Pages in topic:   < [1 2]
Ordini e Collegi: la competenza è dello Stato
Thread poster: Antonella Andreella (X)
Francesco Barbuto
Francesco Barbuto  Identity Verified
Local time: 08:47
English to Italian
+ ...
Quanto sei Freudiano!!! :-) Nov 28, 2005

Gianfranco Manca wrote:


Ragionamento tipico: "ce l'hanno loro e perché noi no? siamo forse inferiori!!?",
Gianfranco



[Edited at 2005-11-28 15:23]


Ragazzi,

Scusate l'ironia. Spero che tutti la prendiate bene.

Certo che questa faccenda dell'albo accende veramente gli animi. Mi verrebbe da dire, con Seneca, se non ricordo male: Cui prodest hoc scelus fecit.

Davvero, però, ragazzi, riflettiamo un po'. Gli ordini etc sono un retaggio delle corporazioni medievali. Vediamo di aggiornarci un pochetto che tanto un blasone come quello che vorrebbero imporci i cari colleghi "albisti" non farebbe altro che peggiorare la già tragica situazione del mercato delle traduzioni.

Saluti non corporativi,

Francesco


 
Mario Cerutti
Mario Cerutti  Identity Verified
Japan
Local time: 15:47
Italian to Japanese
+ ...
Traduttori residenti e non Nov 29, 2005

Chiara Santoriello wrote:
E allora scusa, perch�Ela richiedono? Abbi pazienza, ma quando mi tornano testi rivisti da traduttori di madrelingua italiana residenti all'estero che mi scrivono "star per parlando", ben venga la residenza per traduttori e revisori nel paese della lingua di arrivo. Non �Eun fenomeno che noto solo io. Penso che la tua considerazione sia molto personale e di comodo dato che hai vissuto in Inghilterra fino a poco tempo fa.


Anch'io noto spesso enormi strafalcioni fatti da traduttori Italiani residenti in Italia, per non parlare, altrettanto spesso, del poverissimo stile di scrittura usato. L'aspetto interessante e' che alcune agenzie Giapponesi per cui lavoro a volte hanno difficolta' ad accettare le mie correzioni, probabilmente perche' pensano che vivendo all'estero da parecchi anni ormai non sia piu' padrone della lingua d'origine: "Ma come, questo l'ha scritto la nostra traduttrice in Italia, una laureata in traduzione..."

Chiara Santoriello wrote:
Penso che la tua considerazione sia molto personale e di comodo dato che hai vissuto in Inghilterra fino a poco tempo fa.


E' curioso, ma a volte penso che i traduttori residenti all'estero tengano in modo particolare a mantenersi padroni della lingua madre. Ogni giorno spendo oltre un'ora ascoltanto Rai Clic, leggo moltissimi libri Italiani che acquisto direttamente in Giappone o via Internet, mi servo in continuazione di Yahoo e Google Italia (che pena, a volte, vedere come scrivono gli "Italiani") e inoltre parlo spesso con i miei connazionali. Se lo posso fare comodamente io che vivo cosi' lontano dall'Italia, come sara' per quelli che vivono in Paesi piu' vicini o tradizionalmente a maggior presenza Italiana?

Quindi, per favore, non generalizziamo, grazie.

Mario Cerutti

[Edited at 2005-11-29 01:23]

[Edited at 2005-11-29 01:24]


 
Mario Cerutti
Mario Cerutti  Identity Verified
Japan
Local time: 15:47
Italian to Japanese
+ ...
Bravo Nov 29, 2005

Francesco Barbuto wrote:
Vediamo di aggiornarci un pochetto che tanto un blasone come quello che vorrebbero imporci i cari colleghi "albisti" non farebbe altro che peggiorare la gi�Etragica situazione del mercato delle traduzioni.


E tra dieci anni, forse anche meno, qualcuno proporra' d'iscrivere all'albo dei traduttori anche i programmi di traduzione automatica che, specialmente per le lingue di radice comune, stanno gia' cominciando a mietere vittime, mentre le scuole o le universita' di traduzione - probabilmente le vere interessate alla creazione dell'albo, che vorranno poi arricchire con ricchi programmi di aggiornamento professionale obbligatorio - continuano a sfornare, sempre piu' inutilmente, nuovi traduttori. O forse anche, tra cinque anni, qualcuno pensera' all'albo dei semplici revisori di traduzione... tecnici della traduzione, insomma, quali probabilmente siamo gia'.

Mario Cerutti

[Edited at 2005-11-29 04:19]


 
Valentina Pecchiar
Valentina Pecchiar  Identity Verified
Italy
English to Italian
+ ...
OT: Ditto! Nov 29, 2005

Mario Cerutti wrote:

E' curioso, ma a volte penso che i traduttori residenti all'estero tengano in modo particolare a mantenersi padroni della lingua madre.


Lo so, sto andando fuori tema e me ne scuso, ma mi hai rubato le parole dalla tastiera!

Secondo me il fatto di parlare abitualmente una lingua straniera in situazioni di coivolgimento personale (fra amici, dal medico, con il fruttivendolo) rende il professionista della lingua, consapevole del valore culturale ma anche economico della proprie capacità linguistiche, particolarmente sensibile all'accuratezza lessicale e sintattica anche in situazioni informali.

Non ho mai visto in Italia due "omoparlanti" correggersi e farsi notare a vicenda errori di collocazione o di consecutio o - accidenti a loro... - calchi ("Ah-a hai detto eventualmente per dire finalmente!" oppure "No, è una carta geografica, non una mappa") così spesso come capita fra espatriati!

PS Mario, tu - come me e tanti altri - sei già escluso dall'albo perché sarebbe applicabile solo ai traduttori residenti in Italia. Così almeno prevede l'attuale proposta di legge, ma da quanto ho capito la "compentenza dello Stato" in materia non potrebbe mai e comunque estendersi ai professionisti che operano (e pagano le tasse) in un altro paese.

[Edited at 2005-11-29 02:35]


 
Mario Cerutti
Mario Cerutti  Identity Verified
Japan
Local time: 15:47
Italian to Japanese
+ ...
La competenza dei traduttori Nov 29, 2005

Valentina Pecchiar wrote:

PS Mario, tu - come me e tanti altri - sei gi�Eescluso dall'albo perch�Esarebbe applicabile solo ai traduttori residenti in Italia. Cos�Ealmeno prevede l'attuale proposta di legge, ma da quanto ho capito la "compentenza dello Stato" in materia non potrebbe mai e comunque estendersi ai professionisti che operano (e pagano le tasse) in un altro paese.

[Edited at 2005-11-29 02:35]


E' vero. Tuttavia, pur non essendo minimamente coinvolto nella questione dell'albo - e quindi perfettamente neutrale come tutti noi che viviamo all'estero - non posso resistere alla tentazione d'intervenire in questioni che m'interessano almeno in principio.

Da traduttore che vive in Giappone, tuttavia, mi piacerebbe vedere piu' coerenza in certi traduttori Italiani che tanto reclamano protezione dai concorrenti stranieri a basso prezzo (rispetto allo standard Italiano) ma che non esitano a lavorare a prezzo altrettanto basso (rispetto allo standard Giapponese) per le agenzie e i clienti Giapponesi.

Lunga vita ai traduttori espatriati!

Mario


 
Francesco Barbuto
Francesco Barbuto  Identity Verified
Local time: 08:47
English to Italian
+ ...
Perchè tecnici? Artisti! Nov 29, 2005

Mario Cerutti wrote:

O forse anche, tra cinque anni, qualcuno pensera' all'albo dei semplici revisori di traduzione... tecnici della traduzione, insomma, quali probabilmente siamo gia'.

Mario Cerutti

[Edited at 2005-11-29 04:19]


Caro Mario,

Sai come stanno le cose in Italia riguardo alla Scienza e alla Tecnologia, no? Dalle nostre parti questi eccelsi campi dell'agire umano sono semp0licemente considerati come non cultura dai papaveri accademici e culturali, nella migliore tradizione gentiliana (o dovrei dire gentilesca?).

Quindi: Artisti della lingua e delle strutture linguistiche, ti prego, e non tecnici!

A proposito di Arte, perché non datoun'occhiata alla scheda PERSONAL del mio Profilo e mi dite cosa pensate delle idee ivi epsresse?
Saluti,

Francesco

[Edited at 2005-11-29 07:37]


 
Federica D'Alessio
Federica D'Alessio
Italy
Local time: 08:47
Member (2005)
English to Italian
+ ...
Cosa pensano le istituzioni della competenza linguistica Nov 29, 2005

Attenzione: le istituzioni dalle quali dovrebbe arrivare un riconoscimento alla professione del traduttore sono le stesse che hanno soppresso l'insegnamento obbligatorio della seconda lingua comunitaria preferendo convergere tutte le ore verso l'inglese, con questa motivazione:

"Al fine di offrire agli studenti l'opportunità di conseguire un livello di apprendimento della lingua inglese analogo a quello della lingua italiana è data facoltà, alle famiglie che ne facciano r
... See more
Attenzione: le istituzioni dalle quali dovrebbe arrivare un riconoscimento alla professione del traduttore sono le stesse che hanno soppresso l'insegnamento obbligatorio della seconda lingua comunitaria preferendo convergere tutte le ore verso l'inglese, con questa motivazione:

"Al fine di offrire agli studenti l'opportunità di conseguire un livello di apprendimento della lingua inglese analogo a quello della lingua italiana è data facoltà, alle famiglie che ne facciano richiesta, di utilizzare, per l'apprendimento della predetta lingua, anche il monte ore dedicato alla seconda lingua comunitaria. Resta ferma la possibilità, per gli studenti, di avvalersi dell'insegnamento di una seconda lingua comunitaria nell'ambito delle attività ed insegnamenti facoltativi".

La fonte è "La Repubblica", che cita il testo di legge.
Non so se avete capito: 5 ore di inglese a settimana alle medie e alle superiori equivalgono, per chi ci ministra, a raggiungere un livello di apprendimento della lingua inglese ANALOGO A QUELLO DELLA LINGUA ITALIANA.

Siamo sicuri che possa tutelare una professione come quella del traduttore chi non capisce neanche la differenza fra una lingua madre e una lingua acquisita scolasticamente.....????

[Edited at 2005-11-29 09:27]
Collapse


 
Luigi Muzii (X)
Luigi Muzii (X)
Local time: 08:47
Le 3I Nov 29, 2005

Federica D'Alessio wrote:
Le istituzioni dalle quali dovrebbe arrivare un riconoscimento alla professione del traduttore sono le stesse che hanno soppresso l'insegnamento obbligatorio della seconda lingua comunitaria preferendo convergere tutte le ore verso l'inglese:


Fosse vero... In realtà le ore di inglese sono diminuite perché anziché perseguire una riforma praticabile si è preferito imbarcarsi in un progetto velleitario (come quello dell'ordine).

Ecco, la velleitarietà è proprio una delle ragioni per cui ritengo una benemerita stupidaggine (anche se ho in mente dell'altro) questa dell'albo, ordine o come diavolo si preferisca chiamarlo.

Le lacune, a cominciare da quelle personali, non si colmano cancellandole per decreto. E le proprie frustrazioni non si superano scaricando la propria rabbia su qualche capro espiatorio o rintanandosi.

Insisto: se il Gruppo L10N domani, e sottolineo domani, tenesse un seminario e/o una tavola rotonda sui principi dell'assicurazione della qualità, le norme in vigore, quelle prossime all'imprimatur, la certificazione e via così, quanto sareste disposti a pagare?

Nel frattempo, oggi stesso metterò in linea gli atti della prima conferenza italiana sulla qualità nei servizi di traduzione.

Ad maiora



Luigi Muzii

[Edited at 2005-11-29 12:18]

[Edited at 2005-11-29 12:20]


 
gianfranco
gianfranco  Identity Verified
Brazil
Local time: 03:47
Member (2001)
English to Italian
+ ...
Invito - restare in tema - Grazie Nov 30, 2005

Comunico di avere rimosso quattro interventi poiché erano totalmente estranei al tema iniziale (vi si parlava di localizzazione!!).

Rammento che in questa discussione si parla di competenza o ingerenza dello stato e di riordino delle professioni.

Invito tutti a non uscire troppo dal tema iniziale ma di aprire piuttosto discussioni dedicate se dovessero nascere temi e idee per discussioni nuove.


Grazie per la collaborazione
Gianfranco
<
... See more
Comunico di avere rimosso quattro interventi poiché erano totalmente estranei al tema iniziale (vi si parlava di localizzazione!!).

Rammento che in questa discussione si parla di competenza o ingerenza dello stato e di riordino delle professioni.

Invito tutti a non uscire troppo dal tema iniziale ma di aprire piuttosto discussioni dedicate se dovessero nascere temi e idee per discussioni nuove.


Grazie per la collaborazione
Gianfranco




[Edited at 2005-12-09 23:18]
Collapse


 
Pages in topic:   < [1 2]


To report site rules violations or get help, contact a site moderator:


You can also contact site staff by submitting a support request »

Ordini e Collegi: la competenza è dello Stato






TM-Town
Manage your TMs and Terms ... and boost your translation business

Are you ready for something fresh in the industry? TM-Town is a unique new site for you -- the freelance translator -- to store, manage and share translation memories (TMs) and glossaries...and potentially meet new clients on the basis of your prior work.

More info »
CafeTran Espresso
You've never met a CAT tool this clever!

Translate faster & easier, using a sophisticated CAT tool built by a translator / developer. Accept jobs from clients who use Trados, MemoQ, Wordfast & major CAT tools. Download and start using CafeTran Espresso -- for free

Buy now! »