https://www.proz.com/kudoz/french-to-italian/law-general/1483038-lettres-charg%C3%A9es.html

lettres chargées

Italian translation: lettere assicurate

18:49 Aug 2, 2006
French to Italian translations [PRO]
Law/Patents - Law (general)
French term or phrase: lettres chargées
In questo contesto la traduzione proposta dai dizionari generici "lettera assicurata" non credo proprio sia corretta. Grazie per qualsiasi suggerimento in merito

Opérer le retrait de toutes sommes, valeurs et titres déposés à toutes banques, caisses publiques, ou à tous particuliers, ainsi que de tous intérêts, dividendes et arrérages, **lettres chargées** ou mandats, y déposer tous titres ou valeurs, régler tous droits de garde, ouvrir tous coffres-forts, en retirer le contenu, avec ou sans inventaires.
Silvia Guazzoni
Local time: 03:01
Italian translation:lettere assicurate
Explanation:
eppure si tratta proprio di lettera assicurata:
non so chi sia il soggetto ma si tratta probabilmente di un elenco di poteri conferiti tra cui quello di ritirare valori e titoli di vari tipi, nonché vaglia o lettere assicurate (cioè nel senso originale di lettere che possono anche contenere valori)

ASSICURATA/O – Aggettivo. Come tale si aggrega a oggetti che sono sottoposti a contratti di assicurazione contro danni o contro la loro perdita. In gergo postale è spesso sostantivato intendendo sempre che la garanzia di assicurazione è riferita ad un invio postale chiuso, contenente valori dichiarati. Si riferisce pertanto a plichi, pacchi o lettere chiusi contenenti denari, documenti o valori che viaggiano a rischio e pericolo parziale o totale del trasportatore e che sono assicurati dalla Poste per un ammontare dichiarato dal mittente sull’involucro e che danno diritto al mittente di rivendicare ed ottenere dalle Poste secondo alcune regole, tempi e indagini, il rimborso dell’ammontare del valore dichiarato. In qualsiasi caso la parola “assicurata” è normalmente la denominazione propria di una lettera garantita da assicurazione effettuata, secondo alcuni tipi di contratti, dalle Poste con i mittenti per i quali le Poste impongono tariffe maggiorate, sopratutto in relazione al valore assicurato, e particolari sistemi di chiusura. (per i tipi di assicurazione ed i sistemi di chiusura vedi le voci successive). Gli invii assicurati durante i trasporti postali sono sempre “descritti” (vedi voce dedicata in questo stesso testo), ossia elencati in bollettari firmati dal personale postale che li prendono in consegna, in modo da poter sempre risalire al punto della catena postale in cui qualche assicurata è stata smarrita o sottratta. Dal punto di vista storico la parola “assicurata” fu adottata dalle Poste fin dall’inizio dei servizi postali organizzati (1830/50), ma non aveva lo stesso significato attuale. Il bollo “assicurata” applicato sui frontespizi delle lettere prefilateliche indicava che la lettera era seguita in modo particolare dal personale postale ma in caso di perdita non dava diritto al mittente di recuperare un rimborso. In realtà le lettere assicurate equivalevano alle “raccomandate” quando la raccomandazione non esisteva ancora. La prima forma di assicurazione sugli invii postali nel senso moderno (valore dichiarato e rimborso del perduto) risale al Regno di Sardegna e fu adottato immediatamente fin dalla prima tariffazione dell’ordinamento postale del regno d’Italia. Le lettere assicurate avendo in genere affrancature piuttosto elevate sono particolarmente ricercate dal collezionismo filatelico e storico postale.
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Agnès Levillayer


  

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lettere assicurate


Explanation:
eppure si tratta proprio di lettera assicurata:
non so chi sia il soggetto ma si tratta probabilmente di un elenco di poteri conferiti tra cui quello di ritirare valori e titoli di vari tipi, nonché vaglia o lettere assicurate (cioè nel senso originale di lettere che possono anche contenere valori)

ASSICURATA/O – Aggettivo. Come tale si aggrega a oggetti che sono sottoposti a contratti di assicurazione contro danni o contro la loro perdita. In gergo postale è spesso sostantivato intendendo sempre che la garanzia di assicurazione è riferita ad un invio postale chiuso, contenente valori dichiarati. Si riferisce pertanto a plichi, pacchi o lettere chiusi contenenti denari, documenti o valori che viaggiano a rischio e pericolo parziale o totale del trasportatore e che sono assicurati dalla Poste per un ammontare dichiarato dal mittente sull’involucro e che danno diritto al mittente di rivendicare ed ottenere dalle Poste secondo alcune regole, tempi e indagini, il rimborso dell’ammontare del valore dichiarato. In qualsiasi caso la parola “assicurata” è normalmente la denominazione propria di una lettera garantita da assicurazione effettuata, secondo alcuni tipi di contratti, dalle Poste con i mittenti per i quali le Poste impongono tariffe maggiorate, sopratutto in relazione al valore assicurato, e particolari sistemi di chiusura. (per i tipi di assicurazione ed i sistemi di chiusura vedi le voci successive). Gli invii assicurati durante i trasporti postali sono sempre “descritti” (vedi voce dedicata in questo stesso testo), ossia elencati in bollettari firmati dal personale postale che li prendono in consegna, in modo da poter sempre risalire al punto della catena postale in cui qualche assicurata è stata smarrita o sottratta. Dal punto di vista storico la parola “assicurata” fu adottata dalle Poste fin dall’inizio dei servizi postali organizzati (1830/50), ma non aveva lo stesso significato attuale. Il bollo “assicurata” applicato sui frontespizi delle lettere prefilateliche indicava che la lettera era seguita in modo particolare dal personale postale ma in caso di perdita non dava diritto al mittente di recuperare un rimborso. In realtà le lettere assicurate equivalevano alle “raccomandate” quando la raccomandazione non esisteva ancora. La prima forma di assicurazione sugli invii postali nel senso moderno (valore dichiarato e rimborso del perduto) risale al Regno di Sardegna e fu adottato immediatamente fin dalla prima tariffazione dell’ordinamento postale del regno d’Italia. Le lettere assicurate avendo in genere affrancature piuttosto elevate sono particolarmente ricercate dal collezionismo filatelico e storico postale.

Agnès Levillayer
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