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Italian to English: Country Resort General field: Marketing Detailed field: Tourism & Travel
Source text - Italian Una struttura a misura d'uomo in Toscana, distante soli 27 km da Firenze. I 200 ettari di tenuta costituiscono lo straordinario affresco in cui è immerso il Country Resort situato accanto alla villa cinquecentesca del Monsignore e del suo grande parco. Le residenze, situate all'interno di un piccolo borgo intimo e accogliente, sono disposte su due piani. Gli ambienti, ampi e luminosi, sono arredati in modo impeccabile nel rispetto del più autentico stile toscano.
I soffitti con travi in legno a vista, i pavimenti in cotto, i caminetti, i letti a baldacchino e in ferro battuto, la tappezzeria con motivi allegri con i complementi che danno calore.
Le abitazione con ingresso indipendente, hanno il giardino privato attrezzato con mobili da esterno e vista su un panorama che non smette mai di stupire.
Translation - English Our country resort in Florence, is only 16 miles from the town , the estate extends over two hundred hectares that create an extraordinary living fresco setting for the country resort that is situated next to the sixteenth century villa of Monsignor Della Casa, and its huge gardens. The apartment are located in a small, charming hamlet, that is totally fenced in to guarantee peace and quiet. The apartments are arranged on two floors assuring comfort and functionality. The large, bright rooms are furnished in the most authentic Tuscan style to recreate a cozy and relaxing atmosphere.
Trussed ceilings, "cotto" floors, fireplaces, wrought-iron canopied beds, tasteful upholstery and all the accessories were carefully selected to preserve the charm of a country home. Each apartment has its own entrance, private garden with outdoor furniture and a view that is a constant source of pleasure the ideal components for a timeless vacation.
Italian to French: Country Resort General field: Marketing Detailed field: Tourism & Travel
Source text - Italian Da ottobre a dicembre il Monsignor della Casa Country Resort propone agli amanti del tartufo un pacchetto tematico che comprende, oltre a una cena a base di tartufo bianco presso il nostro ristorante o in un ottimo ristorante della zona, un'avvincente caccia al tartufo bianco con dei cani molto speciali che ha luogo nel parco secolare della villa dove nacque Monsignor Giovanni della Casa.
La storia del tartufo
Alcune ricette a base di tartufo...
Nel primo secolo d.C. Plinio il Vecchio ci consegnò la prima descrizione del tartufo ("tuberum") di cui si ha testimonianza. Saltando all'Evo Moderno, nel trattato del Platina del 1475 intitolato "De honesta voluptate" troviamo i primi riferimenti all'attività della ricerca del tartufo.tartufo bianco in Toscana Nel pieno Cinquecento, invece, come riportano le opere del Messisburgo e dello Scappi (il quale tra l'altro cita la ricetta della "Suppa di Tartufoli"), il fungo ipogeo, ovvero che cresce sottoterra, entra a far parte delle mense aristocratiche e alto-borghesi. Testimonianze Secentesche, dal canto loro, ci riferiscono che 340 grammi di tartufo valevano mezzo scudo, cioè circa 1,6 grammi d'oro. In effetti nel XVII secolo, soprattutto in Toscana, il commercio del tartufo iniziò a prendere piede, e i manuali specialistici a poco a poco si arricchirono di una grande copia di nuove ricette quali la "Lingua di vitello alla salsa di tartufi", il "Cull di pernice" e le "Quaglie alli tartufi".
Nel primo Ottocento il romanziere francese Alexander Dumas tessé le lodi del tartufo, mentre vi fu chi, come il magistrato Anthelme Brillat-Savarin, gli attribuì doti afrodisiache. Inoltre, mentre in precedenza si prediligeva il tartufo nero, nel corso dell'Ottocento, come testimoniano alcuni trattati tra i quali quello del Vialardi (cuoco di Carlo Alberto e Vittorio Emanuele II), crebbe la fortuna del tartufo bianco; in effetti l'Artusi de "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene", nella lotta tra i partigiani del "bianco" e quelli del "nero", si schiera risolutamente tra i primi.
tartufo toscanaNel corso del Novecento, in regioni quali il Piemonte, l'Umbria, le Marche e la Toscana, la ricerca del tartufo ha avuto una grande diffusione. Inoltre, se è vero che la Toscana dei giorni nostri si presenta estremamente vocata alla produzione di tartufi, è altrettanto vero che il suo territorio risulta particolarmente produttivo nei confronti del tartufo bianco (il "Tuber magnatum pico"), che da un punto di vista alimentare è in assoluto il più pregiato fra i tartufi commestibili. Al giorno d'oggi vi si contano quasi 3500 raccoglitori, 9 associazioni di tartufai riconosciute e 6 diverse zone geografiche di provenienza, per un giro d'affari complessivo stimato intorno ai 12 milioni di euro annui. Alla luce di questi dati l'auspicio degli addetti ai lavori è di arrivare alla nascita di una "Denominazione d'Origine" per il Tartufo Toscano.
Nonostante le testimonianze sull'utilizzo della femmina del maiale (scrofa) siano abbondanti nella letteratura di settore dei nostri avi, oggi per la ricerca del tartufo nelle aree tartufigene, consentita per legge soltanto da settembre a dicembre, ci si avvale quasi esclusivamente dell'aiuto di cani appositamente addestrati e di un particolare strumento chiamato vanghetto. Le tartufaie, ovvero le aree nelle quali si sviluppa il fungo ipogeo, possono essere individuate, in particolar modo per quanto riguarda alcune specie di tartufi neri, per l'assenza di erba.
Le aree tartufigene esposte a sud, inoltre, solitamente maturano prima, seguite da quelle a est e a ovest, e infine da quelle a nord.
Gli enti statali hanno individuato cinque aree principali di produzione del tartufo in Toscana: il Casentino, le colline Sanminiatesi, la Val Tiberina, tartufo in toscanale Crete Senesi e il Mugello, vallata che si estende a nord di Firenze ai piedi dell'Appennino Tosco-Emiliano. Il "Tuber magnatum pico" del Mugello, dal profumo forte e gradevole, ha dimensioni e forma variabili e può superare il chilogrammo di peso; il suo prezzo di vendita si aggira intorno ai 2200,00 euro al kg, anche se si può arrivare ai 5000,00 euro al kg.
In onore del tartufo le associazioni di tartufai del Mugello, con il patrocinio degli enti pubblici, organizzano in stagione svariate mostre mercato quali quelle di Villa Pecori a Borgo San Lorenzo, di Barberino di Mugello e di Scarperia, e persino una "Asta Internazionale del Tartufo di Toscana" ospitata nel Castello mediceo di Cafaggiolo, in cui vengono battuti gli esemplari di maggior pregio.
Le ricette a base di tartufo sono innumerevole e varie, tutte al tempo stesso saporite e delicate. Prima di utilizzare il tartufo sui crostini, con la pasta fresca o infine con la carne, è comunque buona norma rimuovere delicatamente e con cura tutta la terra con l'ausilio di uno spazzolino.
Translation - French Depuis Octobre jusqu'à décembre le Monsignor della Casa Country Resort propose à qui aime la truffe un paquet thématique qui comprenne un diner à base de truffe blanche et la récolte de la truffe blanche avec les chiens dans le parc de la villa séculaire où Monsignor Giovanni della Casa est née.
L'histoire de la Truffe
Quelques idées de recettes a base de truffes...
truffe toscane
Au Ier siècle après J.-Ch., la première description de la truffe (tuberum) que nous avons a été écrite par Pline l'Ancien. A l'Age Moderne, dans le traité de Platina de 14675 « De honesta voluptate » il y a les premiers mots sur la recherche de la truffe. Au cour du XVI, comme nous pouvons lire dans les ouvres de Messisburgo et Scappi, le champignon souterrain (hypogé) devient nourriture aristocratique ; des témoignages du XVII siècle nous rapportent que 340 gr de truffe valaient plus au moins 1,6 grammes d'or. Pendant les premières années du XVI siècle, l'écrivain Alexandre Dumas tissa des couronnes à la truffe et d'autres, comme le magistrat Anthelme Brillat-Savarin, lui attribuèrent des qualités aphrodisiaques.
En outre, petit à petit la célébrité de la truffe blanche allait grandir.
truffe toscaneAu XX siècle, dans quelques régions telles que le Piémont, l'Ombrie, les Marches et la Toscane, la recherche de la truffe a eu une grande diffusion. La Toscane d'aujourd'hui produit beaucoup de truffes, surtout truffes blanches grâce aux caractéristiques de son territoire. Aujourd'hui il y a presque 3500 cueilleurs, 9 associations de cueilleurs de truffe (le mot italien est tartufaio) et 6 différentes zones géographiques de provenance. Pour ces raisons les spécialistes souhaitent la naissance d'une « Appellation d'Origine » pour la truffe toscane. Même s'il y a plusieurs témoignages sur l'usage de la truie pour la recherche de la truffe, aujourd'hui nous profitons de l'aide des chiens exprès dressés et d'un outil particulier, la houe. Les truffières, terrains où poussent les truffes, peuvent être identifiées par la manque d'herbe ; les terrains truffiers exposés au sud murent auparavant, suivies par ceux à l'est et à l'ouest, enfin ceux au nord. truffe toscane
Les organismes nationaux ont dentifié 5 zones principales en Toscane où on produit la truffe : Casentino, les collines de San Miniato, la Val Tiberina, les Crete Senesi et le Mugello, la valle qui s'étende au nord de Florence au pied de l'Apennin Tosco-Emiliano. Le « tuber magnatum pico » du Mugello, qui a un parfum fort et agréable, a taille e forme variables et peut peser plus d'un kilogramme ; son prix s'élève à 2200,00 euro par Kg, même s'il peut arriver à 5000 euro par Kg.
En l'honneur de la truffe les associations du Mugello organisent plusieurs expositions telles que l'une de Villa Pecori à Borgo San Lorenzo, de Barberino et de Scarperia, et même une « Vente Internationale de la Truffe de Toscane » au château de Cafaggiolo, propriété de la famille de' Medici.
Les recettes à base de truffe sont innombrables et diverses, toutes savoureuses et délicates. Avant utiliser la truffe sur les croûtons, avec les pâtes ou la viande, il est toujours mieux de lever la terre avec une petite brosse.
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