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traduzione IN o traduzione AL/ALL' Thread poster: pday
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Salve, parlando del più e del meno con amici traduttori, mi si è fatto notare che sarebbe più corretto dire: "Traduzione dall'inglese IN italiano", piuttosto che: "Traduzione dall'inglese ALL'Italiano". Avete qualche opinione in proposito ? Consultando vari dizionari, sembra sia più tradizionalmente riconosciuta la forma "IN", e solo nel Garzanti ho trovato anche l'esempio "versione dall'italiano a... See more Salve, parlando del più e del meno con amici traduttori, mi si è fatto notare che sarebbe più corretto dire: "Traduzione dall'inglese IN italiano", piuttosto che: "Traduzione dall'inglese ALL'Italiano". Avete qualche opinione in proposito ? Consultando vari dizionari, sembra sia più tradizionalmente riconosciuta la forma "IN", e solo nel Garzanti ho trovato anche l'esempio "versione dall'italiano all'inglese" Grazie! ▲ Collapse | | |
idemasi Italy Local time: 05:36 English to Italian + ... forma corretta | Mar 29, 2005 |
ciao, le due espressioni sono corrette, negli ultimi anni però si sente dire dall'italiano in inglese (esempio)perchè si tende ad imitare l'espressione inglese , è quello che si dice calco linguistico. Scommettiamo cento euro che questi tuo amici sono traduttori o studiano lingue ? (c'ho ripensato:scommetto solo 1 euro!) | | |
verbis Local time: 05:36 German to Italian + ... In memoriam
traduzione inglese>italiano oppure ing>ita per essere pratici e comodi in internet:))))))) diversamente mi permetto umilmente di rimandare all'Accademia della Crusca laddove si necessiti di un'espressione forbita che non debba necessariamente essere posta online io mi servo spesso della mia mamma quando ho questi dubbi e lei mi conferma solitamente che dipende dal testo,... See more traduzione inglese>italiano oppure ing>ita per essere pratici e comodi in internet:))))))) diversamente mi permetto umilmente di rimandare all'Accademia della Crusca laddove si necessiti di un'espressione forbita che non debba necessariamente essere posta online io mi servo spesso della mia mamma quando ho questi dubbi e lei mi conferma solitamente che dipende dal testo, contesto e stile da usarsi ossia, credo, non esistono forme e formule stereotipate, non esiste cartolarizzazione in merito verba volant......... ciao verbis(SOLA) p.s.: mi dirai "e chi é tua madre?" hai ragione, tuttavia talora il consiglio di qualcuno che é stato assistente universitario può giovare, pure se lei, come me, é aperta a molte possibilità.... SMACK ▲ Collapse | | |
Da appassionata latinista, posso dire che la forma più corretta sarebbe DALL'inglese ALL'italiano, in quanto la prep. "a" deriva da AD latino ed esprime movimento, al contrario di "in" che esprime stato in luogo. Dunque, sarebbe meglio dire "una traduzione IN italiano" (sottinteso fatta dall'inglese, ma la frase è a sé stante), e "una traduzione VERSO l'italiano DALL'inglese". In sintesi: "traduzione DALL'inglese ALL' (o VERSO) italiano". Ciao, Giusi | |
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Mi permetto di dissentire lievemente... | Mar 29, 2005 |
Giusi Pasi wrote: Da appassionata latinista, posso dire che la forma più corretta sarebbe DALL'inglese ALL'italiano, in quanto la prep. "a" deriva da AD latino ed esprime movimento, al contrario di "in" che esprime stato in luogo. ". Ciao, Giusi "In" più accusativo è moto a luogo in Latino...precisamente "verso" "contro", mentre è stato in luogo conn l'ablativo... Ciao Giovanna | | |
No, Giovanna | Mar 29, 2005 |
Scusa Giovanna, ma quel che affermi è ad+accusativo. Esempio: ad Romam/in Roma. G. | | |
Ciao, secondo me si dice *in* + lingua quando si cita solo la lingua d'arrivo, mentre *da* L1 + *a* L2. Ammetto però di avere un orecchio bilingue che ogni tanto mi gioca qualche scherzo Giuliana | | |
Una ripassatina | Mar 29, 2005 |
Giusi Pasi wrote: Scusa Giovanna, ma quel che affermi è ad+accusativo. Esempio: ad Romam/in Roma. G. ai complementi di moto e relative preposizioni... Ad più accusativo "a "Verso" In più accusativo "verso" "contro". Non Posso mostrarti una grammatica Latina, ma ti segnalo un sito...anche se odio questo tipo di link. http://www.pointcom.it/verbum/congiunzioni.htm Per citare il Tuo esempio. Ad Romam a Roma( anche senza arrivarci, in direzione di) In Romama verso Roma quando ci arrivi, tanto per intenderci. Un abbraccio
[Edited at 2005-03-29 13:49]
[Edited at 2005-03-29 13:50] | |
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pday English to Italian TOPIC STARTER calco linguistico... | Mar 29, 2005 |
avevo pensato anch'io che si trattasse di calco linguistico, poi smentito dal fatto che comunque in inglese ho visto entrambe le espressionie INTO L2, o IN L2. Inoltre ho controllato su una edizione del Palazzi di quasi un secolo fa, e viene proposta solo la forma tradurre da/in Per il latino, non mi sbilancio! Come gusto personale tendo ad avvalorare questa ipotesi : Giuliana Buscaglione wrote: secondo me si dice *in* + lingua quando si cita solo la lingua d'arrivo, mentre *da* L1 + *a* L2. | | |
Precisazione | Mar 29, 2005 |
Ok per la doppia funzione (ma attenzione al senso) di 'in', Giovanna, ovviamente insisto non per polemizzare, ma tanto per uno scambio sul tema. Tu hai tirato fuori l'in+acc. laddove non sarebbe il caso per non confondere le idee. Infatti non concordo ancora, perché se è vero (e lo è) che "in" ammette l'accusativo, questo non è il caso che ci serve in questo contesto. Se non ricordo male (sono ironica), "in" + acc. indica ostil... See more Ok per la doppia funzione (ma attenzione al senso) di 'in', Giovanna, ovviamente insisto non per polemizzare, ma tanto per uno scambio sul tema. Tu hai tirato fuori l'in+acc. laddove non sarebbe il caso per non confondere le idee. Infatti non concordo ancora, perché se è vero (e lo è) che "in" ammette l'accusativo, questo non è il caso che ci serve in questo contesto. Se non ricordo male (sono ironica), "in" + acc. indica ostilità, tanto per fare un esempio, si userebbe in una frase del tipo: i Romani si scagliano _verso_ i nemici. Senza contare che tutto dipende dal verbo usato. Ora, siccome devo darmi ad altro, non ho tempo di avvalorare tale cosa, ma, sinceramente, non ne vedo il motivo. Ciao! G.
[Edited at 2005-03-29 13:59] ▲ Collapse | | |
Il motivo può essere un cortese scambio di idee tra colleghi | Mar 29, 2005 |
Giusi Pasi wrote: "in" + acc. indica ostilità, tanto per fare un esempio, . Ciao! G.
[Edited at 2005-03-29 13:59] Che talvolta fa anche piacere, no? Ipse cum omnibus copiis in Morinos proficiscitur, quod inde erat brevissimus in Britanniam traiectus. "De Bello Gallico Libro IV) A presto Giovanna | | |
Punto e a capo | Mar 29, 2005 |
"Il motivo può essere un cortese scambio di idee tra colleghi che talvolta fa anche piacere, no?" Sicuro, Giovanna! Infatti è un piacere confrontarsi coi colleghi, soprattutto se stimolanti e in gamba Mi è venuta ora l'idea di andare a fare un controllino veloce che taglia la testa al toro alla "disputa latina" e che dà piena ragione a Giovanna, grazie alla quale ho riconsiderato l'altro utilizzo di "in+ac... See more "Il motivo può essere un cortese scambio di idee tra colleghi che talvolta fa anche piacere, no?" Sicuro, Giovanna! Infatti è un piacere confrontarsi coi colleghi, soprattutto se stimolanti e in gamba Mi è venuta ora l'idea di andare a fare un controllino veloce che taglia la testa al toro alla "disputa latina" e che dà piena ragione a Giovanna, grazie alla quale ho riconsiderato l'altro utilizzo di "in+acc.". Ebbene, sotto "vertere" (tradurre) c'è l'esempio ciceroniano "ex Graeco in Latinum vertere". Ergo, la prep. "IN", secondo la mia tesi di fare ricorso al latino, sarebbe quella più adatta dal punto di vista etimologico e storico. Non intendendo rinnegare la validità dello scambio avuto con Giovanna, che corrobora entrambe le tesi sull'uso di "in", bisogna infine ammettere che quella di Giovanna risulta la tesi migliore. Personalmente continuo a preferire la preposizione "a" nel caso specifico della discussione (anche perché il senso di "verso" è conservato), ma non posso non ringraziare Giovanna per avere sollevato un ragionevolissimo dubbio e dissenso. Cari saluti, G. ▲ Collapse | |
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Giusi Pasi wrote: "Il motivo può essere un cortese scambio di idee tra colleghi che talvolta fa anche piacere, no?" Sicuro, Giovanna! Infatti è un piacere confrontarsi coi colleghi, non posso non ringraziare Giovanna per avere sollevato un ragionevolissimo dubbio e dissenso. Cari saluti, G. [/quote] E io ringrazio te, Giusi, soprattutto perchè, siccome la perfezione non è degli umani (fortunatamente)...da una sana discussione amichevole possiamo sempre tutti trarre qualcosa di utile e poi siamo anche riuscite a rompere un po' la monotonia di questa giornata di lavoro...ahimè! Un abbraccio e grazie ancora Giovanna | | |
verbis Local time: 05:36 German to Italian + ... In memoriam scusate mahhhhhhhhhhh | Mar 29, 2005 |
tutto scorre e muta e non vi é decisamente nulla di definito e/o definitivo prendiamo la questione, e.g., della d eufonica potremmo stare ore qui a disquisire non credo si possa detenere alcuna verità assoluta non é meraviglioso??????????? | | |
verbis Local time: 05:36 German to Italian + ... In memoriam giusiiiiiiiiiiiiiiiiiii | Mar 29, 2005 |
Giusi Pasi wrote: Da appassionata latinista, posso dire che la forma più corretta sarebbe DALL'inglese ALL'italiano, in quanto la prep. "a" deriva da AD latino ed esprime movimento, al contrario di "in" che esprime stato in luogo. Dunque, sarebbe meglio dire "una traduzione IN italiano" (sottinteso fatta dall'inglese, ma la frase è a sé stante), e "una traduzione VERSO l'italiano DALL'inglese". In sintesi: "traduzione DALL'inglese ALL' (o VERSO) italiano". Ciao, Giusi ahooooooooooooooo e le paratassi di seneca e lucrezio 'ndo le mettiamo?))))))))))))) | | |
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