03:13 Aug 16, 2001 |
English to Italian translations [PRO] | |||||||
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| Selected response from: Angela Arnone Local time: 11:30 | ||||||
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Gentlemen' agreement Explanation: Ciao Chiara, sinceramente anche io mi sono spaventato quando ho trovato la casella email piena di messaggi ! Io adoro questo sito, dal momento che traduco per passione e non per lavoro, ma devo riconoscere che mi sentirei in imbarazzo ad inviare così tante richieste. Anzi, più che imbarazzo si tratterebbe di senso di inadeguatezza. Anyway, finchè ce la faccio aiuto tutti, è più forte di me :) |
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Rispondere non è un obbligo Explanation: E' una questione già sollevata in passato, al cui dibattito ho partecipato. Non posso che ripetere la mia modestissima opinione: chi lo fa, lo fa liberamente e sapendo che non c'è compenso (lo dice uno che risponde sempre a tutti... se pensa di conoscere la risposta), salvo la soddisfazione di superare l'ostacolo e qualche punticino Kudoz, per quello che valgono. Chi non vuole farlo può semplicemente far finta di non aver visto e continuare nelle sue occupazioni... non capisco la necessità di intervenire con atteggiamento critico in attività che si possono tranquillamente ignorare, dato che non sono illegali e rientrano unicamente nella libera sfera di chi le compie. Grazie dell'attenzione. Francesco |
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suggerimento bisbigliato all'orecchio Explanation: il mio suggerimento personale, in sintonia con quanto accennato in un altro quesito da Angela, e' di cercare l'aiuto personale di un collega traduttore come supporto. Dieci quesiti in un lavoro lungo sono accettabili, 30-40 o piu', magari in un pezzo breve, sono un segnale di allarme che c'e' qualcosa che non collima. Se capita di accettare un lavoro fuori dalle proprie possibilita' c'e' solo una via d'uscita: "lavorare duro" + "chiedere aiuto" Puo' essere un'occasione utile per guadagnare conoscenza nel settore, spulciando dizionari (e quelli si trovano in libreria) e chiedendo ad un collega di fare un lavoro di controllo finale (e questo si puo' trovare su ProZ, grazie al cielo) a buon intenditor... |
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hai perfettamente ragione Explanation: Ogni risposta documentata richiede almeno 10 minuti di ricerche su Internet, quindi per rispondere a 20 domande si superano le 3 ore! Il tutto è aggravato dal fatto che spesso chi fa così tante domande non si ricorda neanche di votare le risposte ricevute in precedenza. Comunque, bando alle polemiche, in questi casi ognuno faccia come vuole. Qualcuno può anche decidere di rispondere alle domande a raffica in modo da ottenere molti punti in poco tempo, e passare rapidamente in testa alla classifica, il che rappresenta un vantaggio quando si fa un bid per qualche lavoro. Ciao, Laura |
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below Explanation: Cara Chiara, oltre ad altre risposte che ti arriveranno e a prescindere dal mio eventuale giudizio sulle qualifiche di chi si mette al lavoro dovendo fare un milione di domande (ma forse, finché non è proprio un milione ma solo qualche decina dovuta alla lunghezza del testo, le scadenze, ecc., è una cosa umana) vorrei dire questo: a me personalmente in quanto un potenziale datore di lavoro (il sito è seguito anche, speriamo!, da loro) piacerebbe vedere tanta attività nel sito per poter giudicare chi dei colleghi vale quanto proprio nella pratica e non solo nelle parole del cv. Se poi dovessi fidarmi di qualcuno in particolare saprei meglio a chi rivolgermi e forse preferirei farlo in questo modo piuttosto che chiedere un campione di traduzione a tutti quanti. So che è difficile lavorare gratis in attesa di una ricompensa incerta e ipotetica ma qual è l'alternativa non te lo devo probabilmente dire... Un caro saluto, Jacek Moderator EN=>PL IT=>PL |
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Il problema è già stato discusso ed è bene ridiscuterlo ogni tanto Explanation: Vorrei soltanto spezzare una lancia (una lancetta) a favore dei traduttori del ferragosto in Italia. Avendo cominciato a lavorare con agenzie italiane mi sono resa conto che offrono spesso delle deadline assurde (e lasciamo perdere il compenso) e soprattutto ad agosto con molti traduttori al mare (tranne noi) si trovano a corto di lavoratori. Questo potrebbe spiegare il caso contingente. (Tra parentesi, come ha fatto mio marito recentemente, fatevi dare per iscritto l'assicurazione che essendo la scadenza troppo ravvicinata il traduttore offre il meglio che può nel tempo concesso; pensate che nel caso in questione al traduttore sono stati dati pochi giorni per fare una traduzione legale, che poi gli avvocati del cliente hanno avuto una settimana per leggere e chiosare, ed hanno finito per lamentarsi della qualità! Scripta manent.) Per tornare a bomba: non siamo obbligati a rispondere, possiamo ignorare le domande, anche se trovarsi tutti i quesiti in lista può causare problemi di intasamento di casella a qualcuno. Delete, delete, delete. E poi c'è la questione del blocco che ritiro fuori a scadenza fissa nel forum dei moderatori. Se esistesse il blocco per un tot numero di domande inevase (cioè non chiuse con punteggio) la sfilza di domande non potrebbe prodursi. Vi assicuro che sono impegnata su questo fronte. E, dulcis in fundo, la soluzione migliore che consiglio ai colleghi alle prese con testi difficili è di associarsi a colleghi con esperienza, come suggerito sopra. Si fa una grande esperienza di lavoro "controllato" e si impara molto. Cordiali saluti a tutti Paola L M |
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Come avevo accennato ad una delle persone in difficoltà per me il problema Explanation: non è tanto il fatto di chiedere a noi di proz un aiuto anche sconfinato (con tutti i rischi e pericoli ineranti a questo sistema) perchè non ci stanchiamo di dire che siamo tanti e chi vuole e chi può non si tira indietro a dare una mano, ed anche due. Il vero problema è un altro: le sfumature sono delineate prima da Marco e poi da Paola. Marco, purtroppo, mi ha fatto un tantino innervosire. Io faccio il traduttore per campare la mia famiglia e coloro che lo fanno per "passione" tendono a rovinare la piazza. Avete mai sentito di uno che fa il cardiochirurgo per passione? No: si fa pagare.... Non te la prendere Marco, ma cerca di capire anche noi. Poi Paola accenna alle situazioni che si verificano sempre più spesso: -lavoriamo per pochi soldi -accettiamo scadenze disumane -ci pagano a morte di papa -ci costringono ad accettare responsabilità per lavori fatti in poche ore e senza poterli rileggere. Potrei scrivere un volume sulla scostumatezza e manacata professionalità dei clienti con cui sono costretta a lavorare... ho voluto fortemente il convegno in Toscana ANCHE per discutere di serietà reciproca, di carta dei diritti del cliente E del traduttore, di formulare un contratto "proz" che copre tutte queste sfumature. Siete con me??? Angela |
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