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Sample translations submitted: 3
English to Italian: Soya bean and cumin soup General field: Art/Literary Detailed field: Cooking / Culinary
Source text - English SOYA BEAN AND CUMIN SOUP
This hearty, filling dish is similar to a Middle Eastern chickpea soup. You can, in fact, substitute chickpeas if preferred, but the cooking time will be shorter. Prepare this ahead of time as soya beans need to be soaked overnight.
500 g (1 lb 2 oz/22⁄3 cups) dried soya beans
5 x 10 cm (2 x 4 in) piece of kombu, wiped with a damp cloth 2 tablespoons soya bean oil or olive oil
1 large onion, chopped 1 bay leaf
1 carrot, chopped
2 celery stalks, chopped 4 garlic cloves, crushed
2 teaspoons ground cumin
1 teaspoon ground cinnamon 1 teaspoon seven-spice mix
large pinch of bicarbonate of soda (baking soda) 1 tablespoon dashi granules
11⁄2 tablespoons soya bean oil or extra virgin olive oil, extra 11⁄2 tablespoons lemon juice
2 tablespoons finely chopped mitsuba or flat-leaf (Italian) parsley serves 6 as a starter, or 4 as a main
Soak the soya beans and kombu overnight in cold water, then drain, discarding the kombu. Put the soya beans in a large saucepan filled with water, bring to the boil and cook for 5 minutes, then drain and rinse well.
Heat the soya bean oil in a large saucepan and add the onion and bay leaf and cook over medium heat for 5 minutes, or until lightly golden. Add the carrot and celery and cook for 10 minutes, or until softened and slightly caramelized. Add the garlic, cumin, cinnamon and seven-spice mix and cook for 30 seconds, or until fragrant. Add the soya beans, bicarbonate of soda and 3.5 litres (122 fl oz/
14 cups) cold water (don’t add salt or the beans won’t soften properly). Bring to the boil over high heat, then reduce to a simmer and cook for about 4 hours, or until the beans are very soft, skimming occasionally to remove any foam from the surface.
Add the dashi and stir to dissolve. Take the pan off the heat, remove the bay leaf and purée the soup using a stick blender, or wait until cooled slightly and process in a food processor until smooth. Season to taste. The soup will thicken on standing so you may need to add a little extra water if reheating.
Combine the extra soya bean oil with the lemon juice and mitsuba. Ladle the soup into bowls and drizzle the mitsuba and oil mixture over the top.
hint: The time it takes to cook soya beans depends on the age of the beans and storage conditions, so it may take more or less than the times given.
Translation - Italian Zuppa di soia e cumino
Questa pietanza ricca e sostanziosa è simile ad una zuppa di ceci mediorientale. Infatti è possibile sostituire la soia con i ceci, ma il tempo di cottura sarà più breve.
È necessario cominciare la preparazione per tempo, dato che i fagioli di soia vanno lasciati in ammollo per una notte.
Dose per 6 persone come antipasto o per 4 persone come primo
500g di fagioli di soia secchi
un pezzetto di alga kombu di 5x10cm avvolta in una garza inumidita
2 cucchiai di olio di soia o olio d'oliva
1 cipolla grande tritata
1 foglia d'alloro
1 carota tagliata a rondelle
2 gambi di sedano tagliati a tocchetti
4 spicchi d’aglio schiacciati
2 cucchiaini di cumino macinato
1 cucchiaino di cannella in polvere
1 cucchiaino di miscela sette spezie shichimi
1 grosso pizzico di bicarbonato di sodio
1 cucchiaio di brodo granulare giapponese "dashi"
1½ cucchiaio di olio di soia o olio extra vergine d'oliva (per la zuppa)
olio di soia (per il condimento)
1½ cucchiaio di succo di limone
2 cucchiai di prezzemolo giapponese "mitsuba" o prezzemolo nostrano, tritato finemente
Lasciare in ammollo in acqua fredda i fagioli di soia con l'alga kombu per una notte, poi scolarli ed eliminare l'alga. Versare la soia in una casseruola capiente riempita d'acqua, portare a bollore e cuocere per 5 minuti, poi scolarla e sciacquarla bene.
Scaldare l'olio di soia in una pentola grande e unirvi la cipolla e l'alloro, cuocere a fuoco medio per 5 minuti o finché la cipolla non sarà imbiondita. Aggiungere la carota e il sedano e proseguire la cottura per 10 minuti o finché questi non si saranno ammorbiditi e leggermente dorati. Unite l'aglio, il cumino, la cannella e il shichimi, attendere che si sprigionino gli aromi (circa 30 secondi) e poi versare la soia, il bicarbonato e 3,5 l di acqua fredda (non salare adesso o i fagioli non si cuoceranno a dovere).
Alzare la fiamma e portare a bollore, poi abbassarla e proseguire la cottura a fuoco lento per circa 4 ore o finché la soia non sarà molto tenera, avendo cura di schiumare di tanto in tanto.
Aggiungere il brodo granulare "dashi" e mescolare bene perché si sciolga. Spegnere il fuoco, eliminare la foglia d'alloro e ridurre in crema la zuppa con un frullatore a immersione, oppure lasciarla intiepidire e frullarla con un robot da cucina. Salare a piacere.
La zuppa tende ad addensare quindi potrebbe essere necessario aggiungere una piccola quantità di acqua nel caso la si debba riscaldare.
Mescolare l'olio di soia per il condimento con il succo di limone e il prezzemolo "mitsuba".
Servire la zuppa nelle scodelle e condire con l'olio aromatizzato.
Un consiglio: Il tempo di cottura della soia dipende dalla sua freschezza e dallo stato di conservazione, quindi i tempi consigliati nella ricetta potrebbero variare.
English to Italian: Classic Cheesecake General field: Art/Literary Detailed field: Cooking / Culinary
Source text - English Classic cheesecake
You can argue over whether cheesecake originated in Ancient Greece or the Middle East, but it was really adopted as a ‘Jewish’ cake by the Jews of central and eastern Europe, who had access to a plentiful supply of cheese and cream, especially in early summer.
Shavuot is one of the three pilgrimage festivals, when, in ancient times, the devout would go on pilgrimage to the Holy Temple in Jerusalem. Although the festival is primarily linked to the giving of the Torah to the Jewish people, it also has agricultural origins in the onset of the wheat harvest. At Shavuot, the Book of Ruth, so evocative of pastoral life, is read in the synagogue, and dairy dishes are eaten at home. Cheesecake is, of course, no longer confined to Shavuot, but you have to agree that a religion which actually encourages you to eat cheesecake can’t be all bad.
This is one recipe amongst millions of contenders for the title.
150 g plain flour
1⁄2 teaspoon baking powder pinch of salt
75 g/3 oz caster sugar
75 g/3 oz chilled butter, cut into small pieces 1 whole egg
1⁄2 tsp vanilla extract FILLING
750 g/1 lb 10 oz curd cheese 150 g/51⁄2 oz caster sugar
3 tablespoon lemon juice 50 g/2 oz cornflour
4 tablespoon raisins
3 eggs, separated 250 ml soured cream
Sift the flour, baking powder and a pinch of salt, then add the sugar and butter and lightly rub in until it looks like breadcrumbs. Combine with the egg and vanilla. Mix into a smooth dough ball, cover and place in the fridge for an hour.
Preheat the oven to 180°C/350°F/Gas Mark 4.
Make the filling by mixing the curd cheese with the sugar, lemon juice, cornflour, raisins, egg yolks and soured cream. Whisk the egg whites until stiff ,and fold evenly into the cream cheese mixture.
Roll out the dough between 2 sheets of clingfilm or parchment paper to fit the base of a 23 cm/9 inch springform tin.
Spread the filling evenly over the pastry base and bake for 11⁄4 hours until pale gold and the edge of the cake feels firm to the touch. Turn off the oven, open the door (of the oven, not the back door) and leave the cheesecake to cool completely before removing.
Translation - Italian Cheesecake classica
Si può discutere sul fatto che la cheesecake abbia avuto origine nell'Antica Grecia o nel Medio Oriente, ma di sicuro è stata adottata come propria dagli ebrei dell'Europa Centrale e Orientale, che avevano a disposizione abbondanti quantità di formaggio e panna, specialmente all'inizio dell'estate. Shavuot è una delle tre feste di pellegrinaggio in cui, in antichità, i fedeli erano soliti recarsi in pellegrinaggio al Tempio di Gerusalemme.
Sebbene la festa ricordi principalmente il dono della Torah al popolo ebraico, essa trova anche origini contadine nell'inizio della mietitura del grano.
Durante Shavuot, il Libro di Ruth, con le sue scene della vita pastorale, viene letto in sinagoga, e piatti a base di latticini vengono consumati a casa. La cheesecake, ovviamente, non è più riservata solo al giorno di Shavuot, ma dovete ammettere che una religione che sprona a mangiarne una fettanon può essere tanto male.
Questa è una ricetta tra le mille che si contendono il primato.
BASE DI PASTA FROLLA
150g di farina
½ cucchiaino di lievito per dolci
un pizzico di sale
75g di zucchero semolato
75g di burro freddo, tagliato a tocchetti
1 uovo
½ cucchiaino di estratto di vaniglia
FARCITURA
750g di formaggio fresco cremoso
150g di zucchero semolato
3 cucchiai di succo di limone
50g di amido di mais
3 uova, divise in tuorli e albumi
250ml di panna acida
4 cucchiai di uvette
Setacciare la farina, il lievito e il pizzico di sale, aggiungere lo zucchero, il burro e intriderlo nelle polveri finché l'impasto non assomiglia a briciole di pane. Unire l'uovo e l'estratto di vaniglia.
Impastare e formare una palla liscia, coprirla e riporla in frigo per un'ora.
Preriscaldare il forno a 180°.
Preparare la farcitura mescolando il formaggio cremoso con lo zucchero, il succo di limone, l'amido di mais, le uvette, i tuorli e la panna acida. Montare a neve ferma gli albumi e incorporarli con delicatezza alla farcitura.
Stendere la base di pasta frolla tra due fogli di carta forno e foderarvi uno stampo a cerniera di 23cm di diametro. Versare la farcitura ricoprendo interamente la base e cuocere per 75 minuti. Spegnere il forno, aprire lo sportello e lasciar raffreddare completamente la cheesecake prima di sfornarla.
Spanish to Italian: Vivir para contarla General field: Art/Literary Detailed field: Poetry & Literature
Source text - Spanish Mi madre me pidió que la acompañara a vender la casa. Había llegado a Barranquilla esa mañana desde el pueblo distante donde vivía la familia y no tenía la menor idea de cómo encontrarme. Preguntando por aquí y por allá entre los conocidos, le indicaron que me buscara en la librería Mundo o en los cafés vecinos, donde iba dos veces al día a conversar con mis amigos escritores. El que se lo dijo le advirtió: «Vaya con cuidado porque son locos de remate». Llego a las doce en punto. Se abrió paso con su andar ligero por entre las mesas de libros en exhibición, se me plantó enfrente, mirándome a los ojos con la sonrisa picara de sus días mejores, y antes que yo pudiera reaccionar, me dijo:
—Soy tu madre.
Algo había cambiado en ella que me impidió reconocerla a primera vista. Tenía cuarenta y cinco años. Sumando sus once partos, había pasado casi diez años encinta y por lo menos otros tantos amamantando a sus hijos. Había encanecido por completo antes de tiempo, los ojos se le veían más grandes y atónitos detrás de sus primeros lentes bifocales, y guardaba un luto cerrado y serio por la muerte de su madre, pero conservaba todavía la belleza romana de su retrato de bodas, ahora dignificada por un aura otoñal. Antes de nada, aun antes de abrazarme, me dijo con su estilo ceremonial de costumbre:
—Vengo a pedirte el favor de que me acompañes a vender la casa.
No tuvo que decirme cuál, ni dónde, porque para nosotros sólo existía una en el mundo: la vieja casa de los abuelos en Aracataca, donde tuve la buena suerte de nacer y donde no volví a vivir después de los ocho años. Acababa de abandonar la facultad de derecho al cabo de seis semestres, dedicados más que nada a leer lo que me cayera en las manos y recitar de memoria la poesía irrepetible del Siglo de Oro español. Había leído ya, traducidos y en ediciones prestadas, todos los libros que me habrían bastado para aprender la técnica de novelar, y había publicado seis cuentos en suplementos de periódicos, que merecieron el entusiasmo de mis amigos y la atención de algunos críticos.
Translation - Italian Mia madre mi chiese di accompagnarla a vendere la casa. Era arrivata a Barranquilla quella mattina, dal paesino lontano dove viveva la mia famiglia, e non aveva la minima idea di come trovarmi. Chiedendo informazioni qua e là ai conoscenti, le dissero di cercarmi alla libreria Mundo o nei caffè vicini, dove andavo due volte al giorno a discutere con i miei amici scrittori. La persona che glielo disse la avvisò: “Faccia attenzione perché sono dei matti da legare”. Arrivò a mezzogiorno in punto. Si fece strada, col suo passo leggero, tra i tavoli dei libri in esposizione, mi si piazzò davanti, guardandomi negli occhi col sorriso malizioso dei suoi giorni migliori, e prima che potessi reagire, mi disse: — Sono tua madre.
Qualcosa in lei era cambiato e mi impedì di riconoscerla al primo sguardo. Aveva quarantacinque anni. Sommando i suoi undici parti, aveva trascorso quasi dieci anni incinta e almeno altrettanti allattando i suoi figli. I suoi capelli erano diventati bianchi prima del dovuto, gli occhi sembravano più grandi e attoniti dietro le sue prime lenti bifocali e portava un lutto stretto e rigoroso per la morte di sua madre, tuttavia conservava ancora la bellezza romana del suo ritratto di nozze, ora nobilitata da un’aura autunnale. Prima di tutto, ancor prima di abbracciarmi, mi disse col suo stile cerimoniale di sempre:
— Vengo a chiederti il favore di accompagnarmi a vendere la casa.
Non dovette dirmi quale, né dove, perché per noi ce n’era solo una al mondo: la vecchia casa dei nonni a Aracataca, dove ebbi la fortuna di nascere e dove non tornai più a vivere dopo aver compiuto otto anni. Avevo appena lasciato la facoltà di giurisprudenza dopo sei semestri, dedicati per lo più a leggere qualsiasi cosa mi trovassi per le mani e a recitare a memoria le eccezionali poesie del Siglo de Oro spagnolo. Avevo già letto, tradotti e in edizioni prestate, tutti i libri che mi sarebbero bastati per imparare la tecnica dello scrivere romanzi, e avevo pubblicato sei racconti che meritarono l’entusiasmo dei miei amici e l’attenzione di alcuni critici.
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Bachelor's degree - Padua University
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Years of experience: 8. Registered at ProZ.com: Jul 2012.