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Off topic: Articolo del Financial Times sulle donne italiane
Thread poster: Mariella Bonelli
Mariella Bonelli
Mariella Bonelli  Identity Verified
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Jul 15, 2007

Ecco un'impietosa descrizione della nostra condizione di donne italiane pubblicata sul Financial Times del 13 luglio:

http://www.ft.com/cms/s/7d479772-2f56-11dc-b9b7-0000779fd2ac.html

Che il giudizio non sia del tutto obiettivo?

"Maybe nudity, chauvinism and a lack of professional attainment are different parts of the same enduring I
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Ecco un'impietosa descrizione della nostra condizione di donne italiane pubblicata sul Financial Times del 13 luglio:

http://www.ft.com/cms/s/7d479772-2f56-11dc-b9b7-0000779fd2ac.html

Che il giudizio non sia del tutto obiettivo?

"Maybe nudity, chauvinism and a lack of professional attainment are different parts of the same enduring Italian image: the mamma rules the house but is confined to the kitchen, rolling out ravioli while her daughters, with little expected of them professionally, seek success through fame and beauty."

Ma contiene anche un triste dato di fatto:

"One female criminal lawyer (...) argues that the lack of recognition of a modern woman’s needs is even visible in hospital obstetrics units. There are not many hospitals in the Milan area where women giving birth can have an epidural, and some units prefer to offer no pain relief at all. Hospitals emphasise that birth should be a natural process, though the lack of choice that entails can leave foreigners imagining they have stepped back in time."

E forse non si dovrebbe dimenticare anche un altro aspetto:

“It’s not a question of being behind. Italian men and women may never be like British men and women … it’s about aesthetics, it’s a choice.”


[Edited at 2007-07-15 20:10]
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Anna Lanave
Anna Lanave  Identity Verified
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In questi casi Jul 15, 2007

In questi casi, dopo attenta lettura dell'articolo, non mi risparmio mai una bella lettera alla redazione del giornale.

E comunque è un articolo che la dice lunga su come siamo percepiti all'estero, non a torto.



[Modificato alle 2007-07-15 20:28]


 
Lillina
Lillina
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Esagerazioni Jul 16, 2007

Io sono molto perplessa, ma perchè ogni tanto a 'sti giornalisti stranieri prendono le crisi ed hanno bisogno di criticare a tutto spiano l'Italia?
Addirittura dire che alle 7 di domenica sera il povero figlio moriva di fame per colpa dei cattivissimi supermercati italiani che osavano essere chiusi...ma c'ha pensato ad andare in un qualunque bar a prendere sto benedetto latte?


 
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
Giuseppina Gatta, MA (Hons)
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Mah Jul 16, 2007

A me non sembra che l'articolo contenga cose non vere.

Magari è un po' unilaterale e tende a generalizzare, ma chi di noi non lo fa?

L'Italia è indietro su moltissime cose, e come donna in Italia non mi sono mai sentita trattata in modo "paritario", soprattutto non al sud Italia.

Potrei continuare a lungo, ma non mi sembra il caso.

Ciao
Giusi


 
AMercanti
AMercanti
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esagerato ma vero...purtroppo Jul 16, 2007

Certo ha esagerato ma e' vero che quando rientri in Italia non vedi altro che donne nude! E' anche vero che anche l'occhio vuole la sua parte ed e' bello vedere le donne per strada, le mie amiche etc... ben vestite, curate, truccate.... ma purtroppo mi fanno sentire come la povera cenerentola.... Rientrare in Italia, anche per solo un week end, e' dura e richiede un sacco di preparazione, soprattutt sul "cosa metto in valiagia".
Allo stesso tempo pero' vorrei dire al giornalista che io i r
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Certo ha esagerato ma e' vero che quando rientri in Italia non vedi altro che donne nude! E' anche vero che anche l'occhio vuole la sua parte ed e' bello vedere le donne per strada, le mie amiche etc... ben vestite, curate, truccate.... ma purtroppo mi fanno sentire come la povera cenerentola.... Rientrare in Italia, anche per solo un week end, e' dura e richiede un sacco di preparazione, soprattutt sul "cosa metto in valiagia".
Allo stesso tempo pero' vorrei dire al giornalista che io i ravioli non li ho mai fatti e che se va all'esselunga e' aperta fino alle 9 di sera! e fa pure orario continuato!
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Elena Simonelli
Elena Simonelli  Identity Verified
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vero??? Jul 16, 2007

Scusate ma io non capisco come possiate essere d'accordo su questo articolo, nel senso che partecipate a questo sito perché siete delle professioniste che non ambiscono (credo) a fare solo i ravioli né le veline.
A me sembra un panorama che in Italia non esiste più, nonostante la televisione e la pubblicità ce lo ripropongano.
Anche a me non piace vedere show-girl in costume da bagno vicino a un signore col completo, ma che sia lo specchio dell'Italia...
La nostra televisio
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Scusate ma io non capisco come possiate essere d'accordo su questo articolo, nel senso che partecipate a questo sito perché siete delle professioniste che non ambiscono (credo) a fare solo i ravioli né le veline.
A me sembra un panorama che in Italia non esiste più, nonostante la televisione e la pubblicità ce lo ripropongano.
Anche a me non piace vedere show-girl in costume da bagno vicino a un signore col completo, ma che sia lo specchio dell'Italia...
La nostra televisione sarà anche un pessimo ritratto della società italiana, ma non mi sembra che la televisione inglese faccia fare una bellissima figura alla società inglese (non ci saranno ragazze nude ma di famiglie che si prendono per i capelli ecc. ce n'è anche lì).

Le vostre figlie, le vostre allieve non vogliono studiare ma fare solo le veline? La mia esperienza di insegnamento è stata molto breve ma le mie allieve volevano fare le giornaliste, le dottoresse...
Mi rendo conto che la loro carriera potrà essere più difficile di quella dei loro compagni maschi, ma qualche speranza di miglioramento ci sarà pure...!
Tra l'altro che alternative ci propone? il part-time, scelto comunque dalle donne però.
Che non ci sia parità sul lavoro e in politica è inutile negarlo, ma non solo in Italia: anche negli Stati Uniti ci sono molte donne che non lavorano. E assumere il cognome del marito non è rappresentativo di niente?

Scusate il lungo sfogo, vorrei anche dire alle traduttrici future mamme milanesi che alla Mangiagalli stanno studiando un nuovo tipo di parto indolore senza l'epidurale, che spesso viene evitata per motivi medici, e non morali.
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Lorenzo Lilli
Lorenzo Lilli  Identity Verified
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Mah... Jul 16, 2007

Certo l'articolo propone spunti interessanti ed è vero che in Italia dobbiamo ancora fare molti progressi, ma chissà perché ho subito pensato alle WAGs http://en.wikipedia.org/wiki/WAGs. Evidentemente non è solo da noi che molte ragazze sognano di frequentare il calciatore di turno Che dire della terza pagina del Sun (di gran lunga il... See more
Certo l'articolo propone spunti interessanti ed è vero che in Italia dobbiamo ancora fare molti progressi, ma chissà perché ho subito pensato alle WAGs http://en.wikipedia.org/wiki/WAGs. Evidentemente non è solo da noi che molte ragazze sognano di frequentare il calciatore di turno Che dire della terza pagina del Sun (di gran lunga il giornale più letto in Gran Bretagna)? La critica sugli orari di apertura dei negozi mi lascia perplesso: in Germania mi aveva stupito che di sabato i negozi chiudessero alle 16, ma non per questo mi sono sognato di trarre delle conclusioni sull'emancipazione delle donne tedesche.Collapse


 
Lillina
Lillina
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Tv inglese? Allora sì che siamo a posto! Jul 16, 2007


La nostra televisione sarà anche un pessimo ritratto della società italiana, ma non mi sembra che la televisione inglese faccia fare una bellissima figura alla società inglese (non ci saranno ragazze nude ma di famiglie che si prendono per i capelli ecc. ce n'è anche lì).


Sono d'accordissimo. La tv inglese non ha nulla da insegnarci, con programmi come "Porn: a family business" (che anche se americano andava in onda su E4 in orari neanche troppo tardi) il quale ci propone simpatici spezzoni tratti da film hard come noccioline, "Sex with mum and dad" (scambiamoci consigli sulle posizioni del kamasutra, tutto in famiglia), "Desperate Virgins" (Tizia insegna a Caio come fare all'amore a 40 anni suonati) e dulcis in fundo vorrei ricordare anche un fantastico documentario di UK TV History in cui si spiegava quale fosse stato l'impatto dell'era digitale sui film a luci rosse.

Ma a parte questo dove sarebbe tutta la cultura che la tv britannica sprigiona? Anche in UK hanno il loro "Al posto tuo" e l'equivalente di Alda D'Eusanio è il simpatico Jeremy Kyle, ci sono inoltre programmi molto più insulsi dei nostri tipo l'agente immobiliare che guida i vecchietti di turno all'acquisto di una casa in campagna in Essex o Sussex.

E poi vogliamo parlare della pubblicità? A me mancava la pubblicità italiana sinceramente, in Gran Bretagna la sequenza degli spot è sempre la stessa: assicurazione auto, mutuo, prestito, ripagare i debiti e di nuovo assicurazione.

Scusate lo sfogo.


 
Gabriella Fisichella
Gabriella Fisichella  Identity Verified
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No alle generalizzazioni Jul 16, 2007

Ciao a tutte,

concordo con Elena. L'articolo mette a nudo dei problemi innegabili della società italiana, ma generalizzare o fare una caricatura piuttosto che un ritratto dell'Italia è scorretto. Sono proprio stufa di certi articoli sulla stampa estera che ci dipingono come il Paese dei Pulcinella, dei Mammoni e via dicendo. In occasione dei Mondiali di calcio in Germania, lo Spiegel pubblicò un articolo nella rubrica di satira sportiva che era a dir poco ingiurioso arrivando a d
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Ciao a tutte,

concordo con Elena. L'articolo mette a nudo dei problemi innegabili della società italiana, ma generalizzare o fare una caricatura piuttosto che un ritratto dell'Italia è scorretto. Sono proprio stufa di certi articoli sulla stampa estera che ci dipingono come il Paese dei Pulcinella, dei Mammoni e via dicendo. In occasione dei Mondiali di calcio in Germania, lo Spiegel pubblicò un articolo nella rubrica di satira sportiva che era a dir poco ingiurioso arrivando a definirci popolo di parassiti. Che la smettano di darci addosso e comincino a occuparsi dei loro problemi, delle donne di certi Paesi ritenuti civili e progrediti che urinano per strada ubriache, di altre che festeggiano l'8 marzo andando a letto con il primo che capita. Generalizzazioni? Beh, posso permettermele anche io, no?

Buona giornata a tutte
Gabriella
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Angie Garbarino
Angie Garbarino  Identity Verified
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Alle solite... Jul 16, 2007

Beh, io sono "mama" ma non sono di sicuro "confined in the kitchen" e non sono certo l'unica, anzi...

Io di mama confined in the kitchen non ne conosco, conosco operaie, impiegate tutte si arrabattano tra casa e lavoro, e nessuna che sappia fare i ravioli.

E non parlo di giovani mamme, parlo di gente della mia età, gente che ha figli di oltre vent'anni, gente sui 50.


Inoltre, come dice Elena, nella mia esperienza di insegnamento non ho mai visto ra
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Beh, io sono "mama" ma non sono di sicuro "confined in the kitchen" e non sono certo l'unica, anzi...

Io di mama confined in the kitchen non ne conosco, conosco operaie, impiegate tutte si arrabattano tra casa e lavoro, e nessuna che sappia fare i ravioli.

E non parlo di giovani mamme, parlo di gente della mia età, gente che ha figli di oltre vent'anni, gente sui 50.


Inoltre, come dice Elena, nella mia esperienza di insegnamento non ho mai visto ragazze la cui massima aspirazione fosse fare la velina.

Credo che i nostri giornalisti dovrebbero scrivere articoli sottolineando i difetti altrui, cosi, giusto per par condicio.

Sono more than "disappointed". Non credevo fossimo ancora visti così all'estero non credevo proprio...

Tutte cavolate, io abito in provincia eppure è pieno di supermercati che sono aperti fino alle 10 di sera.

Non so di che Italia parli, a me non risulta niente, tranne forse qualche pancia scoperta di ragazze giovani, ma ciò non vuol dire che non studino, dove sono le donne nude per strada? Boh?

E il parto indolore con l'epidurale si pratica,

“It’s not a question of being behind. Italian men and women may never be like British men and women … it’s about aesthetics, it’s a choice.”



Questa poi... avrei un commento ma...


Aggiungo solo che io invece come donna italiana non mi sono MAI sentita discriminata e non vedo mancanza di professionalità in nessuna delle mie conoscenti donne professioniste, anzi...




[Edited at 2007-07-16 08:05]

[Edited at 2007-07-16 17:08]
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Claire Titchmarsh (X)
Claire Titchmarsh (X)  Identity Verified
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Sono d'accordo Jul 16, 2007

Che la smettano di darci addosso e comincino a occuparsi dei loro problemi, delle donne di certi Paesi ritenuti civili e progrediti che urinano per strada ubriache, di altre che festeggiano l'8 marzo andando a letto con il primo che capita.
Gabriella [/quote]
Brava! (anche se noi in Inghilterra possiamo andare a letto con il primo che capita anche tutto l'anno, visto che non festeggiamo l'8 marzo ). (non sto parlando
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Che la smettano di darci addosso e comincino a occuparsi dei loro problemi, delle donne di certi Paesi ritenuti civili e progrediti che urinano per strada ubriache, di altre che festeggiano l'8 marzo andando a letto con il primo che capita.
Gabriella [/quote]
Brava! (anche se noi in Inghilterra possiamo andare a letto con il primo che capita anche tutto l'anno, visto che non festeggiamo l'8 marzo ). (non sto parlando di me stessa, sia chiaro!!)

Però è vero che in Italia ci vuole il Sainsburys.
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Elena Simonelli
Elena Simonelli  Identity Verified
Italy
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Hai ragione! Jul 16, 2007

Lillina wrote:


La nostra televisione sarà anche un pessimo ritratto della società italiana, ma non mi sembra che la televisione inglese faccia fare una bellissima figura alla società inglese (non ci saranno ragazze nude ma di famiglie che si prendono per i capelli ecc. ce n'è anche lì).


Sono d'accordissimo. La tv inglese non ha nulla da insegnarci, con programmi come "Porn: a family business" (che anche se americano andava in onda su E4 in orari neanche troppo tardi) il quale ci propone simpatici spezzoni tratti da film hard come noccioline, "Sex with mum and dad" (scambiamoci consigli sulle posizioni del kamasutra, tutto in famiglia), "Desperate Virgins" (Tizia insegna a Caio come fare all'amore a 40 anni suonati) e dulcis in fundo vorrei ricordare anche un fantastico documentario di UK TV History in cui si spiegava quale fosse stato l'impatto dell'era digitale sui film a luci rosse.

Ma a parte questo dove sarebbe tutta la cultura che la tv britannica sprigiona? Anche in UK hanno il loro "Al posto tuo" e l'equivalente di Alda D'Eusanio è il simpatico Jeremy Kyle, ci sono inoltre programmi molto più insulsi dei nostri tipo l'agente immobiliare che guida i vecchietti di turno all'acquisto di una casa in campagna in Essex o Sussex.

E poi vogliamo parlare della pubblicità? A me mancava la pubblicità italiana sinceramente, in Gran Bretagna la sequenza degli spot è sempre la stessa: assicurazione auto, mutuo, prestito, ripagare i debiti e di nuovo assicurazione.

Scusate lo sfogo.

E cosa dire di quel programma Beauty and the Geek che poi hanno fatto anche in Italia?
Come mai in Inghilterra non hanno fatto la versione con ragazze intellettuali e ragazzi tonti?


 
Francesca Pesce
Francesca Pesce  Identity Verified
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Perfettamente d'accordo con l'articolo, ma .... Jul 16, 2007

Ci potrà essere pure qualcosa qui e là che non condivido, ma è irrilevante rispetto alla generalità dell'articolo, che ritengo rispecchi in pieno la realtà delle donne a livello nazionale.

Ciò non vuol dire che sia la mia realtà o la realtà della nostra vicina di casa. L'analisi di una società prescinde dai singoli casi; analizza piuttosto i grandi numeri.

E nei grandi numeri l'articolo ha ragione in toto. Dimentica solo di dire che in Italia il tasso di occup
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Ci potrà essere pure qualcosa qui e là che non condivido, ma è irrilevante rispetto alla generalità dell'articolo, che ritengo rispecchi in pieno la realtà delle donne a livello nazionale.

Ciò non vuol dire che sia la mia realtà o la realtà della nostra vicina di casa. L'analisi di una società prescinde dai singoli casi; analizza piuttosto i grandi numeri.

E nei grandi numeri l'articolo ha ragione in toto. Dimentica solo di dire che in Italia il tasso di occupazione delle donne (46%) è tra i più bassi dell'OCSE.

Dopo di che, non capisco il risentimento, venato mi sembra di un leggero chauvinismo, che rilevo dai commenti precedenti. Sembra voler dire: "ok, può essere pure in parte vero, ma vi siete guardati bene in casa vostra?".

Ora è chiaro che l'articolo è scritto da un inviato in Italia, che ovviamente scrive sull'Italia. Spero che il FT scriva anche della situazione delle donne in altri paesi.

Io personalmente sono lieta che abbia pubblicato quell'articolo sul nostro paese, visto che sintetizza un quadro estremamente reale, che noi stesse/stessi sembriamo non voler combattere.

In particolare, rispetto alla questione degli orari, mi sembra evidente che la nostra società è costituita e organizzata attorno a una famiglia che abbia una persona a casa (casalinga). Le famiglie con due adulti con un lavoro a tempo pieno, senza una rete familiare di sostegno e prive di redditi elevati, hanno enormi difficoltà ad avere figli. Ma anche in assenza di figli. Faccio solo un esempio banale. Un lavoratore dipendente che si ammala, deve inviare all'INPS e per conoscenza all'azienda, entro due giorni dall'inizio della malattia, per raccomandata a.r., il certificato del medico curante attestante la malattia. Ora, il lavoratore è malato e secondo voi chi dovrebbe andare alla posta a spedire il certificato (a scelta: la mamma pensionata/casalinga, o la moglie casalinga, autonoma oppure lavoratrice che si prende un'ora di permesso).

E' solo un esempio, anche banale, ma la corsa attorno agli orari, strutturati sulle esigenze di un modello di famiglia che esiste sempre di meno, è la realtà giornaliera delle donne italiane.

Purtroppo, in Italia, le donne ancora sopperiscono - sostituendo lo Stato - alla grave mancanza strutturale di servizi alla persona (nidi, scuole materne, assistenza domiciliare, cura degli anziani non più autosufficienti, lunghe liste di attesa nel SSN per alcune visite mediche, etc...).

Sul parto indolore, poi... E' vero che si pratica, non siamo mica agli anni '50 (ma potrei dire anche '90): peccato che persino la Ministra Turco si sia sentita costretta a denunciare la difficoltà di avere l'anestesia epidurale in tutti gli ospedali pubblici (dove si ottiene spesso, se previsto, a pagamento), chiedendo che venga resa obbligatoria la disponibilità di epidurale su richiesta delle partorienti (con relativo obbligo di presenza di un anestesista).

Per finire, il quadro delineato sulla cultura del corpo femminile. Basta uscire dal nostro paese per un mesetto e poi rientrare per rendersi conto quanto sia vera la descrizione fatta. Al solito, non vuol dire che non ci siano ragazze che mirano a fare l'avvocata, la dirigente, la traduttrice, etc., ma è altrettanto vero che viviamo sempre più in una cultura dell'estetica, dell'apparire, del "esiste se va in onda in TV". Ma che facciamo: se ce lo fa notare uno straniero ci offendiamo?
Dovremmo offenderci noi per la squalifica e la mancanza di rispetto di noi stesse.
Ci dovrebbe indignare che in Parlamento c'è solo il 10% di rappresentanti donne.
Ci dovrebbe indignare il livello della violenza domestica che colpisce le donne in Italia.
Ci dovrebbe indignare che molto spesso alle ragazze all'atto dell'assunzione viene fatta firmare in bianco una lettera di dimissioni da usare nel momento in cui dovesse restare incinta (no, non parlo degli anni '50).
Ci dovrebbe indignare che nel mondo del lavoro le molestie sulle donne sono ancora a livelli elevatissimi.
E mi fermo qui (già ho scritto troppo): potrei andare avanti per giorni. Vi risparmio un ulteriore supplizio, ma ripeto, il vostro risentimento mi sembra mal riposto.
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Angie Garbarino
Angie Garbarino  Identity Verified
Local time: 10:47
Member (2003)
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No no Jul 16, 2007

Francesca Pesce wrote:
Ci potrà essere pure qualcosa qui e là che non condivido, ma è irrilevante rispetto alla generalità dell'articolo, che ritengo rispecchi in pieno la realtà delle donne a livello nazionale


Quale scusa? a me non risulta

Ciò non vuol dire che sia la mia realtà o la realtà della nostra vicina di casa. L'analisi di una società prescinde dai singoli casi; analizza piuttosto i grandi numeri.
E nei grandi numeri l'articolo ha ragione in toto. Dimentica solo di dire che in Italia il tasso di occupazione delle donne (46%) è tra i più bassi dell'OCSE


I dati sulla nostra occupazione sono errati a causa del lavoro "nero" questo si è il vero problema.

Dopo di che, non capisco il risentimento, venato mi sembra di un leggero chauvinismo, che rilevo dai commenti precedenti. Sembra voler dire: "ok, può essere pure in parte vero, ma vi siete guardati bene in casa vostra?"


Appunto prima di criticare meglio guardare a casa propria


Ci dovrebbe indignare il livello della violenza domestica che colpisce le donne in Italia.
Ci dovrebbe indignare che molto spesso alle ragazze all'atto dell'assunzione viene fatta firmare in bianco una lettera di dimissioni da usare nel momento in cui dovesse restare incinta (no, non parlo degli anni '50)


Invece negli USA le licenziano direttamente quando restano incinte, la violenza domestica è sono in Italia? mmmm non mi pare proprio, quale mancanza di rispetto di noi stesse, in che senso, a me non risulta.

Ci dovrebbe indignare che nel mondo del lavoro le molestie sulle donne sono ancora a livelli elevatissimi


Infatti questo ci indigna ma è un argomento che non è stato toccato, i problemi veri (e sono tanti) non sono stati toccati.

Mi stupisco che si possa essere d'accordo sul fatto che "Mama is confined in the kitchen" mi stupisco molto, ma forse la realtà Italiana non è uguale dappertutto.

[Edited at 2007-07-16 10:07]


 
Giovanni Guarnieri MITI, MIL
Giovanni Guarnieri MITI, MIL  Identity Verified
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Member (2004)
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tutto vero... Jul 16, 2007

questa è l'impressione - senza dubbio superficiale - che si riceve dall'estero. La mercificazione del corpo femminile è impensabile e inammissibile nelle culture del Nord Europa. Detto questo, ogni cultura ha i suoi aspetti positivi e negativi. Pecccato che in Italia gli aspetti negativi siano quelli che balzano subito all'occhio.

Giovanni


 
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Articolo del Financial Times sulle donne italiane






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