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Aiuto per scelta università!
Thread poster: dilva
Jan 30, 2010

Salve ragazzi, vorrei qualche consiglio da parte vostra che già vi trovate nel campo.

Io ho 23 anni e da qualche mese ho deciso di iscrivermi all'università, lo so sono un pò in ritardo, ma ho capito che se non lo faccio mi pentirò per il resto della mia vita!
Vivo a Napoli.
Molti mi dicono che le prospettive di lavoro sono limitate ecc...ecc... Ma io non voglio perdere la speranza allora ho deciso a settembre che mi iscrivo all'università e nel weekend lavoro.
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Salve ragazzi, vorrei qualche consiglio da parte vostra che già vi trovate nel campo.

Io ho 23 anni e da qualche mese ho deciso di iscrivermi all'università, lo so sono un pò in ritardo, ma ho capito che se non lo faccio mi pentirò per il resto della mia vita!
Vivo a Napoli.
Molti mi dicono che le prospettive di lavoro sono limitate ecc...ecc... Ma io non voglio perdere la speranza allora ho deciso a settembre che mi iscrivo all'università e nel weekend lavoro.

Avevo pensato di fare il test per Fisioterapia alla Federico II di napoli anche se è praticamente impossibile che mi entro. Però dicono che è un corso di laurea che da abbastanza opportunità, e poi mi piace.
Quanto mi conviene provare?
In alternativa vorrei iscrivermi all' Orientale a lingue dato che mi sono sempre piaciute le lingue, e comunque penso che sarebbe meno stressante, perchè prenderei lo studio con molta volontà rispetto ad una materia scientifica.
Cosa mi consigliate? Che corso di studi devo intraprendere? E che lingua dovrei scegliere?
A me piace giapponese e inglese, la prima per la cultura e per tutto il mondo orientale.
Ma comunque sia non ripudio le altre lingue. Secondo voi quale sarebbe la scelta migliore?

http://www.unior.it/index2.php?content_id=132&content_id_start=2

qua ci sono i vari corsi di laurea triennale, su quale dovrei buttarmi, considerando che mi piace la traduzione, mi piace scrivere, mi piace il mondo dell'editoria e con editoria non intendo solo il giornalismo, (che ho un parente ex giornalista in pensione, si sa che le raccomandazioni ci sono sempre -.-'' purtroppo )
?
nel perido di studi infatti ho intenzione di cercare di aprirmi porte per quanto riguarda collaborazioni co giornali anche gratis, per perfezionarmi nella scrittura e nella traduzione. Cosa mi consigliate dunque?
Un percorso di studi che mi dia la possibilità sia di essere in contatto con il mondo dell'editoria ma anche con le lingue?

grazie per i consigli utili.
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dilva
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up Jan 31, 2010

up up up up up
vi prego rispondete


 
Claudia Catena
Claudia Catena
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Confusione Jan 31, 2010

Cara Dilva (mi pare di capire che tu sia una donna),

sono pienamente d'accordo con te quando dici di voler seguire un percorso universitario. Hai totalmente il mio appoggio.

Leggendo il tuo post, però, ho un pò sorriso, perché mi sembra che tu non abbia le idee molto chiare. Sei passata da fisioterapia a traduzioni a giornalismo/editoria a qualcosa che combini editoria e lingue. Secondo me devi prima di tutto capire cosa ti piace veramente e non devi partire dal pres
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Cara Dilva (mi pare di capire che tu sia una donna),

sono pienamente d'accordo con te quando dici di voler seguire un percorso universitario. Hai totalmente il mio appoggio.

Leggendo il tuo post, però, ho un pò sorriso, perché mi sembra che tu non abbia le idee molto chiare. Sei passata da fisioterapia a traduzioni a giornalismo/editoria a qualcosa che combini editoria e lingue. Secondo me devi prima di tutto capire cosa ti piace veramente e non devi partire dal presupposto che una facoltà sia più o meno stressante di un'altra. Qualsiasi cosa tu scelga richiederà tempo e dedizione, sforzi e sacrifici, soprattutto, te lo dico per esperienza, nel settore delle traduzioni e soprattutto se scegli lingue come quelle che hai nominato. Calcola che dovrai impegnarti non solo sui libri, ma anche passando un periodo di soggiorno nei luoghi in cui si parla la lingua, se vuoi essere competitiva sul mercato del lavoro. Forse non lo sai, ma chi fa seriamente questo lavoro si ritrova a lavorare in qualsiasi ora del giorno e della notte per consegnare i lavori in tempo.

Non devi pensare che il mondo delle traduzioni sia più "facile" di altri, anzi, tutti i colleghi (me inclusa) traduttori/interpreti potrebbero intrattenerti per ore a raccontarti le loro difficoltà iniziali in questo settore. Non devi credere, come molti esterni al nostro mondo pensano, che "non ci vuole nulla a fare una traduzione". Per non parlare delle difficoltà di trovare clienti. Tutti noi abbiamo studiato anni, ci siamo specializzati in vari settori, seguendo corsi specifici, abbiamo imparato a usare i CAT, continuiamo a fare aggiornamenti, ecc. La nostra è una professione in continua evoluzione che richiede, anche ad anni dalla laurea, continuo impegno.

Parti da questo presupposto: Cosa ti piace fare davvero? Cosa ti vedi a fare tra 10-20 anni?

Spero di esserti stata d'aiuto,
Claudia
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dilva
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si è vero sono confusa :( Jan 31, 2010

Claudia C. wrote:

Cara Dilva (mi pare di capire che tu sia una donna),

sono pienamente d'accordo con te quando dici di voler seguire un percorso universitario. Hai totalmente il mio appoggio.

Leggendo il tuo post, però, ho un pò sorriso, perché mi sembra che tu non abbia le idee molto chiare. Sei passata da fisioterapia a traduzioni a giornalismo/editoria a qualcosa che combini editoria e lingue. Secondo me devi prima di tutto capire cosa ti piace veramente e non devi partire dal presupposto che una facoltà sia più o meno stressante di un'altra. Qualsiasi cosa tu scelga richiederà tempo e dedizione, sforzi e sacrifici, soprattutto, te lo dico per esperienza, nel settore delle traduzioni e soprattutto se scegli lingue come quelle che hai nominato. Calcola che dovrai impegnarti non solo sui libri, ma anche passando un periodo di soggiorno nei luoghi in cui si parla la lingua, se vuoi essere competitiva sul mercato del lavoro. Forse non lo sai, ma chi fa seriamente questo lavoro si ritrova a lavorare in qualsiasi ora del giorno e della notte per consegnare i lavori in tempo.

Non devi pensare che il mondo delle traduzioni sia più "facile" di altri, anzi, tutti i colleghi (me inclusa) traduttori/interpreti potrebbero intrattenerti per ore a raccontarti le loro difficoltà iniziali in questo settore. Non devi credere, come molti esterni al nostro mondo pensano, che "non ci vuole nulla a fare una traduzione". Per non parlare delle difficoltà di trovare clienti. Tutti noi abbiamo studiato anni, ci siamo specializzati in vari settori, seguendo corsi specifici, abbiamo imparato a usare i CAT, continuiamo a fare aggiornamenti, ecc. La nostra è una professione in continua evoluzione che richiede, anche ad anni dalla laurea, continuo impegno.

Parti da questo presupposto: Cosa ti piace fare davvero? Cosa ti vedi a fare tra 10-20 anni?

Spero di esserti stata d'aiuto,
Claudia



Si, sono confusa, ho 23 anni purtroppo e so che la scelta universitaria richiede impegno e tempo, non penso affatto che sarà facile, inoltre molti mi hanno detto che nessuna laurea ti assicura un lavoro, ma una scelta devo farla. Una cosa la so: Io ho un diploma come Perito informatico ottenuta all' ITIS di napoli F. Giordani. Quando scelsi quella scuola non lo feci per passione ma facendomi influenzare da mio padre e da altri, che mi dicevano che era un diploma utile, ma non lo è stato, anche perchè io non ho passione per quelle materie. Ho fatto tutte materie tecniche, e matematiche. Mi sono sempre piaciute di più le materie letterarie invece o quelle linguistiche.

Ora però vorrei fare una scelta intelligente. Sapendo che una laurea umanistica mi servirà a ben poco, ho pensato a una linguistica e magari prendere una specializzazione o un master e cercare la possibilità di collaborare con una editoria, una agenzia letteraria non saprei, perciò chiedevo un vostro consiglio.

Sono passata da fisioterapia perchè dicono che si trova presto lavoro con una triennale nelle professione sanitaria, e alloro ho considerato anche di fare il tentativo di fare il test.
Non mi dispiacerebbe impegnarmi su libri di quel tipo (Pensa che spesso e volentieri leggo per hobby libri o enciclopedie di medicina Si sono una ragazza strana... lo so)
Forse è per il fatto che mi piace molto leggere e informarmi, non saprei

Comunque sia in definitiva ovunque mi troverò fra 10-20, ed io sarei disponibile pure a trasferirmi in un altro paese, mi piacerebbe lavorare in ambito letterario, editoria, libri ecc...

Solo che un mio amico mi ha sconsigliato di considerare Scienze della Comunicazione per diversi motivi.
Invece con una laurea in lingue ho piu possibilità di tentare in più ambiti occupazionali, e poi se non riesco a realizzare il mio sogno posso contare sulla conoscenza di lingue e trasferirmi altrove

Capite il mio ragionamento? E' un ragionamento valido?
E sopratutto, se questo ragionamento regge quali lingue mi consigliate di studiare?
A me piace giapponese e inglese. Per adesso sto studiando con una mia amica russa il russo e il tedesco (vive in germania, studia lingue europee e suo marito è tedesco).

spero di essere stata più chiara.
Grazie per i vostri consigli!


 
Manuela Dal Castello
Manuela Dal Castello  Identity Verified
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pensaci che tanto hai tempo Jan 31, 2010

Secondo me faresti bene a pensarci, seriamente. A parte il non sapere che strada fare, se ragioni in termini di "studio meno stressante", se dopo qualche ora - tra sabato e domenica - nessuno ti ha risposto e ti permetti di sollecitare una risposta senza pensare che magari "gli altri" hanno anche altro da fare (in fin dei conti questo è un sito professionale), la riflessione è più ampia.
Di certo non puoi pensare di studiare il giapponese come prima lingua passando un'ora sui libri quan
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Secondo me faresti bene a pensarci, seriamente. A parte il non sapere che strada fare, se ragioni in termini di "studio meno stressante", se dopo qualche ora - tra sabato e domenica - nessuno ti ha risposto e ti permetti di sollecitare una risposta senza pensare che magari "gli altri" hanno anche altro da fare (in fin dei conti questo è un sito professionale), la riflessione è più ampia.
Di certo non puoi pensare di studiare il giapponese come prima lingua passando un'ora sui libri quando non sei stressata. E per prima cosa, se vuoi fare la traduttrice, non scarterei l'idea di ripassare l'italiano :
Che lavoro fai adesso? Forse è il caso di partire da lì. Che cosa hai studiato - o imparato - fino ad ora?
E lascia stare le raccomandazioni, se vuoi COSTRUIRTI un futuro. Se vuoi che te lo fabbrichino gli altri è un altro discorso.
Manuela
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dilva
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lo so che è un sito professionale :) Jan 31, 2010

Manuela Dal Castello wrote:

Secondo me faresti bene a pensarci, seriamente. A parte il non sapere che strada fare, se ragioni in termini di "studio meno stressante", se dopo qualche ora - tra sabato e domenica - nessuno ti ha risposto e ti permetti di sollecitare una risposta senza pensare che magari "gli altri" hanno anche altro da fare (in fin dei conti questo è un sito professionale), la riflessione è più ampia.
Di certo non puoi pensare di studiare il giapponese come prima lingua passando un'ora sui libri quando non sei stressata. E per prima cosa, se vuoi fare la traduttrice, non scarterei l'idea di ripassare l'italiano :
Che lavoro fai adesso? Forse è il caso di partire da lì. Che cosa hai studiato - o imparato - fino ad ora?
E lascia stare le raccomandazioni, se vuoi COSTRUIRTI un futuro. Se vuoi che te lo fabbrichino gli altri è un altro discorso.
Manuela


Proprio per questo chiedevo a voi che lavorate in questo ambito e che avete già in mano le conoscenze e le esperienze per dare dei consigli ad una ragazza che ancora non ha iniziato.

Hai ragione dovrei rivedere un pò l'italiano (premetto che il post che ho scritto manco l'ho riletto e corretto) perdonatemi se ho offeso la vostra sensibilità di professionisti.)


E non ragiono in termini di "Studio meno stressante", l'ho anche scritto, io vorrei fare una scelta intelligente.

Adesso non lavoro, fino ad un mese fa lavoravo come segretaria in un azienda di informatica a Roma ma per problemi familiari ho dovuto ritornare a Napoli dai miei genitori.
Sono stressata eccome, chi vi dice che non sono stressata.
Sono passata dai lavoretti più banali come parrucchiera, cameriera, call-center, segretaria, commessa di panificio -.-''
E non ho concluso niente, allora dato che l'ambito linguistico mi interessava ho scritto un post su questo forum che ho trovato per caso, ma mi sa che ho fatto un errore

Ora è facile dire "tu non fai un cavolo non sei stressata" senza sapere.
Io volevo solo chiedere un consiglio di studi a persone che hanno già intrapreso questo percorso.

Grazie


 
Angie Garbarino
Angie Garbarino  Identity Verified
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La sensibilità dei nuovi Jan 31, 2010

Scusate se intervengo io, è domenica e Mariella probabilmente non è in linea, credo che dovremmo stare attenti alla sensibilità dei nuovi, teniamo presente che non sanno davvero nulla (a volte) del tipo di professione.

Lo so che riceviamo tanti, tantissimi di questi post, speriamo nella sezione dedicata.

A dilva invece vorrei dire: non essere troppo suscettibile, i consigli che hai chiesto ti vengono dati come te li darebbe un'insegnante, non hai sbagliato a post
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Scusate se intervengo io, è domenica e Mariella probabilmente non è in linea, credo che dovremmo stare attenti alla sensibilità dei nuovi, teniamo presente che non sanno davvero nulla (a volte) del tipo di professione.

Lo so che riceviamo tanti, tantissimi di questi post, speriamo nella sezione dedicata.

A dilva invece vorrei dire: non essere troppo suscettibile, i consigli che hai chiesto ti vengono dati come te li darebbe un'insegnante, non hai sbagliato a postare qui, e potresti anche fare una ricerca sul forum, vi è molto materiale che ti potrà aiutare.


Dilva e se ti senti portata per le lingue, vai, non temere, solo una cosa, bisogna studiare molto, anzi moltissimo, in questo Manuela ha più che ragione.

Auguri per il tuo futuro!

Angio

[Edited at 2010-01-31 15:50 GMT]
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Manuela Dal Castello
Manuela Dal Castello  Identity Verified
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nessuno dice che tu non sia stressata... Jan 31, 2010

... ma un attimo di pazienza! Anche perché non è facile dare una risposta chiara a una domanda per tua stessa ammissione confusa.

Però vedi che si procede di qualche passo?
Io ti do tre spunti, poi vediamo chi è più saggio di me e che cosa ne dici tu:

1) hai preso un diploma che non ti piaceva perché "guidata" - eufemismo - dalla tua famiglia; ora da Roma sei tornata a Napoli per la tua famiglia. Non dubito che tu abbia motivi seri, bada bene. Mi fermo qui,
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... ma un attimo di pazienza! Anche perché non è facile dare una risposta chiara a una domanda per tua stessa ammissione confusa.

Però vedi che si procede di qualche passo?
Io ti do tre spunti, poi vediamo chi è più saggio di me e che cosa ne dici tu:

1) hai preso un diploma che non ti piaceva perché "guidata" - eufemismo - dalla tua famiglia; ora da Roma sei tornata a Napoli per la tua famiglia. Non dubito che tu abbia motivi seri, bada bene. Mi fermo qui, se ci sono conclusioni da tirare tirale tu.

2) il tuo diploma ti ha comunque permesso di trovarti un lavoro, quindi forse non era nemmeno tanto male.... e il fatto di avere "un pezzo di carta che ti apra tante porte" è vero fino a un certo punto, se tu non sai a che porta bussare rimarrai sempre con il dubbio di non fare la cosa giusta e se affronti un colloquio per un lavoro che richiede "motivazione" come quello della traduzione rischi di farti "spazzare via" : spesso ti faranno domande per capire se sei convinta, se hai grinta, determinazione. Se tu ti fondi sul pezzo di carta che hai in tasca, chi hai davanti lo capisce e soprattutto percepisce la tua insicurezza.
Detto in soldoni: se non sai da che parte andare, probabilmente finirai per non andare da nessuna. La risposta sta dentro di te, e come ho scritto altre volte se tra un po' capisci di avere sbagliato direzione puoi cambiare: ma devi essere convinta di ciò che fai (beh non certi al 100%... però convinti almeno all'85% sì).

3) come traduttori abbiamo le mani molto impastate nell'informatica al giorno d'oggi, che piaccia o no.

Intanto buona domenica!
Manuela
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Vincenzo Di Maso
Vincenzo Di Maso  Identity Verified
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nulla è impossibile, ma ci vuole convinzione Jan 31, 2010

ciao dilva,
ho letto il tuo post e ho tratto una conclusione. L'importante è essere sicuri al 100%. Ora hai 23 anni: non sei una diciottenne, ma hai comunque una vita avanti.
Un amico (di Napoli) qualche anno fa era in una situazione simile alla tua. Era diplomato in informatica e lavorava come tecnico informatico freelance e ogni tanto creava siti web. A 25 anni ha deciso che voleva studiare lingue all'università (aveva già attestati del Cambridge e del Grenoble). Si è laureato
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ciao dilva,
ho letto il tuo post e ho tratto una conclusione. L'importante è essere sicuri al 100%. Ora hai 23 anni: non sei una diciottenne, ma hai comunque una vita avanti.
Un amico (di Napoli) qualche anno fa era in una situazione simile alla tua. Era diplomato in informatica e lavorava come tecnico informatico freelance e ogni tanto creava siti web. A 25 anni ha deciso che voleva studiare lingue all'università (aveva già attestati del Cambridge e del Grenoble). Si è laureato ed ora svolge due lavori come freelance: traduttore e tecnico informatico. Riesce bene ad utilizzare i CAT tools.
Con determinazione e forza di volontà si può arrivare dappertutto. Come già affermato in altri thread dai colleghi, le conoscenze esterne al mondo della traduzione non saranno mai inutili.
Se hai altre competenze, ne beneficerai in futuro.
Tornando alla mia affermazione iniziale, se vuoi intraprendere questa carriera, devi essere sicura al 100% e devi volerlo fortemente.
Anche le colleghe hanno dato consigli giustissimi nei post precedenti.
Buona fortuna.
Vincenzo
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dilva
dilva
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quindi... Jan 31, 2010

Manuela Dal Castello wrote:

... ma un attimo di pazienza! Anche perché non è facile dare una risposta chiara a una domanda per tua stessa ammissione confusa.

Però vedi che si procede di qualche passo?
Io ti do tre spunti, poi vediamo chi è più saggio di me e che cosa ne dici tu:

1) hai preso un diploma che non ti piaceva perché "guidata" - eufemismo - dalla tua famiglia; ora da Roma sei tornata a Napoli per la tua famiglia. Non dubito che tu abbia motivi seri, bada bene. Mi fermo qui, se ci sono conclusioni da tirare tirale tu.

2) il tuo diploma ti ha comunque permesso di trovarti un lavoro, quindi forse non era nemmeno tanto male.... e il fatto di avere "un pezzo di carta che ti apra tante porte" è vero fino a un certo punto, se tu non sai a che porta bussare rimarrai sempre con il dubbio di non fare la cosa giusta e se affronti un colloquio per un lavoro che richiede "motivazione" come quello della traduzione rischi di farti "spazzare via" : spesso ti faranno domande per capire se sei convinta, se hai grinta, determinazione. Se tu ti fondi sul pezzo di carta che hai in tasca, chi hai davanti lo capisce e soprattutto percepisce la tua insicurezza.
Detto in soldoni: se non sai da che parte andare, probabilmente finirai per non andare da nessuna. La risposta sta dentro di te, e come ho scritto altre volte se tra un po' capisci di avere sbagliato direzione puoi cambiare: ma devi essere convinta di ciò che fai (beh non certi al 100%... però convinti almeno all'85% sì).

3) come traduttori abbiamo le mani molto impastate nell'informatica al giorno d'oggi, che piaccia o no.

Intanto buona domenica!
Manuela

Allora ok dunque sono arrivata alle seguenti conclusioni:
1) Nella scelta devo smetterla di farmi influenzare dagli altri, devo ragionare con la mia testa.
2)Devo scegliere secondo la mia passione, e motivazione, e devo essere sicura della mia scelta. Ho tempo fino a settembre.
3) L'informatica è in ogni campo e devo farmela piacere, beh l'importante è che non mi si chieda di programmare, in quello non sono portata.

Avevi ragione un pò di tempo ce l'ho. Grazie. Scusatemi per la domanda confusa.
Il fatto è che ho molto timore, timore di sbagliare, però come dici nel punto uno devo scegliere io e non posso farmi influenzare un' altra volta, sarebbe l'errore più grande.
Seguirò il consiglio della collega di dare un occhiata al forum

Buona Domenica a tutti!


 
Marianna Tucci
Marianna Tucci  Identity Verified
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l'età non conta Feb 1, 2010

Ciao

io volevo dirti solo una cosa, tu dici di avere 23 anni, di essere un po' in ritardo, ma per iscriversi all'università c'è sempre tempo. Io, prima di iscrivermi, mi sono presa un anno sabbatico, una mia amica si è iscritta a 26 anni all'uni, e mia sorella prima ha fatto un anno di scienze della comunicazione, ma ha capito che non faceva per lei, e l'anno dopo ha cambiato, ed ora fa scienze della formazione, e le piace tantissimo

Ti auguro di trovare la strada gi
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Ciao

io volevo dirti solo una cosa, tu dici di avere 23 anni, di essere un po' in ritardo, ma per iscriversi all'università c'è sempre tempo. Io, prima di iscrivermi, mi sono presa un anno sabbatico, una mia amica si è iscritta a 26 anni all'uni, e mia sorella prima ha fatto un anno di scienze della comunicazione, ma ha capito che non faceva per lei, e l'anno dopo ha cambiato, ed ora fa scienze della formazione, e le piace tantissimo

Ti auguro di trovare la strada giusta, quella che più ti soddisfa
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Manuela Dal Castello
Manuela Dal Castello  Identity Verified
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l'età non conta Feb 1, 2010

cara Marianna, che bello leggere questo titolo! Io a volte sono indecisa se i miei anni siano 37 o 73, tanto mi sento scoraggiata...
Comunque io mi sono iscritta all'università appunto a 37 (cioè in un momento di coraggio) e mi sto impegnando a fondo.
Per fortuna al giorno d'oggi ci sono molte più occasioni e molte cose sono più facili rispetto ad anni fa: basta pensare ai voli aerei low-cost, alle università a distanza (da quando l'ho scoperta la sto propagandando urbi et orbi)
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cara Marianna, che bello leggere questo titolo! Io a volte sono indecisa se i miei anni siano 37 o 73, tanto mi sento scoraggiata...
Comunque io mi sono iscritta all'università appunto a 37 (cioè in un momento di coraggio) e mi sto impegnando a fondo.
Per fortuna al giorno d'oggi ci sono molte più occasioni e molte cose sono più facili rispetto ad anni fa: basta pensare ai voli aerei low-cost, alle università a distanza (da quando l'ho scoperta la sto propagandando urbi et orbi), ad internet...
Manuela
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Manuela Dal Castello
Manuela Dal Castello  Identity Verified
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Domande stupide non esistono Feb 1, 2010

Angio Garbarino wrote:

Scusate se intervengo io, è domenica e Mariella probabilmente non è in linea, credo che dovremmo stare attenti alla sensibilità dei nuovi, teniamo presente che non sanno davvero nulla (a volte) del tipo di professione.


Angio, forse ti riferisci alla mia espressione sul "sito professionale".
Chiarisco che non volevo intendere che la domanda non meritava attenzione / risposta / era stupida / o cose simili,

MA
che essendo un sito utilizzato (soprattutto) per scopi professionali, magari tra sabato e domenica non ci sono molte visite e quindi non ci sono molte risposte.

Come detto in un altro forum (è comico che gli interventi dei vari filoni si richiamino l'un l'altro), domande stupide non ne esistono. Risposte a volte sì, a partire dalle mie.


 
Angie Garbarino
Angie Garbarino  Identity Verified
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No no Feb 1, 2010

Manuela Dal Castello wrote:
Angio, forse ti riferisci alla mia espressione sul "sito professionale".
Chiarisco che non volevo intendere che la domanda non meritava attenzione / risposta / era stupida / o cose simili,


No Manuela, scusami, come al solito non sono stata chiara, intendevo solo (in generale) consigliare a voi/noi "anziani" del sito di stare attenti con i nuovi perché tendono ad offendersi troppo facilmente, forse perché non sanno proprio nulla della professione, se noti ho anche detto poi a dilva di prendere i consigli come se venissero da un'insegnante senza essere troppo suscettibile e sono contenta di vedere che ha poi capito che in effetti era così.

Spero si capisca adesso

Buon lavoro e buona settimana!


Angio


 
dilva
dilva
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grazie a tutti Feb 2, 2010

Grazie a tutti per le informazioni ed i consigli ragazzi!

 
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