Virginia Petrarca wrote:
Sto ulteriormente rivedendo e cercando di perfezionare alcune parti del CV in base a questi suggerimenti. Per curiosità, ritieni che eventuali modifiche alla versione italiana dovrebbero essere diverse, in accordo alle caratteristiche su cui si baserebbero dei clienti nostrani? Credo sia una domanda retorica e non sono certa di averla espressa nel migliore dei modi, ma il succo è, avendo al momento dei CV praticamente identici in italiano e inglese: andrebbero diversificati a seconda che ci si rivolga ad aziende italiane o straniere, oppure viceversa potrebbe dare una strana impressione avere due résumé difformi nell'organizzazione dei contenuti?
Il CV inglese non deve necessariamente essere una traduzione di quello italiano. Anche in inglese, in realtà bisognerebbe avere un CV "madre" da adattare di volta in volta alle esigenze specifiche.
Laura