Intra e clienti UE senza partita Iva
Thread poster: Donata Gumiero
Donata Gumiero
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Jul 2, 2010

Ciao a tutti/e,

ho un quesito da porvi. Poiché da quest'anno è entrato in vigore anche per i fornitori di servizi che hanno rapporti commerciali con paesi dell'UE l'obbligo di presentare mensilmente o trimestralmente la dichiarazione INTRA, come vi comportate con clienti residenti in tali paesi e non titolari di partita IVA? Mi riferisco a soggetti che svolgono attività professionale, ma il cui regime fiscale non preveda l'obbligo di farsi attribuire un numero di partita Iva al d
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Ciao a tutti/e,

ho un quesito da porvi. Poiché da quest'anno è entrato in vigore anche per i fornitori di servizi che hanno rapporti commerciali con paesi dell'UE l'obbligo di presentare mensilmente o trimestralmente la dichiarazione INTRA, come vi comportate con clienti residenti in tali paesi e non titolari di partita IVA? Mi riferisco a soggetti che svolgono attività professionale, ma il cui regime fiscale non preveda l'obbligo di farsi attribuire un numero di partita Iva al di sotto di un certo giro d'affari. Si tratta di regimi assimilabili al nostro regime "dei minimi" (con soglie sicuramente più elevate), ma che, contrariamente al nostro paese, non prevedono l'obbligo di avere la partita IVA.

In teoria, secondo la legge italiana, i soggetti non titolari di partita Iva sono assimilati a dei privati, per cui incomberebbe sul fornitore del servizio l'onere di addebitare l'Iva italiana, d'altro canto, addebitarla potrebbe voler dire perdere il cliente...

Insomma, non so proprio come comportarmi e la commercialista non ha saputo aiutarmi. Spero che ci sia qualcuno nella mia stessa situazione che sappia illuminarmi...

Grazie a chiunque saprà darmi una mano
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Angie Garbarino
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Thread chiarificatore Jul 2, 2010

Ciao Donata

Eccoti un thread che chiarisce l'argomento

http://www.proz.com/forum/italian/173936-intrastat_e_contribuenti_minimi_circolare_del_21_06_2010.html

Buona lettura!

Angio


 
Donata Gumiero
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Grazie, ma credo sia il caso opposto... Jul 2, 2010

Grazie mille Angio per la tua risposta, ma ho paura che sia il caso opposto per me. Il mio problema è che non sono io ad avere il regime dei minimi, ma il mio cliente UE.

Io ho l'obbligo di compilare l'INTRA, ma avendo dei clienti UE che non hanno partita IVA, perchè in un particolare regime che non la prevede e avendo sempre fatturato a questi clienti senza Iva italiana, ma in articolo 7 come per gli altri soggetti con partita Iva (basandomi su una loro dichiarazione scritta), o
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Grazie mille Angio per la tua risposta, ma ho paura che sia il caso opposto per me. Il mio problema è che non sono io ad avere il regime dei minimi, ma il mio cliente UE.

Io ho l'obbligo di compilare l'INTRA, ma avendo dei clienti UE che non hanno partita IVA, perchè in un particolare regime che non la prevede e avendo sempre fatturato a questi clienti senza Iva italiana, ma in articolo 7 come per gli altri soggetti con partita Iva (basandomi su una loro dichiarazione scritta), ora ho il problema di non poter inserire questi clienti nell'INTRA (perchè non hanno partita Iva e la stessa va obbligatoriamente indicata), mentre compariranno nella dichiarazione Iva annuale... Ho chiesto alla mia commercialista come comportarmi, ma non mi ha saputo dare una risposta... La mia paura è che dal controllo di Intra e dichiarazione Iva emerga questa incongruenza e possa scattare un controllo
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Giuseppe C.
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Non è in teoria Jul 3, 2010

Donata Gumiero wrote:

Ciao a tutti/e,

ho un quesito da porvi. Poiché da quest'anno è entrato in vigore anche per i fornitori di servizi che hanno rapporti commerciali con paesi dell'UE l'obbligo di presentare mensilmente o trimestralmente la dichiarazione INTRA, come vi comportate con clienti residenti in tali paesi e non titolari di partita IVA? Mi riferisco a soggetti che svolgono attività professionale, ma il cui regime fiscale non preveda l'obbligo di farsi attribuire un numero di partita Iva al di sotto di un certo giro d'affari. Si tratta di regimi assimilabili al nostro regime "dei minimi" (con soglie sicuramente più elevate), ma che, contrariamente al nostro paese, non prevedono l'obbligo di avere la partita IVA.

In teoria, secondo la legge italiana, i soggetti non titolari di partita Iva sono assimilati a dei privati, per cui incomberebbe sul fornitore del servizio l'onere di addebitare l'Iva italiana, d'altro canto, addebitarla potrebbe voler dire perdere il cliente...

Insomma, non so proprio come comportarmi e la commercialista non ha saputo aiutarmi. Spero che ci sia qualcuno nella mia stessa situazione che sappia illuminarmi...

Grazie a chiunque saprà darmi una mano


E' in pratica. Se non addebiti l'IVA a un soggetto non passivo ai fini IVA, tanto più se non ha nemmeno una partita IVA come chi aderisce al regime dei contribuenti minimi in Italia, che è ben altra situazione rispetto a quella dei tuoi clienti in questione, tu evadi l'IVA.

Per quanto riguarda le dichiarazioni Intrastat, a questo punto il dubbio non sorge. Tu devi emettere una fattura caricata di IVA per un servizio reso a un soggetto straniero intracomunitario non passivo ai fini IVA, cioè a un emerito privato. Per cui non sussiste alcun obbligo di citare queste fatture nell'elenco Intrastat, e restituisci l'IVA residua allo Stato come faresti con le fatture emesse per servizi resi a qualsiasi privato cittadino italiano.

Strano che il tuo commercialista non sappia risponderti. O non ho capito bene io come si configurano nel loro paese questi clienti ai fini fiscali, ma non mi pare, perché sembrerebbero delle persone che lavorano come una sorta di lavoratori occasionali, giusto per fare un reale accostamento a una situazione analoga italiana, e quindi non soggetti passivi ai fini IVA in quanto sprovvisti di partita IVA, oppure il tuo commercialista ha delle grosse lacune su aspetti così basilari.

Spero ti sia stato di aiuto.

Ciao,

Giuseppe


[Edited at 2010-07-03 11:48 GMT]

[Edited at 2010-07-03 11:58 GMT]


 
Sonia Hill
Sonia Hill
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Concordo con Giuseppe Jul 3, 2010

Non ho partita IVA perche' lavoro nel Regno Unito dove la soglia e' 70,000 sterline (quindi molto piu' alto degli altri paesi ue). Comunque, non avendo partita IVA, ti posso dire che devo pagare IVA su tutte le fatture per quanto riguarda i miei acquisti sia dentro il Regno Unito che negli altri paesi UE. Sono effettivamente come un privato, nonostante lavoro a tempo pieno e pago le tasse.

Se ho capito bene la situazione, dovrebbe essere uguale per i tuoi clienti, cioe' dovresti app
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Non ho partita IVA perche' lavoro nel Regno Unito dove la soglia e' 70,000 sterline (quindi molto piu' alto degli altri paesi ue). Comunque, non avendo partita IVA, ti posso dire che devo pagare IVA su tutte le fatture per quanto riguarda i miei acquisti sia dentro il Regno Unito che negli altri paesi UE. Sono effettivamente come un privato, nonostante lavoro a tempo pieno e pago le tasse.

Se ho capito bene la situazione, dovrebbe essere uguale per i tuoi clienti, cioe' dovresti applicare l'IVA nelle tue fatture.
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Donata Gumiero
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Grazie per le vostre risposte Jul 3, 2010

Grazie Giuseppe e grazie Sonia, avete confermato quello che presupponevo. Ormai non posso più rimediare ai documenti già emessi, ma dovrò trovare con il cliente un accordo per le prossime fatture su cui addebiterò l'Iva...

Buon fine settimana a tutti!


 
Giuseppe C.
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Ci sarebbe un modo per evitare di addebitare l'IVA Jul 4, 2010

Donata Gumiero wrote:

Grazie Giuseppe e grazie Sonia, avete confermato quello che presupponevo. Ormai non posso più rimediare ai documenti già emessi, ma dovrò trovare con il cliente un accordo per le prossime fatture su cui addebiterò l'Iva...

Buon fine settimana a tutti!


Ciao Donata,

Se questi clienti rappresentano una quota particolarmente importante del tuo fatturato e se il tuo fatturato di norma non supera i 30.000 Euro annui, per evitare di addebbitare l'IVA ai tuoi clienti potresti aderire proprio al regime dei contribuenti minimi, che non prevede l'addebito di IVA a nessun cliente. Naturalmente in questo caso potrai solo dedurre le spese strettamente legate all'attività professionale e non potrai recuperare l'IVA relativa agli acquisti, ma in compenso pagherai un'imposta, sostitutiva di IRPEF, Imposte regionali, Imposte comunali e IRAP, fissa e pari al 20% e potrai evitare le dichiarazioni IVA e Intrastat (tranne, per quest'ultima, per quanto riguarda gli acquisti di servizi e beni da soggetti passivi ai fini IVA di paesi stranieri intracomunitari: acquisto software on line, iscrizione a Proz, ecc.).

Se vai sul sito dell'agenzia delle entrate, puoi trovare tutti i dettagli di questo regime IVA semplificato che potrebbe farti evitare problemi con i tuoi clienti non abituati a una tariffa maggiorata del 20%. L'unica spesa in più sulle fatture sarebbe una marca da bollo da 1,81 Euro per importi fattura superiori a 77,47 Euro che potresti addebitare ai clienti.

Buon fine settimana anche a te

Giuseppe

[Edited at 2010-07-04 07:20 GMT]


 
Donata Gumiero
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Hai ragione Jul 4, 2010

Giuseppe, avevo già valutato questa possibilità. A fine anno farò due conti, ma penso proprio di poter rientrare nel regime dei minimi. Se non altro non dovrò più preoccuparmi di come emettere le fatture e relativo Intra.

Grazie ancora per la gentilezza e disponibilità dimostrata!

Buon inizio di settimana


 


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