più lunga di me sulle questioni fiscali italiane, potrebbe rispondere alla domanda originale? Oppure un link a (i molti, se non erro) thread passati in cui viene detto quanto basta per iniziare con l'animo tranquillo prima... See more Carissime/i, ora che abbiamo chiarito il punto, ossia che siamo in diversi a mantenere o contribuire al mantenimento della famiglia con la traduzione, premesso che le tariffe siano adeguate, chi di voi è contribuente italiano e pertanto la sa moolto più lunga di me sulle questioni fiscali italiane, potrebbe rispondere alla domanda originale? Oppure un link a (i molti, se non erro) thread passati in cui viene detto quanto basta per iniziare con l'animo tranquillo prima di rivolgersi a un commercialista? Grazie. Giuliana ▲ Collapse | |
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Hai ragione Giuliana.... Qui ci sono un po' di link sulla questione prestazioni occasionale/cliente estero: See more | | |
Non si vive di insegnamento | Mar 18, 2009 |
r_cantillo wrote: Com'è noto di traduzioni (tranne che per rare collaborazioni sporadiche) è molto difficile vivere. Infatti io insegno lingue in una scuola media, nonostante ami tradurre e fare ricerca. La partita IVA è necessaria quando si supera un determinato tetto di guadagno ma se il guadagno non c'è o è irrisorio, non è obbigatoria. Inoltre, se l'attività è quella che corrisponde al termine freelancer, ossia non si tratta di un'agenzia, nel qual caso sarebbe invece illegale non avere la p. IVA, iscriversi comporterebbe un costo aggiuntivo inutile. Per le traduzioni effettuate si può tranquillamente usare il modulo per dichiarazione dei redditi individuale, laddove si tratti di lavori impegnativi ed effettivamente dichiarabili. Spero sia stata esaustiva, come inciso aggiungo che sono socio Proz da anni e membro effettivo da quest'anno e non ho mai lavorato a progetti di traduzione tramite Proz, anche se alcuni dei miei clienti hanno preso visione della mia pagina: http://www.proz.com/translator/128549. Io uso Proz per lo più per i forums e raramente per questioni lavorative, non so se è lo stesso per voi. PS se doveste sapere di ulteriorisviluppi rispetto alla questione della P. Iva vi prego di volerne parlare sul sito o anche di inviarmi messaggi sulla mia pagina poichè è un aspetto che mi interessa. Come è noto, di insegnamento (tranne forse a livello universitario) è molto difficile vivere. Quando ho avuto la nomina di insegnante di scuola superiore, e ho visto che il mio reddito lordo sarebbe stato di ben 19.000 Euro all'anno, ho continuato per la mia strada di traduttrice, professione con cui ho mantenuto e mantengo me e la mia famiglia da 15 anni. PS Mi scuso con Giuliana per essere andata ancora un po' fuori tema, ma visto che non esistono moderatori, mi sento libera di rispondere come voglio | | |
Cecilia Civetta Italy Local time: 00:21 Member (2003) Italian to Spanish + ...
ma visto che non esistono moderatori, mi sento libera di rispondere come voglio E Jared chi sarebbe? (Giuliana, scusa ancora, non ho resistito) | | |
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