María José Iglesias wrote:
Cinzia Pasqualino wrote:
Grazie mille! Per quanto ne so' (forse sbaglio) la postilla è una specifica annotazione che deve essere fatta sull’originale del certificato rilasciato dalle autorità competenti del Paese interessato, insomma sostituisce la legalizzazione presso l’ambasciata.
Non esattamente.
L'apostille de l'Aja è un timbro che legalizza a tutti gli effetti la firma di un autorità del territorio, che può averla depositata in Prefettura (se è un documento rilasciato dal Comune, per esempio) o in Tribunale (se è un atto rilasciato dal Tribunale).
Quando far apporre l'apostille e quando la legalizzazione?
Se l'atto deve essere utilizzato in uno dei Paesi aderenti alla Convenzione dell'Aja, è questo il timbro richiesto. Se si tratta di un Paese non aderente alla Convenzione, va apposto il timbro di legalizzazione ordinaria. Entrambi i timbri sono legalizzazioni, ma cambia la forma.
Una volta giurata ossia asseverata con la famosa formula davanti al cancelliere, quest'ultimo apporrà il timbro del tribunale tra le pagine e sul verbale, se la traduzione sarà utilizzata all'estero
Non è corretto. Sia che la traduzione sia utilizzata all'estero o che sia utilizzata in Italia, la traduzione va timbrata con i timbri di congiunzione e sul verbale al momento di asseverarla.
Quindi in poche parole la famosa "postilla" è il timbro che mette il cancelliere tra le pagine tradotte.
Assolutamente no! Quello che il timbro di congiunzione.
L'Apostilla viene apposta in Prefettura oppure in Procura a seconda del tipo di atto, e come ho detto è un timbro che legalizza una firma. Viene apposto una sola volta e non in ogni pagina.
Gli originali vanno solitamente apostillati in Prefettura (tranne che per gli atti rilasciati dal Tribunale, per esempio un certificato di penali; questi si fanno legalizzare in Procura).
È possibile invece legalizzare (con apostille o con legalizzazione ordinaria) la firma del cancelliere apposta sul verbale di asseverazione. Questo viene fatto in Procura o presso l'ufficio legalizzazioni del Tribunale.
Alcuni Paesi richiedono l'Apostille sull'originale, per altri Paesi va bene l'Apostille sul verbale; altri Paesi ancora la vogliono in entrambi.
[quoteDunque alla fine il cliente non pagherà il timbro ma la traduzione cioè l'asseverazione.
p.s. Ho letto che il costo dell’apostille è la marca da bollo di 14,62 euro.
Assolutamente no. Le marche da bollo sono timbri fiscali richiesti dall'Agenzia delle Entrate e non c'entrano affatto con la legalizzazione o con l'Apostille.Ma se un'agenzia straniera mi chiede solo il costo di un'apostilla, non posso dire il prezzo della marca da bollo. Cosa ci guadagnerei? Nulla! Come dovrei comportarmi?