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Come farsi strada nel mondo delle traduzioni e dell'editoria in generale?
Thread poster: wanderermi
wanderermi
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Feb 15, 2012

Ciao mi chiamo Andrea. Sono un ragazzo di 29 anni e mi interessava ricevere qualche consiglio riguardante la professione di traduttore e il mondo dell'editoria in generale. Io non sono laureato e mi chiedevo se le qualifiche che ho conseguito possano in qualche modo compensare la mancanza di un titolo di studio universitario.

Ho un diploma di Liceo Classico, il Certificate of Proficiency in English di Cambridge University (ESOL programmes) e ho superato l'esame dell'Institute of Lin
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Ciao mi chiamo Andrea. Sono un ragazzo di 29 anni e mi interessava ricevere qualche consiglio riguardante la professione di traduttore e il mondo dell'editoria in generale. Io non sono laureato e mi chiedevo se le qualifiche che ho conseguito possano in qualche modo compensare la mancanza di un titolo di studio universitario.

Ho un diploma di Liceo Classico, il Certificate of Proficiency in English di Cambridge University (ESOL programmes) e ho superato l'esame dell'Institute of Linguists di Londra conseguendo il Diploma of Translation.

Mi piacerebbe lavorare come traduttore freelance e allo stesso tempo lavorare ft per una casa editrice. Chi non è laureato è tagliato fuori dal mondo dell'editoria a prescindere o con queste qualifiche posso sperare di trovare qualcosa in questi settori?

Sto pensando di trasferirmi a Londra.

Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.

Andrea
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Giacomo Camaiora (X)
Giacomo Camaiora (X)  Identity Verified
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Sì, Londra è meravigliosa, ..... Feb 15, 2012

wanderermi wrote:


........ ricevere qualche consiglio riguardante la professione di traduttore e il mondo dell'editoria in generale. ........

Sto pensando di trasferirmi a Londra.

Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.

Andrea



Il CPE è utile ma non così risolutivo per sperare sfondare nell'affollato mondo delle traduzioni. Più interessante è la tua formazione classica e la passione per l'editoria. I software più diffusi sono Quarkpress, Indesign e Framemaker. Non è però una passeggiata; le tecniche DTP sono molto complicate e richiedono tempi di apprendimento molto lunghi, in particolare Framemaker.


Sì, Londra è meravigliosa, ..... ma prima di buttarti calcola tutto.


In bocca al lupo.


Giacomo


 
paolasileno
paolasileno
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Corsi online Feb 16, 2012

Ciao Andrea, seppur con qualifiche (ed eta'!!) leggermente diversa, mi trovo nella tua stessa situazione. Io vivo in Inghilterra da anni, ma proprio di recente ho deciso di voler specializzarmi in traduzione letteraria ed editoriale...e' molto, ma molto piu' facile farlo dall'Italia, quindi pensaci 2 volte prima di trasferirti. Ci sono varie associazioni ed anche case editrici che organizzano corsi di traduzione letteraria, alcuni anche online (fortunatamente per me). Iscriviti alla lista BIBLIT... See more
Ciao Andrea, seppur con qualifiche (ed eta'!!) leggermente diversa, mi trovo nella tua stessa situazione. Io vivo in Inghilterra da anni, ma proprio di recente ho deciso di voler specializzarmi in traduzione letteraria ed editoriale...e' molto, ma molto piu' facile farlo dall'Italia, quindi pensaci 2 volte prima di trasferirti. Ci sono varie associazioni ed anche case editrici che organizzano corsi di traduzione letteraria, alcuni anche online (fortunatamente per me). Iscriviti alla lista BIBLIT per traduttori letterari, li' troverai informazioni a non finire su corsi lunghi e brevi in varie parti d'Italia e come entrare nel mondo dell'editoria. In bocca al lupo!Collapse


 
wanderermi
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CPE Cambridge University Feb 21, 2012

Giacomo Camaiora wrote:

wanderermi wrote:


........ ricevere qualche consiglio riguardante la professione di traduttore e il mondo dell'editoria in generale. ........

Sto pensando di trasferirmi a Londra.

Ringrazio anticipatamente per le eventuali risposte.

Andrea



Il CPE è utile ma non così risolutivo per sperare sfondare nell'affollato mondo delle traduzioni. Più interessante è la tua formazione classica e la passione per l'editoria. I software più diffusi sono Quarkpress, Indesign e Framemaker. Non è però una passeggiata; le tecniche DTP sono molto complicate e richiedono tempi di apprendimento molto lunghi, in particolare Framemaker.


Sì, Londra è meravigliosa, ..... ma prima di buttarti calcola tutto.


In bocca al lupo.


Giacomo


Ti ringrazio per la tua risposta. Al di là della conoscenza in termini di software mi domandavo se la mia preparazione potesse essere sufficiente considerando che non ho conseguito una laurea e desidero lavorare nell'editoria.

Da un punto di vista tecnico non sono d'accordo su quello che affermi circa il Proficiency: per quanto riguarda la conoscenza pratica della lingua inglese è l' attestato di più alto livello per i non madrelingua. Sul sito dell'università di Cambridge viene specificato che il candidato che supera l'esame ha acquisito competenze linguistiche di un madrelingua inglese.


First Certificate livello europeo B1

Certificate in Advanced English livello europeo C1

Certificate of Proficiency in English livello europeo C2 (massimo livello)

L'insegnamento della lingua inglese nelle università italiane non è a livello di questo esame. Ho chiesto a studenti della Statale e della Cattolica di Milano di farmi esempi di esami che riguardassero prettamente la conoscenza della lingua e devo dire che il livello di difficoltà non si avvicinava affatto alle richieste di questo esame.

cambridgeesol.org/exams/cpe/index.html

"Cambridge English: Proficiency, also known as Certificate of Proficiency in English (CPE), is our most advanced exam, for learners who have achieved an extremely high level of skill in the English language."


Il mio problema non è la conoscenza della lingua inglese ma se il fatto che non ho una laurea mi penalizzi visto il mio interesse per l'editoria.

Oltre al Proficiency ho conseguito il Diploma of Translation del London Institute of Linguists

iol.org.uk

Nonostante non abbia frequentato l'università ho conservato e approfondito la mia formazione classica del liceo. Spero di aver fornito un quadro più preciso.

Grazie ancora per la tua risposta

[Modificato alle 2012-02-21 18:09 GMT]

[Modificato alle 2012-02-21 18:39 GMT]


 
wanderermi
wanderermi
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Traduttori letterari senza laurea? Feb 21, 2012

paolasileno wrote:

Ciao Andrea, seppur con qualifiche (ed eta'!!) leggermente diversa, mi trovo nella tua stessa situazione. Io vivo in Inghilterra da anni, ma proprio di recente ho deciso di voler specializzarmi in traduzione letteraria ed editoriale...e' molto, ma molto piu' facile farlo dall'Italia, quindi pensaci 2 volte prima di trasferirti. Ci sono varie associazioni ed anche case editrici che organizzano corsi di traduzione letteraria, alcuni anche online (fortunatamente per me). Iscriviti alla lista BIBLIT per traduttori letterari, li' troverai informazioni a non finire su corsi lunghi e brevi in varie parti d'Italia e come entrare nel mondo dell'editoria. In bocca al lupo!


Grazie mille Paola per i tuoi consigli utili!


Io ho il Diploma of Translation del Chartered Institute of Linguists di Londra ma non ho una laurea. E' possibile diventare traduttori letterari anche senza laurea?

E lavorare in una casa editrice non avendo conseguito una laurea è pensabile?

Io ho solo il Proficiency di Cambridge Uni e questo diploma per la traduzione. Come dicevo a Giacomo ho un diploma di maturità classica. Ti ringrazio molto.

[Modificato alle 2012-02-21 18:06 GMT]

[Modificato alle 2012-02-21 18:08 GMT]


 
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Io lascerei perdere Feb 21, 2012

A costo di essere etichettata come la solita traduttrice stagionata-inacidita-irrancidita (in base alle preferenze), io non ti consiglio di lavorare per le case editrici, soprattutto se italiane, e ancora più soprattutto (che si dica o meno) se non hai coniuge-fidanzato/a-amante-genitore che ti mantiene.

[Modificato alle 2012-02-21 22:11 GMT]


 
Giacomo Camaiora (X)
Giacomo Camaiora (X)  Identity Verified
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Non mi sono spiegato Feb 22, 2012

wanderermi wrote:
.

Da un punto di vista tecnico non sono d'accordo su quello che affermi circa il Proficiency: per quanto riguarda la conoscenza pratica della lingua inglese è l' attestato di più alto livello per i non madrelingua. Sul sito dell'università di Cambridge viene specificato che il candidato che supera l'esame ha acquisito competenze linguistiche di un madrelingua inglese.

Il mio problema non è la conoscenza della lingua inglese ma se il fatto che non ho una laurea mi penalizzi visto il mio interesse per l'editoria.

Oltre al Proficiency ho conseguito il Diploma of Translation del London Institute of Linguists



Non mi sono spiegato bene. Non ho detto che il PCE è un titolo banale, anzi è quasi una certificazione di bilinguità, ho semplicemente rimarcato che esso non può essere considerato una carta risolutiva nel mondo delle traduzioni perché troppe persone detengono competenze analoghe (dai un'occhiata ai profili dei proziani).

Diversamente, la tua formazione classica può servire nel ruolo di revisore.

Per quanto riguarda l'editoria, se si sta parlando di traduzioni di libri e pubblicazioni, allora sì, direi che una laurea farebbe comodo, se invece ci si riferisce ai DTP, allora penso che sia prevalente la conoscenza dei software d'impaginazione, il che non è così banale.

Grosso modo, gli ingredienti di un processo di produzione di documenti multilingue soni i seguenti:

-Trasmutazione (specialisti): traslitterazione dei significati da una lingua all'altra (medici, dottori, ingegneri, avvocati, ... )
-Traduzione (linguisti puri): traduzione generale e compilazione dei testi in lingua target.
-Revisore (formazione classica): aggiustamento della forma del testo secondo l'arte del ben scrivere.
-Impaginazione (esperti DTP): impaginazione dei testi (la cui lunghezza varia passando da una lingua all'altra).

Tu mi sembri adatto al terzo e quarto ruolo, e potenzialmente anche al secondo. Queste sono solo mie opinioni, e comunque regolati pesando accuratamente tutte le osservazioni, anche quelle più pessimistiche come nell'intervento precedente. Non si sa mai.


Giacomo

[Edited at 2012-02-22 12:49 GMT]


 
Laura Gentili
Laura Gentili  Identity Verified
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La mia opinione Feb 22, 2012

Non ho ben capito quale sia il tuo obiettivo.
Se vuoi lavorare per una casa editrice inglese, come ti hanno detto, i posti inhouse sono rari, tu sei di madrelingua italiana, non hai titoli accademici, quindi la cosa mi sembra praticamente impossibile.
Se vuoi lavorare per una casa editrice italiana, ti conviene stare in Italia e cercare delle collaborazioni freelance. Le condizioni sono dure, pagano poco e dopo mesi.
Se vuoi lavorare come traduttore freelance per traduzioni tec
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Non ho ben capito quale sia il tuo obiettivo.
Se vuoi lavorare per una casa editrice inglese, come ti hanno detto, i posti inhouse sono rari, tu sei di madrelingua italiana, non hai titoli accademici, quindi la cosa mi sembra praticamente impossibile.
Se vuoi lavorare per una casa editrice italiana, ti conviene stare in Italia e cercare delle collaborazioni freelance. Le condizioni sono dure, pagano poco e dopo mesi.
Se vuoi lavorare come traduttore freelance per traduzioni tecniche, marketing ecc., il DipTrans è molto considerato dalle agenzie inglesi, per loro è una garanzia del tuo livello, so di altri colleghi senza laurea ma con il DipTrans che lavorano per agenzie del Regno Unito, quindi devi solo mandare il tuo CV e una copia scannerizzata del DipTrans a tutte le agenzie inglesi e vedrai che ti contatteranno. Dove risiedi è indifferente, anche se per certi lavori alcune agenzie preferiscono traduttori che vivono nel Paese della lingua d'arrivo, mentre per altri è indifferente o addirittura preferiscono chi vive nel Paese della lingua di origine.

In altri termini, il DipTrans è un'ottima qualifica. In quali domini hai conseguito la certificazione?

A proposito del post che hai scritto in inglese:
In 2007 I have attained the Certificate in Advanced English from Cambridge University (English for Speakers of Other Languages - ESOL programmes) and in 2010 I have passed the exam for the Certificate of Proficiency in English from Cambridge University (Level C2 in the European framework)
In 2010 I have also attained the Diploma in Translation from London's Chartered Institute of Linguists in the English into Italian combination and in 2011 the Dip Trans Italian into English combination.

A me sembra che in presenza di una data si debba usare il past simple and non il present perfect.

Laura
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Vincenzo Di Maso
Vincenzo Di Maso  Identity Verified
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Vero Feb 22, 2012

Giuseppina Gatta, MA (Hons) wrote:

A costo di essere etichettata come la solita traduttrice stagionata-inacidita-irrancidita (in base alle preferenze), io non ti consiglio di lavorare per le case editrici, soprattutto se italiane, e ancora più soprattutto (che si dica o meno) se non hai coniuge-fidanzato/a-amante-genitore che ti mantiene.

[Modificato alle 2012-02-21 22:11 GMT]


 
wanderermi
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ooops hai ragione Feb 23, 2012

A proposito del post che hai scritto in inglese:
In 2007 I have attained the Certificate in Advanced English from Cambridge University (English for Speakers of Other Languages - ESOL programmes) and in 2010 I have passed the exam for the Certificate of Proficiency in English from Cambridge University (Level C2 in the European framework)
In 2010 I have also attained the Diploma in Translation from London's Chartered Institute of Linguists in the English into Italian combination and in 2011 the Dip Trans Italian into English combination.

A me sembra che in presenza di una data si debba usare il past simple and non il present perfect.

Laura


Hai perfettamente ragione! Errore inaccettabile, non da CPE : )

Grazie per averlo fatto presente.


 
wanderermi
wanderermi
Local time: 00:12
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Grazie Feb 23, 2012

Giuseppina Gatta, MA (Hons) wrote:

A costo di essere etichettata come la solita traduttrice stagionata-inacidita-irrancidita (in base alle preferenze), io non ti consiglio di lavorare per le case editrici, soprattutto se italiane, e ancora più soprattutto (che si dica o meno) se non hai coniuge-fidanzato/a-amante-genitore che ti mantiene.

[Modificato alle 2012-02-21 22:11 GMT]


Ok grazie lo terrò presente Giuseppina. Una domanda sono più pagati i traduttori letterari o chi si occupa di traduzioni tecniche? Grazie


 
wanderermi
wanderermi
Local time: 00:12
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OK Feb 23, 2012

Giacomo Camaiora wrote:

wanderermi wrote:
.

Da un punto di vista tecnico non sono d'accordo su quello che affermi circa il Proficiency: per quanto riguarda la conoscenza pratica della lingua inglese è l' attestato di più alto livello per i non madrelingua. Sul sito dell'università di Cambridge viene specificato che il candidato che supera l'esame ha acquisito competenze linguistiche di un madrelingua inglese.

Il mio problema non è la conoscenza della lingua inglese ma se il fatto che non ho una laurea mi penalizzi visto il mio interesse per l'editoria.

Oltre al Proficiency ho conseguito il Diploma of Translation del London Institute of Linguists



Non mi sono spiegato bene. Non ho detto che il PCE è un titolo banale, anzi è quasi una certificazione di bilinguità, ho semplicemente rimarcato che esso non può essere considerato una carta risolutiva nel mondo delle traduzioni perché troppe persone detengono competenze analoghe (dai un'occhiata ai profili dei proziani).

Diversamente, la tua formazione classica può servire nel ruolo di revisore.

Per quanto riguarda l'editoria, se si sta parlando di traduzioni di libri e pubblicazioni, allora sì, direi che una laurea farebbe comodo, se invece ci si riferisce ai DTP, allora penso che sia prevalente la conoscenza dei software d'impaginazione, il che non è così banale.

Grosso modo, gli ingredienti di un processo di produzione di documenti multilingue soni i seguenti:

-Trasmutazione (specialisti): traslitterazione dei significati da una lingua all'altra (medici, dottori, ingegneri, avvocati, ... )
-Traduzione (linguisti puri): traduzione generale e compilazione dei testi in lingua target.
-Revisore (formazione classica): aggiustamento della forma del testo secondo l'arte del ben scrivere.
-Impaginazione (esperti DTP): impaginazione dei testi (la cui lunghezza varia passando da una lingua all'altra).

Tu mi sembri adatto al terzo e quarto ruolo, e potenzialmente anche al secondo. Queste sono solo mie opinioni, e comunque regolati pesando accuratamente tutte le osservazioni, anche quelle più pessimistiche come nell'intervento precedente. Non si sa mai.


Giacomo

[Edited at 2012-02-22 12:49 GMT]


Grazie mille Giacomo per aver chiarito e per la spiegazione del processo di produzione documenti


 
wanderermi
wanderermi
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Tardi per la laurea adesso? Feb 23, 2012

Laura Gentili wrote:

Non ho ben capito quale sia il tuo obiettivo.
Se vuoi lavorare per una casa editrice inglese, come ti hanno detto, i posti inhouse sono rari, tu sei di madrelingua italiana, non hai titoli accademici, quindi la cosa mi sembra praticamente impossibile.
Se vuoi lavorare per una casa editrice italiana, ti conviene stare in Italia e cercare delle collaborazioni freelance. Le condizioni sono dure, pagano poco e dopo mesi.
Se vuoi lavorare come traduttore freelance per traduzioni tecniche, marketing ecc., il DipTrans è molto considerato dalle agenzie inglesi, per loro è una garanzia del tuo livello, so di altri colleghi senza laurea ma con il DipTrans che lavorano per agenzie del Regno Unito, quindi devi solo mandare il tuo CV e una copia scannerizzata del DipTrans a tutte le agenzie inglesi e vedrai che ti contatteranno. Dove risiedi è indifferente, anche se per certi lavori alcune agenzie preferiscono traduttori che vivono nel Paese della lingua d'arrivo, mentre per altri è indifferente o addirittura preferiscono chi vive nel Paese della lingua di origine.

Laura


Mi incoraggiano molto le informazioni che mi dai sul valore del Dip Trans. Quindi mi stai dicendo che pur non avendo la laurea il Dip Trans mi faciliterebbe l'ingresso nel mondo delle traduzioni, in particolare con le agenzie?

Io sinceramente pensavo anche di iniziare lingue e letteraure alla statale a ottobre.

Se mi laureassi a 32 anni sarebbe tardi comunque per un datore di lavoro?

Per quanto riguarda il paese di residenza, ho deciso che sarà il Regno Unito anche se non dovessi lavorare in questo campo. Spero di poter mettere a frutto le mie conoscenze e le certificazioni che ho adesso in quel paese. Se riuscissi anche a laurearmi sarebbe fantastico ma è davvero difficile alla mia età coniugare lavoro e studio, soprattutto quando senti un desiderio di indipendenza totale dalla tua famiglia. Credo che mi potrei iscrivere solo se fossi certo che laureandomi in tre anni (quindi finendo a 32) poi possa servire a qualcosa.

Per rispondere alla tua ultima domanda: i due testi semi-specialistici del Dip Trans che ho scelto sono Business per il Paper 2 e Social Science per il Paper 3.


 
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Risposta Feb 23, 2012

wanderermi wrote:

Giuseppina Gatta, MA (Hons) wrote:

A costo di essere etichettata come la solita traduttrice stagionata-inacidita-irrancidita (in base alle preferenze), io non ti consiglio di lavorare per le case editrici, soprattutto se italiane, e ancora più soprattutto (che si dica o meno) se non hai coniuge-fidanzato/a-amante-genitore che ti mantiene.

[Modificato alle 2012-02-21 22:11 GMT]


Ok grazie lo terrò presente Giuseppina. Una domanda sono più pagati i traduttori letterari o chi si occupa di traduzioni tecniche? Grazie


A parte rare eccezioni che mi è capitato di riscontrare nel corso degli anni (ovvero traduzioni letterarie pagate a tariffe accettabili), generalmente sono meglio pagate le traduzioni tecniche e di traduzioni letterarie in generale NON SI CAMPA. La famosa Fernanda Pivano, giusto per fare un esempio a caso, aveva il marito ricco (un famoso architetto), oltre ad agganci di ogni genere che le consentivano di ottenere prestigiosi incarichi. Ecco perché mi ero permessa di fare il commento di cui sopra.


 
Laura Gentili
Laura Gentili  Identity Verified
Italy
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Member (2003)
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Laurea Feb 23, 2012

wanderermi wrote:

Mi incoraggiano molto le informazioni che mi dai sul valore del Dip Trans. Quindi mi stai dicendo che pur non avendo la laurea il Dip Trans mi faciliterebbe l'ingresso nel mondo delle traduzioni, in particolare con le agenzie?

Io sinceramente pensavo anche di iniziare lingue e letteraure alla statale a ottobre.

Se mi laureassi a 32 anni sarebbe tardi comunque per un datore di lavoro?

Per quanto riguarda il paese di residenza, ho deciso che sarà il Regno Unito anche se non dovessi lavorare in questo campo. Spero di poter mettere a frutto le mie conoscenze e le certificazioni che ho adesso in quel paese. Se riuscissi anche a laurearmi sarebbe fantastico ma è davvero difficile alla mia età coniugare lavoro e studio, soprattutto quando senti un desiderio di indipendenza totale dalla tua famiglia. Credo che mi potrei iscrivere solo se fossi certo che laureandomi in tre anni (quindi finendo a 32) poi possa servire a qualcosa.



Il DipTrans ti consente di lavorare come free-lance per agenzie del Regno Unito, nell'ambito di traduzioni tecniche, di marketing ecc.
In altri termini, per le agenzie del Regno Unito il DipTrans attesta a sufficienza le tue capacità traduttive.

Il tuo CV trarrebbe sicuramente giovamento da una laurea. Perché non fai qualcosa a distanza, per esempio con la Open University o con Nettuno? Alla tua età e volendo essere indipendente economicamente penso sarebbe la cosa migliore.


 
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