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Off topic: Libri caldi per l'estate 2005.. e ora 2006...
Thread poster: gianfranco
Federica D'Alessio
Federica D'Alessio
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I classiconi Jun 17, 2005

Faccio un elenco di alcuni dei classiconi che secondo me non andrebbero persi per niente al mondo:

Papà Goriot di Balzac
Germinale di Zola
Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain (ho letto la traduzione di Marco Rossari delle edizioni per Repubblica...assolutamente straordinaria!)

e infine, all'apice di tutto

I Miserabili di Victor Hugo


Ce ne sarebbero molti altri, ma con questi si comi
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Faccio un elenco di alcuni dei classiconi che secondo me non andrebbero persi per niente al mondo:

Papà Goriot di Balzac
Germinale di Zola
Le avventure di Huckleberry Finn di Mark Twain (ho letto la traduzione di Marco Rossari delle edizioni per Repubblica...assolutamente straordinaria!)

e infine, all'apice di tutto

I Miserabili di Victor Hugo


Ce ne sarebbero molti altri, ma con questi si comincia già bene!

[Edited at 2005-06-17 11:18]
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Francesco Barbuto
Francesco Barbuto  Identity Verified
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Spassoso Jun 18, 2005

Un libro spassoso che sto leggendo con garnde piacere è:

Marcovaldo, ovviamente di Calvino, per i tipi di Einaudi.

Saluti,

Francesco

[Edited at 2005-06-18 15:27]


 
Annamaria Leone
Annamaria Leone  Identity Verified
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Nato come libro interattivo Jun 20, 2005

Geoff Ryman, 253.
E' nato come libro per internet: http://www.ryman-novel.com/
Esiste anche in versione cartacea (edito da HarperCollins).
Non esiste ancora una traduzione italiana.
Consigliato per tutti quelli che amano Londra, secondo me è l'opera di un genio (un pazzo?).))

Buona lettura

Anna
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Geoff Ryman, 253.
E' nato come libro per internet: http://www.ryman-novel.com/
Esiste anche in versione cartacea (edito da HarperCollins).
Non esiste ancora una traduzione italiana.
Consigliato per tutti quelli che amano Londra, secondo me è l'opera di un genio (un pazzo?).))

Buona lettura

Annamaria
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Martin Schmurr
Martin Schmurr  Identity Verified
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dovevo leggerlo per l'Uni - 'oddìo, che lungo! Jun 20, 2005

leggo solo l'inizio e la fine...' - Ho letto tutte quante le pagine! : 'Le Père Goriot' de Balzac.
e poi c'è Dan Brown - ma solo "Codice Da Vinci", "Angels & Demons" è troppo crudele ed esagerato.


 
langnet
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Domanda veramente difficile... Jun 21, 2005

...per chi divora la letteratura dove riesce, nonostante tutto.

Uno dei miei tanti preferiti in assoluto: "Cent' anni di solitudine" di Gabriel Garcia Marquez. Nella letteratura classica tedesca: "Le Affinità Elettive" di Goethe, per quella inglese "Wuthering Heights.

Il guaio è: mi sono piaciuti tantissimi libri. Leggere è la mia passione, fare "raccomandazioni" è abbastanza difficile.


 
Chiara Santoriello
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Due tra i miei preferiti Jun 21, 2005

L'ultimo libro che ho letto e che mi è piaciuto moltissimo
è "I migliori anni della nostra vita" di Ferrero edito da Feltrinelli.

Un libro che ho nel cuore è "L'Africain" di Le Clezio.

Mi piacciono i libri di Milan Kundera, i racconti di Moravia (editi da Bompiani in diversi volumi), di Karen Blixen (editi da Adelphi)senza dimenticare Marguerite Yourcenar "Le novelle orientali", "Memorie di Adriano", "L'Opera al nero"...e la serie potrebbe continuare a lungo.... See more
L'ultimo libro che ho letto e che mi è piaciuto moltissimo
è "I migliori anni della nostra vita" di Ferrero edito da Feltrinelli.

Un libro che ho nel cuore è "L'Africain" di Le Clezio.

Mi piacciono i libri di Milan Kundera, i racconti di Moravia (editi da Bompiani in diversi volumi), di Karen Blixen (editi da Adelphi)senza dimenticare Marguerite Yourcenar "Le novelle orientali", "Memorie di Adriano", "L'Opera al nero"...e la serie potrebbe continuare a lungo.

Buona lettura a tutti.

Chiara
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langnet
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Le voci del mondo... Jun 23, 2005

Maurizia Vucci wrote:

Per me è stato amore a prima vista, a partire dall'incipit:

Chi ama non dorme.

Questa è la storia del musicista Johannes Elias Alder, che all'età di ventidue anni si tolse la vita, avendo deciso di non più dormire.


Bellissimo questo libro, ce l'ho anch'io, in lingua originale il titolo è "Schlafes Bruder" ("il fratello del sonno"). Il "fratello maggiore" del sonno è ovviamente la morte... Qui si potrebbbe addirittura aprire un filone per discutere le traduzioni dei titoli di libri nelle varie lingue, sarebbe interessantissimo...

Scusate questo leggero "off-topic".


 
Daniela Zambrini
Daniela Zambrini  Identity Verified
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Tamata e l'alleanza - Bernard Moitessier Jun 24, 2005

Dalla copertina:... "L'autobiografia di un grande navigatore. - Questo libro è una Lunga Rotta nel passato di un eccezionale navigatore, dove insieme a episodi drammatici, materiali e spirituali, vengono descritti straordinari avvenimenti di mare, storie di amicizie e di speranze; queste ultime sono già annunciate nel titolo nella parola "Alleanza", cioè quell'unione planetaria, il seme della vita dell'uomo."

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Per tutti i marinai e soprattutto per i sognatori, bu
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Dalla copertina:... "L'autobiografia di un grande navigatore. - Questo libro è una Lunga Rotta nel passato di un eccezionale navigatore, dove insieme a episodi drammatici, materiali e spirituali, vengono descritti straordinari avvenimenti di mare, storie di amicizie e di speranze; queste ultime sono già annunciate nel titolo nella parola "Alleanza", cioè quell'unione planetaria, il seme della vita dell'uomo."

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Per tutti i marinai e soprattutto per i sognatori, buona lettura!
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Stefano Asperti
Stefano Asperti  Identity Verified
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Mihail Bulgakov, Il Maestro e Margherita Jun 24, 2005

Impossibile elencare tutti i libri che ho amato. Sono troppi e, come si sa, agli elenchi sfugge sempre qualcosa.

Credo che il libro della mia vita sia: Mihail A. Bulgakov, IL MAESTRO E MARGHERITA, Milano: Garzanti, 1991 (trad. di Emanuela Guercetti).

Si tratta di un'opera incompiuta, definita da Montale "un miracolo che ognuno deve salutare con commozione". In essa alle tragicomiche sventure di piccoli funzionari e mediocri burocrati della vita e dell'arte, fa da contr
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Impossibile elencare tutti i libri che ho amato. Sono troppi e, come si sa, agli elenchi sfugge sempre qualcosa.

Credo che il libro della mia vita sia: Mihail A. Bulgakov, IL MAESTRO E MARGHERITA, Milano: Garzanti, 1991 (trad. di Emanuela Guercetti).

Si tratta di un'opera incompiuta, definita da Montale "un miracolo che ognuno deve salutare con commozione". In essa alle tragicomiche sventure di piccoli funzionari e mediocri burocrati della vita e dell'arte, fa da controcanto la storia d'amore tra uno scrittore, il Maestro, e Margherita, la sua inquieta e tenera amante. Un romanzo che rapisce fin dall'inizio, mentre ci si addentra nelle ambientazioni notturne di una Mosca carica di vapori, di luci, di ombre. Il libro è spiazzante in principio, a causa del suo procedere presentando, quasi come in un montaggio alternato, tre storie apparentemente slegate tra loro (la terza è quella del quinto procuratore della Giudea, il cavaliere Ponzio Pilato). Ma nel disegno di Bulgakov tutto ha un senso ed egli, lentamente, toglie quei veli che nascondevano alla nostra vista delle realtà che forse non volevamo vedere. Così come in un vortice, o come nel volo mozzafiato di Margherita, descritto nel capitolo ventunesimo, siamo risucchiati verso la conclusione, dove non tutto è necessariamente più chiaro, ma dove la sospensione dell'affanno rende tutto più sereno... come un tramonto sul mare.



[Edited at 2005-06-24 22:46]
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Stefano Asperti
Stefano Asperti  Identity Verified
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Hanif Kureishi, "Il dono di Gabriel" Jun 24, 2005

Rieccomi... Perdonate l'egocentrismo, ma questo dei libri è proprio un tema che mi appassiona moltissimo.
Premettendo che mi piace molto la scrittura di Kureishi (spesso l'incontro di culture produce frutti straordinari), vorrei consigliare il romanzo dal titolo "Il dono di Gabriel" (e proprio di un dono si è trattato, di compleanno, uno dei più azzeccati che abbia mai ricevuto).

Hanif Kureishi, IL DONO DI GABRIEL (Gabriel's Gift, London: Faber and Faber, 2001), Milano: Bom
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Rieccomi... Perdonate l'egocentrismo, ma questo dei libri è proprio un tema che mi appassiona moltissimo.
Premettendo che mi piace molto la scrittura di Kureishi (spesso l'incontro di culture produce frutti straordinari), vorrei consigliare il romanzo dal titolo "Il dono di Gabriel" (e proprio di un dono si è trattato, di compleanno, uno dei più azzeccati che abbia mai ricevuto).

Hanif Kureishi, IL DONO DI GABRIEL (Gabriel's Gift, London: Faber and Faber, 2001), Milano: Bompiani, 2001, trad. di Ivan Cotroneo.

Nei tardi anni '60 e '70 l'Inghilterra era popolata di giovani che non volevano crescere, il che sarebbe andato benissimo, se non avessero deciso di procreare. Questo è il garbato e al tempo stesso oscuro scherzo che sta alla base del romanzo di Kureishi.
Al centro della vicenda sta Gabriel, quindicenne con più buon senso dei due genitori messi insieme, ma senza alcuna autorità, perché sono i genitori che governano il mondo, non i figli.
Nel raccontare il percorso di formazione del giovane protagonista lo scrittore anglo-pakistano sceglie di interessarsi agli spigoli, alle macchie e alle imperfezioni dei suoi personaggi, piuttosto che a qualcosa di così noioso e prevedibile com'è la perfezione. Lo fa con affetto e con iniezioni di umorismo pungente. Questi personaggi, in un certo senso, sono consapevoli della propria assurdità, così come sono consapevoli di una durissima realtà: se il talento fosse sufficiente per cavarsela in questo mondo, essi non sarebbero affatto assurdi!
Quello che interessa all'autore, tuttavia, è principalmente la sfida che Gabriel deve affrontare: il suo più terribile nemico è il passato dei suoi genitori, specialmente se questo passato significa indossare vestiti favolosi e andarsene a spasso con famose rockstar. Gabriel deve trovare allora degli spazi per preservare se stesso. Intuitivo e sveglio, egli possiede un formidabile e mistico dono per il disegno, ed è pure in grado di comunicare con il proprio gemello, morto da piccolo.
È sorprendente rendersi conto di come Kureishi lasci il tempo di abituarsi a Gabriel. Piacevole, vagamente confuso, insolito in modo immensamente attraente, Gabriel è la quintessenza dell'eroe giovanile di Kureishi.
"Il dono di Gabriel" è un romanzo delicato e luminoso, con un finale così cautamente lieto che si potrebbe quasi definirlo una fiaba. Tanto tenero quanto pungente, il libro diventa una sorta di valigia in cui riporre parti del passato. La cosa complicata è stabilire che cosa valga la pena di tenere. Gabriel carpisce pezzi del vecchio mondo favoloso dei genitori per colorare il proprio. La sua visione del mondo è distorta dalla nostalgia dolorosa di quelli, ma come i chitarristi insegnano, talvolta ci vuole una piccola distorsione per cogliere la bellezza del mondo. Lo stesso vale per i pittori, i registi e, naturalmente, per gli scrittori.

Scusate ancora per la prolissità. Buona notte e... buona lettura!


[Edited at 2005-06-24 23:23]
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Marco Borrelli
Marco Borrelli
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Christopher Isherwood Jun 27, 2005

Magari Stefano mi accuserà di essere monotono ma non ho avuto ancora l'occasione di consigliare in un forum aperto di leggere questo grande scrittore inglese (americano d'adozione). Leggete "Goodbye to Berlin" (ispiratore di "Cabaret" di Boob Fosse con Liza Minnelli), "Mr Norris changes trains", "A lonely man", "Down there on a visit" e me ne sarete grati.

Volendo poi spaziare un po' verso nord consiglio "Oratorio di Natale" di Goran Tunstrom, "La vera Storia del pirata Long John S
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Magari Stefano mi accuserà di essere monotono ma non ho avuto ancora l'occasione di consigliare in un forum aperto di leggere questo grande scrittore inglese (americano d'adozione). Leggete "Goodbye to Berlin" (ispiratore di "Cabaret" di Boob Fosse con Liza Minnelli), "Mr Norris changes trains", "A lonely man", "Down there on a visit" e me ne sarete grati.

Volendo poi spaziare un po' verso nord consiglio "Oratorio di Natale" di Goran Tunstrom, "La vera Storia del pirata Long John Silver" di Bjorn Larsson e tutta l'opera del giovane autore suicida (dite quello che volete ma anche questo ha il suo fascino) Stig Dagermann a comniciare da "il bambino bruciato". Anche Peter Hoeg ha delle cose da dire in "Il senso di Smilla per la neve" (da cui hanno fatto un film).

Attualmente sto leggendo la trilogia di Henry Roth: "Una roccia per tuffarsi nell'Hudson". Sadico, sporco, vile ed eroico.

P.s. City of Night di John Rechy.
P.p.s. Spero di aver fatto felice qualcuno. Buona lettura a tutti e non permettete mai al vostro ego di dire a voi stessi che non avete più tempo per leggere. Chi non ha tempo, non ha voglia. Non c'è nulla di male, però è questione di volere, non di potere. Il tempo per vedere ER ce l'abbiamo tutti!!!
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Alessandro Cattelan (X)
Alessandro Cattelan (X)
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ne ho due Jun 28, 2005

A Valencia ho avuto la fortuna di condividere un appartamento con un personaggio incredibile: un professore di economia cubano in Spagna per delle ricerche.

Questa persona di una cultura imbarazzante (tanto per dire, aveva letto i Miserabili di Hugo a 11 anni e mi citava, in russo, interi paragrafi di Anna Karenina o Guerra e Pace per criticare una pessima traduzione in spagnolo che avevamo in casa...) mi ha consigliato due libri che sono oggi sicuramente tra i miei preferiti:
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A Valencia ho avuto la fortuna di condividere un appartamento con un personaggio incredibile: un professore di economia cubano in Spagna per delle ricerche.

Questa persona di una cultura imbarazzante (tanto per dire, aveva letto i Miserabili di Hugo a 11 anni e mi citava, in russo, interi paragrafi di Anna Karenina o Guerra e Pace per criticare una pessima traduzione in spagnolo che avevamo in casa...) mi ha consigliato due libri che sono oggi sicuramente tra i miei preferiti:

Stefan Zweig, Il mondo di ieri, Mondadori
"Non narrerò tanto il destino di me solo, quanto quello di tutta una generazione, della nostra inconfondibile generazione, la quale forse più di ogni altra nel corso della storia è stata gravata di eventi"
Una biografia incredibile che è però anche un ottimo libro di "storia culturale" per il periodo a cavallo tra la fine dell'800 e l'inizio '900.

Alejo Carpentier, El arpa y la sombra.
Da leggere assolutamente in lingua originale: per chi ama lo spagnolo è meraviglioso scoprire come Carpentier usa questa lingua nelle pagine dei suoi libri e in particolare di questo.
Dalla quarta di copertina:
"Articulada en torno a la figura de Cristóbal Colón y al intento que de canonizarle llevara a cabo Pio IX, El arpa y la sombra es una obra en la que la maestría narrativa y el dominio del lenguaje de Alejo Carpentier (1904 - 1980) brillan con intensidad especial.
En manos del gran escritor cubano, en efecto, la figura del descubridor se revela como materia insuperable para explorar los matices y claroscuros no sólo del individuo en sí, sino también en relación con la realidad que lo circunda: un vínculo complejo en que lo que aparece como sombra - la mediocridad como marino, la usurpación de conocimientos ajenos, la impostura - se transmuta acaso, por obra de la determinación, en el destellante resplandor de lo maravilloso que de pronto irrumpe en la opaca vida diaria".

E poi, per chi apprezza i pugni in pancia, ci sarebbe Cecità di Saramago o Slaughterhouse 5 di Kurt Vonnegut (quanto mai appropriato dal 2001 ad oggi...) e poi mille altri ma mi fermo qui!

Ciao.
Ale.
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gianfranco
gianfranco  Identity Verified
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White Teeth, di Zadie Smith Jul 7, 2005

Ancora una segnalazione per un libro in inglese (per via dei miei 11+ anni in Inghilterra mi ritrovo una tonnellata di libri in inglese).
Normalmente non leggo molta fiction, ma questo è diverso: moderno, scritto benissimo, divertente, personaggi e storia avvincenti. Per chi ama o conosce l'ambiente di Londra, un libro da non perdere.
La cosa più notevole è che questo romanzo (530 pagine), elogiatissimo, è la prima opera dell'autrice.
Perdinci, questa ragazza sa scrivere!!
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Ancora una segnalazione per un libro in inglese (per via dei miei 11+ anni in Inghilterra mi ritrovo una tonnellata di libri in inglese).
Normalmente non leggo molta fiction, ma questo è diverso: moderno, scritto benissimo, divertente, personaggi e storia avvincenti. Per chi ama o conosce l'ambiente di Londra, un libro da non perdere.
La cosa più notevole è che questo romanzo (530 pagine), elogiatissimo, è la prima opera dell'autrice.
Perdinci, questa ragazza sa scrivere!!

ciao
Gianfranco





[Modificato alle 2006-07-25 10:30]
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Daniela Tosi
Daniela Tosi
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Qualche suggerimento (un pò in ritardo) Aug 2, 2005

Sono riuscita solo ora a leggere questo interessante thread sui
libri per l'estate, ma, anche se in pò ritardo, vorrei proporre anch'io qualcuno dei libri che mi sono piaciuti di più. In fondo l'estate è ancora qua.
Prima di tutto sono d'accordo con Giovanni Guarnieri su Vita di Melania Mazzucco. È un libro da leggere assolutamente.
Recentemente mi è piaciuto anche "Girl with a pearl earring" di Tracy Chevalier.
Penso poi che valga sempre la pena di leggere quello c
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Sono riuscita solo ora a leggere questo interessante thread sui
libri per l'estate, ma, anche se in pò ritardo, vorrei proporre anch'io qualcuno dei libri che mi sono piaciuti di più. In fondo l'estate è ancora qua.
Prima di tutto sono d'accordo con Giovanni Guarnieri su Vita di Melania Mazzucco. È un libro da leggere assolutamente.
Recentemente mi è piaciuto anche "Girl with a pearl earring" di Tracy Chevalier.
Penso poi che valga sempre la pena di leggere quello che è ormai un classico come "La città della gioia" di Dominique Lapierre e anche la "Trilogia del ritorno" di Fred Uhlmann, tre brevi romanzi sugli anni del nazismo in Germania.
Consiglio anche in genere a tutti i romanzi di Isabel Allende.
Ciao a tutti
Daniela
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Gaetano Silvestri Campagnano
Gaetano Silvestri Campagnano  Identity Verified
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Stendhal - La certosa di Parma Aug 2, 2005

Anch'io, per i recenti impegni di lavoro, ho avuto modo solo ora di leggere questo interessantissimo thread, che mi ha subito appassionato molto.

A differenza della maggior parte dei colleghi intervenuti finora, le mie letture preferite sono i classici: in particolare Omero, Cervantes, con l'immortale Don Quijote, Dostoevskij e Sant'Agostino, le cui Confessioni considero forse una delle più profonde e stupende opere mai scritte nella storia umana.

In questo thread desi
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Anch'io, per i recenti impegni di lavoro, ho avuto modo solo ora di leggere questo interessantissimo thread, che mi ha subito appassionato molto.

A differenza della maggior parte dei colleghi intervenuti finora, le mie letture preferite sono i classici: in particolare Omero, Cervantes, con l'immortale Don Quijote, Dostoevskij e Sant'Agostino, le cui Confessioni considero forse una delle più profonde e stupende opere mai scritte nella storia umana.

In questo thread desideravo però segnalare in modo particolare un'opera che credo possa avere un successo e un seguito molto più universale, ed essere apprezzata pienamente anche da chi non è appassionato dei classici: è "La certosa di Parma", di Stendhal, uno dei romanzi secondo me più stupendi e incantevoli mai scritti in assoluto.

Infatti, la scorrevolezza e la leggerezza della narrazione, l'atmosfera di vero incanto e quasi di estasi, l'entusiasmo straordinario che l'autore infonde in ogni parola del romanzo, in un clima sognante e rarefatto, tra la favola e la leggenda, non abbandonano mai il lettore, dalla prima all'ultima pagina. Chiunque legga questo capolavoro lo fa quasi sempre tutto d'un fiato e, ben lontano dal provare la minima noia o disagio, si appassiona anzi sempre più alla vicenda, tanto che, al momento della conclusione, quasi non si accorge che il romanzo è terminato, e pensa quasi sempre che l'epilogo sia arrivato troppo presto.

Nonostante la famosa dedica finale "Ai pochi felici" ("To the happy few", dall'Enrico V di Shakespeare), che secondo alcuni critici sarebbe rivolta da Stendhal ai pochi privilegiati che sono in grado di comprendere appieno la bellezza incantevole del romanzo, io credo invece che questa vera magia de "La certosa di Parma" possa essere apprezzata senza alcun dubbio da qualsiasi lettore, a qualsiasi cultura, formazione o latitudine appartenga. E sta proprio qui la forza del romanzo, la sua l'unicità assoluta e inimitabile e quindi la grandezza straordinaria di Stendhal.

Ho letto il romanzo per la prima volta diverso tempo fa, nell'ambito del primo anno del corso di Letteratura francese, e nonostante il contesto non spontaneo nel quale venni a contatto con quest'opera, ne rimasi veramente conquistato fin dalle prime parole. La traduzione era quella di Emilio Tadini (secondo me davvero ottima), nell'edizione tascabile dei "Grandi libri" Garzanti.

Mi sento perciò di consigliare questo libro a chiunque voglia leggere un'opera veramente bellissima, che lasci un'impronta duratura e occupi un posto importante nel proprio mondo interiore, ma che allo stesso tempo sia così lieve, piacevole e avvincente da leggersi praticamente in un lampo. In pratica, chi dovesse staccare anche per un attimo gli occhi da questo libro non lo farà mai per la benché minima saturazione o stanchezza mentale, sia pure momentanee, ma solo per vere e proprie cause di forza maggiore, estranee alla natura del romanzo. Provate: vi assicuro che è proprio così.

Ciao a tutti,

Gaetano

PS: desideravo anche complimentarmi con i colleghi per i loro interventi sui libri consigliati da me letti finora nel thread: i loro commenti e descrizioni sono così belli da potersi considerare delle ottime recensioni a tutti gli effetti.


[Edited at 2005-08-03 06:40]
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