Pages in topic: < [1 2 3 4 5 6 7 8 9] > | un'area di bassa pressione interessa l'Italia ? Thread poster: Claudio Porcellana (X)
| Claudio Porcellana (X) Italy TOPIC STARTER bassa pressione | Jan 19, 2009 |
ecco, mi cospargo subito il capo con te Riccardo mi è appena arrivato un sontuoso e lucroso lavoro da 150 parole/20 dollari per domattina ..... .............. anzi no, il tempo di fare il login sul sito e già me l'avevano ciucciato ;-] non so se essere felice o no .... mah Claudio Riccardo Schiaffino wrote: non mi farei prendere dal panico se per qualche settimana (o anche qualche mese) il lavoro si riducesse, anche molto - prima o poi si riprenderà. | | | Claudio Porcellana (X) Italy TOPIC STARTER bassa pressione | Jan 19, 2009 |
x la cronaca, anche x me il 2008 era andato bene, meglio del 2007 e lo stesso valeva x il 2007 che era andato meglio del 2006 ciò che mi preoccupa non è il passato, ma il presente e sopratutto il futuro Claudio Riccardo Schiaffino wrote: Il 2008 per noi è stato ottimo, con fatturato in aumento, compreso alla fine dell'anno. Gennaio sembrava forse un po' in calo, ma adesso stanno iniziando ad arrivare richieste per progetti grossi e ho il calendario pieno fino alla prima settimana di febbraio. Sulle agenzie che chiedono riduzioni alle tariffe: uno dei nostri migliori clienti, verso settembre, ci ha chiesto di abbassare le tariffe di quasi il 20%, lamentandosi della situazione economica e balle varie. Al nostro rifiuto tassativo, il lavoro ricevuto da loro non è diminuito, anzi, è aumentato - il che vuol dire che certi ci provano, nella speranza che qualcuno abbocchi, ma senza vere conseguenze. Io lavoro nella traduzione da 24 anni. Di periodi di vacche magre se ne sono già visti, seguiti poi da quelli di piena: non mi farei prendere dal panico se per qualche settimana (o anche qualche mese) il lavoro si riducesse, anche molto - prima o poi si riprenderà. Ma se tutti si affrettassero ad abbassare le tariffe per correre dietro a qualche lavoretto, l'abbassamento delle tariffe perdurerebbe anche dopo il riprendersi del lavoro: di agenzie che ti scrivono chiedendo sconti a causa della cattiva situazione economica, ne ho viste molte (vedi sopra); di agenzie che, quando l'economia va a gonfie vele, scrivono ai collaboratori per invitarli a rialzare le tariffe, invece, mai vista traccia. | | | gianfranco Brazil Local time: 06:37 Member (2001) English to Italian + ... Le tariffe non sono tutto | Jan 19, 2009 |
Claudio Porcellana wrote: 3 - abbassare le tariffe (approffittando del forfettone per pagare meno tasse), beccare il lavoro che c'è leccandosi i baffi xchè arriva e non chiedere nulla di + francamente, anche se molti colleghi (Gianfranco) storceranno pesantemente il naso, e anche se l'AITI mi caccerà x questo la soluzione che mi ispira + fiducia sul lungo periodo è la seconda Claudio, guarda, visto che mi tiri in ballo come uno che storce il naso, ti dirò, non ho opinioni in merito alle tue tariffe, che non conosco e non voglio conoscere. Ognuno gestisce il suo business come gli pare. Se il tuo rimedio per un periodo di crisi è quello di abbassare le tariffe, fatti bene i conti e opera come meglio credi. In ogni caso, sono d'accordo con te che occorre guardare al fatturato globale e non intestardirsi sulla tariffa unitaria. In termini pratici, se in una normale giornata media di lavoro per un certo cliente posso produrre (senza ammazzarmi di fatica e distruggere la mia vista) 3000 parole a 7 cents (=210 euro per giornata) sono più contento di produrre 1200 parole a 12 cents (144 euro) per un cliente con pretese impossibili. In questi esempi molto semplificati, 12 cents per un lavoro estremamente ostico in termini di argomento, complessità di formato, o altre pretese assortite del cliente, sono peggio di un lavoro liscio a 7 cents. Infatti, il problema di alcuni clienti è che non solo offrono tariffe basse in valore assoluto, ma chiedono anche la luna, estrema accuratezza, estrema specializzazione, file in formato sconveniente, servizi aggiuntivi remunerati "zero", anche quando costano molto tempo, e via con altre pretese. Per contro, un problema diffuso fra i traduttori, è di accettare qualunque richiesta, anche le più vessatorie e ingiuste, in termini di pagamento, servizi aggiuntivi e in tutto il resto. La tariffa non è un valore assoluto o un valore sacro da adorare per il suo valore numerico, ma uno dei tanti parametri per giudicare se accettare o meno un lavoro. Per questo motivo è difficile che tu mi veda storcere il naso a priori. Per intenderci, mi scandalizzo di più quando vedo traduttori che non sanno come calcolare una tariffa adeguata al proprio lavoro e penso sempre "Chi non sa come calcolare le sue tariffe non dovrebbe gestire un lavoro autonomo. Punto." * * * * In generale: In questo tipo di situazioni, il problema vero è a monte. Come può un professionista ridursi a dover accettare tariffe che sa bene essere ingiuste? oppure vivere nel rischio, senza avere previsto un margine di sicurezza, non avere già pensato a risolvere il problema in anticipo? Arrivati in quelle situazioni si tratta di fermarsi a riflettere, per identificare dove sia il problema e risolverlo. Forse non si è capaci di organizzare un marketing, ma difficilmente si tratta di sfortuna. La fortuna va aiutata. Inoltre, in periodi di crisi, vengono nuove idee e bisogna adattarsi a condizioni di mercato diverse, non necessariamente facendo lo stesso lavoro a meta' prezzo. Un corso o un libro di marketing, un po' di riflessioni, un calcio alle cattive abitudini o alla pigrizia, e il lavoro si trova. Nota: ora sto parlando in generale, qui non faccio riferimento diretto a nessuno dei partecipanti a questa discussione. Spero che fosse ben chiaro, ma lo voglio ribadire per prevenire malintesi. ciao Gianfranco | | | Claudio Porcellana (X) Italy TOPIC STARTER forfettone su Langit | Jan 19, 2009 |
io non ho accesso a Langit quindi, se vuoi fai notare ai colleghi che: i commercialisti sono pagati + o meno in base alla complessità del loro lavoro e nel regime dei minimi è previsto ed è possibile che il contribuente faccia tutto da solo il che vuol dire che a loro questo regime NON conviene ... quindi OCIO! prendiere ciò che dice il commercialista con le pinze mooolto lunghe Claudio Silvina Dell'Isola Urdiales wrote: ciao Claudio, ciao a tutti, Sul forfettone c'è stata un'animata discussione su Langit, con maggioranza delle opinioni contro questo regime, perche' molto penalizzante su diversi frangenti. Buona serata! silvina
[Edited at 2009-01-19 16:10 GMT] | |
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Claudio Porcellana (X) Italy TOPIC STARTER punto 2 non punto 3 ! | Jan 19, 2009 |
vedo che anche tu sei cascato sul punto 3 perdendo di vista completamente il punto 2 il punto 2 dice: 2 - abbassare le tariffe (approffittando del forfettone per pagare meno tasse) e beccare il lavoro che c'è, contrattando con le agenzie un trattamento + favorevole in altri campi, cioè: la tariffa non è il solo né il + importante tra i fattori di redditività. Per esempio, continuo a tradurre a 0,04 cent x una casa editrice vet xchè mi danno doc Word scritti bene, senza tag assa... See more vedo che anche tu sei cascato sul punto 3 perdendo di vista completamente il punto 2 il punto 2 dice: 2 - abbassare le tariffe (approffittando del forfettone per pagare meno tasse) e beccare il lavoro che c'è, contrattando con le agenzie un trattamento + favorevole in altri campi, cioè: la tariffa non è il solo né il + importante tra i fattori di redditività. Per esempio, continuo a tradurre a 0,04 cent x una casa editrice vet xchè mi danno doc Word scritti bene, senza tag assassini che crashano Trados, accettano qualunque cosa scriva ed il revisore revisiona senza dirmi nulla; ergo, in una settimana traduco + di 30 000 parole, tutti sono contenti, i pagamenti sono regolari il punto 3 è l'ultima spiaggia, prima del karakiri, o dell'acquisto di zappa e vanga per dedicarsi all'orticoltura, o di panno e striglia per darsi all'ippica .... )) Claudio gianfranco wrote: Claudio Porcellana wrote: 3 - abbassare le tariffe (approffittando del forfettone per pagare meno tasse), beccare il lavoro che c'è leccandosi i baffi xchè arriva e non chiedere nulla di + francamente, anche se molti colleghi (Gianfranco) storceranno pesantemente il naso, e anche se l'AITI mi caccerà x questo la soluzione che mi ispira + fiducia sul lungo periodo è la seconda Claudio, guarda, visto che mi tiri in ballo come uno che storce il naso, ti dirò, non ho opinioni in merito alle tue tariffe, che non conosco e non voglio conoscere. Ognuno gestisce il suo business come gli pare. Se il tuo rimedio per un periodo di crisi è quello di abbassare le tariffe, fatti bene i conti e opera come meglio credi. In ogni caso, sono d'accordo con te che occorre guardare al fatturato globale e non intestardirsi sulla tariffa unitaria. In termini pratici, se in una normale giornata media di lavoro per un certo cliente posso produrre (senza ammazzarmi di fatica e distruggere la mia vista) 3000 parole a 7 cents (=210 euro per giornata) sono più contento di produrre 1200 parole a 12 cents (144 euro) per un cliente con pretese impossibili. In questi esempi molto semplificati, 12 cents per un lavoro estremamente ostico in termini di argomento, complessità di formato, o altre pretese assortite del cliente, sono peggio di un lavoro liscio a 7 cents. Infatti, il problema di alcuni clienti è che non solo offrono tariffe basse in valore assoluto, ma chiedono anche la luna, estrema accuratezza, estrema specializzazione, file in formato sconveniente, servizi aggiuntivi remunerati "zero", anche quando costano molto tempo, e via con altre pretese. Per contro, un problema diffuso fra i traduttori, è di accettare qualunque richiesta, anche le più vessatorie e ingiuste, in termini di pagamento, servizi aggiuntivi e in tutto il resto. La tariffa non è un valore assoluto o un valore sacro da adorare per il suo valore numerico, ma uno dei tanti parametri per giudicare se accettare o meno un lavoro. Per questo motivo è difficile che tu mi veda storcere il naso a priori. Per intenderci, mi scandalizzo di più quando vedo traduttori che non sanno come calcolare una tariffa adeguata al proprio lavoro e penso sempre "Chi non sa come calcolare le sue tariffe non dovrebbe gestire un lavoro autonomo. Punto." * * * * In generale: In questo tipo di situazioni, il problema vero è a monte. Come può un professionista ridursi a dover accettare tariffe che sa bene essere ingiuste? oppure vivere nel rischio, senza avere previsto un margine di sicurezza, non avere già pensato a risolvere il problema in anticipo? Arrivati in quelle situazioni si tratta di fermarsi a riflettere, per identificare dove sia il problema e risolverlo. Forse non si è capaci di organizzare un marketing, ma difficilmente si tratta di sfortuna. La fortuna va aiutata. Inoltre, in periodi di crisi, vengono nuove idee e bisogna adattarsi a condizioni di mercato diverse, non necessariamente facendo lo stesso lavoro a meta' prezzo. Un corso o un libro di marketing, un po' di riflessioni, un calcio alle cattive abitudini o alla pigrizia, e il lavoro si trova. Nota: ora sto parlando in generale, qui non faccio riferimento diretto a nessuno dei partecipanti a questa discussione. Spero che fosse ben chiaro, ma lo voglio ribadire per prevenire malintesi. ciao Gianfranco ▲ Collapse | | |
Claudio Porcellana wrote: il forfettone conviene DI SICURO a chi non ha grosse spese da detrarre quindi se NON si paga un mutuo, NON si hanno molti figli, NON si compra un'auto x il lavoro x quanto riguarda abbassare le tariffe, forse non hai letto fino in fondo quello che ho detto .... io parlo di abbassare le tariffe a fronte di meno pretese da parte delle agenzie e infine le tasse si pagano in rapporto con il fatturato, quindi se fatturi meno paghi meno è matematico: se incassi meno ma spendi molto meno guadagni di + dopodiche se tra un mese avrò di nuovo lavoro fin sopra le orecchie mi cospargerò volentieri il capo di cenere con tutti voi .... LOL Claudio Per me il forfettone ha fatto il suo dovere, il figlio non è più a mio carico, non ho quasi nulla da scaricare. Per quel che vale concordo anche sul resto Ciao Angio | | | Forfettone e marca da bollo e tariffe | Jan 20, 2009 |
Ciao Claudio, ciao tutti, Riporto uno stralcio del messaggio della collega Laura Fenati sul thread di Langit dove si parla delle marche; la fonte di riferimento è l'Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda la diminuzione delle tariffe a cui fai riferimento, mi associo a quanto detto sopra dal nostro Gianfranco ed aggiungo che ti sara' alquanto difficile doverle riallineare, Claudio, fai un'attenta valutazione... See more Ciao Claudio, ciao tutti, Riporto uno stralcio del messaggio della collega Laura Fenati sul thread di Langit dove si parla delle marche; la fonte di riferimento è l'Agenzia delle Entrate. Per quanto riguarda la diminuzione delle tariffe a cui fai riferimento, mi associo a quanto detto sopra dal nostro Gianfranco ed aggiungo che ti sara' alquanto difficile doverle riallineare, Claudio, fai un'attenta valutazione Buon proseguimento! s **************************************************************** 1. Su ogni fattura il professionista deve apporre la dicitura "Saldato il .. " e la sua firma. Si applica rigorosamente il principio di cassa. 2. Su ogni fattura applicare una marca da bollo di Eur 1,81 quando l'importo superi Eur 77,47. Ciò significa che in questo caso la fattura va spedita in cartaceo, a meno che non si ricorra a un 'escamotage informatico' del quale non molto tempo fa ha parlato un Langitano ma che ora non ricordo. Vorrei invitarlo se possibile a ripetere la procedura che ricordo consente di pagare queste marche da bollo in blocco o non so come e a chi. 3. Il modello della nuova fattura reca obbligatoriamente l'indicazione della marca da bollo come voce da calcolare. Esempio: Totale prestazione 500,00 INPS 4% 20,00 Marca da bollo 1,81 Tot. fattura 521,81 R.A. 20% (su 520) 104,00 Netto a ricevere 417,81 Le indicazioni dell'Agenzie delle Entrate prevedono al contempo l applicazione di tale marca da bollo ANCHE sulle corrispondenti fatture per l estero e quindi mi domando come far capire "ai foresti" questo balzello obbligatorio che sarà poi detratto dai nostri commercialisti come spesa esibendo la ricevuta per l'acquisto del valore bollato. 4. Il professionista sarà debitore IVA verso l'Erario solo in caso di acquisti intracomunitari. La relativa fattura quietanzata dovrà essere recapitata, anche via mail, entro 10 giorni dal ricevimento. Questi sono i punti essenziali del nuovo regime contabile e, se possibile, mi farebbe piacere ricevere il conforto (o lo sconforto) di colleghi che già l'abbiano applicato. Lascio a voi la scelta di scrivermi in privato oppure in lista a favore di altri. La marca da bollo è a carico del prestatore d'opera (noi)...tempo fa se ne era discusso in lista, ho chiesto illuminazione all'Ag Entrate anche per questo dubbio questa la risposta che ho avuto "l'1,81 euro è a carico del prestatore d'opera, sia esso traduttore, dentista o altro" . Quando ci capita che il dentista o chi altro ci addebita in fattura l'1,81 euro abbiamo il diritto di non pagarlo! Ora mi sollevi tu un dubbio atroce... ---------------- la marca da bollo è a carico inizialmente del prestatore d opera nel senso che è lui che va dal tabaccaio ad acquistare i bolli oppure paga per via telematica, ma il bollo deve essere riportato in fattura e fatto pagare dal cliente, quindi il professionista viene in tal modo rimborsato. ▲ Collapse | | | Claudio Porcellana (X) Italy TOPIC STARTER marca da bollo | Jan 20, 2009 |
e allora? il cliente finale vede sparire centinaia di euro d'IVA e al posto appaiono 1,8 euri fissi pensi che si spaventi per questo? Cla | |
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se non son privati | Jan 20, 2009 |
Claudio Porcellana wrote: e allora? il cliente finale vede sparire centinaia di euro d'IVA e al posto appaiono 1,8 euri fissi pensi che si spaventi per questo? Cla Questo aspetto però vale solo per i privati. L'IVA per un'agenzia, una ditta etc. etc. non è un costo, perchè come la paga nelle fatture la scarica. Anzi, visto che i pagamenti spesso sono successivi (30, 60 gg.) all'emissione fattura, prima la scarica e dopo la paga...ha maggior liquidità su grosse cifre.
[Modificato alle 2009-01-20 10:47 GMT] | | | Claudio Porcellana (X) Italy TOPIC STARTER se non son privati | Jan 20, 2009 |
puoi spiegare meglio? io intendevo dire che secondo me un'agenzia che ti paga + di 77 euro non si spaventa di certo se gli fai pagare 2 euro di bollo e non dovrebbe preoccuparsi neppure che l'IVA sia sparita dalla fattura o no? Claudio A_Nespoli wrote: Claudio Porcellana wrote: e allora? il cliente finale vede sparire centinaia di euro d'IVA e al posto appaiono 1,8 euri fissi pensi che si spaventi per questo? Cla Questo aspetto però vale solo per i privati. L'IVA per un'agenzia, una ditta etc. etc. non è un costo, perchè come la paga nelle fatture la scarica. Anzi, visto che i pagamenti spesso sono successivi (30, 60 gg.) all'emissione fattura, prima la scarica e dopo la paga...ha maggior liquidità su grosse cifre. [Modificato alle 2009-01-20 10:47 GMT] | | | Forfettone - marca da bollo | Jan 20, 2009 |
Claudio Porcellana wrote: e allora? il cliente finale vede sparire centinaia di euro d'IVA e al posto appaiono 1,8 euri fissi pensi che si spaventi per questo? Cla Ciao Claudio, guarda, su Langit c'è stato l'intervento critico di un'agenzia aquesto proposito, infatti non era disposta ad accollarsi la spesa... E penso che non debba essere neanche l'unica.... E se tu lavori con clienti esteri come fai, cosa fai, addebiti anche l'importo della marca da bollo?, mah... Comunque al di la' della marca da bollo in se', l'unica persona che davvero ti puo' consiglare bene perche' ha in pugno la tua situazione personale penso che sia il tuo commercialista... Personalmente gia' il fatto che uno non si possa scaricare nulla è uno svantaggio mica da poco, ovviamente se il lavoro di traduttore costituisce la tua fonte principale se non unica di reddito... ciao! s
[Edited at 2009-01-20 13:11 GMT] | | | non ti avevo capito... | Jan 20, 2009 |
Avevo capito male, pensavo che intendessi dire, che, dal momento che l'IVA è un importo superiore alla marca, allora per i clienti risulta in ogni caso un vantaggio. Mentre invece, non cambia niente, ci sono sempre gli 1,81 euro in più (e può anche darsi che il cliente abbia il braccino tanto corto da sottolineare questo aspetto, non si sa mai), e d'altra parte il fatto che non ci sia l'IVA potrebbe essere invece un piccolo svantagggio in termini di liquidità, in caso di pagame... See more Avevo capito male, pensavo che intendessi dire, che, dal momento che l'IVA è un importo superiore alla marca, allora per i clienti risulta in ogni caso un vantaggio. Mentre invece, non cambia niente, ci sono sempre gli 1,81 euro in più (e può anche darsi che il cliente abbia il braccino tanto corto da sottolineare questo aspetto, non si sa mai), e d'altra parte il fatto che non ci sia l'IVA potrebbe essere invece un piccolo svantagggio in termini di liquidità, in caso di pagamenti dilazionati rispetto all'emissione della fattura di 30 o 60 giorni e di agenzie grandi. Se un'agenzia paga a 60 giorni dall'emissione fattura, ad esempio, 10 freelance, in media 1000 euro ciascuno al mese, ogni mese si trova a detrarre dall'IVA 2000 euro, che due mesi dopo verserà ai collaboratori. Quando si parla di agenzie di grandi dimensioni, o di ditte di grandi dimensioni, si può arrivare a cifre che iniziano a essere degne di nota, in termini di liquidità. E se l'aspetto della liquidità fosse davvero irrilevante, tutti pagherebbero a 30 giorni o alla consegna, no? Ciauz Ale ▲ Collapse | |
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Claudio Porcellana (X) Italy TOPIC STARTER
non disposta ad accollarsi 2 euro di spesa? complimenti all'agenzia .... a parte ciò NON è vero che non puoi scaricare nulla ma chi l'ha detto??? non a caso i famosi 30 000 sono calcolati sul reddito imponibile NON sul fatturato !!! leggere leggi e norme prima di postare commenti su Langit o altrove, please ... See more non disposta ad accollarsi 2 euro di spesa? complimenti all'agenzia .... a parte ciò NON è vero che non puoi scaricare nulla ma chi l'ha detto??? non a caso i famosi 30 000 sono calcolati sul reddito imponibile NON sul fatturato !!! leggere leggi e norme prima di postare commenti su Langit o altrove, please http://www.agenziaentrate.it/ilwwcm/connect/Nsi/Documentazione/Contribuenti%20minimi/Vantaggi%20nuovo%20regime%20fiscale Irpef e Addizionali Non sono più dovute Irpef e addizionali regionali e comunali. Il nuovo regime comporta l'applicazione di un'imposta sostitutiva del 20 per cento sul reddito, calcolato come differenza tra ricavi o compensi e spese sostenute, comprese le plusvalenze e le minusvalenze dei beni relativi all'impresa o alla professione. Il reddito si determina applicando il principio di cassa, il che comporta un'immediata e integrale rilevanza dei costi, anche quelli inerenti i beni strumentali (circostanza molto incentivante soprattutto in fase di avvio dell'attività produttiva). Dal reddito si possono dedurre per intero i contributi previdenziali, compresi quelli corrisposti per conto dei collaboratori dell´impresa familiare fiscalmente a carico e quelli versati per i collaboratori non a carico ma per i quali il titolare non ha esercitato il diritto di rivalsa. E´ ammessa la compensazione di perdite riportate da anni precedenti. Le perdite fiscali successive possono essere portate in diminuzione dal reddito conseguito nei periodi d´imposta seguenti, ma non oltre il quinto. Iva Esonero dagli adempimenti ai fini Iva: niente versamenti, dichiarazioni, comunicazioni,tenuta e conservazione dei registri. Attenzione: Le fatture devono essere emesse senza l´addebito dell´Iva e non si detrae l´Iva dagli acquisti: conseguentemente, l´Iva si trasforma in un costo deducibile dal reddito. Irap Esenzione da Irap con conseguente azzeramento totale dei costi connessi al tributo. Studi di Settore Esclusione dall'applicazione degli studi di settore e parametri con il vantaggio sotto il profilo della riduzione dei costi e degli adempimenti connessi. Adempimenti documentali Esonero dagli obblighi di registrazione e di tenuta delle scritture contabili. Esonero dall´invio degli elenchi clienti e fornitori. Resta soltanto obbligatoria: * la numerazione e la conservazione delle fatture d'acquisto e delle bollette doganali; * la certificazione dei corrispettivi; * la conservazione dei documenti emessi e ricevuti; * l´integrazione delle fatture di acquisto intracomunitario o in regime di reverse charge; * la titolarità di un conto corrente bancario o postale. Claudio ciao! ▲ Collapse | | | Non puoi più scaricare l'IVA | Jan 20, 2009 |
Beh, l'IVA ovviamente, non percependola, non la puoi detrarre più. Esempio Regime normale: Fatturi 10000, e percepisci 10000 + 2000 di IVA (c'è la ritenuta, ma lasciamola fuori che si complica il discorso, tanto è solo un'anticipo) Compri computer e softwar per 2400 Euro (prezzo al pubblico) Al momento di versare l'IVA versi 1600, perchè dai 2000 detrai i 400 di IVA compresi nel costo di pc e software. L'imponibile (sempre ipotizzando ... See more Beh, l'IVA ovviamente, non percependola, non la puoi detrarre più. Esempio Regime normale: Fatturi 10000, e percepisci 10000 + 2000 di IVA (c'è la ritenuta, ma lasciamola fuori che si complica il discorso, tanto è solo un'anticipo) Compri computer e softwar per 2400 Euro (prezzo al pubblico) Al momento di versare l'IVA versi 1600, perchè dai 2000 detrai i 400 di IVA compresi nel costo di pc e software. L'imponibile (sempre ipotizzando che tu non abbia altre spese da detrarre, tipo medico, bollette, etc. etc.) diventa 8000 euro (cioè il fatturato meno quanto hai pagato per pC e software al netto dell'IVA) e su quello ci paghi INPS e IRPEF (facciamo il 40% per arrotondare e dimentichiamo tutte le altre detrazioni), quindi 3200, ti restano 4800. Regime agevolato fatturi 10000, e percepisci 10000. Il computer lo paghi 2400 e e li detrai per l'imponibile che quindi diventa 7600, di cui pagherai quindi (ipotizzando sempre il 40%) 3040 euro, quindi ti rimangono in mano 4960 euro. Ma per pc e software hai speso il 20% in più, cioè 400 euro in più, perchè non hai potuto detrarli dall'IVA. Quindi non ti è convenuto. Ovviamente se per la tua attività professionale, non hai spese (o ne hai poche) soggette a IVA, il regime dei minimi conviene, però va valutato caso per caso. CIao Ale
[Modificato alle 2009-01-20 15:02 GMT] ▲ Collapse | | | Claudio Porcellana (X) Italy TOPIC STARTER 1 PC all'anno? | Jan 20, 2009 |
scusa, ma io non ho alcuna intenzione di comprare + di 1 PC ogni 3 anni ho fatto sempre così finora e mi sono trovato benissimo per quanto riguarda i software che ho, sono molto + di quanto abbia bisogno xchè sono un pò fissato, quindi non intendo far altro che aggiornarne qualcuno se proprio urge quindi nel 2009 dubito che spenderò un cent in PC e/o software Claudio | | | Pages in topic: < [1 2 3 4 5 6 7 8 9] > | To report site rules violations or get help, contact a site moderator: You can also contact site staff by submitting a support request » un'area di bassa pressione interessa l'Italia ? TM-Town | Manage your TMs and Terms ... and boost your translation business
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