solución de apertura

Italian translation: soluzione di preparazione

GLOSSARY ENTRY (DERIVED FROM QUESTION BELOW)
Spanish term or phrase:solución de apertura
Italian translation:soluzione di preparazione
Entered by: luskie

11:55 May 10, 2005
Spanish to Italian translations [PRO]
Science - Chemistry; Chem Sci/Eng / sostanza chimica per conceria
Spanish term or phrase: solución de apertura
según la calidad deseada y el tipo de piel suelen ser suficientes de 2 a 4 pasadas. las primeras con solución de apertura y en las últimas con fijación.
angibi
Italy
Local time: 11:09
soluzione di preparazione
Explanation:
non ho trovato alcun riferimento specifico alla concia, ma in generale (in chimica) si usa parlare di 'soluzione di preparazione'

il concetto è comunque questo, e nel sito qui sotto puoi trovare la spiegazione dell'intero processo:


La Concia. Tecnologia

La concia è un insieme di procedimenti meccanici o chimici per trasformare la pelle animale in pelle conciata o cuoio più resistente. Diverse operazioni di concia permettono d’avere varietà d’uso; il metodo più usato è la concia con l’allume, fatta con soluzioni di solfato di alluminio e cloruro di sodio, che rende la pelle elastica e resistente.



Numerose sono le operazioni di concia e si suddividono in tre fasi, preparazione delle pelli, conciatura, rifinitura.


Le operazioni preliminari consistono nel rinverdimento per le pelli secche e messa in bagno per le pelli fresche. Lo scopo primario è quello di eliminare le sostanze estranee e per le pelli secche la restituzione dell’acqua sottratta in essiccazione e ridar loro flessibilità, elasticità e morbidezza.

La prima fase si attua ponendo in tini pieni d’acqua le pelli, aggiungendo talora piccole quantità di solfuro o di idrossido di sodio; in parte fatta con rotazione in botti ruotanti. Talvolta la pelle morbida viene raschiata su appositi cavalletti, dal lato interno e con i "coltelli da petto", in modo da asportare il grasso sottocutaneo, il processo si chiama graminatura, subito dopo si continua con il rinverdimento rimettendo le pelli nelle botti. La seconda fase è caratterizzata dalla depilazione, che si compie in vasche contenenti bagni di latte di calce a diversa concentrazione. Le pelli passano gradualmente dai bagni già serviti e meno basici, a quelli intermedi e a quelli freschi di calce; l’alcalinità dei bagni intacca i bulbi piliferi e saponifica i grassi. Rimane inalterato il fiore della pelle; alla calce si unisce spesso il solfuro o idrossido di sodio e talora il realgar (solfuro d’arsenico).

La pelle convenientemente preparata viene graminata, l’epidermide si stacca con i peli ed a questo punto la lavorazione è detta pelle in trippa. Si procede alla scarnatura interna e il cascame di risulta viene destinato alle fabbriche di colla. In passato tutte le operazioni venivano condotte manualmente facendo scorre i coltelli arcuati su appositi semicilindri in genere di pietra calcarea. Oggi tutti i procedimenti sono meccanizzati. Le pelli di forte spessore vengono spaccate nel loro spessore e il primo strato è detto fiore, gli altri sono detti croste. L’operazione successiva è la gonfiatura o purga, attuata in bagni acidi che tolgono i residui di calce e rendono morbido il derma, preparandolo ad accogliere il conciante.

Il conciante è una sostanza atta alla trasformazione delle pelli in cuoi, può essere naturale o sintetica.


I processi di concia.

Diversi sono i processi di concia, essi si possono distinguere in: concia vegetale, minerale, all’olio o scamosciatura, speciale, mista.

La concia vegetale è a base di sostanze tanniche, è il processo più antico e seguito, specie per cuoi da suola. La concia viene eseguita mettendo le pelli in fosse e ricoprendole con strati di scorza di quercia macinata per circa 3 cm., la stratificazione così ottenuta viene ricoperta d’acqua che va sciogliendo il tannino dalla scorza facendolo passare alla pelle. Dopo due mesi si vuota la fossa e si ripete l’operazione con scorza fresca. Dopo circa due anni tutti i passaggi sono compiuti e la conciatura è avvenuta. Con l’epoca moderna tutti i procedimenti si sono accelerati e meccanizzati.

La concia minerale è a base di composti minerali, in specie sali di cromo, d’alluminio, di zolfo o silice. Il metodo al cromo fu ideato da Knapp ed ebbe applicazione industriale nel 1884, per cuoi leggeri e poi pesanti; è basato sull’azione dei composti del cromo trivalente sul collagene delle pelli, può essere compiuta con uno o due bagni.

La concia bianca o in alluda è antichissima e consiste nel trattare le pelli con soluzione di solfato d’alluminio, o di allume, che hanno reazione acida a causa dell’elettrolisi che mette in libertà acido solforico, ne risulta un solfato basico che provoca l’effetto di concia.

La concia all’olio o scamosciatura, è a base di oli di animali marini. E’ un procedimento antichissimo, fornisce cuoio morbido, resistente alla trazione, particolarmente adatto per realizzare guanti, gambali, calzature, sellerie; si impiegano pelli di montone, capretto, pecora, agnello daino, camoscio ecc. La materia conciante è data da oli facilmente ossidabili come quelli di pesce (escluso il pescecane)

La concia speciale è a base di sostanze organiche varie: formalina, chinone, tannini sintetici.

 La concia mista è costituita da associazioni di vari metodi in specie quelli 
vegetali con quelli minerali.



hth
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luskie
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3soluzione di preparazione
luskie
2soluzione preparatoria
verbis


  

Answers


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solución de apertura
soluzione preparatoria


Explanation:
d'acchito "soluzione preparatoria", tuttavia da prendersi con 3000 pinzette :)))))

non "preparativa", il termine esiste in chimica ma non credo sia calzante in questo contesto

ciaoni e buon lavoro

verbis
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solución de apertura
soluzione di preparazione


Explanation:
non ho trovato alcun riferimento specifico alla concia, ma in generale (in chimica) si usa parlare di 'soluzione di preparazione'

il concetto è comunque questo, e nel sito qui sotto puoi trovare la spiegazione dell'intero processo:


La Concia. Tecnologia

La concia è un insieme di procedimenti meccanici o chimici per trasformare la pelle animale in pelle conciata o cuoio più resistente. Diverse operazioni di concia permettono d’avere varietà d’uso; il metodo più usato è la concia con l’allume, fatta con soluzioni di solfato di alluminio e cloruro di sodio, che rende la pelle elastica e resistente.



Numerose sono le operazioni di concia e si suddividono in tre fasi, preparazione delle pelli, conciatura, rifinitura.


Le operazioni preliminari consistono nel rinverdimento per le pelli secche e messa in bagno per le pelli fresche. Lo scopo primario è quello di eliminare le sostanze estranee e per le pelli secche la restituzione dell’acqua sottratta in essiccazione e ridar loro flessibilità, elasticità e morbidezza.

La prima fase si attua ponendo in tini pieni d’acqua le pelli, aggiungendo talora piccole quantità di solfuro o di idrossido di sodio; in parte fatta con rotazione in botti ruotanti. Talvolta la pelle morbida viene raschiata su appositi cavalletti, dal lato interno e con i "coltelli da petto", in modo da asportare il grasso sottocutaneo, il processo si chiama graminatura, subito dopo si continua con il rinverdimento rimettendo le pelli nelle botti. La seconda fase è caratterizzata dalla depilazione, che si compie in vasche contenenti bagni di latte di calce a diversa concentrazione. Le pelli passano gradualmente dai bagni già serviti e meno basici, a quelli intermedi e a quelli freschi di calce; l’alcalinità dei bagni intacca i bulbi piliferi e saponifica i grassi. Rimane inalterato il fiore della pelle; alla calce si unisce spesso il solfuro o idrossido di sodio e talora il realgar (solfuro d’arsenico).

La pelle convenientemente preparata viene graminata, l’epidermide si stacca con i peli ed a questo punto la lavorazione è detta pelle in trippa. Si procede alla scarnatura interna e il cascame di risulta viene destinato alle fabbriche di colla. In passato tutte le operazioni venivano condotte manualmente facendo scorre i coltelli arcuati su appositi semicilindri in genere di pietra calcarea. Oggi tutti i procedimenti sono meccanizzati. Le pelli di forte spessore vengono spaccate nel loro spessore e il primo strato è detto fiore, gli altri sono detti croste. L’operazione successiva è la gonfiatura o purga, attuata in bagni acidi che tolgono i residui di calce e rendono morbido il derma, preparandolo ad accogliere il conciante.

Il conciante è una sostanza atta alla trasformazione delle pelli in cuoi, può essere naturale o sintetica.


I processi di concia.

Diversi sono i processi di concia, essi si possono distinguere in: concia vegetale, minerale, all’olio o scamosciatura, speciale, mista.

La concia vegetale è a base di sostanze tanniche, è il processo più antico e seguito, specie per cuoi da suola. La concia viene eseguita mettendo le pelli in fosse e ricoprendole con strati di scorza di quercia macinata per circa 3 cm., la stratificazione così ottenuta viene ricoperta d’acqua che va sciogliendo il tannino dalla scorza facendolo passare alla pelle. Dopo due mesi si vuota la fossa e si ripete l’operazione con scorza fresca. Dopo circa due anni tutti i passaggi sono compiuti e la conciatura è avvenuta. Con l’epoca moderna tutti i procedimenti si sono accelerati e meccanizzati.

La concia minerale è a base di composti minerali, in specie sali di cromo, d’alluminio, di zolfo o silice. Il metodo al cromo fu ideato da Knapp ed ebbe applicazione industriale nel 1884, per cuoi leggeri e poi pesanti; è basato sull’azione dei composti del cromo trivalente sul collagene delle pelli, può essere compiuta con uno o due bagni.

La concia bianca o in alluda è antichissima e consiste nel trattare le pelli con soluzione di solfato d’alluminio, o di allume, che hanno reazione acida a causa dell’elettrolisi che mette in libertà acido solforico, ne risulta un solfato basico che provoca l’effetto di concia.

La concia all’olio o scamosciatura, è a base di oli di animali marini. E’ un procedimento antichissimo, fornisce cuoio morbido, resistente alla trazione, particolarmente adatto per realizzare guanti, gambali, calzature, sellerie; si impiegano pelli di montone, capretto, pecora, agnello daino, camoscio ecc. La materia conciante è data da oli facilmente ossidabili come quelli di pesce (escluso il pescecane)

La concia speciale è a base di sostanze organiche varie: formalina, chinone, tannini sintetici.

 La concia mista è costituita da associazioni di vari metodi in specie quelli 
vegetali con quelli minerali.



hth

luskie
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