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Offerta per "traduzione giurata" via ProZ
Thread poster: Mirko Mainardi
Mirko Mainardi
Mirko Mainardi  Identity Verified
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Jun 25, 2018

Ciao,

qualche ora fa ho ricevuto un'offerta via ProZ: "Sworn translation English > Italian, 27400 words"

Dato che non è un servizio che offro, mi chiedevo se fosse "normale" una tariffa di 4,2 centesimi di dollaro a parola per una traduzione asseverata (non meglio specificata). Personalmente troverei quella tariffa totalmente inaccettabile per qualsiasi tipo di traduzione, per cui mi ha stupito ancora di più vederla proposta per una traduzione per cui è richiesta anc
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Ciao,

qualche ora fa ho ricevuto un'offerta via ProZ: "Sworn translation English > Italian, 27400 words"

Dato che non è un servizio che offro, mi chiedevo se fosse "normale" una tariffa di 4,2 centesimi di dollaro a parola per una traduzione asseverata (non meglio specificata). Personalmente troverei quella tariffa totalmente inaccettabile per qualsiasi tipo di traduzione, per cui mi ha stupito ancora di più vederla proposta per una traduzione per cui è richiesta anche l'asseverazione.

Un'altra cosa che mi ha molto sorpreso è vedere che l'offerta arriva da un'agenzia inglese con 460(!) valutazioni negli ultimi 5 anni, 161(!) negli ultimi 12 mesi, e una valutazione media in entrambi i casi di 4,9...
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Chiara Santoriello
Angie Garbarino
Mirelluk
Luciana Trevisi
Felicita Ratti
 
Chiara Santoriello
Chiara Santoriello  Identity Verified
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L'ho ricevuta anch'io... Jun 25, 2018

Ciao Mirko,

l'ho ricevuta anch'io e ho risposto con la mia tariffa che è pari almeno al doppio.
Silenzio totale.


 
Mariella Bonelli
Mariella Bonelli  Identity Verified
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Stessa impressione Jun 26, 2018

Io faccio regolarmente traduzioni asseverate e no, non è un prezzo accettabile.

Ho risposto anch'io chiedendo se era uno scherzo. Ho poi aggiunto che speravo nel loro budget ristretto avessero tenuto conto dell'enorme quantità di bolli da aggiungere, obbligatori in Italia!


Angie Garbarino
Ricardo Suin
 
Maria Teresa Sammarco
Maria Teresa Sammarco  Identity Verified
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Ultimamente 0.03 Euro Jun 26, 2018

Non offro questo tipo di servizio, ma circa una, due settimane fa un'agenzia che cercava attraverso la piattaforma Proz, ha replicato alla mia offerta con un lapidario...accetta 0.03 Euro? Noi offriamo questo, ma quantità importanti di lavoro..................(dal tedesco all'italiano, considerando che i vocaboli tedeschi sono quasi tutti composti...), cioè' dovrei ammazzarmi per 'raccimolare 500 al mese" con questa tariffa e dedicare il mio tempo solo a loro
Secondo me non dovrebbero ne
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Non offro questo tipo di servizio, ma circa una, due settimane fa un'agenzia che cercava attraverso la piattaforma Proz, ha replicato alla mia offerta con un lapidario...accetta 0.03 Euro? Noi offriamo questo, ma quantità importanti di lavoro..................(dal tedesco all'italiano, considerando che i vocaboli tedeschi sono quasi tutti composti...), cioè' dovrei ammazzarmi per 'raccimolare 500 al mese" con questa tariffa e dedicare il mio tempo solo a loro
Secondo me non dovrebbero neanche pubblicarle certe richieste, e' inconcepibile, o forse se scrivessero dal principio quanto offrono, forse non riceverebbero neanche delle risposte!
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Mariella Bonelli
 
Luciana Trevisi
Luciana Trevisi  Identity Verified
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L'ho ricevuta anch'io Jun 27, 2018

Hanno scritto anche a me: è un servizio che non offro, ma ho notato la tariffa bassissima. Mi è sembrato una specie di scherzo e quindi... non ho risposto.

 
Mirko Mainardi
Mirko Mainardi  Identity Verified
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Altro giro altro "regalo"... Jul 1, 2018

C'è una specie di "seguito" al mio primo post.

Un paio di giorni fa ho ricevuto una mail (di massa) dagli stessi signori (non attraverso ProZ), in cui mi offrivano graziosamente l'opportunità di tradurre articoli del loro blog, della lunghezza media di 700 parole cadauno, in cambio di... NIENTE! ("We do not have a budget for this project")

O meglio... in cambio dell'onore di ricevere il riconoscimento come traduttore degli articoli stessi e della preziosissima opportu
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C'è una specie di "seguito" al mio primo post.

Un paio di giorni fa ho ricevuto una mail (di massa) dagli stessi signori (non attraverso ProZ), in cui mi offrivano graziosamente l'opportunità di tradurre articoli del loro blog, della lunghezza media di 700 parole cadauno, in cambio di... NIENTE! ("We do not have a budget for this project")

O meglio... in cambio dell'onore di ricevere il riconoscimento come traduttore degli articoli stessi e della preziosissima opportunità di avere la "priorità" quando i loro PM si troveranno ad assegnare dei "progetti pagati" (a tariffe simili a quelle di cui si parlava nel post originale sopra, suppongo...).

Francamente, di fronte a questo genere di cose io resto sempre allibito, e intristito, e sì che finora ne ho viste davvero di vari colori (non dico "tutti" perché evidentemente diversi ancora mi mancano, come testimoniato anche da questo caso).

Personalmente credo che la quantità esorbitante di casi simili a (o addirittura peggiori di) questo (di cui penso siamo stati tutti testimoni più di una volta...) che si registrano regolarmente e con continuità dovrebbe portare noi e i gestori di questo sito a riflettere bene su ciò che sta succedendo (da tempo) al settore e alla nostra professione e a ciò che è possibile fare per contrastarlo, al di là dei soliti discorsi di circostanza o dichiarazioni di principio.
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Mariella Bonelli
 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
Giovanni Guarnieri MITI, MIL  Identity Verified
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Sono curioso... Jul 2, 2018

Mirko Mainardi wrote:

dovrebbe portare noi e i gestori di questo sito a riflettere bene su ciò che sta succedendo (da tempo) al settore e alla nostra professione e a ciò che è possibile fare per contrastarlo, al di là dei soliti discorsi di circostanza o dichiarazioni di principio.


e cosa potrebbe fare ProZ per contrastare questo fenomeno?


 
Mirko Mainardi
Mirko Mainardi  Identity Verified
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n cose Jul 2, 2018

Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote:

Mirko Mainardi wrote:

dovrebbe portare noi e i gestori di questo sito a riflettere bene su ciò che sta succedendo (da tempo) al settore e alla nostra professione e a ciò che è possibile fare per contrastarlo, al di là dei soliti discorsi di circostanza o dichiarazioni di principio.


e cosa potrebbe fare ProZ per contrastare questo fenomeno?


Ciao Giovanni. Tu frequenti abitualmente anche il forum in lingua inglese (probabilmente da più tempo di me), quindi sai meglio di me quanti thread ci sono sull'argomento (e dintorni) e quanti e quali proposte sono state fatte.

E comunque, se hai notato, non ho detto che ho la ricetta pronta in tasca (non ho questa presunzione), ma che ci si dovrebbe riflettere sopra seriamente invece di continuare a far finta di niente o, come spesso accade, di trattare a pesci in faccia chi solleva la questione. Io ricordo di aver letto proposte avanzate da diversi utenti, che vanno da un'attività sistematica di "informazione ed educazione" di chi si affaccia per la prima volta sul mercato (e non ha la minima idea di quali possano essere tariffe e condizioni di lavoro "accettabili"), all'eliminazione della possibilità per i clienti di stabilire i prezzi a priori, alla "segnalazione" di quei clienti che lavorano a tariffe ben al di sotto delle "community rates", fino al divieto di pubblicare offerte al di sotto di quelle tariffe (e sicuramente ci sono svariate altre proposte che non ricordo e/o che non ho mai letto).


 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
Giovanni Guarnieri MITI, MIL  Identity Verified
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sì... Jul 2, 2018

Mirko Mainardi wrote:

Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote:

Mirko Mainardi wrote:

dovrebbe portare noi e i gestori di questo sito a riflettere bene su ciò che sta succedendo (da tempo) al settore e alla nostra professione e a ciò che è possibile fare per contrastarlo, al di là dei soliti discorsi di circostanza o dichiarazioni di principio.


e cosa potrebbe fare ProZ per contrastare questo fenomeno?


Ciao Giovanni. Tu frequenti abitualmente anche il forum in lingua inglese (probabilmente da più tempo di me), quindi sai meglio di me quanti thread ci sono sull'argomento (e dintorni) e quanti e quali proposte sono state fatte.

E comunque, se hai notato, non ho detto che ho la ricetta pronta in tasca (non ho questa presunzione), ma che ci si dovrebbe riflettere sopra seriamente invece di continuare a far finta di niente o, come spesso accade, di trattare a pesci in faccia chi solleva la questione. Io ricordo di aver letto proposte avanzate da diversi utenti, che vanno da un'attività sistematica di "informazione ed educazione" di chi si affaccia per la prima volta sul mercato (e non ha la minima idea di quali possano essere tariffe e condizioni di lavoro "accettabili"), all'eliminazione della possibilità per i clienti di stabilire i prezzi a priori, alla "segnalazione" di quei clienti che lavorano a tariffe ben al di sotto delle "community rates", fino al divieto di pubblicare offerte al di sotto di quelle tariffe (e sicuramente ci sono svariate altre proposte che non ricordo e/o che non ho mai letto).



però ancora non capisco come Proz - una società che vive dei proventi del sito - possa fare tutte le cose che dici senza compromettere il suo flusso di entrate... tutto fa brodo. Non era una critica. Semplicemente non vedo come sia possibile sposare capitalismo e idealismo...

[Edited at 2018-07-02 13:25 GMT]


 
Mirko Mainardi
Mirko Mainardi  Identity Verified
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Idealismo... Jul 2, 2018

Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote:

Mirko Mainardi wrote:

Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote:

Mirko Mainardi wrote:

dovrebbe portare noi e i gestori di questo sito a riflettere bene su ciò che sta succedendo (da tempo) al settore e alla nostra professione e a ciò che è possibile fare per contrastarlo, al di là dei soliti discorsi di circostanza o dichiarazioni di principio.


e cosa potrebbe fare ProZ per contrastare questo fenomeno?


Ciao Giovanni. Tu frequenti abitualmente anche il forum in lingua inglese (probabilmente da più tempo di me), quindi sai meglio di me quanti thread ci sono sull'argomento (e dintorni) e quanti e quali proposte sono state fatte.

E comunque, se hai notato, non ho detto che ho la ricetta pronta in tasca (non ho questa presunzione), ma che ci si dovrebbe riflettere sopra seriamente invece di continuare a far finta di niente o, come spesso accade, di trattare a pesci in faccia chi solleva la questione. Io ricordo di aver letto proposte avanzate da diversi utenti, che vanno da un'attività sistematica di "informazione ed educazione" di chi si affaccia per la prima volta sul mercato (e non ha la minima idea di quali possano essere tariffe e condizioni di lavoro "accettabili"), all'eliminazione della possibilità per i clienti di stabilire i prezzi a priori, alla "segnalazione" di quei clienti che lavorano a tariffe ben al di sotto delle "community rates", fino al divieto di pubblicare offerte al di sotto di quelle tariffe (e sicuramente ci sono svariate altre proposte che non ricordo e/o che non ho mai letto).



però ancora non capisco come Proz - una società che vive dei proventi del sito - possa fare tutte le cose che dici senza compromettere il suo flusso di entrate... tutto fa brodo. Non era una critica. Semplicemente non vedo come sia possibile sposare capitalismo e idealismo...

[Edited at 2018-07-02 13:25 GMT]


Quindi dire che 4 centesimi (di dollaro per di più) per una traduzione asseverata sono uno scandalo sarebbe "idealismo"? Ok, ne prendo atto...

Detto questo, ripeto per la seconda volta: non ho scritto da nessuna parte, né pensato, che ProZ debba fare "tutte le cose che dico" (che erano solo a titolo esemplificativo per rispondere a ciò che mi avevi chiesto tu), ma che a mio avviso sarebbe il momento (anzi, probabilmente è già passato da un pezzo...) di porsi seriamente il problema, sia tra noi traduttori, sia a livello della proprietà del sito. Come diceva il saggio: "Da un grande potere derivano grandi responsabilità".

Inoltre, ci sono misure totalmente a costo zero (come le sopra ricordate "informazione ed educazione", eliminazione nella possibilità di stabilire tariffe, ecc.), senza contare che i clienti pagano zero per pubblicare lavori, così come la stragrande maggioranza dei "fornitori di servizi" registrati.

Tutto questo senza contare che, in teoria, questo sito dovrebbe essere teoricamente mirato a professionisti del settore, quindi mi fa specie pensare che vi possano operare "impunemente" clienti e fornitori che lavorano a cifre tipo 1 centesimo a parola (e questa è "un'offerta" che ho ricevuto lo scorso anno...).

Se dovessi proporre qualcosa io, probabilmente sarebbe la totale eliminazione della "job board" e della possibilità di inviare mail di massa ai traduttori, cose che al momento non servono ad altro che a lasciare al cliente piena libertà di dettare tutte le condizioni (tariffe incluse) e aspettare che qualcuno le accetti (magari giocando anche al ribasso...). Che il cliente faccia almeno il minimo sforzo di cercare profili adatti al lavoro specifico e che fornisca tutte le informazioni necessarie a valutare l'offerta.

Altrimenti chiamiamolo CheapoZ e alla via così...


 
Angie Garbarino
Angie Garbarino  Identity Verified
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Secondo me impossibile Jul 2, 2018

Mirko Mainardi wrote:

Se dovessi proporre qualcosa io, probabilmente sarebbe la totale eliminazione della "job board" e della possibilità di inviare mail di massa ai traduttori, cose che al momento non servono ad altro che a lasciare al cliente piena libertà di dettare tutte le condizioni (tariffe incluse) e aspettare che qualcuno le accetti (magari giocando anche al ribasso...). Che il cliente faccia almeno il minimo sforzo di cercare profili adatti al lavoro specifico e che fornisca tutte le informazioni necessarie a valutare l'offerta.


La pagina Job è quello che caratterizza il sito, nelle email di massa non vedo nulla di male, io credo che stia a noi e solo a noi rifiutare certe cifre, ma poi il mobbing, lo trovi ovunque ormai, tra gli imbianchini, i falegnami, i musicisti, persino tra gli orafi, e potrei continuare per ore, come fa Proz a impedire le offerte troppo basse, tu dicevi che l'arbitrato sulla qualità in caso di contestazione non si poteva fare, e allora come potrebbe il sito impedire una cosa che si vede ormai in tutti i settori?
Ribadisco solo noi possiamo fare qualcosa, il sito ci mette solo in contatto e ci protegge già abbastanza con le BB, a mio modesto parere.


Mariella Bonelli
 
Mirko Mainardi
Mirko Mainardi  Identity Verified
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Volontà vs. Fattibilità Jul 2, 2018

Angie Garbarino wrote:

Mirko Mainardi wrote:

Se dovessi proporre qualcosa io, probabilmente sarebbe la totale eliminazione della "job board" e della possibilità di inviare mail di massa ai traduttori, cose che al momento non servono ad altro che a lasciare al cliente piena libertà di dettare tutte le condizioni (tariffe incluse) e aspettare che qualcuno le accetti (magari giocando anche al ribasso...). Che il cliente faccia almeno il minimo sforzo di cercare profili adatti al lavoro specifico e che fornisca tutte le informazioni necessarie a valutare l'offerta.


La pagina Job è quello che caratterizza il sito, nelle email di massa non vedo nulla di male, io credo che stia a noi e solo a noi rifiutare certe cifre, ma poi il mobbing, lo trovi ovunque ormai, tra gli imbianchini, i falegnami, i musicisti, persino tra gli orafi, e potrei continuare per ore, come fa Proz a impedire le offerte troppo basse, tu dicevi che l'arbitrato sulla qualità in caso di contestazione non si poteva fare, e allora come potrebbe il sito impedire una cosa che si vede ormai in tutti i settori?
Ribadisco solo noi possiamo fare qualcosa, il sito ci mette solo in contatto e ci protegge già abbastanza con le BB, a mio modesto parere.


Personalmente, ritengo che i lavori pubblicati con condizioni e/o tariffe oscene facciano un danno non solo a chi li accetta, ma alla professione in generale e a tutti quelli che li vedono (clienti e fornitori), che piano piano si "assuefanno" o pensano che quella sia la "norma". A maggior ragione se si tratta di persone appena entrate nel "magico mondo nella traduzione" (che, come ricordavo prima, nel 99% dei casi non hanno idea di cosa sia... anzi, di cosa dovrebbe essere "accettabile" e cosa no)...
Quindi, come fa un utente che si è appena registrato su questo sito a rifiutare "certe cifre" o certe condizioni se non ha la minima idea di cosa sia ragionevole e cosa no? ProZ di certo non fa assolutamente nulla per dare anche solo qualche indicazione di massima al riguardo (di nuovo, sia a clienti sia a fornitori di servizi), il che sarebbe assolutamente fattibile e a costo zero (come già detto).

Quanto alle mail di massa... Se hai bisogno di un servizio, cosa fai, ti attivi, trovi i professionisti che ti danno più fiducia, trovi le loro info di contatto e chiedi preventivi, oppure scrivi due righe e le mandi a 500 persone più o meno random, specificando che strumenti devono usare, la data di consegna tassativa (magari ieri), che li pagherai X, ecc.?

Tu chiedi "come fa Proz a impedire le offerte troppo basse"? In realtà questo era solo uno degli argomenti toccati, ma se ci fosse la volontà, non ci sarebbe niente di più facile: crei un filtro sulla base della "community rates". Vista la prolificità inarrestabile degli sviluppatori Web di ProZ, penso che ci metterebbero tipo 10 secondi netti a implementarlo... Sarebbe price fixing? Parliamone...

E aggiungo: in quale altro settore che ti/vi viene in mente i rapporti e le dinamiche tra cliente e "venditore" sono simili a quelli che si osservano in questo?

Sulla BB... Che dire... magari funziona (ma non sempre) in negativo, cioè per segnalare eventuali problemi di affidabilità del cliente, ma di certo non in positivo, cioè non per segnalare un "buon" cliente. In altri termini, ci sono sicuramente un sacco di c.d. "bottom feeder" che hanno valutazioni sfavillanti da millemila utenti (come quello citato nel mio primo post o quello di cui ho rifiutato l'offerta citata nel mio post precedente)... Un sito per "professionisti" in cui gente che offre un centesimo a parola ha 5/5 come valutazione... WOW!

Riguardo alla questione dell'arbitrato sulla qualità, la mia osservazione era ovviamente riferita al post dell'OP (per chi non ha idea di cosa si sta parlando, è questo) e dicevo semplicemente che: 1) secondo me non si può affidare la revisione a volontari e 2) c'è un problema di riservatezza. Tutto qua. Io, personalmente non mi affiderei a gente presa a caso per una revisione della qualità del mio lavoro (CPN o meno per me cambia davvero poco), e non vorrei di certo mettermi a firmare o far firmare sub-accordi di riservatezza aggiuntivi (probabilmente in conflitto con quelli già firmati con il cliente).


P.S. https://www.proz.com/about/ipetition/input

[Edited at 2018-07-02 22:04 GMT]


 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
Giovanni Guarnieri MITI, MIL  Identity Verified
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Mirko... Jul 3, 2018

Mirko Mainardi wrote:

Quindi dire che 4 centesimi (di dollaro per di più) per una traduzione asseverata sono uno scandalo sarebbe "idealismo"? Ok, ne prendo atto...



Non mi riferivo a quanto sopra... ma al fatto che tu ti aspetti che ProZ cambi atteggiamento quando a loro importa solo far soldi. Questo è chiaro da tempo, altrimenti avrebbero già cambiato tante cose. "Idealismo" nei confronti di ProZ e del loro approccio, non il resto... spero di essermi spiegato!


Angie Garbarino
 
Mirko Mainardi
Mirko Mainardi  Identity Verified
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Concordo Jul 5, 2018

Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote:

Mirko Mainardi wrote:

Quindi dire che 4 centesimi (di dollaro per di più) per una traduzione asseverata sono uno scandalo sarebbe "idealismo"? Ok, ne prendo atto...



Non mi riferivo a quanto sopra... ma al fatto che tu ti aspetti che ProZ cambi atteggiamento quando a loro importa solo far soldi. Questo è chiaro da tempo, altrimenti avrebbero già cambiato tante cose. "Idealismo" nei confronti di ProZ e del loro approccio, non il resto... spero di essermi spiegato!


Giovanni, ti assicuro che non penso affatto che la proprietà di questo sito abbia finalità filantropiche, anzi, tutt'altro. È ovvio (forse non a tutti e non ai nuovi arrivati) dalle loro strategie quali siano le loro priorità e la loro posizione di massima rispetto a ciò che avviene nel nostro settore (rispetto al quale continuo a pensare che loro abbiano una qualche influenza). Tuttavia, non penso nemmeno che sia impossibile o impensabile chiedere modifiche a un prodotto/servizio che si paga avanzando delle richieste. Anzi, mi sembra che questa sia la norma ovunque: chi offre un prodotto/servizio (spesso chiede direttamente e) ascolta il feedback dei propri clienti e ne tiene conto per le future versioni (il caso della "ipetition" che ho linkato prima ne è un esempio). Inoltre, anche le multinazionali votate al "capitalismo" più sfrenato hanno solitamente un bilancio sociale che solitamente ha dei costi non bilanciati da benefici economici diretti.

Come dicevo, ci sono misure che il sito potrebbe attuare letteralmente a costo zero (a livello di implementazione e di possibili ricadute), altre che potrebbero avere qualche effetto diretto sull'utenza (forse più quella non pagante), altre che andrebbero a impattare più pesantemente sul modello di business. Di certo non mi aspetto che proz si trasformi magicamente in un servizio professionale per soli professionisti, con procedure di controllo rigorose e stringenti sia per i fornitori di servizi sia per i clienti (come mi auspicherei io), ma non posso nemmeno pensare che il modello che hanno davvero in testa i proprietari sia quello del "cani e porci", anche perché non penso che produca grossi vantaggi economici o di immagine...

Il problema principale è, secondo me, quello di elaborare idee condivise e raggiungere un consenso, ma se si parte dal presupposto che è inutile anche solo discuterne, allora certo che non si va da nessuna parte, a prescindere da quello che pensano o non pensano i boss del sito... Poi non so se questo è "idealismo".


 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
Giovanni Guarnieri MITI, MIL  Identity Verified
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Concordo... Jul 5, 2018

Mirko Mainardi wrote:

Giovanni Guarnieri MITI, MIL wrote:

Mirko Mainardi wrote:

Quindi dire che 4 centesimi (di dollaro per di più) per una traduzione asseverata sono uno scandalo sarebbe "idealismo"? Ok, ne prendo atto...



Non mi riferivo a quanto sopra... ma al fatto che tu ti aspetti che ProZ cambi atteggiamento quando a loro importa solo far soldi. Questo è chiaro da tempo, altrimenti avrebbero già cambiato tante cose. "Idealismo" nei confronti di ProZ e del loro approccio, non il resto... spero di essermi spiegato!


Giovanni, ti assicuro che non penso affatto che la proprietà di questo sito abbia finalità filantropiche, anzi, tutt'altro. È ovvio (forse non a tutti e non ai nuovi arrivati) dalle loro strategie quali siano le loro priorità e la loro posizione di massima rispetto a ciò che avviene nel nostro settore (rispetto al quale continuo a pensare che loro abbiano una qualche influenza). Tuttavia, non penso nemmeno che sia impossibile o impensabile chiedere modifiche a un prodotto/servizio che si paga avanzando delle richieste. Anzi, mi sembra che questa sia la norma ovunque: chi offre un prodotto/servizio (spesso chiede direttamente e) ascolta il feedback dei propri clienti e ne tiene conto per le future versioni (il caso della "ipetition" che ho linkato prima ne è un esempio). Inoltre, anche le multinazionali votate al "capitalismo" più sfrenato hanno solitamente un bilancio sociale che solitamente ha dei costi non bilanciati da benefici economici diretti.

Come dicevo, ci sono misure che il sito potrebbe attuare letteralmente a costo zero (a livello di implementazione e di possibili ricadute), altre che potrebbero avere qualche effetto diretto sull'utenza (forse più quella non pagante), altre che andrebbero a impattare più pesantemente sul modello di business. Di certo non mi aspetto che proz si trasformi magicamente in un servizio professionale per soli professionisti, con procedure di controllo rigorose e stringenti sia per i fornitori di servizi sia per i clienti (come mi auspicherei io), ma non posso nemmeno pensare che il modello che hanno davvero in testa i proprietari sia quello del "cani e porci", anche perché non penso che produca grossi vantaggi economici o di immagine...

Il problema principale è, secondo me, quello di elaborare idee condivise e raggiungere un consenso, ma se si parte dal presupposto che è inutile anche solo discuterne, allora certo che non si va da nessuna parte, a prescindere da quello che pensano o non pensano i boss del sito... Poi non so se questo è "idealismo".


e sono d'accordo su quanto dici... forse sono semplicemente più cinico di te...


 
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