Diventare liberi professionisti in Italia
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Aug 13, 2011

Salve a tutti,
sono una traduttrice Italiana che risiede da diversi anni all'estero, dati i volumi limitati di traduzioni che riesco a ricevere lavoro tramite un'agenzia di payrolling che si occupa di fatturare i clienti e di pagare le tasse.
In autunno vorrei "tentare"di rientrare in Italia e vorrei conoscere tutto cio'che e'necessario fare per essere una traduttrice libera professionista in Italia: vorrei lavorare piu'che altro con clienti da remoto (online) dato che il mercato in
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Salve a tutti,
sono una traduttrice Italiana che risiede da diversi anni all'estero, dati i volumi limitati di traduzioni che riesco a ricevere lavoro tramite un'agenzia di payrolling che si occupa di fatturare i clienti e di pagare le tasse.
In autunno vorrei "tentare"di rientrare in Italia e vorrei conoscere tutto cio'che e'necessario fare per essere una traduttrice libera professionista in Italia: vorrei lavorare piu'che altro con clienti da remoto (online) dato che il mercato in Italia non credo sia ancora molto sviluppato. Come funzionerebbe per la fatturazione di questi clienti (dipendentemente da come pagano l'IVA nei loro Paesi?), chi mi potrebbe supportare in Italia a questo scopo?
Apprezzerei tutti i consigli in questo ambito.

Grazie a tutti.

Paola
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virgorela
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payrolling Aug 13, 2011

Ciao Paola,

non so risponderti. Ma vorrei chiederti come funzionano queste agenzie di payrolling, o se gentilmente puoi passarmi il nome o un paio di nomi in privato.

Grazie
Virgo


 
Maria Antonietta Ricagno
Maria Antonietta Ricagno  Identity Verified
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Italia? Aug 13, 2011

Io ti consiglierei, innanzitutto, di pensarci bene prima di rientrare in Italia.
Mi dicono, e leggo in giro, che la situazione peggiora e peggiorerà dall'anno prossimo.
Non ho il quadro concreto sottomano, ma colleghi in Italia sono preoccupati.
Ci sono molti post su Proz ultimamente su questa questione.

Un saluto

Anto


 
Angie Garbarino
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eh già/qualche link Aug 13, 2011

Maria Antonietta Ricagno wrote:

Io ti consiglierei, innanzitutto, di pensarci bene prima di rientrare in Italia.
Mi dicono, e leggo in giro, che la situazione peggiora e peggiorerà dall'anno prossimo.
Non ho il quadro concreto sottomano, ma colleghi in Italia sono preoccupati.
Ci sono molti post su Proz ultimamente su questa questione.

Un saluto

Anto


Ciao Paola

Eccoti qualche link sulla situazione "fiscale" (leggi spremitura all'osso) in Italia.

http://www.proz.com/forum/italian/202625-contribuenti_minimi:_nuove_regole-page3.html

E questo

http://www.pmi.it/contabilita-e-fisco/articoli/9469/manovra-finanziaria-2011-partite-iva.html

Buona fortuna!


 
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Grazie Aug 13, 2011

Grazie a tutte per le vostre risposte, nonostante io conosca gia'la situazione nel Bel Paese devo dire che tutta questa burocrazia e calcoli demotivano non poco...

 
Elena Dal Maso
Elena Dal Maso  Identity Verified
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Tornare in Italia Aug 14, 2011

Ciao Paola,

anch'io ho vissuto all'estero per alcuni anni, in Germania, e poi ho deciso nel 2007 di tornare in Italia. La Germania è un Paese in cui si vive molto bene, si guadagna il doppio di qua e lo standard di vita non è nemmeno paragonabile a quello italiano, qui noi non lottiamo nemmeno per diritti che là danno già per scontati.

Nonostante questo però sono felicissima di essere tornata e non mi sono mai pentita nemmeno per un secondo, nonostante qui si facci
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Ciao Paola,

anch'io ho vissuto all'estero per alcuni anni, in Germania, e poi ho deciso nel 2007 di tornare in Italia. La Germania è un Paese in cui si vive molto bene, si guadagna il doppio di qua e lo standard di vita non è nemmeno paragonabile a quello italiano, qui noi non lottiamo nemmeno per diritti che là danno già per scontati.

Nonostante questo però sono felicissima di essere tornata e non mi sono mai pentita nemmeno per un secondo, nonostante qui si faccia molta più fatica e l'incertezza sul lavoro sia enorme.

Credo che la scelta di tornare o meno dipenda, oltre che da quello che può dirti un commercialista italiano o chiunque ti offra consulenza fiscale, da quanto ti manca l'Italia. Se la motivazione è grande poi un modo si trova, anche con dei compromessi. Anzi, a pensarci bene, dover vivere all'estero per motivi economici è già un gran compromesso. Alla fine si tratta di decidere qual è per te il prezzo minore da pagare, e questa è una scelta personale.

Ti auguro buona fortuna per la tua scelta!
Elena
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traduzione1
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fatturazione italia-estero Aug 19, 2011

Paoamsterdam wrote:

Salve a tutti,
sono una traduttrice Italiana che risiede da diversi anni all'estero, dati i volumi limitati di traduzioni che riesco a ricevere lavoro tramite un'agenzia di payrolling che si occupa di fatturare i clienti e di pagare le tasse.
In autunno vorrei "tentare"di rientrare in Italia e vorrei conoscere tutto cio'che e'necessario fare per essere una traduttrice libera professionista in Italia: vorrei lavorare piu'che altro con clienti da remoto (online) dato che il mercato in Italia non credo sia ancora molto sviluppato. Come funzionerebbe per la fatturazione di questi clienti (dipendentemente da come pagano l'IVA nei loro Paesi?), chi mi potrebbe supportare in Italia a questo scopo?
Apprezzerei tutti i consigli in questo ambito.

Grazie a tutti.

Paola


Ciao Paola,

è semplicissimo, ti apri una partita iva e come nuova, puoi usufruire del nuovo regime fiscale (imposta sostitutiva del 5%). Dovrai pagare i contributi (26,72% dell'imponibile). Sarai esentata dall'applicazione dell'iva, dagli studi di settore e addizionali. In ogni caso da ordinario non sono chissà cosa, anche perchè farebbe il tuo commercialista.

Se lavori con clienti stranieri l'iva non va applicata, ma dovrai fare una dichiarazione intrastat (il commercialista ovviamente). Da regime minimo non dovrai fare l'intrastat.


 
P.B:
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regime minimo Aug 20, 2011

Finalmente qualche informazione positiva
Ma per regime minimo cosa si intende?
E se per i primi periodi non riuscissi a lavorare quali sono le implicazioni (ci sono spese legate al mantenimento della partita IVA o altre spese?)
E ogni quanto si devono dichiarare le entrate? Chiedo cio'perche'ho visto commercialisti online che vogliono essere pagati mensilmente.
Vorrei tanto tenerti come riferimento, se poss
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Finalmente qualche informazione positiva
Ma per regime minimo cosa si intende?
E se per i primi periodi non riuscissi a lavorare quali sono le implicazioni (ci sono spese legate al mantenimento della partita IVA o altre spese?)
E ogni quanto si devono dichiarare le entrate? Chiedo cio'perche'ho visto commercialisti online che vogliono essere pagati mensilmente.
Vorrei tanto tenerti come riferimento, se possibile un giorno magari possiamo chattare via skype o altro?
Fammi sapere,

grazie.

Paola
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mariant
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Vedi sotto... Aug 20, 2011

Paoamsterdam wrote:

Ma per regime minimo cosa si intende?


http://tinyurl.com/3z9q6la

Scheda dell'Agenzia delle Entrate (da oggi per me nota anche i suoi URL lunghissimi )


 
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Prima che ti infervori troppo... Aug 20, 2011

Paoamsterdam wrote:

Finalmente qualche informazione positiva
Ma per regime minimo cosa si intende?
E se per i primi periodi non riuscissi a lavorare quali sono le implicazioni (ci sono spese legate al mantenimento della partita IVA o altre spese?)
E ogni quanto si devono dichiarare le entrate? Chiedo cio'perche'ho visto commercialisti online che vogliono essere pagati mensilmente.
Vorrei tanto tenerti come riferimento, se possibile un giorno magari possiamo chattare via skype o altro?
Fammi sapere,

grazie.

Paola


...hanno tralasciato di dirti che questo regime dei minimi al 5% di tasse è per persone di età non superiore ai 35 anni.

http://www.fisco7.it/2011/07/nuovo-regime-dei-minimi-chi-ci-guadagna/


 
2GT
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35 anni di età Aug 20, 2011

Giuseppina Gatta:
...hanno tralasciato di dirti che questo regime dei minimi al 5% di tasse è per persone di età non superiore ai 35 anni.


Non è esatto.
Nel nuovo regime dei minimi per compimento del 35° anno di età si intende un limite OLTRE i 5 anni concessi dalla nuova legge.

Cioè se io ho 28 anni e, non avendo mai svolto un'attività autonoma o di impresa in precedenza, inizio a lavorare aprendo una nuova attività dal niente, posso stare nel nuovo regime dei minimi per 7 anni (cioè i 5 anni predefiniti, più altri 2 fino al compimento dei 35 anni).
Se io ho 52 anni e, non avendo mai svolto un'attività autonoma o di impresa in precedenza, inizio a lavorare aprendo una nuova attività dal niente, posso stare nel nuovo regime dei minimi solo per 5 anni.

Dalla legge 111 del 15/07/2011:
Il regime di cui ai periodi precedenti è applicabile anche oltre il quarto periodo di imposta successivo a quello di inizio dell'attività ma non oltre il periodo di imposta di compimento del trentacinquesimo anno di età.

Puoi accedere a questo regime se inizi un'attività ex novo non avendone esercitata alcuna (come lavoratore autonomo, occasionale o come impresa) nei 3 anni precedenti all'apertura della nuova P. IVA.

In caso contrario, puoi aprire una P. IVA in regime ordinario.

Ciao!
Gianni


 
Angie Garbarino
Angie Garbarino  Identity Verified
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Sai che meraviglia... Aug 20, 2011

2G Trad wrote:



In caso contrario, puoi aprire una P. IVA in regime ordinario


Con gli studi di settore capaci di superare (come dice un collega in un altro thread) anche il limite più assurdo del teatro dell'assurdo, credo proprio che qui a sperare e aspettare si metta in scena un altra "En attendant Godot"

Mah, forse devo ringraziare questa ultima "goccia", almeno mi sono finalmente decisa.

Ciao!



[Edited at 2011-08-20 20:34 GMT]


 


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