Vorrei condividere con i colleghi e le colleghe un interessante articolo pubblicato oggi. Vi vengono descritte le tre regole auree che il cosiddetto "partito dell'home working" (o telelavoro) dovrebbe seguire per massimizzare la produttività e minimizzare l'alienazione, mediante la gestione di tre risorse chiave: spazio, tempo e interazione.
1 - Organizzare il proprio spazio di lavoro
La prima regola, spiegano i guru della disciplina, è organizzare il proprio spazio di lavoro. Non è necessario allestire un vero e proprio ufficio in casa: l'importante è che l'ambiente designato sia ordinato e inviolabile. Dentro gli strumenti di lavoro, fuori le distrazioni. In particolare, l'obbligo è istruire partner e figli a rispettare l'orario d'ufficio, non invadendo il nostro spazio.
2 - Gestire i tempi
Seconda regola, gestire i tempi. Troppa libertà può essere controproducente, avvertono gli esperti, quindi meglio scandire i ritmi di lavoro. Stabilite un orario di inizio e fine giornata, compilate un elenco di task, concedetevi delle pause. Solo rispettando il tempo a disposizione, è la teoria, è possibile sfruttarlo in modo produttivo.
3. Preservare l'interazione sociale
Terza regola, preservare l'interazione sociale. Per gli home worker, costretti a lunghe ore di solitudine, il primo rischio è quello dell'alienazione. Il consiglio dei veterani, in questo senso, è di dialogare con colleghi o amici durante l'arco della giornata, via telefono, chat o Skype, non delegando tutte le comunicazioni all'email.
(Auto)controllo -> doppio imperativo: arginare le distrazioni e favorire la concentrazione
La produttività è nulla senza (auto)controllo. Per questo, ai tre principi base molti teorici abbinano un doppio imperativo: arginare le distrazioni e favorire la concentrazione. Nessun problema per chi ha innate doti di rigore e disciplina. Per tutti gli altri, invece, il suggerimento è di utilizzare software dedicati.
Fonte: http://www.repubblica.it/tecnologia/2013/03/11/news/telelavoro-54308508/
Buona lettura e buon lavoro!