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Traduzione svolta e adesso?
Thread poster: Marco Borrelli
Marco Borrelli
Marco Borrelli
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Apr 26, 2005

Ciao a tutti, sono Marco. Spero di non annoiarvi troppo con le mie domande. Sono il solito traduttore inesperto. Sono su Proz solo da pochissimo. Finora ho lavorato a contratto (in azienda) e nel mondo reale. Ora sono su Internet. Ho appena svolto una traduzione EN>IT che mi è stata commissionata dall'Olanda. Ho ricevuto il PO (purchase order), ho confermato la ricezione e tutto a posto! Ora mi appresto a rispedire il testo tradotto. Il committente mi dice che


"we have a pa
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Ciao a tutti, sono Marco. Spero di non annoiarvi troppo con le mie domande. Sono il solito traduttore inesperto. Sono su Proz solo da pochissimo. Finora ho lavorato a contratto (in azienda) e nel mondo reale. Ora sono su Internet. Ho appena svolto una traduzione EN>IT che mi è stata commissionata dall'Olanda. Ho ricevuto il PO (purchase order), ho confermato la ricezione e tutto a posto! Ora mi appresto a rispedire il testo tradotto. Il committente mi dice che


"we have a payment term of 30 days upon receipt of your invoice (with all
the project details, your complete address and bank details including IBAN
and BIC codes)"

Adesso immagino di dover redigere e spedire una fattura. Come si fa (ci sono moduli preformattati da qualche parte)? E soprattutto come si fa in Internet? La devo spedire per posta ordinaria? E l'IVA?
Stavo leggendo un topic postato su questo stesso forum ma non ci ho capito niente. Au secours!!!
P.s. Meno male che si tratta di pochi spiccioli. Se fosse una sommetta avrei già le palpitazioni. Ringrazio tutti.

[Edited at 2005-04-27 12:07]
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Gaetano Silvestri Campagnano
Gaetano Silvestri Campagnano  Identity Verified
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Lavori per clienti esteri Apr 27, 2005

Ciao Marco

Gli aspetti fiscali relativi ai lavori con clienti esteri sono stati discussi più volte nel forum italiano.

La questione si può riassumere ricordando che per i clienti esteri non vanno applicate né l'IVA né la ritenuta d'acconto.
Non dovrai perciò calcolare l'IVA (se hai partita IVA) o la R.A. nella ricevuta emessa per un cliente straniero, nella quale ti limiterai a riportare il semplice importo lordo a te dovuto.

Riguardo alla modal
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Ciao Marco

Gli aspetti fiscali relativi ai lavori con clienti esteri sono stati discussi più volte nel forum italiano.

La questione si può riassumere ricordando che per i clienti esteri non vanno applicate né l'IVA né la ritenuta d'acconto.
Non dovrai perciò calcolare l'IVA (se hai partita IVA) o la R.A. nella ricevuta emessa per un cliente straniero, nella quale ti limiterai a riportare il semplice importo lordo a te dovuto.

Riguardo alla modalità di invio della ricevuta, spesso è possibile inviare direttamente il documento in formato elettronico. Tuttavia ti consiglio di chiarire questo aspetto con lo stesso cliente, chiedendogli se puoi inviargli il file della ricevuta oppure se dovrai stamparlo o spedirlo per posta ordinaria.

Riguardo ai modelli di ricevuta, se il cliente non te ne ha già inviato uno, puoi preparare facilmente un documento personalizzato, utilizzando ad esempio un file di Excel. In genere basta indicare l'intestazione del cliente (magari chiedendo al cliente la dicitura esatta: di solito per un'azienda è il reparto fatturazione), quindi il tuo nome, il numero progressivo di ricevuta emessa per lo stesso cliente, la data, il numero di PO, la data di consegna del lavoro e l'importo dovuto.

A volte vengono richiesti anche altri dettagli, quali il codice del progetto e una sua breve descrizione.

Ti consiglio però anche in questo caso di chiedere al cliente quali dettagli specifici, oltre a quelli basilari, desidera che siano riportati nella ricevuta.

Per un maggiore approfondimento sulla fatturazione a clienti stranieri ti riporto un link a un thread di qualche tempo fa, che forse potrà esserti utile:

http://www.proz.com/post/47783

Naturalmente esistono svariati altri thread sullo stesso tema, che i nostri colleghi sapranno sicuramente indicarti in modo più preciso e particolareggiato.

Spero di esserti stato d'aiuto,

Gaetano


[Edited at 2005-04-27 10:20]
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Angela Arnone
Angela Arnone  Identity Verified
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spese bancarie Apr 27, 2005

Marco,
sei troppo simpatico!
I consigli te li daranno gli altri sul da farsi per farti pagare, ma ti do una brutta notizie sugli aspetti che molti di noi si dimenticano.
Le spese bancarie per bonifici/assegni esteri sono ENORMI... personalmente ho fissato un minimo e faccio accumulare lavori per non vedere sfumare il mio guadagno in tasca alla mia bnaca.
A un cliente estero che chiama per fare poche parole e senza garanzie per futuri lavori, sono purtroppo costretta a dir
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Marco,
sei troppo simpatico!
I consigli te li daranno gli altri sul da farsi per farti pagare, ma ti do una brutta notizie sugli aspetti che molti di noi si dimenticano.
Le spese bancarie per bonifici/assegni esteri sono ENORMI... personalmente ho fissato un minimo e faccio accumulare lavori per non vedere sfumare il mio guadagno in tasca alla mia bnaca.
A un cliente estero che chiama per fare poche parole e senza garanzie per futuri lavori, sono purtroppo costretta a dire di no.
La dura regola della giungla. Anche per questo invito tutti i colleghi a proporre tariffe da professionisti - a volte chi è inesperto si dimentica che la tariffa è al lordo e che, una volta pagate le tasse e le spese, si ritrova ad aver lavorato sottocosto. Il cliente che vuole pagare poco non si rende conto di quanto impegno sta dietro al nostro mestiere, come pure il cliente che impiega 15gg a scrivere un testo poi lo rivuole tradotto in 24 ore (e magari a 1 euro a cartella!!!).
Forza ragaZZi: facciamo valere il nostro talento e il nostro impegno. Le noccioline lasciamole alle scimmiette....
Angela

Marco Borrelli wrote:
P.s. Meno male che si tratta di pochi spiccioli. Se fosse una sommetta avrei già le palpitazioni. Ringrazio tutti.

[Edited at 2005-04-27 12:07]
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Roberta Anderson
Roberta Anderson  Identity Verified
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off topic - cambia banca, Angela! Apr 27, 2005

Angela Arnone wrote:
...
Le spese bancarie per bonifici/assegni esteri sono ENORMI... personalmente ho fissato un minimo e faccio accumulare lavori per non vedere sfumare il mio guadagno in tasca alla mia bnaca.
...


L'anno scorso ho cambiato banca, proprio perché le spese erano troppo elevate per bonifici dall'estero.
Ora ho un conto online (posso farne il nome, o passerebbe per pubblicità?), zero spese, anche per bonifici in arrivo (oltre che dai paesi UE) dal Giappone!

ciao,
Roberta


 
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Mi associo a Roberta: cambiate banca! Apr 27, 2005

Roberta Anderson wrote:

Angela Arnone wrote:
...
Le spese bancarie per bonifici/assegni esteri sono ENORMI... personalmente ho fissato un minimo e faccio accumulare lavori per non vedere sfumare il mio guadagno in tasca alla mia bnaca.
...


L'anno scorso ho cambiato banca, proprio perché le spese erano troppo elevate per bonifici dall'estero.
Ora ho un conto online (posso farne il nome, o passerebbe per pubblicità?), zero spese, anche per bonifici in arrivo (oltre che dai paesi UE) dal Giappone!

ciao,
Roberta


Mi associo a Roberta, cambiate banca e scegliete una banca on line senza spese per i bonifici in arrivo (e neanche per quelli in partenza in Italia e UE)
Non credo che passi per pubblicità, ma comunque banche on line ce ne sono tante. Se Angela vuole mi scrive e le dico il nome della mia
ciao
Giusi


 
Angela Arnone
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Grazie ragaZZe! Apr 27, 2005

Se Roberta e Giuseppina mi fanno sapere - sono lietissima! Un conto online già ce l'ho (il nome è di un bel colore e frutto della Sicilia...!!!-)-)) ma non ho pensato a chiedere se il servizio è gratis.
Angela
Però sulle noccioline siete d'accordo, vero????-)-)-)

Giuseppina Gatta wrote:
Mi associo a Roberta, cambiate banca e scegliete una banca on line senza spese per i bonifici in arrivo (e neanche per quelli in partenza in Italia e UE)
Non credo che passi per pubblicità, ma comunque banche on line ce ne sono tante. Se Angela vuole mi scrive e le dico il nome della mia
ciao
Giusi


 
Agnès Levillayer
Agnès Levillayer
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Noccioline? parliamone proprio Apr 27, 2005

Confesso che sono sconcertata alla lettura di questo thread.

Marco,
Negli archivi del forum italiano (con la nuova funzione search, molto performante) puoi senz’altro trovare risposte esaurienti su come procedere per districarsi nella fatturazione, l’avviamento dell’attività, ecc. I vecchi proziani non sono mai stati avari di buoni consigli.
Ma passo al sodo… Scrivi : “Adesso immagino di dover redigere e spedire una fattura….”
La risposta è “SI�
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Confesso che sono sconcertata alla lettura di questo thread.

Marco,
Negli archivi del forum italiano (con la nuova funzione search, molto performante) puoi senz’altro trovare risposte esaurienti su come procedere per districarsi nella fatturazione, l’avviamento dell’attività, ecc. I vecchi proziani non sono mai stati avari di buoni consigli.
Ma passo al sodo… Scrivi : “Adesso immagino di dover redigere e spedire una fattura….”
La risposta è “SI”. Infatti, quando si vuole fare il traduttore, sono i piccoli inconvenienti attraverso i quali bisogna passare: fare fatture, pagare le tasse, la previdenza, il commercialista, l’affitto, il telefono, comprare programmi, tenersi aggiornato sull’hardware, ecc.
Mi viene quindi da farti una bella domanda: avendo visto i prezzi che indichi nel tuo profilo, penso che avrai parecchie proposte di lavoro ma vorrei sapere come pensi di campare nel mondo delle traduzioni una volta che avrai detratto tutto quello che va tolto dal fatturato per arrivare al reale reddito…?
Ci dici, “Finora ho lavorato in azienda… e nel mondo reale…” Credo che devi ancora capire come è fatto il mondo reale dei traduttori freelance. Lavoriamo nel mondo virtuale di Internet ma bisogna pure guadagnarsi la pagnotta. Altroché risparmiare sulle banche, cari miei…!



[Edited at 2005-04-27 17:06]
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Marco Borrelli
Marco Borrelli
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TOPIC STARTER
scusa tanto! Apr 27, 2005

Mi aspettavo, certo, che prima o poi qualcuno mi strigliasse. Mi aspettavo, anche, che però mi si desse il beneficio del dubbio.
Io non sono un traduttore freelance professionista. Sto provando a vedere se lo posso diventare (mi sembra di essere stato chiaro in proposito). Come lo si diventa? Beh, mi sono detto, vedi di fare qualche traduzione on line, buttati e vedi che ne viene. Mi sto ancora informando e i prezzi che indico sono bassi perchè non ho l'esperienza che magari hai tu, agn
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Mi aspettavo, certo, che prima o poi qualcuno mi strigliasse. Mi aspettavo, anche, che però mi si desse il beneficio del dubbio.
Io non sono un traduttore freelance professionista. Sto provando a vedere se lo posso diventare (mi sembra di essere stato chiaro in proposito). Come lo si diventa? Beh, mi sono detto, vedi di fare qualche traduzione on line, buttati e vedi che ne viene. Mi sto ancora informando e i prezzi che indico sono bassi perchè non ho l'esperienza che magari hai tu, agnès, o non posso provarla. Non ho Trados, non sono Platinum, etc, etc. Tutte cose che mi mettono al millesimo posto per qualsiasi progetto di traduzione. Mi sto facendo le ossa, ho detto, e poi non credere che che abbia ricevuto tante offerte di lavoro. Da Proz nessuna. Se voglio Trados, se voglio diventare Platinum, se voglio praticare prezzi che non offendano la categoria? Me lo chiedi? Forse hai dimenticato quando eri tu al posto mio o forse avevi i soldi per comprarti i programmi, pagarti le scuole, e le quote associative, etc. e non sei, allora, mai stata al posto mio. Vuoi sapere da un anno che provo quante traduzioni (inn internet) ho fatto (a parte milioni di traduzioni non pagate che fanno passare come test)? UNA! QUESTA! Non ci compro nemmeno un paio di scarpe al mercato. Tu non l'avresti nemmeno presa in considerazione una traduzione del genere. E allora a te cosa ho tolto per essere così dura nei miei confronti? Dovevo candidarmi per 0.10 cent/parola? Rispondi, l'avrei ottenuta? E adesso, per finire, ti voglio chiedere scusa. Mi sono sentito colpito e sei capitata sotto il tiro del mio sfogo. Mi dispiace, provo stima e rispetto per te e per tutti voi vecchi proziani. Tu, Angela Arnone, Roberta Anderson, mi avete sorpreso più di una volta con la vostra bravura (in Kudoz, intendo), mi avete insegnato qualcosa. Chiedo ancora una volta scusa a tutti per avere sbottato,
Marco
P.s. Io so incassare.

[Edited at 2005-04-27 17:31]
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Giuliana Buscaglione
Giuliana Buscaglione  Identity Verified
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Per posta elettronica e tradizionale Apr 27, 2005

Ciao a tutti,

Mi pare di ricordare che nessuno è nato maestro e ciò che è necessario sapere, saper fare e svolgere è in continua evoluzione, quindi, nessuno è arrivato a mio parere, tanto meno chi fa questo lavoro da venti e più anni. Al massimo si è riusciti a sviluppare un certo naso nel riconoscere eventuali problemi o capacità nel risolvere o nel saper dove trovare risposte a eventuali problemi e situazioni.
La "preparazione" non è un bene a reddito fisso, bensì
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Ciao a tutti,

Mi pare di ricordare che nessuno è nato maestro e ciò che è necessario sapere, saper fare e svolgere è in continua evoluzione, quindi, nessuno è arrivato a mio parere, tanto meno chi fa questo lavoro da venti e più anni. Al massimo si è riusciti a sviluppare un certo naso nel riconoscere eventuali problemi o capacità nel risolvere o nel saper dove trovare risposte a eventuali problemi e situazioni.
La "preparazione" non è un bene a reddito fisso, bensì uno a redditto inversamente proporzionale al numero di anni trascorsi dall'ultimo in cui ci si è seduti a un banco, anche virtuale, dalla parte dell'alunno.

Saltando di pal in frasca, Marco, ti consiglierei comunque di mandare la fattura anche per posta tradizionale, perché in caso di problemi (di pagamento) è solo quella originale che fa fede.

Ti consiglierei di mandare per via elettronica una fattura in formato PDF con tutti i dati relativi al lavoro, assicurandoti di indicare BIC e IBAN (si riducono notevolmente i costi o non ce ne sono addirittura, anche se si tratta di bonifici internazionali) e un esemplare per posta tradizionale.

Per il resto, il lavoro indipendente non è una scelta facile, le tariffe praticate da alcuni mettono regolarmente in panchina coloro che ritengono che il proprio lavoro abbia un valore (e la loro istruzione un costo da recuperare) maggiore delle tariffe di moltissimi, ma la costanza è sempre una buona arma, oltre alla pazienza.. mah..

In bocca al lupo e buona giornata,

Giuliana
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Daniela Zambrini
Daniela Zambrini  Identity Verified
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non sei da solo Apr 27, 2005

[quote]Marco Borrelli wrote:

.... E adesso, per finire, ti voglio chiedere scusa. Mi sono sentito colpito e sei capitata sotto il tiro del mio sfogo. Mi dispiace, provo stima e rispetto per te e per tutti voi vecchi proziani. (snip)... Chiedo ancora una volta scusa a tutti per avere sbottato

....

beh, Marco, come traduttore freelance part-time a corto di mezzi e tecnologie e in balia degli squali...ecc.. stai sereno, non sei il solo: siamo in tanti qui fuori nella giungla! E bravo per come hai saputo scusarti, a volte è proprio la cosa più difficile da fare


 
Angela Arnone
Angela Arnone  Identity Verified
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Ce l'hai il beneficio del dubbio! Apr 27, 2005

Caro Marco,
Agnes si è sfogata perchè sono tempi duri per (quasi) tutti. Personalmente ho un marito che ha "il posto fisso" per cui, se un mese non lavoro, so che arriva il suo stipendio. Ma molti traduttori (e forse tu sei uno di questi) non hanno la rete di salvataggio ed è per questo che bisogna battere dura sulle tariffe.
Non mi permetto di dirti quanto devi fare pagare una traduzione ma mi permetto di dirti che applicando tariffe basse si danneggia se stessi e anche i collegh
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Caro Marco,
Agnes si è sfogata perchè sono tempi duri per (quasi) tutti. Personalmente ho un marito che ha "il posto fisso" per cui, se un mese non lavoro, so che arriva il suo stipendio. Ma molti traduttori (e forse tu sei uno di questi) non hanno la rete di salvataggio ed è per questo che bisogna battere dura sulle tariffe.
Non mi permetto di dirti quanto devi fare pagare una traduzione ma mi permetto di dirti che applicando tariffe basse si danneggia se stessi e anche i colleghi (non solo tu, chiunque si avventuri in questa piazza).
Credo che non esista traduttore che non abbia accettato un lavoro a un prezzo basso per poi pentirsene amaramente. Se devi lavorare sottocosto, tanto vale regalare la traduzione - almeno non ci paghi le tasse!
Non ti sto strigliando, ti sto consigliando e ti faccio omaggio di esperienze fatte sulla mia pelle, così almeno qualcuno può partire con il piede giusto (o almeno meno sbagliato). proz serve anche per questo.
Se hai un lavoro fisso e ti stai avventurando sulla piazza, sperando di farcela come autonomo, già da adesso devi applicare tariffe da professionista, altrimenti succede che non guadagnerai mai a sufficienza per campare e i colleghi che sono esposti non riescono a spuntare quei centesimi in più che servono per vivere (e neanche per arricchirsi) perchè ci sono i semi-professionisti che lavorano a poco prezzo.
Hai mai visto un dentista che dice "l'otturazione te la faccio pagare di meno perchè mi devo fare un po' di gavetta"? Non scapperesti a gambe levate? Il traduttore non deve essere diverso.
Se ti manca l'esperienza per farti affidare lavori che ti pagano da vivere, forse non sei pronto per il grande passo ma, in ogni caso, anche facendo un solo lavoro all'anno, fatti pagare da professionista.
Francamente, io non capisco i clienti che vanno alla ricerca di una persona non-madrelingua/non-esperta, per pagarla di meno. A volte mi servono traduzioni verso il tedesco e pago la tariffa giusta, scegliendo tra persone che hanno l'esperienza e la specializzazione per non farmi fare brutta figura.
Ci sono dei giorni che guardo le offerte in rete a 0,02 a parola, urgente, su carta etc etc e mi sembra di stare all'Hard Discount, e non tra persone che hanno fatto salti mortali per studiare e per acquisire un "know-how" che è da pochi.
Certo, siamo una categoria bistrattata - c'è anche babelfish a fare concorrenza - e ci potrà salvare solo una grande solidarietà, non facendo concorrenza "sleale", ma passando lavori che non siamo in grado di fare ad altri colleghi, che contraccambieranno quando sarà il momento e salvaguardando le tariffe che servono per vivere.
E colgo l'occasione, caro Marco, per invitarti a saggiare la simpatia dei Proziani, partecipando al pow-wow di Ortona, che non è molto lontano da dove vivi. Vedrai che c'è un vivace scambio di consigli, opinioni e quant'altro che potranno veramente farti capire che siamo una grande famiglia e come in tutte le famiglie, chi ti vuole bene, qualche volta ti tira le orecchie!
Angela

Marco Borrelli wrote:
Mi aspettavo, certo, che prima o poi qualcuno mi strigliasse. Mi aspettavo, anche, che però mi si desse il beneficio del dubbio.
....Tu, Angela Arnone, Roberta Anderson, mi avete sorpreso più di una volta con la vostra bravura (in Kudoz, intendo), mi avete insegnato qualcosa.
Marco
P.s. Io so incassare.


[Edited at 2005-04-27 19:14]
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Marco Borrelli
Marco Borrelli
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chapeau! Apr 27, 2005

Angela ha ragionissimo. Non aggiungo altro, le mie scuse le ho già fatte. Siamo sulla stessa barca. Il problema è solo che a volte qualcuno sbaglia per inesperienza di una nuova attività, e se questo succede, non si deve puntare il dito. Se lo sbaglio è reiterato, tutti gli indici del mondo non basterebbero a puntare chi l'ha commesso. Ma questo, non è il mio caso. Buon lavoro a tutti, ci vediamo in Kudoz.

 
Gaetano Silvestri Campagnano
Gaetano Silvestri Campagnano  Identity Verified
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Necessità della gavetta Apr 28, 2005

Concordo con Giuliana sul fatto che nessuno è nato maestro, o meglio, proprio come diciamo noi a Napoli, nessuno è nato "imparato".

Proprio per questo motivo spero di non aver compreso bene ciò che Angela intendeva quando parlava della necessità anche per i principianti di praticare tariffe da "professionisti".

Angela, anch'io, qui in questo sito, ho imparato da tempo a stimare moltissimo te, Giuliana e gli altri colleghi proziani. Tra l'altro spero di poter parteci
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Concordo con Giuliana sul fatto che nessuno è nato maestro, o meglio, proprio come diciamo noi a Napoli, nessuno è nato "imparato".

Proprio per questo motivo spero di non aver compreso bene ciò che Angela intendeva quando parlava della necessità anche per i principianti di praticare tariffe da "professionisti".

Angela, anch'io, qui in questo sito, ho imparato da tempo a stimare moltissimo te, Giuliana e gli altri colleghi proziani. Tra l'altro spero di poter partecipare anch'io al Powwow di Ortona che tu stai organizzando, in modo da poter conoscere finalmente molti di voi di persona. Per questo mi riesce difficile pensare che tu, parlando di tariffe da "professionisti", intendessi dire che anche chi è agli inizi della propria attività e deve fare esperienza debba assolutamente partire fin da subito con tariffe molto alte: sarebbe assurdo solo immaginarlo, a parte il fatto che non lavorerebbe mai.

Tutti noi, come ha sottolineato Giuliana, abbiamo fatto una gavetta, ed in un determinato momento abbiamo dovuto iniziare i primi passi nella nostra professione (oltre al fatto che, come giustamente dice sempre Giuliana, non dobbiamo mai sentirci arrivati, ma, al contrario, con atteggiamento di grande umiltà, dobbiamo capire di avere sempre cose nuove da imparare).

Ebbene, poiché è anche psicologicamente normale che si tenti di "rimuovere" dalla memoria il periodo della gavetta, molti di noi che ora gridano allo scandalo per le tariffe dei principianti dimenticano di avere iniziato a lavorare con tariffe molto più basse di quelle attuali.

Se invece per voi colleghi di questo thread non è stato così, mi complimento per la vostra straordinaria fortuna!

Ad ogni modo la gavetta c'è stata per tutti ed è stata indispensabile per ognuno di noi, perché ognuno potesse diventare ciò che è adesso. Ed è ovvio che durante quel periodo iniziale (tranne appunto pochi spiriti eletti o baciati dalla fortuna), si lavorasse con tariffe non altissime, o comunque non paragonabili a quelle dei professionisti affermati. E non potrebbe essere altrimenti, perché si tratta giustamente di tariffe proporzionate allo scarso livello di esperienza e competenza che caratterizza chiunque si trovi all'inizio di una carriera.

Naturalmente (ed ho tenuto a sottolinearlo in un forum di qualche mese fa, ma purtroppo continuando ad essere travisato), ciò non significa ***assolutamente*** che il traduttore principiante debba svendersi per quattro soldi.

Anzitutto, le tariffe per "principianti" non sono per nulla sinonimo di tariffe stracciate. Ed a questo proposito, invito lo stesso Marco ad aumentare ulteriormente quelle che ha specificato nel suo profilo, magari servendosi di quell'utilissimo strumento che è il "tariffometro", di Simon Turner:

www.turner.it/tariffometro.htm

Infatti, come consiglia lo stesso Turner nell'ormai noto intervento "Come diventare traduttore", è preferibile che il principiante si basi sulle tariffe che nel "tariffometro" sono classificate nelle categorie medio-basse (non certo quelle della categoria "fame", che spesso, purtroppo, si trovano persino su livelli molto più alti di quelle praticate da molte "aziende" italiane, specie della mia zona).

In un secondo momento, una volta "fatte le ossa", come si è detto in questo stesso thread, il traduttore potrà iniziare a proporre tariffe progressivamente più alte, in proporzione alla maggiore esperienza accumulata.

Un'alternativa che, come consiglia sempre Turner, consentirebbe al principiante di fare esperienza partendo molto presto da tariffe piuttosto alte, potrebbe consistere nell'affidare a un collega affermato la revisione dei primi lavori, pagandogli la differenza per l'opera di correzione. La lettura attenta delle modifiche consentirebbe poi al traduttore di progredire notevolmente sul piano professionale, acquisendo una grande quantità di informazioni utili.

Tuttavia, questa strada, ottima in linea teorica, è molto meno praticabile nella realtà, perché si scontra con la tipica situazione concreta in cui le aziende difficilmente pagano tariffe alte a traduttori dal curriculum ancora molto limitato.

Per questo credo che, nella maggior parte dei casi (come è avvenuto anche per il sottoscritto), agli inizi del suo lavoro il traduttore possa contare solo sulle proprie forze. Per la formazione di una solida esperienza, sarà comunque indispensabile che il principiante chieda ai suoi primi clienti, quando possibile, la versione revisionata dei propri lavori, per poter imparare dai propri errori nel modo già accennato.

Terminata la fase iniziale ed acquisita una buona competenza nel proprio campo, sarà poi importantissimo per il traduttore cercare un numero sempre maggiore di nuovi clienti, ai quali proporsi con le nuove tariffe più alte. Ciò risulterà particolarmente utile soprattutto qualora i vecchi clienti (come purtroppo spesso accade) non volessero saperne di aumentare le tariffe, pur avendo constatato la maturazione professionale del traduttore.

Inoltre, Angela, riguardo alla concorrenza sleale di chi svolge più lavori, alla quale tu facevi riferimento parlando dei "semi-professionisti", io non credo che questa situazione sia così drammatica e che sia minimamente da temere da parte di noi traduttori a tempo pieno. Come molti colleghi hanno giustamente sottolineato più volte nei forum, credo che alla fine saranno sempre la qualità e la competenza ad avere la meglio. Infatti, la nostra professione è talmente impegnativa e coinvolgente che (tranne i pochi geni, ai quali faccio tanto di cappello), non è possibile relegarla al ruolo di seconda attività e pretendere allo stesso tempo di ottenere dei risultati soddisfacenti.

Ciao a tutti,

Gaetano


[Edited at 2005-04-28 01:58]
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Gaetano Silvestri Campagnano
Gaetano Silvestri Campagnano  Identity Verified
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Validità delle fatture/ricevute in formato elettronico Apr 28, 2005

Giuliana, riguardo ai documenti di fatturazione in formato elettronico, io ho sempre saputo che hanno sicuramente valore fiscale, se non legale. Tant'è vero che, a differenza di alcune (pseudo-)agenzie italiane per cui ho svolto i miei primi lavori, le quali pretendevano sempre i documenti cartacei (pur pagando poco e tardi), diverse agenzie straniere di ben altro livello e portata, per le quali collaboro attualmente, hanno sempre accettato senza problemi i documenti in formato Excel, pagando s... See more
Giuliana, riguardo ai documenti di fatturazione in formato elettronico, io ho sempre saputo che hanno sicuramente valore fiscale, se non legale. Tant'è vero che, a differenza di alcune (pseudo-)agenzie italiane per cui ho svolto i miei primi lavori, le quali pretendevano sempre i documenti cartacei (pur pagando poco e tardi), diverse agenzie straniere di ben altro livello e portata, per le quali collaboro attualmente, hanno sempre accettato senza problemi i documenti in formato Excel, pagando sempre con la massima rapidità e puntualità. E la stessa cosa credo avvenga per molti altri nostri colleghi.

Ciao,

Gaetano
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Giuliana Buscaglione
Giuliana Buscaglione  Identity Verified
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Mi riferivo a eventuali problemi, Gaetano Apr 28, 2005

Ciao Gaetano,



Giuliana, riguardo ai documenti di fatturazione in formato elettronico, io ho sempre saputo che hanno sicuramente valore fiscale, se non legale.



Io mi riferivo infatti all'effettiva "validità" della fattura in formato elettronico in caso di problemi. Da qualche tempo è necessario riporti una firma elettronica e se, per "disgrazia" qualcuno si dovesse rivolgere all'avvocato, è la fattura in formato cartaceo spedita per posta tradizionale a fare testo.

Per il resto, una fattura vale l'altra se il cliente vuol pagare

Buona giornata a tutti e divertitevi a Ortona.. purtroppo quest'anno non ci sarò per altri impegni.

Giuliana


 
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