May 26, 2013 20:24
11 yrs ago
English term
drives community
English to Italian
Marketing
Gaming/Video-games/E-sports
A core provider of essential information to the professional game industry, our firm offers market-defining content, and drives community through its award winning lineup of print, online, event and research products and services.
Proposed translations
1 hr
Selected
essere un faro per la comunità / svolgere il ruolo di guida della comunità
"la nostra compagnia / azienda / società offre contenuti in grado di dare un nuovo volto al mercato, e, grazie a *etc etc etc*, è considerata un faro per l'intera comunità".
Secondo me è proprio questo che intende. Grazie all'offerta, la compagnia è in grado di definire dei trend, e per questo la comunità la rispetta e la segue.
Spero di averti offerto un buono spunto.
Buon lavoro,
Domenico
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Note added at 1 hr (2013-05-26 21:58:30 GMT)
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O anche "è considerata un faro DALL'intera comunità", sfumatura leggermente diversa ma stesso messaggio.
Secondo me è proprio questo che intende. Grazie all'offerta, la compagnia è in grado di definire dei trend, e per questo la comunità la rispetta e la segue.
Spero di averti offerto un buono spunto.
Buon lavoro,
Domenico
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Note added at 1 hr (2013-05-26 21:58:30 GMT)
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O anche "è considerata un faro DALL'intera comunità", sfumatura leggermente diversa ma stesso messaggio.
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Comment: "Grazie"
3 hrs
alimenta/ nutre/ sostiene la community
Il termine community in italiano informatico indica "l'insieme di persone, unite da un interesse comune, che si frequentano utilizzando mezzi di comunicazione telematici e si incontrano in ambienti digitali (forum, newsgroup, blog, chat); comunità virtuale"
Definito questo tassello, il quadro diventa subito chiaro; i prodotti di questa azienda (riviste, siti, eventi e ricerche) alimentano le community, cioé piccole comunità virtuali attorno a determinati temi o prodotti.
Dato il contesto e la diffusione del termine (lo riporta anche Garzanti!) ti consiglierei di lasciare "community" così com'è.
Definito questo tassello, il quadro diventa subito chiaro; i prodotti di questa azienda (riviste, siti, eventi e ricerche) alimentano le community, cioé piccole comunità virtuali attorno a determinati temi o prodotti.
Dato il contesto e la diffusione del termine (lo riporta anche Garzanti!) ti consiglierei di lasciare "community" così com'è.
Reference:
http://www.sapere.it/sapere/dizionari/dizionari/Italiano/C/CO/community.html?q_search=+community+
10 hrs
punto di riferimento per il settore
in effetti "drive" significa pilotare/guidare/alimentare eccetera, ma la traslazione del concetto anglosassone nella nostra cultura risulta piuttosto forzato
Discussion
Per dire, la sola IGDA conta 34 sottogruppi diversi, che spaziano dalla produzione, agli indie, alla localizzazione http://www.igda.org/SIGs
Secondo me qui si parla di una molteplicità di interessi, lettori e community, servita da pluralità di "print, online, event and research products and services".
Poi può anche essere che in termini di marketing renda di più proporsi come punto di riferimento dell'intero settore, semplicemente non mi sembra che questo fosse il messaggio originale del source.
Sono ad esempio d'accordo sul fatto che la comunità nei videogiochi è molto spesso una "community" (la community di un forum, la community di appassionati ad un determinato videogioco, etc...), parola che però va bene per un gruppo limitato. In un testo di marketing non vogliamo certo noi traduttori dare l'impressione che il cliente si rivolga alla propria community ristretta. Secondo me in questo caso e in questo contesto si rivolge alla "comunità" dei videogiocatori. Il settore, che pure è vicino a ciò che intendo, includerebbe però non solo i giocatori, ma anche gli "addetti ai lavori" (sviluppatori, grafici, etc...), e non è di quello che si sta parlando.
Per quanto riguarda poi l'aspetto culturale, secondario rispetto a quello commerciale, sì, ovviamente, ma non vogliamo andarlo a dire ai clienti. Si parla di marketing, pubblicità... Senza esagerare, però un po' bisogna "tirarsela"!
No, ritengo che semplicemente si riferiscano a siti/blog/forum e altro che ruotano attorno alle loro pubblicazioni (a loro volta suddivisi per interessi, tipologie e argomenti). "La gente ci seguono" :)
Il sugo del discorso, così come lo intendo io, è che queste pubblicazioni suscitano commenti, riflessioni, opinioni e alla fine coagulano una piccola comunità... a cui puoi vendere qualcosa.
Per fare un esempio, molte ditte di videogiochi hanno dei community manager, personale il cui unico scopo è proprio creare un seguito di consumatori per i propri prodotti.
In un certo senso, si può dire che fungono da faro e da punto di riferimento, ma l'impostazione e gli obiettivi sono più commerciali che "culturali": l'importante è tenere insieme un pubblico di potenziali consumatori. Quello che fanno o pensano è secondario.
Insomma, dato questo concetto iniziale, credo stia a te trovare una soluzione che esprima chiaramente l'obiettivo finale, ma nelle modalità del marketing italiano (che magari è un po' meno spudorato di quello anglosassone?)