informazioni su ricevute (no partita iva) Thread poster: Luisa Bosetti
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Ciao a tutti!
Sono iscritta a proZ già da un po' di tempo ma non avevo mai usufruito del forum...
Immagino che l'argomento per il quale chiedo consiglio sarà già stato trattato centinaia di volte, quindi vi chiedo scusa in anticipo.
Ho un diploma universitario in traduzione/interpretariato e da qualche anno lavoro (anche) come traduttore ma non ho ancora avuto il "coraggio" di aprire partita iva dato che per ora la quantità di lavoro, a detta del mio commercialista, non lo... See more Ciao a tutti!
Sono iscritta a proZ già da un po' di tempo ma non avevo mai usufruito del forum...
Immagino che l'argomento per il quale chiedo consiglio sarà già stato trattato centinaia di volte, quindi vi chiedo scusa in anticipo.
Ho un diploma universitario in traduzione/interpretariato e da qualche anno lavoro (anche) come traduttore ma non ho ancora avuto il "coraggio" di aprire partita iva dato che per ora la quantità di lavoro, a detta del mio commercialista, non lo richiede. Emetto quindi la ricevuta con ritenuta d'acconto. Purtroppo ho ancora molti dubbi riguardanti a) i preventivi per i clienti e b) la compilazione della ricevuta...
Ad esempio: quando si invia un preventivo, il prezzo indicato deve essere al netto o al lordo della r.a.?
Qual'è la "soglia" di fatturato oltre la quale è preferibile avere partita iva?
Esiste un "modello" di ricevuta che posso prendere da esempio?
Ringrazio in anticipo tutti coloro che si armeranno di santa pazienza e chiariranno i miei dubbi... ▲ Collapse
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Cosetta
Italy
Local time: 21:09
English to Italian
| Qualche suggerimento | Aug 26, 2005 |
Ciao Luisa,
ti suggerisco di usare la funzione "Forum Search" per consultare le numerose risposte già date a quesiti simili.
Sinteticamente...
a) Nei preventivi, formula il tuo prezzo a parola/riga/cartella (secondo i casi) e specifica che non hai partita IVA (da questo il cliente italiano capisce che lavori in ritenuta d'acconto).
b) La compilazione della ricevuta è semplice:
Intestazione (tutti i tuoi dati personali, compreso luogo e data di nascita e cod... See more Ciao Luisa,
ti suggerisco di usare la funzione "Forum Search" per consultare le numerose risposte già date a quesiti simili.
Sinteticamente...
a) Nei preventivi, formula il tuo prezzo a parola/riga/cartella (secondo i casi) e specifica che non hai partita IVA (da questo il cliente italiano capisce che lavori in ritenuta d'acconto).
b) La compilazione della ricevuta è semplice:
Intestazione (tutti i tuoi dati personali, compreso luogo e data di nascita e codice fiscale)
Destinatario (dati del cliente)
Data di emissione
Numero della ricevuta
Compenso pattutito XXXX
Ritenuta d'acconto (-20%)
Totale netto
In calce alla fattura scrivi qualcosa tipo:
Importo non soggetto ad IVA ai sensi dellart. 5 del DPR n°633 del 26/10/72.
Comunque, se hai un commercialista, puoi chiedere a lui qualche modulo standard.
Non ho idea di quale sia la soglia di fatturato.
Tieni conto però che se superi i 5mila di fatturato annui, non potrai più considerare la tua prestazione come "occasionale" e quindi dovrai scegliere se diventare un lavoratore "a progetto" (in questo caso l'agenzia dovrà regolarizzare la tua posizione previdenziale per la quota eccedente... molto difficile che accada) oppure aprire la partita IVA.
Questa è la legge Biagi (trovi in rete il testo e vari commenti)
In bocca al lupo! ▲ Collapse
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Luisa Bosetti
Local time: 21:09
English to Italian
+ ...
TOPIC STARTER
Grazie Cosetta!
Ho cominciato a dare un'occhiata nei vecchi post di questo forum e sto trovando molte informazioni utili a chiarire i miei innumerevoli dubbi (confesso di essere assai ignorante in materia di iva, ritenute, contabilità ecc.).
Ho scoperto di aver sempre fatto l'errore di considerare la ritenuta d'acconto come se si trattasse di iva, quindi il mio dubbio derivava dal fatto che non sapevo se nel prezzo da comunicare a cliente/agenzia dovevo già comprendere il "famoso" ... See more Grazie Cosetta!
Ho cominciato a dare un'occhiata nei vecchi post di questo forum e sto trovando molte informazioni utili a chiarire i miei innumerevoli dubbi (confesso di essere assai ignorante in materia di iva, ritenute, contabilità ecc.).
Ho scoperto di aver sempre fatto l'errore di considerare la ritenuta d'acconto come se si trattasse di iva, quindi il mio dubbio derivava dal fatto che non sapevo se nel prezzo da comunicare a cliente/agenzia dovevo già comprendere il "famoso" 20% oppure no...
Ora vado a cercarmi il testo della legge Biagi e me la leggo per benino.
Grazie ancora!!! ▲ Collapse
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