This site uses cookies.
Some of these cookies are essential to the operation of the site,
while others help to improve your experience by providing insights into how the site is being used.
For more information, please see the ProZ.com privacy policy.
This person has a SecurePRO™ card. Because this person is not a ProZ.com Plus subscriber, to view his or her SecurePRO™ card you must be a ProZ.com Business member or Plus subscriber.
Affiliations
This person is not affiliated with any business or Blue Board record at ProZ.com.
Italian to English: A new Energy General field: Other Detailed field: Energy / Power Generation
Source text - Italian Una Nuova Energia
L'inizio del 2020 ha segnato una svolta storica per l'umanità: è iniziato un collasso economico globale, che ha radici remote negli anni, e che porterà ad una modificazione totale e permanente degli equilibri sociali e finanziari. I globalisti, l'elite che attualmente ha il controllo planetario del sistema finanzario, monetario, militare e della comunicazione, hanno deciso di condurre tale collasso mediante la totale manipolazione delle masse, grazie alla potenza dei media da loro posseduti e dalle risorse finanziarie pressochè illimitate di cui dispongono.
La farsa “pandemica” ha potuto essere realizzata grazie anche alla graduale e sempre maggiore “medicalizzazione” della popolazione effettuata negli ultimi decenni, medicalizzazione resa possibile dalla ormai totale presa di potere da parte dei globalisti della ricerca medica mondiale. Il controllo quasi totale della popolazione è stato realizzato attraverso la paura della “malattia” (problema), e verrebbe parzialmente risolta con il “magico” siero vaccinale da somministrare periodicamente (soluzione). Parzialmente, perchè il sistema di controllo nazi-medico, una volta “installato” non verrebbe certo abbandonato in futuro dall'elite globalista, ma permarrebbe per consentire l'impoverimento e lo sfruttamento della masse, consentendo al contempo , tra i vari obiettivi, la demolizione controllata dell'economia come l'abbiamo conosciuta.
Questa fase storica di collasso, che in passato è venuta a coincidere generalmente con una guerra su scala più o meno estesa, è necessaria per ripulire l'economia dalla micidiale “tossicità” finanziaria causata dalla manipolazione monetaria dei monopolisti monetari.
Chi conosce la Scuola Austriaca di economia ben conosce le cause e gli effetti di tale manipolazione. E chi ha capito, si sta preparando all'”impatto” del “burst” in arrivo: accumulo di beni e risorse per evitare i problemi del collasso delle catene di approvvigionamento, accumulo di metalli preziosi, accumulo di criptovalute per evitare l'impoverimento generalizzato che deriverà dall'inflazione monetaria mondiale.
Tuttavia, ad oggi, nessuno tra chi ha sviluppato una chiara consapevolezza di quello che sta accadendo, sembra preoccuparsi (o almeno non preoccuparsi sufficientemente) di cosa potrà succedere ai sistemi di produzione energetica che sono alla base di tutti i sistemi economici mondiali, dal più primitivo al più evoluto.
Infatti, l'attuale monopolio globalista mondiale non riguarda solo i media, la moneta, i sistemi finanziari, la medicina, ma anche e soprattutto l'energia. Il sistema economico mondiale è ancora dipendente dal binomio monopolistico “dollaro-petrolio” e le percentuali di incidenza delle energie cosiddette “rinnovabili” realmente decentralizzate è ancora estremamente basso, perchè così deve essere per ragioni di controllo del potere globale.
La narrazione globalista del “Grande Reset” ci racconta di una “necessità” di spostamento del sistema energetico verso modelli di produzione e distribuzione “green”, ma senza spiegare come, con quali tecnologie e con quale sostenibilità reale. Lo spostamento verso tale presunto nuovo paradigma, secondo l'elite globalista del WEF, in realtà avverrà sempre secondo un meccanismo di controllo centralizzato dell'energia che non dovrà mai essere realmente distribuita e fruibile secondo leggi di libero mercato, ma dovrà avere sempre punti di controllo rigido e ben regolamentati da chi ha in mano il potere e non ha alcuna intenzione di perderlo.
La “pandemia” ha reso chiaro e trasparente, per chi ha voluto vederlo, il livello di manipolazione delle scienze economiche, e della scienza medica, rivelando come sono state artefatte e distorte per decenni al fine di supportare il controllo di pochi a discapito di molti. Lo stesso avviene da oltre un secolo nell'ambito dell'energia, a livello di ricerca scientifica e a livello di ricerca industriale, senza che purtroppo si sia potuto fare moto per cambiare questo stato di cose. Questo perchè, analogamente a quanto avvenuto nell'ambito delle scienze sociali, economiche, monetarie e mediche, la ricerca e lo sviluppo tecnologico sull'energia sono stati sistematicamente manipolati, distorti, soppressi al fine impedire lo sviluppo di qualsiasi alternativa che potesse contrastare il sistema di schiavitù economico e finanziario in cui viviamo.
E Purtroppo oggi il controllo dell'energia è ancora saldamente nelle mani dell'elite globalista che può in qualunque momento e con qualunque pretesto (vedasi i recenti annunci di presunti cyber-attack proprio alle reti di distribuzione) togliere l'energia alla popolazione o renderla estremamente costosa. Questo implica che, anche chi è ben consapevole dell'attuale situazione mondiale e che sta cercando oggi di
massimizzare la propria indipendenza dal sistema, potrebbe vedere questa indipendenza faticosamente conquistata, sparire improvvisamente a causa del blocco o la riduzione della distribuzione di energia.
Senza energia non è possibile spostarsi sul territorio, riscaldare o raffreddare una casa, coltivare terra oltre il semplice livello di sussistenza, comunicare a distanza. Nè possono funzionare i sistemi monetari decentralizzati come il Bitcoin che hanno bisogno di energia per lo scambio delle transazioni e per il mining.
Di fatto il controllo centralizzato dell'energia determina indirettamente il controllo di tutte le attività dell'uomo in modo anche più invasivo del controllo della moneta.
Ma come è stato possibile arrivare a tale situazione, e soprattutto esiste una soluzione?
Il paradigma su cui tale controllo si è sviluppato è stato per oltre un secolo quello di consentire solo lo studio e lo sviluppo di sistemi “chiusi” ossia sistemi nei quali l'energia introdotta nel sistema, viene parzialmente utilizzata e subito degradata sino a non poter essere più recuperabile in alcun modo: l'esempio è quello dei motori termici delle automobili che utilizzano l'energia degli idrocarburi in piccolissima parte per produrre trazione, e che ne disperdono la maggior parte (sino al oltre il 70%) in calore del tutto inutilizzabile e non recuperabile.
I sistemi “aperti” invece prevedono l'utilizzo ed il riciclo continuo dell'energia presente nell'ambiente che se opportunamente progettati e realizzati consentono la totale autonomia produttiva, ossia non necessitano di una immissione continua di energia come nei sistemi chiusi.
Tale possibilità consentirebbe ovviamente una “decentralizzazione” della produzione energetica, che come facilmente immaginabile non è mai stata gradita all'elite globalista che controlla attualmente i sistemi di produzione e di estrazione del petrolio a suon di bombe.
Ohann Ernst Elias Bessler detto Orffyreus è stato tra i primi inventori-costruttori, di cui si abbia notizia, in grado di realizzare un “sistema aperto” di tipo gravitazionale del tutto meccanico.
Tuttavia il primo a studiare sistematicamente tali “sistemi aperti” è stato Nikola Tesla, che già dalla fine del 1800, dopo avere realizzato i primi sistemi di produzione a corrente elettrica alternata, si concentrò sulla possibilità di estrarre energia dall'ambiente e di trasmetterla su scala mondiale.
Dopo Tesla moltissimi ricercatori hanno fatto studi e realizzato brevetti, ma tutte le ricerche su sistemi “aperti” finalizzati a sfruttare gli enormi potenziali energetici dell'ambiente e quindi facilmente fruibili e decentralizzati è stato sistematicamente demolito e soppresso.
Negli anni moltissimi ricercatori, dopo Tesla si sono succeduti proponendo soluzioni e brevetti di sistemi energetici “aperti” (noti impropriamente come sistemi “free energy”). Tra questi possiamo citare:
Fleischmann e Pons nel 1989 svilupparono una tecnologia per realizzare la fusione nucleare in una cella elettrolitica (https://lenr-canr.org/wordpress/? page_id=263), cosiddetta f us i o n e f re d d a poi ribattezzata LENR (low energy nuclear reactions).
Molti altri sono stati i ricercatori nell'ambito dei sistemi energetici aperti, ma tutti inesorabilmente e senza alcuna eccezione sono stati ignorati, nel migliore dei casi, denigrati in altri casi, fatti fallire nelle loro iniziative imprenditoriali, o addirittura eliminati fisicamente.
Si veda al proposito la storia di Joseph Newman che è stata riportata in un docu-film: (https://www.amazon.com/gp/product/B01N658PX2?ie=UTF8&tag=maimounas-20&linkCode=as2&camp=1789&creative=9325&creativeASIN=B01N658PX2)
Il problema:
La disinformazione e la soppressione costante delle basi scientifiche e tecnologiche utili allo lo sfruttamento della energia dei sistemi aperti o free energy ha reso estremamente difficoltosa e costosa la diffusione delle conoscenze utili a sviluppare, produrre e commercializzare i relativi apparati tecnologici. Ogni iniziativa industriale relativa a tali apparati è sino ad ora fallita essendo relativamente semplice per i monopolisti globalisti sopprimere qualsiasi iniziativa privata che necessiti di capitali iniziali di investimento e di un buon consenso per diffondersi. Il controllo da parte delle elite dei percorsi di formazione universitaria e tecnica professionale, ha garantito sino ad ora che solo pochi curiosi non allineati studiassero e sviluppassero piccoli prototipi funzionanti, ma nessuno, ad oggi risulta essere realmente arrivato alla produzione industriale di apparati free energy. Qualcosa di simile è avvenuto nel campo della moneta con i primi esperimenti di moneta elettronica come e-gold, che sono stati tutti soppressi perchè sviluppati da aziende facilmente individuabili e sopprimibili.
Poi arrivò Bitcoin e il mondo della moneta cambiò.
L'opportunità:
La soluzione al problema della soppressione delle tecnologie dei sistemi energetici aperti è la decentralizzazione della produzione dell'energia. Come?
1. Diffusione della conoscenza: è possibile diffondere il più possibile le conoscenze soppresse in materia di energia, avendole sistematizzate e testate;
2. Ottimizzazione: è possibile ottimizzare ed rendere molto più efficienti i sistemi di produzione energetica convenzionale grazie alla suddetta conoscenza;
3. Incentivazione: è possibile favorire la diffusione dei sistemi di produzione energetica aperti, mediante la creazione di incentivi alla produzione. L'incentivo principale oggi è la possibilità di diventare autonomi energeticamente, in aree remote della Terra, in mezzo al mare, o dovunque una comunità intenda rifugiarsi in questo periodo storico. Ma un grande incentivo nasce anche proprio dalla creazione di un nuovo binomio moneta-energia, grazie all'adozione delle criptovalute a livello mondiale.
Il nuovo binomio crypto-energia: la decentralizzazione vera del sistema monetario ed economico
Il potere globale è saldamente nelle mani di pochi perchè il controllo del binomio moneta-energia centralizzati (dollaro-petrolio) è tuttora perfettamente operativo. Il mercato del petrolio inoltre è anche la base per una gran parte dello sviluppo della chimica farmaceutica, che, a sua volta è la causa della attuale totale distorsione e manipolazione della scienza medica, oltre che delle scienze agronomiche e di gestione dei processi di produzione alimentare (Monsanto).
Ma grazie a bitcoin ed alle criptovalute è stato possibile avviare la decentralizzazione del potere monetario la quale ha cominciato a creare libertà economica e finanziaria, senza che tuttavia fosse ancora possibile avviare un vero e proprio nuovo binomio moneta-energia con i relativi vantaggi che ne deriverebbero. Solo tale nuovo binomio può essere la base per scardinare gradualmente nel tempo, l'attuale binomio dollaro-petrolio. Come? Tramite la realizzazione di apparati energetici estremamente ottimizzati e scarsamente dipendenti dalla produzione fossile di energia o addirittura del tutto indipendenti ed autonomi, da utilizzare in un network di produzione di energia al servizio diretto del nuovo sistema monetario decentralizzato delle moderne criptovalute. Questo costituirebbe il seme per la graduale demolizione o almeno il ridimensionamento dell'attuale binomio dollaro-petrolio. L'energia libera e decentralizzata, oltre che per produrre utilità diretta nelle case o nelle aziende sarebbe utilizzata in tutto o in parte per l'alimentazione di nodi monetari decentralizzati o per il mining. Il vantaggio nello sviluppo di tale sistema deriverebbe direttamente dalla stessa incentivazione economica che ha determinato il successo di Bitcoin e di tutte le altre criptovalute. Infatti la produzione degli apparati e l'uso degli stessi per il funzionamento del sistema monetario sarebbe incentivato dalla remunerazione del mining e delle transazioni.
Attualmente la decentralizzazione di bitcoin e delle criptovalute basate su proof of work è messa a rischio proprio dal controllo centralizzato dell'energia. La profittabilità del mining di Bitcoin, a causa degli attuali costi energetici dei combustibili fossili, è possibile in soli 10 paesi al mondo ed è concentrata prevalentemente in Cina. Non esattamente il paese dal quale ci si aspetta il massimo rispetto delle libertà individuali.
Per questo motivo, la dipendenza dal sistema di produzione energetica globale centralizzata può diventare un serio problema per la libertà economica e monetaria, soprattutto in questo periodo storico, e per questo motivo occorre non sottovalutare i rischi che l'attuale controllo centralizzato dell'energia può presentare per bitcoin e per l'ecosistema di tutte le criptovalute, oltre che per la libertà economica in generale.
Solo un nuovo binomio crypto-energia veramente decentralizzato potrebbe non essere realmente attaccabile o censurabile, in quanto diffuso nel mondo, anonimo e sostenibile, rendendo Bitcoin e le altrre criptovalute quasi totalmente inattaccabile da parte dei governi e dell'elite globalista.
Cosa serve per arrivare a creare la decentralizzazione energetica?
Formazione e diffusione della conoscenza nell'ambito dei sistemi aperti;
Supporto tecnico per la ottimizzazione dei sistemi di energia rinnovabile esistenti;
Investimenti per la ricerca industriale e la prototipazione di apparati free energy per la realizzazione del nuovo binomio crypto-energia;
Studio e sviluppo di sistemi energetici per la medicina e la biologia.
Questa newsletter ha lo scopo di introdurre i primi elementi della nuova energia sino ad oggi occultati, fornire le prime informazioni per migliorare l'efficienza degli apparati esistenti e creare le basi per organizzare meccanismi di investimento utili alla realizzazione di apparati per il binomio crypto-energetico, e per la produzione di apparati energetici per l'uso individuale nei più svariati campi tra i quali anche e non ultimo la medicina e la biologia. L'obiettivo è la creazione di una conoscenza concreta ed applicabile in materia di “Nuova Energia”, sulla base della quale sarà possibile creare meccanismi di produzione e sviluppo tecnologico veramente autonomi, sostenibili e incentivanti, che consentono di trasferire la ricchezza oggi in mano agli attuali monopolisti globali dell'energia verso tutti coloro che intendono partecipare attivamente a questa rivoluzione tecnologica.
Translation - English A New Energy
The beginning of 2020 marked a historic turning point for humanity: a global economic collapse began, which has roots dating back many years, and which will lead to a total and permanent transformation of today’s social and financial situation. The globalists: the elite who currently have planetary control over the financial, monetary, military and communication systems, have decided to conduct this collapse through the total manipulation of the masses, thanks to the power they possess over the media, as well as their virtually unlimited financial resources. This farce of a “pandemic” has been possible thanks to the gradual and ever greater “medicalization” of the population carried out in recent decades, medicalization made possible by the gradual takeover of world medical research by the globalists. The almost total control of the population was achieved through fear of the "disease" (problem) and would come to be partially resolved with the periodic administration of a "magic" vaccine (solution). Once "installed", the globalist Elite would most certainly not abandon this Nazi-medical control system in the future, they would keep it to allow for the impoverishment and exploitation of the masses, whilst simultaneously, among other objectives, allowing the controlled demolition of the economy as we have known it.
This historical phase of collapse, which in the past has generally come to coincide with wars of varying scales of devastation, has been necessary to cleanse the economy from the deadly financial "toxicity" caused by the monetary manipulation of the monetary monopolists.
Anyone familiar with the Austrian School of Economics is well aware of the causes and effects of this manipulation. Those who understand it, have been preparing for the "impact" of the incoming economic and social "burst": through accumulation of goods and resources in order to avoid problems from the collapse of supply chains, as well as accumulation of precious metals and cryptocurrencies to avoid impoverishment as a result of the world’s monetary inflation.
However, to date, no one among those who have developed a clear awareness of what is happening seems to worry (or at least not worry enough) about what will happen to the energy production systems that are the base of all world economic systems, from the most primitive to the most advanced.
In fact, the current world globalist monopoly does not only have control over the media, the monetary and financial systems and the medicine industry, but also (and above all) energy. The world economic system is still dependent on the "dollar-oil" binomial monopoly and the applications of truly decentralised, so-called "renewable" energies are still extremely low, which is of course intentional in order for the globalists to have control and global power.
The globalist narrative: the “Great Reset”, expresses a “need” to shift the energy system towards “green” production and distribution models, but without explaining how, with what technologies and with what real sustainability. The shift towards this alleged new paradigm, according to the globalist elite of the WEF (World Economic Forum), will in reality take place according to a centralised energy control mechanism that must never be distributed and usable according to free market laws, but must always have strict and well-regulated control by those who hold power and have no intention of losing it.
For those who have wanted to see it, the "pandemic" has made the level of manipulation of the economic and medical sciences clear and transparent, revealing how they have been manipulated and distorted for decades so as to preserve the control of the few at the expense of the many. The same has happened for over a century with energy, at both the level of scientific and industrial research, without being able to take steps towards changing this state of affairs. This is because, similarly to what has happened in the field of social, economic, monetary and medical sciences, research and technological development around energy have been systematically manipulated, distorted and suppressed in order to prevent the development of any alternative that could oppose the current system of economic and financial slavery in which we live.
Yet to this day, unfortunately, the control of energy is still firmly in the hands of the globalist elite who can at any time and under any pretext (as seen in the recent announcements of alleged cyber-attacks on the distribution networks) take energy away from the population or make it extremely expensive. Meaning that even those who are well aware of the current world situation and who are trying to maximise their independence from the system, could see this independence painstakingly conquered, and suddenly disappear due to the blocking or reduction of energy distribution.
Without energy it is not possible to travel, heat or cool a house, cultivate land beyond a simple level of subsistence or communicate at a distance. Nor can decentralised monetary systems, like Bitcoin (which need energy for the exchange of transactions and for mining), work.
In fact, the centralised control of energy indirectly determines the control of all human activities in an even more invasive way than the control of money.
But how was it possible to get to this point, and above all, is there a solution?
For over a century, the paradigm (from which this control has been developed) has been to allow only the study and development of "closed" systems. That is, systems in which the energy introduced into the system is partially used and immediately destroyed (short circuited) and cannot be recoverable in any way. An example is that of cars’ eso-endo-thermic engines, these use only a very small amount of energy from the hydrocarbons (oil) to create traction, of which up to over 70% is dispersed through heat, making it completely unusable and not recoverable.
"Open" systems, on the other hand, work by using and continuously recycling the energy present in the environment which, if properly designed and built, allow for a totally autonomous production, meaning that they do not require a continuous input of energy like closed systems do.
This would clearly allow for a "decentralisation" of energy production which, as can be imagined, has never been liked by the elite globalists who currently control oil production and extraction systems, all thanks to the never-ending war.
Ohann Ernst Elias Bessler, known as Orffyreus, was one of the first known inventor-builders capable of creating a completely mechanical "open system" utilising the gravitational pull.
However, the first man to systematically study these "open systems" was Nikola Tesla, who since the end of the 1800s, after having created the first alternating current supply systems, focused on the possibility of extracting energy from the environment and transmitting it at a global scale.
After Tesla, many researchers conducted studies and made patents, but all the research on “open” systems aimed at taking advantage of the environment’s enormous energy potential (thus making it easily usable and decentralised) was systematically demolished and suppressed.
Over the years, after Tesla, many researchers proposed solutions and made patents for "open" energy systems (known improperly as "free energy" systems). Among these we can reference:
Fleischmann and Pons: In 1989 they developed a technology to carry out nuclear fusion in an electrolytic cell, (https://lenr-canr.org/wordpress/? page_id=263), originally called cold fusion, but later renamed LENR (low energy nuclear reactions).
Many others have been researchers in the field of open energy systems, but they have all, inexorably and without exception, (in the best of cases) been ignored, or (in other cases) disparaged and made to fail in their business ventures, or even physically eliminated.
See the story of Joseph Newman told through this movie:
(https://www.amazon.com/gp/product/B01N658PX2?ie=UTF8&tag=maimounas-20&linkCode=as2&camp=1789&creative=9325&creativeASIN=B01N658PX2)
The Problem:
The disinformation and the constant suppression of fundamental scientific and technological principles, which are useful for taking advantage of the energy from open systems -or free energy-, has made the dissemination of knowledge (useful for developing, producing and marketing the related technological equipment) extremely difficult and expensive. Any industrial initiative relating to such equipment has so far failed, as it is relatively simple for the globalist monopolists to suppress any private initiative that requires initial investment capital and permission to spread. The control of the university and professional technical training courses by the elite has ensured, until now, that only a few curious non-aligned individuals studied and developed small working prototypes. However, to date, none appear to have really achieved the industrial production of free energy equipment. Something similar happened in the field of money, with the first experiments of electronic money such as e-gold, which were all suppressed because they were developed by easily identifiable and suppressible companies.
However, soon later came Bitcoin and the world of money changed.
The Opportunity:
The solution to the problem (the suppression of technology of open energy systems) is the decentralisation of energy production. How do we achieve this?
1. Spreading knowledge: it is possible to spread the suppressed knowledge on energy by having them systematised and tested;
2. Optimisation: it is possible to optimise and make conventional energy production systems much more efficiently thanks to the above knowledge;
3. Incentives: it is possible to promote the spread of open energy production systems by creating production incentives. The main incentive today is the possibility of becoming energetically autonomous, be it in remote areas of Earth, be it in the middle of the sea, or anywhere else a community might intend to take refuge throughout this historical period. Nonetheless, thanks to the current adoption of cryptocurrencies worldwide, the creation of a new money-energy binomial is a huge incentive in itself.
The new crypto-energy binomial: the true decentralisation of the monetary and economic system
Global power is firmly in the hands of a few because the control of the centralised money-energy binomial (dollar-oil) is still fully operational. The oil market is also the basis for a large part of the development of pharmaceutical chemistry, which, in turn, is the cause of the current total distortion and manipulation of medical science, as well as agronomic sciences and management of food production processes (Monsanto).
However, thanks to bitcoin and cryptocurrencies it has been possible to start the decentralisation of monetary power which has begun to create economic and financial freedom, without yet having been able to start a real new money-energy binomial along with the advantages that would derive from it. Only this new binomial can become the basis for gradually unhinging the current dollar-oil binomial over time. How? Through the creation of extremely optimised energy systems that are scarcely dependent on fossil energy production or even completely independent and autonomous, to be used in an energy production network at the direct service of the new decentralised monetary system made of modern cryptocurrencies. This would plant the seed for the gradual demolition (or at the very least, the downsizing) of the current dollar-oil binomial. Free and decentralised energy would not only produce direct utility in homes or companies, but it would also be used (wholly or partly) for powering decentralised monetary nodes or for mining. The incentive for the development of this system would be parallel to the economic incentive that determined the success of Bitcoin and all other cryptocurrencies. In fact, the use and production of the equipment for the functioning of the monetary system would be incentivised by the reward from mining and transaction fees.
Currently, the decentralisation of bitcoin and proof of work-based cryptocurrencies is put at risk precisely by the centralised control of energy. The profitability of Bitcoin mining, due to the current energy costs of fossil fuels, is possible in only 10 countries in the world and is mainly concentrated in China. Not exactly a country you would expect to uphold maximum respect for individual freedoms.
For this reason, the dependence on the centralised global energy production system can become a serious problem for economic and monetary freedom, especially in this historical period, and for this reason it is necessary not to underestimate the risks that the current centralised control of energy can present for Bitcoin and the ecosystem of all cryptocurrencies, as well as for economic freedom in general.
Only a new, truly decentralised crypto-energy binomial could become unattackable or uncensorable, as it would be widespread globally, as well as anonymous and sustainable, making Bitcoin and other cryptocurrencies almost totally unassailable by governments and the globalist elite.
What does it take to create energy decentralisation?
Training and dissemination of knowledge in the field of open systems;
Technical support for the optimisation of existing renewable energy systems;
Investments for industrial research and prototyping of free energy equipment for the creation of the new crypto-energy binomial;
The study and development of energy systems for medicine and biology.
This newsletter aims to introduce the first components of new energy hitherto hidden, to provide information on how to increase the efficiency of existing equipment and organize investment mechanisms useful for the construction of equipment for a crypto-energy binomial, as well as the production of energy equipment for individual use in even the most diverse fields, including those of medicine and biology. The goal is the creation of a concrete and applicable knowledge on the subject of "New Energy", from which it will be possible to create truly autonomous, sustainable and incentivising mechanisms of production and technological development, allowing for the transfer of wealth (which today is in the hands of global energy monopolists) towards all those who intend to actively participate in this technological revolution.
Get help on technical issues / improve my technical skills
Learn more about additional services I can provide my clients
Find a mentor
Stay up to date on what is happening in the language industry
Help or teach others with what I have learned over the years
Improve my productivity
Bio
Fluent in Spanish, Italian and English.
Achieved a First Class (I) Honours Degree in BA Modern Languages, Translation and Interpreting from Newcastle University.
I am also passionate about and partake in securing the bitcoin network through bitcoin mining. In case there’s unfamiliarity with bitcoin; it is a peer to peer monetary network that gives people the ability to commerce and trade value with one another without the need of a third party and/or permission from a financial institution. It also serves as a store of value (thanks to its completely inelastic and finite supply), historically preserving one’s purchasing power and acting as a hedge against central banks’ arbitrary ability to inflate the money supply and devalue the local currency.
Anyone who has taken the time to understand bitcoin, will agree that it takes you down a path of self-improvement, because to understand it there needs to be a knowledge of different topics: Economics (specifically Austrian economics), history (specifically of money/socioeconomic), philosophy, natural law, marketing, etc.... All this is necessary to understand and appreciate bitcoin, as well as all the other areas mentioned above. To then understand its technical side there needs to be a lot of understanding on its technical aspects: cryptography, consensus mechanisms (e.g. proof of work), blockchain technology, how to self-custody (e.g. using hardware vs software wallets), bitcoin mining, etc.... Understanding and appreciating bitcoin and what it stands for only comes from learning more about all areas of life and expanding your knowledge. I believe bitcoin represents all these things and the idea that if you stop learning you’ll be left behind. I feel I have a lot to offer thanks to my experience with languages, but also thanks to the way I see and understand the world through bitcoin and its incentives.