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Italian to English: TASTING NOTES: Extra Virgin Olive Oil Detailed field: Food & Drink
Source text - Italian Da varieta' frantoio, leccino, moraiolo e l'autoctona agogia, raccolte per brucatura a mano e lavorate in parte con ciclo continuo e in parte con metodo di estrazione tradizionale a presse, si ottiene il Dop Umbria, Colli del Trasimeno.
Alla vista si presenta di colore verde e leggeri riflessi gialli dorati, limpido. All'olfatto si apre ricco di toni fruttati e armonici sentori vegetali di foglia fresca. Al gusto e' fine e delicato, caratterizzato da toni verdi di erbe di campo e note di carciofo e mandorla in chiusura. Amaro e piccante elegante e contenuto.
Translation - English The firm's Umbria: Colli del Trasimeno PDO selection is made from a blend of Frantoio, Leccino, Moraiolo and the local Agogia varieties, all hand-harvested and milled partly using a traditional press and partly by the continuous cycle method.
A limpid green faintly tinged with gold in colour, its opening aroma is richly fruity with harmonious vegetal nuances reminiscent of green leaves. Subtle and delicate on the palate, with restrained, elegant bitter-peppery tones, its flavour is characterised by traces of wild herbs and hints of artichoke and almond on the finish.
Italian to English: Urban Regime Analysis Detailed field: Architecture
Source text - Italian Le città contemporanee sono sempre più caratterizzate da un regime urbano cosmopolita. All'incrocio fra antropologia urbana, antropologia delle tecniche e geografia culturale, il libro indaga le forme ibride legate al cosmopolitismo e il rapporto tra forme urbane e flussi translocali.
La ricerca che presentiamo è stata condotta a Palermo, città economicamente e culturalmente marginale nota come capitale internazionale della Mafia; il suo passato (e per alcuni aspetti significativi anche il suo presente) sono segnati da politiche pubbliche di basso profilo, dalla gestione clientelare del consenso e dallo sfruttamento del patrimonio urbano in chiave speculativa attraverso la violenza e la corruzione.
Tuttavia, a partire dalla cosiddetta ‘primavera di Palermo’, si apre una stagione politica caratterizzata dal tentativo di ricostruire l'identità della città e da un nuovo approccio nei confronti del centro storico e delle politiche urbane. Così, insieme all'attenzione per l'immagine della città nell'arena internazionale emergono elementi di novità che ci permettono di reinterpretarne la storia recente nella prospettiva cosmopolita. Il libro mette a fuoco i differenti regimi urbani che si sono succeduti nel capoluogo siciliano negli ultimi due decenni muovendo dalle rappresentazioni del cambiamento di cui sono portatori soprattutto coloro che - nelle vesti di committenti, progettisti, gestori dei luoghi dell'innovazione urbana - sono oggi attori di una nuova, controversa, fase della storia della città.
Se nelle forme urbane ibride proprie delle città postcoloniali le relazioni tra il retaggio coloniale e le reinterpretazioni delle forme tradizionali appaiono assai complesse, a Palermo, città dal ricco passato cosmopolita, le forme innovative e i progetto di riuso nel centro storico risultano da un confronto non facile (e dagli esiti non scontati) con il patrimonio monumentale. Muovendo da questi presupposti il libro analizza artefatti localizzati soprattutto nel centro storico della città; ricostruisce le biografie dei luoghi e le loro estetiche di reinvenzione del locale in chiave cosmopolita, indagando la complessa relazione con l'antico, con le forme architettoniche del passato e con i significati che queste incarna(va)no.
Translation - English Contemporary cities are increasingly characterized by a cosmopolitan urban regime. Drawing equally on urban anthropology, the anthropology of techniques and cultural geography, this book explores the hybrid forms related to cosmopolitanism and the relationship between urban forms and translocal flows.
The study presented by the authors was conducted in Palermo, an economically and culturally marginal city renowned as the international capital of the Mafia. Its past and, in some significant respects, its present as well, have been marked by low profile public policy, a clientilistic manipulation of consensus and exploitation of its urban heritage for the benefit of speculators by means of violence and corruption.
However, a new political era characterized by the attempt to rebuild the city's identity and by a new approach to the historic city centre and urban policy began with the so-called 'Palermo Spring'. Thus, alongside greater concern for the city's image in the international arena, new elements have emerged which allow its recent history to be reinterpreted from a cosmopolitan perspective. The book examines the different urban regimes that have succeeded one another in the Sicilian capital over the past two decades, taking as its point of departure the representations of change embodied in particular by those who – as commissioning clients, designers and administrators of the areas destined for urban innovation – have become the protagonists of a new and controversial phase of the city's history.
If, in the hybrid urban forms typical of postcolonial cities, relations between the colonial legacy and reinterpretations of traditional forms appear highly complex, in Palermo, a city with a richly cosmopolitan past, innovative forms and redevelopment projects in the historic city centre are the result of dialogue, neither simple nor predictable in its outcome, with its heritage of monuments. Taking these assumptions as its point of departure, the book analyses artifacts located mainly in the historic city center. It reconstructs the biographies of these sites and the aesthetics of their reinvention of the local in cosmopolitan terms, investigating their complex relation to the old, to the architectural forms of the past and to the meanings they embody(ied).
Italian to English: Human Trafficking for the Sex Trade General field: Art/Literary Detailed field: Journalism
Source text - Italian da: "Le Ragazze di Benin City"
Melampo Editore. 2007
Dopo che l’uomo se n’è andato Ekeme ha cominciato a
fare un lamento spaventoso. Gridava e gemeva ed era un
lamento che metteva i brividi.
Itohan, ha detto.
Itohan l’hanno ammazzata di botte.
Itohan non voleva più prostituirsi.
Aveva detto che lei non pagava e non avrebbe mai più
pagato il debito.
Aveva vent’anni.
Il suo cadavere lo hanno trovato mesi dopo alla periferia di
Torino, nel capannone abbandonato di una fabbrica ormai
chiusa da anni. A trovarlo è stato il cane di un pensionato,
durante la passeggiatina serale. Stava lì da molto tempo.
Putrefatto. Era tutto mangiato dai topi.
Dopo, io mi sono raccontata che è stato per via di Itohan
che ho smesso di dire no. Perché avevo paura. Perché volevo
restare viva. Perché non volevo assolutamente fare la
sua fine. Ma ad essere onesta fino in fondo, così onesta da
diventare spietata, devo dire che no, io avevo già deciso di
fare quel che bisognava fare. Perché avevo sentito la voce
di mia madre. E avevo deciso che dal fondo di quella trappola
potevo almeno fare qualcosa di buono per lei, per aiutarla,
sostituendomi a quel marito che l’aveva abbandonata.
Che ci aveva abbandonato tutti. Io sarei diventata mio
padre.
A costo di dire sì.
21.
E Susan ha passato la serata con me, a insegnarmi il lavoro
della strada. Cosa si dice. Quanto si chiede. Come si contratta
e con quali parole e con quali frasi. Mi ha spiegato come
riconoscere i malintenzionati, come difendermi. Come si
sfugge alla polizia.
E ha dovuto raccontarmi anche che cosa si fa coi clienti.
Intanto rideva.
Ma come, ha detto, non sai questo. Non sai quello. Meno
male che ne parli con me, altrimenti non sai che ti succede.
Cosa succede, Susan.
Succede che quello che non sai o non vuoi fare con i clienti,
te lo insegnano e te lo fanno fare con la forza. Arrivano due
o tre ragazzoni dei nostri, grandi bastardi, e ti violentano fino
a quando hai capito o hai imparato.
Ecco cosa mi ha spiegato.
E ha detto anche: ti do un consiglio, non ribellarti mai. E
te lo dico una volta sola, da amica: non fidarti di nessuno,
nemmeno di me, come io non mi fido di nessuno, nemmeno
di te. Qui si deve sopravvivere. E se per sopravvivere devo
tradirti, io ti tradisco; se devo derubarti, io ti derubo; se devo
farti del male, io te lo faccio. Hai capito?
Sì.
Allora ha detto: fine dei consigli gratis. Impara che qui
tutto si paga. Che nessuno ti dà niente per niente.
Translation - English from" "The Girls from Benin City"
After the man had gone Ekeme broke into a terrifying wail. She howled and she moaned and the wailing chilled the blood in your veins.
Itohan, she said.
They’d beaten Itohan to death.
Itohan didn’t want to be a prostitute anymore.
She’d said she wasn’t paying off her debt and she never would.
She was twenty years old.
They found her body months later on the outskirts of Turin, in the abandoned warehouse of a factory that had been closed for years. A pensioner’s dog found it during their evening walk. It had been there a long time. Putrefied. All eaten by rats.
Later I told myself it was because of Itohan that I stopped saying no. Because I was afraid. Because I wanted to stay alive. Because I absolutely did not want to come to the same end. But to be perfectly honest, ruthlessly honest, I have to say that no, I’d already decided to do what had to be done. Because I’d heard my mother’s voice. And I’d decided that from the bottom of that trap I could at least do something good for her, help her, and take the place of the husband who had abandoned her. Who had abandoned us all. I would become my father.
At the cost of saying yes.
21.
So Susan spent the evening with me, teaching me how to work on the street. What you say. How much you ask. How to bargain and what words and phrases to use. She explained how to recognise the dangerous ones, how to defend myself. How to escape from the police.
And she also had to tell me what you do with the clients.
She laughed as she did.
What, she said. You mean you don’t know this. You don’t know that. Just as well we’re having this talk, otherwise you’d have no idea what happens to you.
What happens, Susan.
What happens is that what you don’t know how to do with a client or want to do, they teach you and they force you to do it. Two or three big guys of our own arrive, real bastards, and they rape you till you’ve understood or till you’ve learnt your lesson.
That’s what she explained to me.
And she also said: I’ll give you some advice. Never ever defy them. And I’ll tell you this only once, as a friend: never trust anybody, not even me, just like I don’t trust anyone, not even you. Here you’ve got to survive. And if I have to betray you to survive, I’ll betray you; if I have to rob you, I’ll rob you; if I have to hurt you, I’ll do it. Do you understand?
Yes.
Then she said: end of the free advice. Get it into your head that here you have to pay for everything. That nobody gives you something for nothing.
Italian to English: Pruning Olive Trees Detailed field: Agriculture
Source text - Italian Con la 'potatura' si adatta la forma naturale dell'albero alle esigenze della produzione favorendo o limitando lo sviluppo dei rami. Tale operazione agronomica e' legata a molti fattori, siano essi riferiti alla potatura di formazione, di mantenimento o di ringiovanimento. Infatti se la prima ha lo scopo di formare il sostegno per gli organi vegetativi della pianta, e' necessario rispettare il portamento naturale della varieta' e contemporaneamente deve permettere una raccolta agevole per le produzioni future. Nella potatura di mantenimento e' necessario trovare un equilibrio tra le funzioni produttive e di sviluppo vegetativo, favorendo l'insolazione in ogni punto della pianta regolarizzando in tal modo la fruttificazione. La potatura di ringiovanimento si pratica su olivi che denotano principi di decadenza e scarsa produzione; con tale pratica, in sintesi si asportano rami anche di una certa importanza che verrano sostituiti da germogli situati su legno vecchio, diradando la chioma ed eliminando i succhioni che dovessero prodursi.
Translation - English Pruning adapts the tree's natural shape to production needs by favouring or limiting the development of its branches. Many factors affect this operation, depending on whether the aim is to train, maintain or rejuvenate the tree.
The objective of training is to form a support structure for the plant's vegetative organs and it must be carried out respecting the natural inclination of the variety, while at the same time making future harvesting as easy as possible.
Maintenance pruning is performed to establish a balance between the tree's productive functions and its vegetative development by opening the whole plant to sunlight in order to promote homogenous fruit production.
Pruning to rejuvenate the tree is practiced on olive trees that are beginning to show signs of decay and poor output. It involves removing fairly large branches which will eventually be replaced by new ones rising from buds on the old wood, thinning the crown and eliminating any large shoots which may have formed.
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Experience
Years of experience: 25. Registered at ProZ.com: Sep 2009.
English-born (1954), Australian-raised, I worked in independent film and video for most of the seventies, then from 1980-82 as a carpenter. I moved to Italy in 1982 where I studied architecture and taught carpentry in Rome for the first three years, then met my partner, had children and taught English for the next ten (CTEFLA and RSA Diploma/DELTA), mostly on full immersion courses and at middle schools. After doing a fair bit of translation over the years, everything from academic papers to tourist brochures, I decided to go professional in 1999 after a big job for our local Film Commission.
Since then I've done a number of foodie books: Gambero Rosso: Rome. Gambero Rosso Editore 2000, EXTRAVIRGIN:The Taster's Guide to Italy's Best Olive Oils. Edilibritalia. 2000, Gambero Rosso: Guide to Italy's Best Coffee Bars. Gambero Rosso Editore/Illy. 2002; books on alternative medicine: Tecnica JMT. US. 2001, Guida del Paziente NAET. France, 2002; 36 PDO and PGI product (Pomodoro di Pachino, Limone di Sorrento, Chianti Classico, etc.) specifications and applications for the registration of marks with the EU for MIPAAF, the Italian Agriculture Ministry, and dialogue for the dubbing into Italian of more than 80 films and 120 trailers, plus various IT-EN jobs for Disney Italia, including a pressbook and script development proposals, several IT-EN screenplay translations, and a lot of other stuff besides: sustainable architecture and agriculture, history, medicine, genetics, etc.
I love translating, especially when the deadline isn't inhuman and the subject is interesting. The reason I translate both ways, EN-IT as well as IT-EN, despite not being a native Italian speaker, is because my Italian partner and I work as a team, which means we can avoid misinterpreting the source texts and deliver good polished prose in both English and Italian.
I also work for free for good causes, most recently Isoke Aikpitanyi and Laura Maragnani's brilliant but truly horrifying book on human trafficking: Le Ragazze di Benin City (published in Italy by Melampo Editore). So - go ahead and ask! If I support the cause and have the time, I'll do it.
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