Qualità: chi può contestare e fino a che punto è valida la contestazione?
Thread poster: Rita Bilancio
Rita Bilancio
Rita Bilancio  Identity Verified
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Jan 2, 2007

Ciao a tutti,
avrei alcune domande da farvi.
1)Per quali motivi un cliente può contestare una traduzione?"
2)Se viene contestata la qualità è corretto ricontattare il traduttore o fare effettuare il lavoro a terzi?
3)Chi può contestare il livello di qualità di una traduzione?

Scusate x il numero delle domande, ma avrei davvero bisogno del parere di chi ha già "toccato con mano" il problema.


[Edited at 2007-01-02 20:30]

[Subject edi
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Ciao a tutti,
avrei alcune domande da farvi.
1)Per quali motivi un cliente può contestare una traduzione?"
2)Se viene contestata la qualità è corretto ricontattare il traduttore o fare effettuare il lavoro a terzi?
3)Chi può contestare il livello di qualità di una traduzione?

Scusate x il numero delle domande, ma avrei davvero bisogno del parere di chi ha già "toccato con mano" il problema.


[Edited at 2007-01-02 20:30]

[Subject edited by staff or moderator 2007-01-03 15:59]
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Giuliana Buscaglione
Giuliana Buscaglione  Identity Verified
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La qualità è un contetto relativo e le situazioni sono tante e tanto diverse.. Jan 3, 2007

Ciao Rita,

eh.. le ragioni addotte possono essere tante. Fondamentalmente, molti problemi possono essere evitati, se ci sono istruzioni precise, una terminologia e documenti di riferimento e il traduttore si attiene ad essi. ("Traduttore" comprende ovviamente anche traduttrici, semplifico solo)

Ci sono contestazioni fondate e non, di chi conosce a fondo il campo e sa quali termini e forme si usano in un determinato contesto, di chi si rende conto che il traduttore non h
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Ciao Rita,

eh.. le ragioni addotte possono essere tante. Fondamentalmente, molti problemi possono essere evitati, se ci sono istruzioni precise, una terminologia e documenti di riferimento e il traduttore si attiene ad essi. ("Traduttore" comprende ovviamente anche traduttrici, semplifico solo)

Ci sono contestazioni fondate e non, di chi conosce a fondo il campo e sa quali termini e forme si usano in un determinato contesto, di chi si rende conto che il traduttore non ha usato la terminologia fornita o ha creduto di saperla più lunga di chi fa quel lavoro da anni per quel cliente e ha già affrontato tutta una serie di problematiche linguistiche trovando soluzioni, di chi conosce i manuali o i testi già tradotti e bada solo alla "consistency", di chi si attiene fedelmente alle istruzioni e alle preferenze del cliente finale, di chi conosce la lingua originale a fondo e si rende conto che il traduttore ha delle lacune linguistiche e non è in grado di comprendere a fondo frasi formulate in certe strutture tipiche o ambigue.... la lista è lunghissima. Eppoi di chi ha l'amica o l'amico che si è fatta/o due anni di corso di lingua e pensa di poter giudicare, editor frettolosi che correggono, perché a loro "non suona", quelli che ti riscrivono la traduzione, perché loro scrivono in modo totalmente diverso, di chi è del Nord, del Sud o del Centro e non sa che al Nord, al Sud o al Centro l'italiano cambia, una certa arroganza e una certa presunzione nel presumere che la traduzione viene sottoposta a revisione solo perché il traduttore è un principiante o che certe soluzioni del traduttore non siano il frutto di un attento esame in base al contesto, o ancora di chi non si legge il materiale di riferimento o non sa, o si rende conto, che il materiale di riferimento riporta soluzioni diverse a seconda del contesto o semplicemente, perché così tanti testi son già stati tradotti e da così tanti traduttori che per forza qualcosa deve essere diverso o avere soluzioni diverse.

Insomma, di tutto un po', a seconda delle circostanze... ognuno fa esperienze diverse..

Il traduttore dovrebbe essere informato, ma che cosa succede poi dipende dall'organizzazione dell'agenzia (o del cliente finale).

Chiunque viene scelto dall'agenzia o dal cliente finale

Nella maggioranza dei casi si tratta tuttavia di professionisti esperti che effettivamente non possono fare altro che migliorare il lavoro del traduttore, per quanto ben fatto od ottimo, anche perché il semplice fatto di "leggere l'insieme finale", senza esser passati per lo stadio della traduzione, consente loro di ritrovarsi sulla punta della lingua soluzioni migliori o più belle.

In fin dei conti, ciò che dovrebbe contare è solo se viene chiamato errore del traduttore tutto ciò che viene cambiato o solo ciò che lo è effettivamente, con onestà, rispetto per il lavoro altrui e modestia da entrambe le parti.

Si può imparare moltissimo dalle correzioni o dai cambiamenti altrui, che siano giustificati o ingiustificati.

Prima o poi succede a tutti, con ragione o senza. Anche chi ha molta esperienza ed è molto preparato sotto molti aspetti può fare errori, a volte anche brutti, per tantissime ragioni.. stanchezza, stress, influssi esterni che condizionano la qualità, tempo limitato, semplicemente per aver sbagliato a leggere (gli occhi o il cervello fanno brutti scherzi a volte e si finisce per prendere fischi per fiaschi). Tutte cose se si vedono solo quando ritorna il testo e ci si chiede dove si era con la testa quando si stava traducendo oppure ci si chiede per quale motivo l'editor si è accanito...

Anche ciò che avviene dopo la contestazione dipende dal contesto e dal cliente: in certi contesti, motivare le proprie scelte serve a qualcosa, a ragione o a torto; in altri, è solo fiato sprecato e per quanto possa far male è per me consigliabile non reagire, anche per non perder altro tempo (e nervi), tempo che è meglio investito in altri testi che fruttano altri $$, riconoscere eventuali errori effettivi (ce ne possono ben essere, nessuno è infallibile) e passare oltre, anche se molte altre contestazioni non sono per nulla fondate o perlopiù discutibili (nel senso che le soluzioni dell'uno e dell'altro sono altrettanto valide).

Mah...

Giuliana

[Edited at 2007-01-03 16:06]
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Luca Tutino
Luca Tutino  Identity Verified
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Anche reagire può essere utile Jan 3, 2007

Giuliana Buscaglione wrote:

è per me consigliabile non reagire, anche per non perder altro tempo (e nervi), tempo che è meglio investito in altri testi che fruttano altri $$, riconoscere eventuali errori effettivi (ce ne possono ben essere, nessuno è infallibile) e passare oltre, anche se molte altre contestazioni non sono per nulla fondate o perlopiù discutibili (nel senso che le soluzioni dell'uno e dell'atro sono altrettanto valide).

Giuliana


D'accordissimo con Giuliana su tutto tranne forse per questa ultima osservazione: secondo me è assolutamente necessario comunicare al cliente o all'agenzia gli errori del revisore, che sono più frequenti di quanto non ci si aspetterebbe, e possono andare nel senso di introdurre errori nel testo, di peggiorarlo stilisticamente, o anche di correggere con perfetti sinonimi ecc.

In questi casi, io cito vocabolari, grammatiche, altri testi ecc. per tre motivi: ai fini della mia crescita professionale, della qualità della traduzione finale, e per difendere la mia immagine. A quest'ultimo fine segnalo anche tutte le modifiche collegate a informazioni che non mi erano state comunicate, come ad esempio i cambiamenti che giustamente adeguano il testo ad uno stile personale di documenti analoghi pubblicati in precedenza che a me non erano stati comunicati...

Quindi nelle rare e preziose occasioni in cui mi vengono segnalate tutte le correzioni io dedico tutto il tempo necessario a codificare con colori diversi i diversi tipi di correzioni annotando per ogni tipo/colore la mia reazione o obiezione. Alla fine sia io che il cliente apprendiamo qualcosa, e la relazione rimane intatta, se non migliorata.

Una volta una cliente non volle sentire ragioni e insistette a tagliare il compenso. Anche in questo caso ho insistito fermamente a negoziare per ottenere un trattamento molto migliore (ossia un taglio molto minore) ottenendolo facilmente anche grazie al lavoro di analisi fatto.

[Edited at 2007-01-03 10:31]


 
Anneli
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Tutto dipende... Jan 3, 2007

Io lavoro con una lingua "esotica" soprattutto nel campo della meccanica e della tecnologia ed ho quindi avuto diverse volte il compito di rileggere i testi tradotti dagli altri. In quel caso 'e abbastanza facile determinare la qualit'a di un lavoro : "marcia in folle" per esempio si traduce sempre nella stessa maniera e fa sempre riferimento alla stessa cosa; altrimenti detto - se il traduttore sbaglia nella terminologia, 'e una cosa molto piu grave di una parola "mal messa". Ovvio, se il testo... See more
Io lavoro con una lingua "esotica" soprattutto nel campo della meccanica e della tecnologia ed ho quindi avuto diverse volte il compito di rileggere i testi tradotti dagli altri. In quel caso 'e abbastanza facile determinare la qualit'a di un lavoro : "marcia in folle" per esempio si traduce sempre nella stessa maniera e fa sempre riferimento alla stessa cosa; altrimenti detto - se il traduttore sbaglia nella terminologia, 'e una cosa molto piu grave di una parola "mal messa". Ovvio, se il testo di arrivo abbonda di errori ortografici e di accordo, l'editore deve correggergli. Pero se quest'ultimo va a "cercare il pelo dell'uovo", non 'e un problema del traduttore ma di quello che rilegge. Quindi se un cliente contesta la qualita della traduzione, deve avere un'argomentario piu valido che una semplice scelta di vocabolario.Collapse


 
Rita Bilancio
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... Jan 5, 2007

[quote]Luca Tutino wrote:

Giuliana Buscaglione wrote:

è per me consigliabile non reagire, anche per non perder altro tempo (e nervi), tempo che è meglio investito in altri testi che fruttano altri $$, riconoscere eventuali errori effettivi (ce ne possono ben essere, nessuno è infallibile) e passare oltre, anche se molte altre contestazioni non sono per nulla fondate o perlopiù discutibili (nel senso che le soluzioni dell'uno e dell'atro sono altrettanto valide).

Sono d'accordo sul riconoscere gli errori ma sulle contestazioni discutibili ci sarebbe molto da dire

Giuliana


D'accordissimo con Giuliana su tutto tranne forse per questa ultima osservazione: secondo me è assolutamente necessario comunicare al cliente o all'agenzia gli errori del revisore, che sono più frequenti di quanto non ci si aspetterebbe, e possono andare nel senso di introdurre errori nel testo, di peggiorarlo stilisticamente, o anche di correggere con perfetti sinonimi ecc.

Concordo perfettamente

[quote]Luca Tutino wrote
Quindi nelle rare e preziose occasioni in cui mi vengono segnalate tutte le correzioni io dedico tutto il tempo necessario a codificare con colori diversi i diversi tipi di correzioni annotando per ogni tipo/colore la mia reazione o obiezione. Alla fine sia io che il cliente apprendiamo qualcosa, e la relazione rimane intatta, se non migliorata.

Una volta una cliente non volle sentire ragioni e insistette a tagliare il compenso. Anche in questo caso ho insistito fermamente a negoziare per ottenere un trattamento molto migliore (ossia un taglio molto minore) ottenendolo facilmente anche grazie al lavoro di analisi fatto.

E qui arriva il difficile. Con una revisione che è praticamente un'altra versione della traduzione( e non parlo di traduzione letteraria), dopo aver riletto e ribadito il concetto devo anche fare una traduzione "pro bono"? Io sono stata contattata con commenti assai negativi sul mio lavoro e ho insistito perchè mi venisse mandata la revisione. Dopo averla letta, rendendomi conto che non fosse perfetta ma vedendo chè è stato modificato più del 50% e non sono tutti "problemi tecnici", mi è stata tagliato il compenso in maniera significativa. Non ho nessuna possibilità di recuperare e mi viene risposto anche in maniera scortese.
Quando un idraulico chiede anche e solo il diritto di chiamata gli viene corrisposto il compenso, se "opera" male è lui a dover sistemare il lavoro e lo fa a sue spese. Non capisco perchè nella nostra categoria sia così semplice trovare appigli per considerare incompetente il traduttore e trattarlo di conseguenza.


 
Giuliana Buscaglione
Giuliana Buscaglione  Identity Verified
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Come dicevo, dipende dalle circostanze Jan 5, 2007

Ciao Luca,


tutto è relativo, è necessario valutare di volta in volta. Addurre spiegazioni su una scelta o contestare alcune modifiche porta frutti? È fiato sprecato e una perdita di tempo? (= ulteriore perdita di denaro, tempo che si potrebbe impiegare in modo più proficuo traducendo altri testi).

.. bisogna sempre sapere con chi si ha a che fare e decidere di conseguenza.

Giuliana


 
Rita Bilancio
Rita Bilancio  Identity Verified
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TOPIC STARTER
decisamente... Jan 8, 2007

.. bisogna sempre sapere con chi si ha a che fare e decidere di conseguenza.

Giuliana [/quote]


ma l'esperienza, a volte, insegna...

[Edited at 2007-01-08 13:33]


 


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